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Test di valutazione

- Test del cassetto: si esegue afferrando tra pollice e indice l'estremo prossimale dell'omero, esercitando quindi una forza in avanti e indietro, valutando l'escursione della testa omerale sulla glena. Maggiore è l'instabilità maggiore sarà l'escursione di movimento.

- Test del solco: si effettua esercitando una trazione sull'arto superiore a gomito flesso, valutando la comparsa di un solco sotto il margine laterale dell'acromion, dovuto alla discesa della testa omerale.

- Apprehension test: a paziente supino, si eseguono una abduzione e una extrarotazione di spalla. Questa manovra determina una spinta della testa omerale sulla capsula anteriore, simulando una lussazione. Il paziente con instabilità articolare avverte l'eccessiva escursione della testa omerale e talvolta dolore.

- Relocation test: viene effettuato eseguendo un apprehension test accompagnato da una spinta posteriore sul

braccio da parte dell'operatore. In tal modo si ottiene una "centratura" della testa omerale con scomparsa della sensazione di instabilità e del dolore, per stiramento delle strutture capsulo-legamentose e della cuffia dei rotatori. 73) PROGETTO E PROGRAMMA RIABILITATIVO: Dopo aver raccolto i dati del paziente attraverso l'anamnesi e l'esame obiettivo, il Fisiatra organizza questi dati in una cartella medica orientata per problemi. Un sommario identifica i problemi più rilevanti del paziente, sotto forma di danni, deficit funzionali, disabilità, e da questo sommario viene ricavata una lista di problematiche principali (per esempio l'incapacità di svolgere alcune ADL, un deficit di forza ad uno dei 4 arti). Da essa si parte per impostare un piano di "gestione" del paziente, che comprende diverse tipologie di trattamento con lo scopo di risolvere le problematiche del paziente e di raggiungere gli obiettivi fissati nel

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piano stesso. Inquesto consiste il Progetto Riabilitativo (“cosa voglio fare”), articolato nel Programma Riabilitativo(“come lo voglio fare”) . È importante sottolineare che il Progetto viene costruito sulla persona e nonsulla malattia, in quanto deve adattarsi all’individuo, alle sue esigenze e ai suoi bisogni. Partendo daquesto presupposto fondamentale, le basi su cui esso si fonda sono: gli obiettivi desiderati, le prioritàdel paziente e del suo ambiente familiare, i tempi di realizzazione, la partecipazione del paziente e larivalutazione periodica del Progetto stesso.

74) DESCRIVI UN TEST A PIACERE PER LA VALUTAZIONE DELL SPALLA:- Test del cassetto: si esegue afferrando tra pollice e indice l’estremo prossimale dell’omero,esercitando quindi una forza in avanti e in dietro, valutando l’escursione della testa omerale sullaglena. Maggiore è l’instabilità maggiore sarà l’escursione di

è attivo. Il ROM viene valutato misurando l'ampiezza di movimento di una determinata articolazione. Questo può essere fatto utilizzando un goniometro o semplicemente osservando il grado di movimento che il paziente è in grado di eseguire. Il ROM può essere valutato in diversi piani di movimento, come flessione, estensione, abduzione, adduzione, rotazione interna ed esterna. La valutazione del ROM è importante per determinare la presenza di limitazioni o deficit nella mobilità articolare.

è attivo. La flessibilità articolare è definita dal ROM, ossia dai gradi di libertà permessi da una specifica articolazione. Comunque per evitare confusione in genere si parla di ROM passivo e attivo. Per valutare clinicamente il ROM si utilizza un goniometro, partendo con l’articolazione in massima estensione.

La riduzione del ROM può essere legata a dolore, rigidità articolare, artrosi.

L’aumento del ROM può essere dovuto ad una iperlassità legamentosa.

77) DESCRIVI IL TEST DI MC MURRAY: Test di McMurray: viene eseguito a paziente supino con ginocchio flesso; l’esaminatore appoggia un dito a livello dell’emirima dove si sospetta la lesione e con l’altra mano afferra il piede del paziente, ed esegue dei movimenti di intra- ed extrarotazione e di estensione e flessione del ginocchio. Il test sollecita la compressione dei condili sui piatti tibiali, evidenziando la sofferenza dei menischi attraverso la

comparsa di dolore e di uno "scatto" a livello dell'emirimaesaminata. 78) DESCRIVI LA FIGURA DEL FISIATRA: Il fisiatra è un medico, laureato in medicina e chirurgia, che ha conseguito il diploma di specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione, frequentando un corso universitario post-laurea di 4 anni. Dirige i reparti ospedalieri o ambulatoriali di Medicina Fisica e Riabilitazione del Servizio Sanitario Nazionale. Individua il protocollo medico specialistico riabilitativo e le modalità e la durata delle prestazioni di medicina fisica e riabilitativa, attraverso la visita fisiatrica e la compilazione della cartella clinica. È responsabile del progetto riabilitativo e ne coordina gli interventi tecnici, effettua la diagnosi della menomazione causa della disabilità, la diagnosi funzionale e la prognosi riabilitativa. L'atto medico del fisiatra si concretizza nelle prestazioni diagnostiche e valutative, terapeutiche (farmacologiche o
  • PROGETTO E PROGRAMMA RIABILITATIVO:
  • Dopo aver raccolto i dati del paziente attraverso l'anamnesi e l'esame obiettivo, il Fisiatra organizza questi dati in una cartella medica orientata per problemi.
  • Un sommario identifica i problemi più rilevanti del paziente, sotto forma di danni, deficit funzionali, disabilità, e da questo sommario viene ricavata una lista di problematiche principali (per esempio l'incapacità di svolgere alcune ADL, un deficit di forza ad uno dei 4 arti).
  • Da essa si parte per impostare un piano di "gestione" del paziente, che comprende diverse tipologie di trattamento con lo scopo di risolvere le problematiche del paziente e di raggiungere gli obiettivi fissati nel piano stesso.
  • In questo consiste il Progetto Riabilitativo ("cosa voglio fare"), articolato nel Programma Riabilitativo ("come lo voglio fare").
  • È importante sottolineare che il Progetto viene
  • Il trattamento deve essere costruito sulla persona e non sulla malattia, in quanto deve adattarsi all'individuo, alle sue esigenze e ai suoi bisogni. Partendo da questo presupposto fondamentale, le basi su cui esso si fonda sono: gli obiettivi desiderati, le priorità del paziente e del suo ambiente familiare, i tempi di realizzazione, la partecipazione del paziente e la rivalutazione periodica del Progetto stesso.

    80) DESCRIVI IL TEST DI MC MURRAY: Test di McMurray: viene eseguito a paziente supino con ginocchio flesso; l'esaminatore appoggia un dito a livello dell'emirima dove si sospetta la lesione e con l'altra mano afferra il piede del paziente, ed esegue dei movimenti di intra- ed extrarotazione e di estensione e flessione del ginocchio. Il test sollecita la compressione dei condili sui piatti tibiali, evidenziando la sofferenza dei menischi attraverso la comparsa di dolore e di uno "scatto" a livello dell'emirima esaminata.

    81) DESCRIVI UN TEST A PIACERE PER LA

    VALUTAZIONE DELL SPALLA: - Test del cassetto: si esegue afferrando tra pollice e indice l'estremo prossimale dell'omero, esercitando quindi una forza in avanti e in dietro, valutando l'escursione della testa omerale sulla glena. Maggiore è l'instabilità maggiore sarà l'escursione di movimento. - Test del solco: si effettua esercitando una trazione sull'arto superiore a gomito flesso, valutando la comparsa di un solco sotto il margine laterale dell'acromion, dovuto alla discesa della testa omerale. - Apprehension test: a paziente supino, si eseguono una abduzione e una extrarotazione di spalla. Questa manovra determina una spinta della testa omerale sulla capsula anteriore, simulando una lussazione. Il paziente con instabilità articolare avverte l'eccessiva escursione della testa omerale e talvolta dolore. 82) DISCRIVI IL "RANGE OF MOTION" (ROM): Il ROM (Range Of Motion: ampiezza del movimento) può esseredefinito come mobilità quando il movimento è passivo, e motilità quando il movimento è attivo. La flessibilità articolare è definita dal ROM, ossia dai gradi di libertà permessi da una specifica articolazione. Comunque per evitare confusione in genere si parla di ROM passivo e attivo. Per valutare clinicamente il ROM si utilizza un goniometro, partendo con l'articolazione in massima estensione. - La riduzione del ROM può essere legata a dolore, rigidità articolare, artrosi. - L'aumento del ROM può essere dovuto ad una iperlassità legamentosa. 83) DESCRIVI NELLA VALUTAZIONE DELL'ANCA LA PALPAZIONE: Si inizia convenzionalmente con la palpazione della regione inguinale, lungo il decorso del legamento inguinale, da mediale a laterale, per evidenziare la presenza di dolorabilità. Si passa quindi alla palpazione della regione trocanterica, per evidenziare un'eventuale infiammazione della borsa.

    Articolare collocata tra faccia laterale del grandetrocantere e fascia lata, che si manifesta con dolore e impotenza funzionale. Quindi si palpano la regione glutea e ischiatica.

    84) ESAME OBIETTIVO DELLA COLONNA VERTEBRALE:

    ISPEZIONE: Spesso è possibile riscontrare una postura antalgica, soprattutto nella fase acuta di una patologia come una lombocruralgia o una lombosciatalgia; talvolta, ad esempio, si può osservare un'inclinazione laterale del rachide. Importante valutare il trofismo muscolare e la deambulazione, la quale talvolta può caratterizzarsi per una zoppia.

    PALPAZIONE: La palpazione del rachide lombare deve essere effettuata a paziente prono, in modo da valutare la contrattura della muscolatura paravertebrale e la prevalenza di lato della stessa.

    SEDE DEL DOLORE: Il dolore è localizzato a livello lombare e si accentua alla digitopressione in sede paravertebrale in corrispondenza del livello interessato. Dopo alcuni giorni, il dolore spontaneo può attenuarsi.

    l testo fornito può essere formattato utilizzando i seguenti tag HTML:

    ma è risvegliato dalla palpazione e dalla digitopressione locale e può persistere e irradiarsi agli arti inferiori. Quest'ultimo può avere una distribuzione diversa a seconda della radice nervosa i

    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2020-2021
    43 pagine
    11 download
    SSD Scienze mediche MED/34 Medicina fisica e riabilitativa

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher setdomande di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Medicina fisica e riabilitativa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Fusi Renato Cristiano.