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P.C.
Lezione 028
07. Si descrivano le verifiche di capacità portante di una fondazione diretta nelle condizioni di
breve e lungo termine
Lezione 031
06. Quali sono le componenti del cedimento totale in un terreno a grana fine?
cedimento immediato wo : (t<tc= tempo di costruzione), ossia il tempo di costruzione e minore
rispetto a quello di consolidazione e il terreno si deforma a volume costante in condizioni non
drenate
cedimento di consolidazione wc : (tc ≤ t ≤ tf = tempo di fine consolidazione), dovuto alla
variazione delle tensioni efficace durante il processo di consolidazione e la dissipazione delle
sovrappressioni interstiziali in condizioni non drenate.
cedimento secondario o creep ws: (t > tf), dovuto alle deformazioni viscose che si sviluppano al
termine del processo di consolidazione in condizioni drenate e a stato di tensionale efficace
costante.
Lo spostamento totale di un generico punto rispetto al piano di posa delle fondazioni in un
generico tempo t si calcola come la somma dei cedimenti sopra elencati
Lezione 033
02. Si descriva il metodo di Skempton & Bjerrum per il calcolo del cedimento di consolidazione.
Questo metodo viene utilizzato quando il rapporto B/H<1 ossia l’ipotesi di deformazione
edometrica non è accurata e il cedimento è prodotto dalla dissipazione delle sovrappressioni
interstiziali, provocate dai carichi esterni in condizioni non drenate. Nell ipotesi di terreno
omogeneo ed a comportamenti elastico lineari questo metodo consiste di calcolare il cedimento
come quello di consolidazione con il metodo edometrico
Dove nelle argille sovraconsolidate 0<A<0.33
03. Si descriva il metodo edometrico per il calcolo del cedimento di consolidazione
Viene utilizzato per determinare i cedimenti di consolidazione per terreni a grana fine.
Nel metodo edometrico, il cedimento di consolidazione è calcolato nelle ipotesi che:
1) la deformazione del terreno sia monodimensionale;
2) l’incremento di pressione interstiziale a breve termine sia pari all’incremento di
tensione totale verticale:
Si distinguono 3 casi:
‐ il primo se il terreno è inizialmente normalmente consolidato (σ’z0,i= σ’zc,i )
‐ Il secondo caso se il terreno è inizialmente sovraconsolidato rimanendo anche al termine
del processo di carico wed uguale a prima.
‐ Terzo caso il terreno è inizialmente sovraconsolidato (σ’z0,i < σ’zc,i ) ma raggiunge la linea
di consolidazione vergine durante il processo di carico
Lezione 035
08. Si descriva il calcolo dei cedimenti nei terreni a grana grossa con il metodo di Burland &
Burbridge
Si basa sui risultati di prove penetrometriche dinamiche SPT.
Il cedimento si calcola mediante la relazione empirica :
Dove:
q è il carico totale applicato alla fondazione
σ’z0 è la tensione verticale efficace litostatica alla profondità del piano di posa
B è la larghezza della fondazione
Ic un coefficiente detto indice di compressibilità legato ai risultati delle prove SPT
C1, C2 e C3 dei coefficienti correttivi.
C1 tiene conto della forma della fondazione
C2 dello spessore
C3 della viscosità
Tale metodo non è applicabile se, all’interno del volume significativo di terreno sono presenti
strati di terreno a grana fine, molto più compressibili dei terreni a grana grossa.
09. Si descriva il calcolo dei cedimenti nei terreni a grana grossa con il metodo di Schmertmann
Il cedimento viene determinato lungo una verticale ricavandole dalle prova CPT, ed si osserva che
le deformazioni verticali che contribuiscono al cedimento sono piccole in prossimità della
fondazione ma aumentano con l’aumentare della profondità fino ad una profondità tra B/2 e B
per poi annullarsi a profondità tra 2B e 4B.
Dai risultati di piu prove CPT si suddivide il volume in n livelli in cui la resistenza alla punta qc è
costante.
Il cedimento è calcolato
qnet è il carico netto applicato alla fondazione
Iz(z) è un coefficiente di influenza, variabile con la profondità z
E’CPT è il modulo di Young del terreno
C1 e C2 sono due coefficienti correttivi
Come il metodo di Schmertmann, non è applicabile se il profilo stratigrafico è formato da terreni a
grana grossa normalmente consolidati.
10. Si descriva il calcolo dei cedimenti nei terreni a grana grossa con il metodo della teoria
dell’elasticità
Il cedimento è legato alla velocità di applicazione dei carichi che riducono le deformazioni in
condizioni drenate ricavando le costanti elastiche E’ e v’. E’ impossibile prelevare campioni di
terreno dal sottosuolo in quanto essi sono campioni disturbati dopo il loro campionamento .
il modulo di Young E’ viene stimato dai risultati in sito, poiche il contributo degli strati non coesivi
al cendimento totale è piccolo .
il coefficiente di Poisson ν’ è un parametro che non ha una grande influenza sul cedimento totale è
viene assunto come valore tra 0.1 e 0.25.
il cedimento totale viene calcolato attraverso questa formula in quanto il parametro wo è il
cedimento dovuto alla compressione degli strati sabbiosi.
Lezione 036
06. Si descrivano le ipotesi della teoria della consolidazione tridimensionale accoppiata
(H1) – il terreno sia perfettamente saturo (Sr = 1);
(H2) – le fasi solida e liquida siano incompressibili;
(H3) – il comportamento meccanico dello scheletro solido sia governato dal principio
delle tensioni efficaci;
(H4) – lo scheletro solido sia assimilabile ad un mezzo elastico lineare e isotropo;
(H5) – il moto dell’acqua nei pori sia governato dalla legge di d’Arcy.
Lezione 040
03. Descrivere il sistema di dreni verticali come metodo per accelerare i cedimenti
consiste nell’inserire nel terreno dreni verticali disposti ai vertici di una maglia regolare, quadrata o
triangolare, di lato inferiore alla massima lunghezza di drenaggio H. il tempo necessario perché
avvenga la consolidazione edometrica è proporzionale al quadrato della massima lunghezza di
drenaggio
Inserendo dreni verticali nel terreno si permette all’acqua di filtrare anche in direzione orizzontale
si riduce la lunghezza del percorso di drenaggio, si sfrutta la maggiore permeabilità del terreno in
direzione orizzontale. si utilizzano dreni prefabbricati di tipo diverso (di cartone, con anima
in plastica e guaina di cartone, di geotessile, di corda), messi in opera a percussione o per infissione
lenta di un mandrino.
Per il dimensionamento del sistema di dreni verticali occorre considerare la consolidazione radiale.
Le ipotesi sono le stesse della teoria della consolidazione edometrica di Terzaghi, a parte la
direzione del flusso:
1. terreno omogeneo,
2. parametri di compressibilità e di permeabilità costanti durante il processo di consolidazione,
3. deformazioni solo verticali e filtrazione solo radiale,
4. deformazioni piccole rispetto all’altezza del cilindro che drena.
Lezione 043
06. Si descriva il metodo del trapezio delle tensioni nei problemi di interazione terreno‐struttura
La distribuzione delle tensioni di contatto tra fondazione e terreno è considerata indipendente
dalla risposta del terreno , e linearmente variabile con la ascissa x lungo l’asse della trave
La distribuzione delle pressioni di contatto sia indipendente:
i)dalle caratteristiche di rigidezza del terreno;
ii)dalle caratteristiche di rigidezza della struttura;
iii)dalla effettiva distribuzione delle sollecitazioni trasmesse dalla sovrastruttura.
Ciò costituisce un limite evidente di tale approccio.
Tuttavia, il metodo del trapezio delle tensioni può comunque trovare una valida applicazione in
.
sede di dimensionamento preliminare delle strutture di fondazione
07. Si richiede di descrivere il modello di Winkler
Tiene conto della rigidezza del terreno e della struttura di fondazione. L’ipotesi fondamentale è
che la tensione di contatto in un generico punto del piano di posa è proporzionale
all’abbassamento w del piano di campagna dello stesso punto
K= costante di sottofondo di winkler .
viene determinata attraverso prove di carico su piastra circolare o quadrata di dimensioni
stardard.
Ci sono due interpretazioni dell’equazione precedente :
1‐ la trave poggiata su molle di rigidezza K= kb
2 ‐considera la trave come un solido galleggiante su un liquido di densità k, ad un abbassamento w
di lunghezza dx corrisponde un volume immerso dv=wBdx
In entrambe le interpretazioni gli spostamenti sono dovuti alle sollecitazioni e si ignora
l’interazione del taglio.
La trave viene definita:
‐lunghezza infinita o infinitamente flessibile se L/lamda> pi
‐ rigida se L/lamda= pi/4
‐Trave deformabile di lunghezza finita pi/4<=L/lamp<=pi
Lezione 048
05. Si descrivano le tipologie dei pali di fondazione
Le tipologie sono : pali battuti o infissi e pali trivellati.
I pali battuti o infissi si suddividono in :
‐ pali battuti prefabbricati possono essere in legno sezione quadrata 40x40 o 50x50 lunghezza
massima 15:18 mf e in c.a sezione quadrata 25x25 o 50x50 , lunghezza massima di 12:25m,
‐ pali battuti in acciaio hanno una maggior resistenza a compressione, trazione, flessione e
possono essere soggetti a corrosione
‐pali battuti in calcestruzzo gettato in opera sono realizzati tramite un tubo in acciaio di grande
spessore, chiuso nella parte inferiore e fine infissato nel terreno alla profondità voluta.
A loro volta si suddividono in:
pali simplex: chiuso inferiormente per impedire l’ingresso di acqua e terreno e viene inserito
tramite battitura. Raggiunta la profondità voluta si inserisce la gabbia di armatura si effettua il
getto e si recupera il tubo. Ha una lunghezza massima di 20‐30m
pali Franki: differisce dal palo Simplex sostanzialmente per il sistema d'infissione del tubo. viene
formato un tappo di ghisa o cls sul fondo della tubazione in cui viene spinto in profondità tramite il
maglio. Raggiunta la profondità richiesta si espelle il tappo e si forma il bulbo con l’aggiunta di
altro cls e si inserisce la gabbia di armatura.
Il getto del cls al suo interno puo avvenire in due modi: o man mano che si solleva il tubo oppure
direttamente .
Rispetto alle dimensioni:
pali di piccolo diametro (d ≤ 30 cm)
pali di medio diametro (30 ≤ d ≤ 70 cm)
pali di grande diametro (d ≥ 70 cm)
Lezione 051
06. Si descriva come determinare il carico limite verticale di un palo di fondazione
la resistenza alla punta P;
‐ la resistenza laterale S.
p = resistenza unitaria alla punta;
s = resistenza allo scorrimento all’interfaccia laterale palo‐terreno;
d = diametro del palo;
L = lungh