Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 48
Sessualità Pag. 1 Sessualità Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sessualità Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sessualità Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sessualità Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sessualità Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sessualità Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sessualità Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sessualità Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Sessualità Pag. 41
1 su 48
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DISTURBO DEL DESIDERIO SESSUALE E DELL’ECCITAZIONE

SESSUALE FEMMINILE

Mancanza, o significativa riduzione, di desiderio\eccitazione sessuale, come

manifestato da almeno 3 dei seguenti problemi:

1. Assente\ridotto interesse per l’attività sessuale

2. Assenti\ridotti pensieri o fantasie sessuali\erotici

31

3. Assente\ridotta iniziativa nel rapporto sessuale e generale rifiuto delle

iniziative del partner

4. Assenza\riduzione dell’eccitazione\piacere durante l’attività sessuale in

tutti o quasi tutti i rapporti sessuali

5. Assenza\riduzione del desiderio\eccitazione sessuale in risposta a

possibili stimoli sessuali\erotici interni o esterni.

6. Assenti\ridotte sensazioni genitali o non genitali durante l’attività

sessuale in tutti o quasi i rapporti sessuali.

I sintomi devono persistere per minimo 6 mesi e devono causare un disagio

clinicamente significativo. La disfunzione non deve essere meglio spiegata da

un disturbo mentale non sessuale o come conseguenza di un grave disagio

relazionale o di altri significativi fattori stressanti e non attribuibile agli effetti

un farmaco/sostanza/altra condizione medica.

Bisogna specificare l’esordio, la situazione e la gravità attuale.

Bisogna tener conto del contesto interpersonale durante la valutazione, perché

una “differenza di desiderio” rispetto al partner non è sufficiente per

diagnosticare il disturbo. Tra le donne possono esserci diversi insiemi di

sintomi, così come può essere variabile il modo di esprimere l’interesse e

l’eccitazione sessuale. In alcune donne si può esprimere come mancanza di

interesse per l’attività sessuale, l’assenza di pensieri erotici o sessuale e la

riluttanza a intraprendere l’attività sessuale e a rispondere agli approcci del

partner. In altre le caratteristiche primarie possono essere l’incapacità di

eccitarsi sessualmente, di rispondere agli stimoli sessuali con il desiderio

sessuale e una corrispondente mancanza di segni fisici di eccitazione sessuale.

Bisogna ricordare che il desiderio e l’eccitazione frequentemente coesistono e

sono provocati da adeguati stimoli sessuali. Ma cambiamenti di breve durata

possono essere dovuti a adattamenti alle condizioni di vita, come stress,

menopausa, depressione ecc. per quanto riguarda le fantasie sessuali queste

possono diminuire con l’età.

Questo disturbo è frequentemente associato a problemi nel provare l’orgasmo,

a dolore provato durante l’attività sessuale, ad attività sessuale poco frequente

e a differenze di desiderio a livello di coppia. Caratteristiche associate sono

difficoltà relazionali e alterazioni dell’umore. Nelle donne con diagnosi possono

essere evidenti credenze e aspettative irrealistiche che riguardano l’”adeguato”

livello di desiderio o eccitazione sessuale, oltre a tecniche sessuali inefficaci e

mancanza di informazioni sulla sessualità. Sono fattori importanti da

considerare, insieme alle convinzioni diffuse sui ruoli di genere.

La prevalenza è sconosciuta.

I fattori di rischio possono essere temperamentali, quindi comprendono

pensieri e atteggiamenti negativi riguardo alla sessualità e a una passata storia

di disturbi mentali; fattori ambientali, come le difficoltà relazioni, funzionalità

sessuale del partner e la storia evolutiva (relazioni con i caregiver e fattori

stressanti durante l’infanzia); fattori genetici e fisiologici, come condizioni

mediche (diabete mellito, disfunzione della tiroide) e fattori genetici.

Tassi più bassi di desiderio sessuale sono più comuni tra le donne dell’Asia

orientale rispetto alle donne euro canadesi, questo potrebbe riflettere un

minore interesse per il sesso in quelle culture.

Questo disturbo non viene assegnato agli uomini.

Le conseguenze sono spesso associate a una ridotta soddisfazione del

rapporto. 32

La diagnosi differenziale può essere fatta con disturbi mentali non sessuali,

come il disturbo depressivo maggiore; uso di sostanze\farmaci; altra condizione

medica (diabete mellito, sindrome endoteliale, disfunzione della tiroide,

malattie del sistema nervoso centrale); fattori interpersonali (violenze, gravi

disagi, altri fattori stressanti); altre disfunzioni sessuali; stimoli inadeguati o

assenti. In tutti questi casi non va posta diagnosi.

La comorbidità tra problemi di desiderio\eccitazione sessuale e altre difficoltà

sessuali è estremamente comune. Un calo del desiderio fonte di disagio è

associato a depressione, problemi di tiroide, ansia, incontinenza urinaria e altri

fattori medici. Anche l’artrite e le malattie infiammatorie intestinali o il colon

irritabile sono associati ai problemi di eccitazione sessuale. Scarso desiderio è

anche associato ad abusi sessuali e fisici subiti in età adulta, funzionamento

mentale globale e uso di alcol.

DISTURBO DEL DOLORE GENITO-PELVICO E DELLA

PENETRAZIONE

Per porre diagnosi devono presentarsi persistenti o ricorrenti difficoltà con uno

o più dei seguenti problemi:

(CRITERIO A)

1. Penetrazione vaginale durante il rapporto

2. Marcato dolore vulvo-vaginale o pelvico durante il rapporto o i tentativi di

penetrazione vaginale

3. Marcata paura o ansia per il dolore pelvico o vulvo-vaginale prima,

durante o come risultato della penetrazione vaginale

4. Marcata tensione o contrazione dei muscoli del pavimento pelvico

durante il tentativo di penetrazione vaginale

Questi sintomi devono protrarsi per almeno 6 mesi e causano un disagio

clinicamente significativo. La disfunzione non deve essere meglio spiegata da

un disturbo mentale non sessuale o come conseguenza di un grave disagio

relazionale o di altri significativi fattori stressanti e non attribuibile agli effetti

un farmaco/sostanza/altra condizione medica.

Bisogna specificare l’esordio, la situazione e la gravità attuale.

Questo disturbo si riferisce a 4 tipologie sintomatiche che sono comunemente

in comorbidità:

(A1) Difficoltà ad avere rapporti sessuali, può variare da una totale

 incapacità in qualsiasi situazione (rapporto sessuale, visite ginecologiche,

inserimento di assorbenti) all’incapacità in una situazione piuttosto che in

un’altra.

(A2) Dolore genito-pelvico, va valutata sia l’intensità che la localizzazione

 (superficiale o profondo) del dolore. Alcuni dolori si verificano se

provocati, altri spontaneamente. È importante anche la descrizione

qualitativa del dolore (bruciante, tagliente, lancinante, pulsante). Può

persistere dopo il rapporto e verificarsi durante la minzione, oppure

presentarsi durante una visita ginecologica.

(A3) Paura del dolore o della penetrazione vaginale, è riferibile alle donne

 che hanno provato regolarmente dolore durante il rapporto sessuale e

può portare all’evitamento delle situazioni sessuali\intime. può essere

correlata anche alla solo paura di provare dolore e non solo all’atto

sessuale. 33

(A4) Tensione dei muscoli del pavimento pelvico, può essere dovuta ad

 uno spasmo simil-riflesso al tentativo di penetrazione oppure all’ansia o

alla paura di provare dolore.

(come riportato sopra io bho sto dsm dice sempre la stessa)

Questo disturbo è frequentemente associato ad altre disfunzioni sessuali,

particolarmente alla riduzione di desiderio e di interesse sessuali. A volte però il

desiderio è mantenuto in situazioni sessuali che non siano dolorose o non

richiedano penetrazione.

Vi è comunque evitamento di queste situazioni e delle visite ginecologiche. Le

modalità di evitamento sono simili a quelle osservate nei disturbi fobici. Di

solito le donne richiedono un trattamento solo quando hanno desiderio di

concepire. Ovviamente ne derivano problemi a livello relazionale e a livello

personale (la donna si sente meno femminile).

Non ci sono valide misure fisiologiche per una qualsiasi componente delle

tipologie sintomatiche di questo disturbo. Si possono usare dei questionari

psicometrici per valutare le componenti del dolore e dell’ansia.

La prevalenza del disturbo è sconosciuta. Nel Nordamerica circa il 15% delle

donne riferisce dolore ricorrente durante il rapporto sessuale.

Questo tipo di lamentele hanno un picco nella prima età adulta e nel periodo

peri e post menopausa, talvolta anche nel post partum.

I fattori di rischio possono essere ambientali, come abuso sessuale o fisico;

fattori genetici e fisiologici, ad esempio dopo infezioni vaginali.

Questa diagnosi viene fata solo alle donne.

Le conseguenze funzionali sono difficoltà relazionali e incapacità di

concepimento.

La diagnosi differenziale può essere fatta con altre condizioni mediche (lichen

sclerosus, endometriosi, infiammazione pelvica, atrofia vulvo-vaginale,

secchezza vaginale); disturbo sa sintomi somatici e disturbi correlati; stimoli

sessuali inadeguati.

DISTURBO DEL DESIDERO SESSUALE IPOATTIVO MASCHILE

Persistente o ricorrente insufficienza o assenza di pensieri o fantasie

sessuali\erotici e di desiderio di attività sessuale. Il giudizio di carenza è fatto

dal clinico, tenendo conto dei fattori che influenzano il funzionamento sessuale,

come l’età e il contesto di vita generale e socioculturale dell’individuo. Questi

sintomi devono durare almeno 6 mesi e causano un disagio clinicamente

significativo. La disfunzione non deve essere meglio spiegata da un disturbo

mentale non sessuale o come conseguenza di un grave disagio relazionale o di

altri significativi fattori stressanti e non attribuibile agli effetti un

farmaco/sostanza/altra condizione medica.

Bisogna specificare l’esordio, la situazione e la gravità attuale.

Bisogna tenere conto dei fattori interpersonali, perché tra gli uomini ci possono

essere variazioni nelle modalità di espressione del desiderio sessuale.

Questo disturbo può essere associato a preoccupazioni riguardanti l’erezione

e\o eiaculazione che possono portare l’uomo a perdere interesse per l’attività

sessuale. Gli uomini con questo disturbo riferiscono di non avere più iniziative

sessuali e di essere solo minimamente ricettivi agli approcci del partner, ma

possono comunque verificarsi attività sessuali.

34

Un calo potrebbe verificarsi per la mancata ricezione da parte dell’uomo

dell’iniziativa del partener (nel caso in cui all’uomo non piaccia prendere

l’iniziativa come gusto sessuale).

La prevalenza varia in base al paese di provenienza e al metodo di valutazione.

Circa il 6% degli uomini più giovani (18-24) e il 41% degli uomini più anziani

(66-74) hanno problemi di desiderio sessuale. Una piccola p

Dettagli
A.A. 2018-2019
48 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher appuntiunipd96 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della sessualità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Panzeri Marta.