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Tumefazioni

La parola tumefazione indica qualsiasi rigonfiamento anomalo di una o più parti del corpo. L'eziopatogenesi può essere infiammatoria, traumatica, ipertrofica, iperplastica, neoplastica e displastica. In termini di ispezione bisogna analizzare:

  • La sede, indicata facendo riferimento ai termini dell'anatomia topografica.
  • Il volume e la forma, per il volume si utilizzano come riferimento oggetti conosciuti mentre per la forma si utilizzano le figure geometriche.
  • I limiti, possono essere circoscritti o diffusi, sessili o peduncolati.
  • Il colorito, può essere rosso, rosso acceso, rosso violaceo...
  • La qualità della superficie, ad esempio la consistenza.
  • I movimenti spontanei, durante manovre fisiologiche o indotte.
  • Il dolore, estensione e intensità.
  • Crepitio di neve, dovuto ad esempio ad ematomi coagulati.
  • Crepitio gassoso o enfisema sottocutaneo, dovuto alla presenza di bollicine di gas.

sotto la cute.-> crepitio o scroscio articolare, dovuto ad alterazioni della cartilagineialina o alla distruzione del menisco articolare.

Per valutare le tumefazioni si possono fare anche degli esami strumentali:

  • Ecografia, utilizza ultrasuoni.
  • Transilluminazione, si valutala trasparenza di un organo grazie ad unafonte luminosa.
  • Puntura esplorativa, si estrae delliquido per farlo esaminare.
  • Biopsia.
  • Immunoistochimica, metodica che serve per analizzare delle sostanzetramite la reazione antigene-anticorpo.

ULCERE -> Soluzioni di continuo che non tendono a guarigione.

  1. Ispezione. Sede: si fa riferimento alle regioni dell’anatomia topografica o a punti direpere definiti. . Forma e dimensione: conparagoni ad oggetti noti e strutture geometriche.. Margini: a stampo, a scodella, eversi, sottominati, irregolari…. Colore della cute: in base al colore ci si indirizza verso varie ulcere.. Fondo: liscio, granuloso, arido, secernente.
  2. Palpazione.

Termotatto: per capire se è presente un'infiammazione..

Consistenza: molle, dura, normale..

Dolore.. Sanguinamento e secrezioni..

Mobilità.

3. Esami strumentali speciali.

Specillazione dei tragitti fistolosi..

Iniezione di liquidi nei tragitti fistolosi..

Biopsia..

Esame del materiale prelevato dal fondo: chimico, microbiologico o immunoistochimico.

4. Diagnosi differenziale-> Ulcera varicosa.

Ovalare e situata sulla gamba..

Margini degradanti, a scodella, aderenti ai piani sottostanti e circondati da cute iperpigmentata..

Fondo ricoperto da granuli rosso-bruni, ricoperti ad essudato fibrinoso grigio-sporco.

-> Ulcera da compressione o decubito.

Presente nelle aree soggette a pressione continua..

Margini irregolari circondati da cute leggermente arrossata o biancastra..

Fondo con granuli rossastri alternati a tratti dove affiora tessuto sottocutaneo di aspetto lardaceo..

Sono molto dolenti.

-> Ulcera perforante del setto nasale.

Tipica dei soggetti che assumono stupefacenti..

Caratterizzate da perforazioni a stampo, rotondeggianti, che interessano la cartilagine del setto nasale. -> Ulcera tubercolare. Il fondo è ricoperto da tubercoli giallastri e puntiformi, costituiti da granuloma tubercolare. La sommatoria di queste lesioni viene definita scrofula, con interessamento dei linfonodi ghiandolari. Alla palpazione l'ulcera si presenta leggermente dolente e di consistenza molle. -> Ulcera actinomicotica. Si trova nella zona cervico-facciale ed è dovuta al granuloma actinomicotico. Ha tendenza a focolai multipli e le ulcere sono rotondeggianti e puntiformi. I margini sono poco rilevati e sono circondati da cute rosso-cianotica. Il fondo è caratterizzato da granuli costituiti dai filamenti del micelio. -> Carcinoma basocellulare. Forma di cancro che si manifesta con lesioni simili ad ulcere, che si trovano generalmente nella metà superiore della faccia. Le ulcere sono composte da aree che tendono ad espandersi ed altre che

tendono a cicatrizzare.. I margini ricoperti da epitelio apparentemente normale.. Il fondo presenta dei granuli ematici che tendono a formare delle croste.. Tende ad accrescimento lento e non infiltra i tessuti sottostanti.-> Ulcera epiteliomatosa. I margini sono eversi e spesso diventano indistinti perché ricoperti da un secreto siero-necrotico-emorragico, che tende sia a formare croste che asanguinare. . Il fondo è a scodella costituito da granuli irregolari, ricoperti dal secreto visto sopra.

ESAME ENDODOTICO. L’esame del cavo orale deve essere svolto in modo sequenziale e sistematico per evitare di tralasciare qualche zona della bocca. Lo schema da utilizzare deriva da scelte individuali. . La sequenza deve prevedere ispezione e palpazione di: labbra / mucose orali / formici labiali / guance e fornici genieni / palato duro e molle / gola / lingua / pavimento della bocca / gengive.. L’esame si esegue dopo aver indossato tutti i DPI, preparato lo strumentario.

necessario e posizionato il paziente nella corretta posizione. Strumentario:
  • specchietto, ha la funzione di spostare i tessuti molli e di avere la visione indiretta.
  • specillo, permette il sondaggio delle superfici dentarie per evidenziare lesioni.
  • pinzetta, serve per introdurre del cotone per asciugare le superfici.
  • sonda parodontale, serve a sondare eventuali tasche parodontali.
  • sonda per biforcazioni, serve a misurare le biforcazioni delle radici.
ESAME DELLE LABBRA:
  1. Osservo:
    • Bordo inferiore e superiore.
    • Gli angoli.
    • Il colore.
    • La struttura del tessuto, ovvero dimensione e contorni.
  2. Valuto:
    • Colore.
    • Eventuali lesioni traumatiche.
    • Irritazione da morsicatura delle labbra.
Si afferrano delicatamente le labbra superiori ed inferiori e si effettua la manovra di allontanamento del labbro dal piano osseo, ponendo in trazione il frenulo e valutandone le caratteristiche. Successivamente con palpazione bidigitale si effettua la palpazione della zona. Sento la

nodularità correlata alla presenza della sottomucosa e le ghiandole salivari minori. -> Vedo e valuto eventuali alterazioni morfologiche della mucosa, come presenza di mucocele (cisti di colore bluastro dovute all'otturazione del dotto escretorio delle ghiandole salivari minori).

ESAME DELLE MUCOSE ORALI DEI FORNICI. Si asciuga con la garza per vedere meglio gli sbocchi dei dotti. Il fornice vestibolare superiore presenta due zone molto importanti che sono il dotto parotideo (dotto di stenone) e la demarcatura denominata linea alba, che però non è sempre presente. Del dotto di stenone si nota la trasparenza della saliva e il suo flusso, andando a schiacciare la ghiandola parotidea.

ESAME DEI FRENULI LABIALI. Collegano il labbro alla gengiva e sono costituiti da del tessuto connettivo. Durante la manovra di allontanamento del labbra bisogna valutare se il frenulo è sano oppure se è troppo corto. In questo caso porterà ad una rescissione.

gengivale e allacreazione di diastemi.

ESAME DEL PALATO DURO E MOLLE:

Il palato viene ispezionato con la massima apertura della bocca, direttamente o con lo specchietto. Nella parte anteriore si trovano le rughe palatine, mentre nella parte centrale troviamo il rafe e la sutura palatina. In condizioni normali appare rosa e la consistenza è dura e comprimibile solo nelle zone laterali e posteriori.

ESAME DELLA GOLA:

Abbassando la lingua si vanno ad osservare l'area gutturale del palato molle e le tonsille faringee. Se si notano arrossamenti potrebbero essere dovuti ad un'infiammazione da raffreddamento.

ESAME DELLA LINGUA:

L'esame prende in considerazione la posizione, la forma, il volume e l'aspetto della mucosa di rivestimento. L'ispezione avviene prima a riposo, poi in protusione ed infine si fa l'ispezione dei margini. Si fa anche un'ispezione più approfondita asciugando la mucosa e facendo la palpazione. Si osservano le

papille filiformi di coloro biancastro, mentre in situazioni nonnormali la lingua si presenta liscia e di colore rosso.. Si segnalano eventuali gonfiori o zone dolenti.. Eventuali segni possono essere associati a lesioni precancerose.

Lingua fissurata: situazione anatomica, ma se non è sempre stata così allora è segno di lesioni precancerose.

Lingua a carta geografica: come nel caso precedente.

Lingua nicro-villosa: potrebbe essere dovuta ad un uso massiccio di collutorio.

ESAME AL PAVIMENTO DELLA BOCCA. Si fa sollevare la lingua e si osservano le venule linguali e il frenulo sottolinguale. Si sente la resilienza del tessuto muscolare e nei bimbi si può valutare un intervento se il frenulo linguale è troppo corto. Spingendo verso l'alto si può verificare l'uscita del secreto dai dotti. Il più grande è il dotto di Warton, che si trova ai lati dell'inserzione del frenulo.

ESAME DELLE GENGIVE. Si

Osservano il colore, la presenza di alterazioni, la gengiva aderente e non aderente e le zone retromolari. Con la palpazione andiamo a valutare eventuali alterazioni, dolorabilità e fuoriuscita di sangue o pus.

NB. Dopo aver fatto queste analisi si fa chiudere la bocca al paziente per valutarne l'occlusione.

Le lesioni che si possono riscontrare sono:

Primitive, ovvero espressione diretta del processo patologico. Sono macule, papule, noduli, placche, vescicole, bolle e ponfi.

Secondarie, ovvero evoluzione di lesioni primitive. Sono erosioni, ulcere e cicatrici.

  1. MACULA: Alterazione circoscritta del colorito della mucosa che può essere di vari colori.
  2. PAPULA: Alterazione della mucosa caratterizzata da un rilievo solido.
  3. NODULO: È una papula di dimensioni maggiori.
  4. PLACCA: Insieme di più papule.
  5. VESCICOLA: Raccolta di liquidi, circoscritta e di piccole dimensioni.
  6. BOLLA: Raccolta di liquidi, circoscritta e di dimensioni maggiori della vescicola.
  1. EROSIONE: Perdita di sostanza intraepiteliale.
  2. ULCERA: Perdita di sostanza intraepiteliale e sottoepiteliale.
  3. PONFO: Rilievo solido, biancastro, conseguente ad edema e vasodilatazione provocata da reazione allergica.
  4. CICATRICE: Evento riparativo con iperplasia di tipo fibroso dell'epitelio.

I DENTI:

Esistono due dentizioni diverse tra di loro: permanente e decidua. Esse si differenziano per:

  • Numero: decidua 20 e permanente 32.
  • Dimensioni: decidui più piccoli, ad eccezione...
Dettagli
A.A. 2021-2022
24 pagine
SSD Scienze mediche MED/28 Malattie odontostomatologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher riccardo532001 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiopatologia odontostomatologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Baldoni Marco.