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IL PROCESSO DI PROGETTAZIONE

DI UN’AREA VERDE

Il processo di progettazione di un’area verde richiede, come qualsiasi processo di

progettazione, di seguire un percorso logico strutturato in ben definiti passi

procedurali.

Prima di arrivare ad elaborare lo spazio aperto e scegliere le varie essenze vegetali,

il tipo di pavimentazione e gli arredi più adatti, occorre sapere bene quali sono le

funzioni dell’area in progetto, ossia il “cosa” e il “dove” realizzare.

Il processo di realizzazione di un’area verde non è altro che un percorso

organizzativo che si basa, da un lato sull’analisi delle caratteristiche del luogo,

dall’altro sulle richieste dell’utenza, per giungere ad una definizione delle

localizzazioni che sia adatta a soddisfare le richieste dei potenziali utenti e nello

stesso tempo valorizzare le risorse del luogo.

Nel progettare un’area verde è di fondamentale importanza eseguire un’analisi delle

componenti ambientali sia biotiche (vegetazione e rapporto uomo-ambiente) che

abiotiche (componenti climatiche, tipi di suoli, caratteristiche delle acque).

Quando si progetta un’area verde si deve tenere conto di due presupposti:

- CAUSARE IL MINIMO DANNO ALLE RISORSE NATURALI;

- FORNIRE UN AMBIENTE ADEGUATO PER GLI EVENTUALI UTENTI DELL’AREA,

considerando i limiti imposti dall’ambiente fisico e cercando di rispettare le esigenze

degli utilizzatori al fine di creare un luogo dove le persone possano piacevolmente

compiere qualsivoglia attività.

Il processo di progettazione del sito è composto da una serie di fasi che consentono

al progettista di giungere a formulare un progetto, che accolga sia le richieste del

committente sia le esigenze degli utenti e che non sia in contrasto, ma in perfetta

armonia, con le caratteristiche morfologiche ed ecologiche del sito.

In tal modo gli elementi progettuali si possono integrare, secondo un perfetto

equilibrio, con gli elementi naturali, senza creare un eccessivo distacco.

Il primo passo di ogni processo di progettazione è rappresentato dall’incarico.

Per FASI PRELIMINARI s’intendono tutte quelle azioni che vengono intraprese nel

momento in cui viene offerto, da un pubblico o un privato, un incarico.

In queste fasi riveste grande importanza il colloquio con il committente. Da questo

sarà importante ricavare tutti gli elementi utili a meglio delineare le problematiche

connesse con il progetto e i desideri o i vincoli del cliente.

Vengono di seguito elencati gli aspetti che generalmente vanno messi in evidenza fin

dal primo colloquio con la committenza:

- Lo scopo del progetto;

- Chi userà o dovrebbe usare il sito;

- Quando il sito verrà generalmente usato (periodo del giorno/settimana/anno);

- Per cosa il sito verrà generalmente usato;

- Le dimensioni del sito, le richieste particolari del cliente riguardo alla forma, il tipo,

lo stile e la localizzazione degli elementi progettuali;

- Il budget totale (per la redazione del progetto e per la sua realizzazione);

- I tempi previsti (per la redazione del progetto e la sua realizzazione);

- Particolari esigenze di manutenzione. Filizzola

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FASI DEL PROCESSO DI PROGETTAZIONE DEL SITO

Dopo aver stabilito tutti questi punti con il committente, bisogna fare un sopralluogo

del sito giacché la conoscenza diretta dell’area consente al progettista di:

• Verificare se le informazioni fornite dal committente sono sufficienti o se sia

necessario approfondire alcuni aspetti attraverso un ulteriore incontro;

• Delineare la composizione del team di progetto, individuando le professionalità

necessarie per meglio sviluppare il progetto;

• Iniziare a capire quali potrebbero essere (in base alla propria conoscenza ed

esperienza) le possibili soluzioni/strategie di massima per l’intervento in questione.

È importante, inoltre, avere un primo confronto con i responsabili locali della

pianificazione territoriale (Es. Ufficio Tecnico dell’Amministrazione comunale) allo

scopo di verificare la fattibilità dell’intervento richiesto (controllandone, ad esempio,

la compatibilità con le previsioni di piano e con i regolamenti presenti) e la necessità

di eventuali particolari autorizzazioni e studi. Nello stesso tempo è opportuno

verificare il tipo e l’aggiornamento delle informazioni e della cartografia disponibili.

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A QUESTO PUNTO IL PROGETTISTA È IN GRADO DI POTER STABILIRE:

• La fattibilità (tecnica ed economica) dell’intervento;

• Le eventuali nuove richieste nei confronti della committenza;

• La sua definitiva accettazione dell’incarico.

Un’altra fase importante del processo di progettazione di un’area verde è

rappresentata dall’ANALISI DEL SITO, che deve essere eseguita con dovuta

attenzione e necessario approfondimento.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Ogni progetto, in genere, richiede almeno due tavole inerenti l’inquadramento

dell’area di studio, nel suo contesto territoriale:

• Una tavola con l’inquadramento territoriale vero e proprio in scala compresa, in

funzione dell’ampiezza del sito, tra 1:25000 e 1:5000;

• Una tavola con le condizioni al contorno in scala compresa tra 1:5000 e 1:2000.

Il contenuto di tali tavole deriva dal rilievo (diretto o indiretto) di una serie di

caratteristiche, che possono variare in funzione del progetto.

INFRASTRUTTURE

Le informazioni riguardanti le infrastrutture possono variare in funzione del progetto,

sia per quanto riguarda la tipologia sia il livello di dettaglio. Per quanto riguarda la

fonte, in genere si utilizzano degli elementi cartografici.

Si può rilevare la presenza d’infrastrutture di comunicazione come, posizione e

caratteristiche di: porti e aeroporti, linee ferroviarie e di trasporto pubblico,

autostrade e tangenziali, strade di grande comunicazione, strade d’interesse

comunale, piste ciclabili e percorsi pedonali, parcheggi, fermate, linee di trasporto

pubblico e stazioni ferroviarie; e infrastrutture tecnologiche, come: reti elettriche,

idriche, fognarie, gas, impianti tecnologici (reti telefoniche, telematiche ecc.).

USO DEL SUOLO

Uso del suolo extra - urbano:

• Gli usi agricoli del suolo: seminativi, prati, coltivazioni arboree, coltivazioni ortive

(in particolari casi può essere utile indicare anche il tipo di coltura, la tecnica di

coltivazione, la presenza e il sistema d’irrigazione);

• Le aree sterili e incolte;

• Le aree boscose: bosco ceduo, bosco d’alto fusto, bosco misto;

• Le cave e le miniere;

• Gli edifici rurali.

Può essere utile riportare tipologia, funzione, età e condizioni di conservazione dei

centri aziendali, edifici strumentali per l’agricoltura, strutture tradizionali o

d’interesse storico. Filizzola

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Uso del suolo urbano:

• Le zone residenziali.

Può essere utile riportare: posizione, densità/dimensione, età, condizioni di

conservazione, stile architettonico e materiali degli edifici residenziali;

• Le zone industriali e artigianali (attive e dismesse).

Per verificare il possibile disturbo di queste attività, può essere utile rilevare:

rumore (di macchinari, mezzi di trasporto che transitano) odore, inquinamento

atmosferico, traffico di chi va/torna da lavoro, utilizzo (attuale e potenziale) per

ricreazione, parcheggio da parte di coloro che lavorano in tali aree;

• I servizi e i centri di aggregazione.

Può essere utile indicare la posizione e la tipologia nonché il grado di utilizzazione, di

parchi e giardini, campi da gioco e centri sportivi, scuole, chiese e servizi sociali,

negozi e centri commerciali.

CORSI E ZONE D’ACQUA

Utilizzando un’apposita cartografia, si possono individuare la posizione e le

caratteristiche di:

• Fiumi, torrenti e canali;

• Laghi e altri specchi d’acqua.

ELEMENTI D’INTERESSE NATURALE E STORICO-CULTURALE

La fonte di questo tipo d’informazione è generalmente cartografica e documentaria.

In funzione del progetto, possono essere riportate, la posizione e le caratteristiche

di:

• Elementi d’interesse naturale; dalle aree protette ai singoli elementi puntuali

(alberi monumentali);

• Elementi d’interesse storico - culturale; non solo di edifici ma anche di alberi,

giardini, uso del suolo, ecc. che abbiano una valenza storico - culturale.

POPOLAZIONE

Per rilevare informazioni riguardanti la popolazione che vive nei dintorni del sito, si

utilizza una fonte di tipo indiretto (Istat, Comune, ecc.).

E’ possibile anche il rilievo diretto con indagini, questionari, ecc.

Si possono individuare, per zone omogenee, le seguenti caratteristiche degli abitanti:

• Numero, età e sesso;

• Tasso di occupazione e tipo di attività;

• Composizione sociale, culturale e etnica.

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ANALISI DELL’AREA DI PROGETTO

Le analisi del sito da effettuare riguardo all’area di progetto, si riferiscono, in linea

generale, ai seguenti aspetti: topografia, idrologia, suolo e sottosuolo, clima, uso del

suolo, risorse naturali e storico - culturali, vegetazione, popolazione, regolamenti e

vincolistica, paesaggio e qualità visuale, edifici.

TOPOGRAFIA

Le caratteristiche topografiche generali dell’area sono ottenibili dall’analisi della

cartografia disponibile. Per ottenere delle informazioni più dettagliate, sarà

opportuno visitare l’area di studio e osservare attentamente tutto ciò che concerne il

territorio, dalle pendenze ai rilievi, ecc. Tale fase di analisi si completa con la

redazione di una specifica mappa nella quale sono riportate:

• L’estensione di ogni area pianeggiante;

• L’estensione delle aree a forte pendenza;

• La posizione e l’estensione delle aree a quote più elevate;

• La localizzazione, la pendenza e l’estensione di ogni parete verticale o quasi.

IDROLOGIA

Le informazioni possono essere acquisite tramite la cartografia e il rilievo diretto.

È possibile riportare su una mappa la posizione e le caratteristiche di:

• Corpi d’acqua;

• Aree umide e mare;

• Bacini idrografici;

• Aree di drenaggio;

• Aree soggette ad esondazione e a fenomeni di erosione/deposizione.

SUOLO E SOTTOSUOLO

In funzione del progetto è importante indagare:

• La capacità

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
73 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/05 Assestamento forestale e selvicoltura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GPL1987 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Selvicoltura generale e sistemi forestali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Pierangeli Domenico.