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Software applicativi e World Wide Web
I software applicativi consentono di fare operazioni specifiche e non sono essenziali per il funzionamento della macchina. Alcuni software sono utilizzati da aziende appartenenti a settori diversi (mercato orizzontale), mentre altri sono specifici per aziende di un settore specifico (uso professionale e mercato verticale). È possibile utilizzare anche software applicativi online, nella nuvola, come Google Drive. I vantaggi di questi software sono che spesso sono gratuiti, non richiedono manutenzione e non occupano spazio sui computer.
Il World Wide Web permette lo scambio di informazioni in formato multimediale e si connette tramite collegamenti ipertestuali (link o hyperlink). Il World Wide Web è composto da siti web, per la scrittura dei quali si utilizza l'HTML (Hypertext Markup Language). Esistono anche altri linguaggi più avanzati. Il browser è un programma applicativo per visualizzare le pagine web e consente di navigare sui siti web. Mosaic è stato il primo browser. I siti web possono...
essere identificati tramite URL (universal resource locator) esempio: http://www.iulm.it, http è il protocollo di trasmissione. http è un protocollo applicativo, mentre TCP/IP è lo standard di comunicazione che tutti i computer collegati ad internet devono avere. Nomi di dominio: - di primo livello .com, .edu, .net, .org, .gov, .mil, .it indicano il paese e il tipo di organizzazione - di secondo livello, identifica l'azienda che sta dietro quel sito, tipo iulm. Esistono domini difensivi che facilitano il raggiungimento del sito web da parte degli utenti. - domini di terzo livello ad esempio "roma.iulm.it" La IANA delega a specifiche istituzioni denominate registration/naming Authorities, l'assegnazione dei domini di secondo livello che a loro volta autorizzano una serie di fornitori di servizi internet denominati provider alla distribuzione dei domini stessi. In Italia l'organismo responsabile è NIC. DOMAIN NAME SYSTEM: sistema dei nomi didominio che crea un'associazione tra indirizzi numerici e non numerici. Possono essere associati più nomi ad un unico IP. Altri modi per sfruttare la rete internet: altri protocolli applicativi sono FTP, serve per inviare i file, SMTP e le app.
Commercio elettronico commerce, e-commerce: un'attività di compravendita di beni in cui le principali fasi necessarie a portare a completamento le transazioni sono effettuate utilizzando sistemi di comunicazione elettronica ed una struttura di rete.
Strategie aziendali per il commercio elettronico: brick and mortar, ovvero tramite negozio fisico l'azienda inizia a vendere, quando le aziende scoprono il worldwide web capiscono che si possono spostare in un contesto virtuale. Coloro che decidono di vendere solo online si chiamano "click only" o "pure player" come Amazon. Le aziende che hanno sia presenza online che offline sono le click and mortar che oggi è più complessa perché
accanto al web ci sono tante altre modalità online per raggiungere il cliente, ad esempio attraverso il mobile, i social. Quando si è iniziato a parlare di strategia click and mortar si avevano in mente più canali che erano visti con un concetto di multicanalità: ciascun canale opera in modo indipendente dall'altro. Ad un certo punto si comincia a parlare di cross-canalità poiché i canali non sono più indipendenti l'uno dall'altro. Oggi questo concetto è ulteriormente evoluto verso il concetto di omnicanalità, l'azienda è un unicum che interagisce in modo diverso con diversi devices ecc.. non si distinguono più i diversi canali che sono integrati l'uno con l'altro, ad esempio arrivo in negozio con l'immagine del prodotto visto online e la commessa me lo trova. I principali tipi di commercio elettronico: si possono distinguere vari tipi di e-commerce in relazione a diversisoggetti che intervengono nella compravendita. I quattro tipi sono: - B2C quando l'azienda vende al consumatore (business to consumer) Alitalia, Feltrinelli, Amazon. All'interno di questo tipo ci sono 3 fasi di sviluppo elettronico: e-information, l'azienda usa il sito per supportare la fase di comunicazione, non consente però di acquistare online, si parla di siti vetrina, sono solo informativi; si passa poi alla fase di e-integration quando il sito viene integrato ai sistemi informativi, quindi si poteva accedere ad informazioni private tramite accesso online, si può accedere ad informazioni personalizzate; si arriva infine alla fase e-transaction che permette il processo di acquisto vero e proprio. Per arrivare a questa fase le aziende hanno dovuto investire tantissimo in sistemi informativi. I vantaggi di una logica e-commerce B2C sono: i costi sono minori, sono visibili 24 ore su 24 tutti i giorni, ottimizzazione del tempo, informazioni sui dati. Ildistributore diventa meno importante, parla di processo di disintermedimano- C2B quando il consumatore vende all'azienda (consumer to business), ad esempio il fenomeno del crowdsourcing come il sito Istock.
NEW ECONOMY: si distingue dall'old economy. Il new economy indica internet e il web, mentre old economy fa riferimento al contesto fisico. La new economy apre nuove possibilità di business. In passato si inviavano i cataloghi su internet ed era possibile comprare compilando un form cartaceo ed inviandolo, il prodotto arrivava un po' di tempo dopo. Con la nascita del web il contesto economico cambia, poiché il sito web supporta questa vendita a distanza. La new economy va da metà anni 90 ai primi anni 2000; si pensava che la vecchia economia sarebbe stata destinata a sparire. Ciò ha portato al boom della new economy e nascono moltissime iniziative di e-commerce B2C finalizzate a vendere prodotti. Alcuni esempi: webvan, pets.com, amazon, etoys, kozmo.com, boo.com, a parte AMAZON le altre sono fallite. Le persone
passano dal non conoscere internet a un'euforia così alta che tutte le persone cominciano a dare piena fiducia a queste aziende che sembrava rappresentassero il futuro. Quando le aziende si quotano in borsa ci sono investimenti di ogni tipo. Si investiva poiché si pensava che il ritorno sarebbe stato altissimo. Questa elevata domanda di azioni ha fatto salire il loro prezzo, il ritorno sull'investimento era altissimo. Viene istituito il listino NASDAQ che raggiunge picchi altissimi. Queste persone investivano solo perché vedevano il dot.com. Alcune aziende non avevano i fondamenti per crescere. I mercati si rendono conto che alcune aziende non avrebbero potuto farcela, avviene così lo scoppio della bolla speculativa e le persone iniziano a vendere le azioni facendo precipitare le economie delle aziende. Il 10 marzo del 2000 ci fu la crisi del NASDAQ. Alcune sopravvivono come AMAZON. Perché alcune sono sopravvissute e la maggior parte no? AlcuneAziende hanno perso miliardi di euro. Caso di boo.com: si tratta di un sito B2C che vende libri, poi però decidono di non limitarsi a vendere il libri, vogliono "conquistare il mondo" e decidono di vendere abbigliamento a livello mondiale, l'euforia aveva invaso il mercato. L'obiettivo è di fare qualcosa di completamente nuovo, la shopping experience. Per convincere gli investitori decidono di aprire in 18 paesi del mondo immediatamente. Il sito ancora non c'è, ma l'azienda si. Quando si quotano in borsa iniziano a raccogliere milioni di dollari anche se il sito non è ancora online, si comincia ad investire in modo irrazionale. Aprono uffici in 18 stati, hanno iniziato ad assumere persone pagate tantissimo poiché erano alla ricerca di specialisti di marketing, ma da subito ci si era resi conto che avevano un problema di tipo tecnologico. Vogliono supportare questa shopping experience con un sito web multi lingua, multi valute.
Il sito web era attraente per il consumatore, con tante immagini animate. Le aspettative erano altissime, ma non c'erano clienti. Costava 10 milioni di dollari al mese. Inizialmente hanno un problema con il lancio, continuano a posticipare la data di messa online del sito web. Quando il sito è messo online, ma nessuno riusciva ad acquistare online, perché il sito è complesso e pesante, non riesce ad essere caricato da chi aveva connessione lenta, cosa ovvia in quegli anni. Valori precipitano, la sfiducia aumenta. Hanno avuto un problema di tipo strategico-organizzativo. La modalità era interessante ed innovativa, infatti la maggior parte dei siti web di oggi ricopre lo stesso tipo di logica. Loro non ce l'hanno fatta perché mancava una chiara indicazione del modello di business che ci dice quali sono gli obiettivi che l'azienda vuole raggiungere e la strategia per raggiungere quegli obiettivi. L'azienda non sapeva dove stava andando, gestiva le persone.
in base alle transazioni che vengono effettuate attraverso la sua piattaforma- Abbonamento: i clienti pagano una quota periodica per accedere ai servizi oprodotti offerti dall'azienda- Pubblicità: l'azienda guadagna attraverso la vendita di spazi pubblicitari sul suositoweb o sulla sua piattaforma- Freemium: l'azienda offre una versione base gratuita del suo prodotto o servizio,ma offre funzionalità aggiuntive a pagamento- Licensing: l'azienda concede in licenza la propria tecnologia o prodotti ad altreaziende, che pagano una royalty per l'utilizzo- Crowdfunding: l'azienda raccoglie fondi attraverso la partecipazione di unaggregazione di persone che investono nel progetto in cambio di una ricompensa odi una quota di proprietà PROPOSTA DI VALORE (value proposition): è ciò che rende un prodotto o serviziounico e attraente per i clienti. Può includere caratteristiche uniche, qualitàsuperiori, prezzo competitivo, esperienza utente ecc. AMBIENTE COMPETITIVO (competitive environment): comprende tutti i concorrenti chel'azienda deve affrontare nel mercato. Può includere aziende dirette che offrono lo stessoprodotto o servizio, così come aziende indirette che soddisfano lo stesso bisogno delcliente in modo diverso. STRATEGIA DI MARKETING (marketing strategy): è il piano che l'azienda mette in atto perpromuovere il proprio prodotto o servizio e raggiungere i propri obiettivi di vendita. Puòincludere attività come pubblicità, promozioni, relazioni pubbliche, marketing online ecc. TEAM DI MANAGEMENT (management team): è il gruppo di persone che gestiscono el'azienda e prendono le decisioni strategiche. Può includere il CEO, il CFO, il CMO, ilCTO e altre figure chiave. RISCHIO DI BOLLE SPECULATIVE: si riferisce alla possibilità che si verifichi unarapida crescita eccessiva di un settore o di un'azienda, seguita da un crollo improvviso econseguenze negative per l'economia. Questo rischio è presente quando ci sonoinvestimenti eccessivi e irrazionali basati su aspettative irrealistiche di guadagno.dalla transizione come Booking.- Licenza, gli utenti pagano un prezzo