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La prima divisione mitotica dello zigote avviene 24-30 dopo la fecondazione e produce
2 cellule chiamate BLASTOMERI. Nel frattempo lo zigote,spinto dal battito delle ciglia
dell’epitelio di rivestimento e dalla contrazione della muscolatura della tuba uterina
comincia a scendere verso l’utero. Si succedono altre mitosi e l’embrione passa
attraverso stadi in cui è formato da 3,4,5 cellule. Siccome queste divisione non
portano ad un aumento di volume,vengono chiamate SEGMENTAZIONI . I blastomeri,
iniziano a sviluppare strutture di adesione simili alle giunzioni serrate, aumentando
quindi il contatto reciproco e formando una massa cellulare più compatta che rende
difficile distinguerli singolarmente e questo processo è denominato
COMPATTAZIONE. La compattazione è regolata principalmente dall’adesione tra
blastomeri tramite la proteina adesiva E-CADERINA.
Al 3 giorno dalla fecondazione, lo stadio embrionale a 8 cellule
va incontro a un'ulteriore divisione mitotica che lo porta a
formare una massa cellulare a 16 cellule, detta MORULA. Le sue
cellule più interne possiedono giunzioni intercellulari comunicanti,
mentre le cellule più esterne possiedono giunzioni più strette
(serrate). Il 4 giorno la morula entra nella cavità uterina tra
il corno dell'utero e il fondo dell'utero ed è formato da 32-64
cellule; le cellule più esterne della morula si appiattiscono
formano un monostrato di cellule epiteliali piatte chiamato
TROFOBLASTO e da esso avranno origine i tessuti della
placenta. Le cellule più interne,invece, formano un gruppo di
cellule chiamato MASSA CELLULARE INTERNA (ICM o
embrioblasto) e da essa originano i tre foglietti germinativi
(ectoderma,mesoderma ed endoderma), il sacco amniotico e il sacco vitellino. Le
cellule del trofoblasto esprimono il gene CDX2 che ne determina il
differenziamento,mentre le cellule della ICM esprimono i geni OCT,SOX2 e Nanog
che le mantengono pluripotenti : in grado di specializzarsi in cellule appartenenti ai
tre foglietti embrionali.
Le cellule del trofoblasto presentano inoltre molecole adesive della famiglia delle
SELETTINE,INTEGRINE e delle ICAM e sono unite tra loro tramite complessi di
giunzione e possiedono sistemi di trasporto attivo (pompe proteiche) per gli ioni
Na+,K+ e canali per il passaggio di acqua. A seguito del trasporto attivo di acqua e
ioni verso l’interno della massa cellulare interna si viene a formare una cavità piena di
liquido detta BLASTOCELE. L’embrione viene chiamato così BLASTOCISTI(4-5
giorno).
(La mola idatiforme è un tumore del trofoblasto in cui esso prolifera in modo
incontrollato mentre l’ICM non si sviluppa.)
SVILUPPO EMBRIONALE A MOSAICO E REGOLATIVO : durante lo
sviluppo embrionale, la capacità di un blastomero di dare origine a un dato tipo di
cellula(quindi di differenziarsi) dipende dalla presenza nel citoplasma di molecole
denominate determinanti citoplasmatici (es: proteine, RNA) i quali vengono
accumulati nell'uovo durante l'ovogenesi. Si possono avere due modalità di sviluppo :
- Se l’embrione viene privato di alcuni blastomeri non si formano determinati tessuti
e gli embrioni sono detti a Sviluppo a mosaico.Durante la divisione cellulare questi
determinanti sono distribuiti in maniera asimmetrica, in parte ad una cellula ed in
parte ad un'altra.Un modello a mosaico di determinanti conduce all'assegnazione
precoce dei compiti e conferisce alle cellule la capacità di procedere
indipendentemente le une dalle altre, lungo le proprie strade.
- Si parla di sviluppo regolativo quando i blastomeri sono in grado di rilevare
l'assenza di un'altra cellula e rimpiazzarla. in questo caso le cellule comunicano
mediante segnali, e queste interazioni rendono lo sviluppo dei varî tipi cellulari
dipendente dalle cellule vicine, permettendo anche correzioni regolative nel
caso di interferenze dannose.
CELLULE STAMINALI EMBRIONALI (ESC) :dalle cellule della massa cellulare interna
si possono produrre cellule dette “cellule staminali “che in coltura sono in grado di
dividersi di continuo rimanendo uguali e che modificando certe condizioni di coltura
potevano differenziare in diversi tipi cellulari(es neuroni,cellule del sangue ,muscolari).
Se iniettate in blastocisti ,le cellule ES sono in grado di contribuire alla formazione di
tutti i tessuti dell’embrione incluse le cellule germinali. Oggi le ES sono usate in via
sperimentale per formare tessuti da usare per
curare alcune patologie gravi.
IMPIANTO DELL’EMBRIONE:
L’impianto o annidamento dell’embrione è
l’insieme dei processi di adesione e penetrazione
della blastocisti nell’endometrio dell’utero. Quando
arriva nell’utero,la parete è in fase secretiva e la
blastocisti poco prima dell’impianto si gonfia per
l’accumulo di liquido prodotto dal trofoblasto e
risulta formata da 120 cellule(80 trofoblasto e 40
massa interna). Arrivati al 5 giorno ,la blastocisti
fuoriesce dalla zona pellucida avviene così lo
SGUSCIAMENTO o SCHIUSA provocato dall’azione
di enzimi proteolitici prodotti dalla blastocisti e in
parte dai tessuti dell’utero. Può avvenire così
l’impianto in 3 fasi :
APPOSIZIONE
- : in cui i microvilli sul
trofoblasto interagiscono con le microprotusioni delle cellule epiteliali
dell’endometrio dell’utero dette UTERODOMI o pinopodi.
ADESIONE
- : avviene al 6 giorno e avviene grazie all’interazione tra proteine
adesive del trofoblasto L-SELETTINE e zuccheri che ricoprono la superficie
delle cellule epiteliali dell’utero. L’adesione viene rinforzata per mezzo delle
INTEGRINE che stabilizzano l’adesione tra blastocisti ed endometrio.
PENETRAZIONE
- : avviene al 7-8 giorno
SECONDA SETTIMANA DI SVILUPPO:
Alla fine della prima settimana le cellule del trofoblasto
attaccate all’endometrio si differenziano in 2 strati
- CITOTROFOBLASTO
- SINCIZIOTROFOBLASTO
Il sincizio trofoblasto si forma dalla fusione e si accresce per
continua fusione delle cellule del citotrofoblasto.il citotrofoblasto prolifera attivamente
rispetto al sincizio trofoblasto che non prolifera.
Le cellule della massa cellulare interna si distinguono in 2 lamine cellulari che
formano un (disco germinativo bilaminare) :
- EPIBLASTO o ectoderma primitivo: (situato verso il
citotrofoblasto e formato da un epitelio cilindrico
pluristratificato)
- IPOBLASTO o endoderma primitivo : situato verso il
blastocele e formato da un epitelio cubico
monostratificato con cellule più piccole di quelle
dell’epiblasto.
Il sincizio trofoblasto invade e scava l’epitelio,le ghiandole e
lo stroma dell’endometrio e penetra al suo interno fino a
raggiungere e scavare la parete dei vasi sanguigni
materni.intorno all’8 -9 giorno le cellule dell’epiblasto
attaccate al citotrofoblasto iniziano a staccarsi da esso per la comparsa di una fessura
piena di liquido prodotto dalle stesse cellule. Questa fessura diventa sempre più
grande e diventa la CAVITA AMNIOTICA PRIMITIVA.
La base della cavità amniotica vicino al citotrofoblasto
è formata da cellule provenienti dai margini
dell’epiblasto e sono dette AMNIOBLASTI mentre per
il resto è costituito dall’epiblasto. In seguito gli
amnioblasti andranno a formare la membrana
amniotica che insieme alla cavità amniotica e il liquido
che contiene formano insieme l’AMNIOS o SACCO
AMNIOTICO: uno dei tre annessi(amnios,sacco
vitellino e corion) destinato a racchiudere l’embrione e
a mantenerlo immerso in un ambiente liquido per tutta
la gravidanza.
Nello stesso momento dai margini dell’ipoblasto si originano cellule che vanno al di
sotto del citotrofoblasto e formano un epitelio pavimentoso chiamato MEMBRANA DI
HEUSER che andrà a formare la parete del SACCO VITELLINO PRIMITIVO ed è
ripiena di liquido che faceva parte della blastocele.
Nel sito di impianto,sopra l’embrione
si forma un coagulo di sangue chiamato TAPPO
DI CHIUSURA e subito dopo la mucosa
dell’utero si riforma sopra l’embrione
impiantato ed è detta MUCOSA CAPSULARE. Il
sincizio trofoblasto ormai esteso a tutta la
superficie dell’embrione raggiunge i
vasi sanguigni che bagnano i tessuti
dell’embrione. In esso si vengono a formare dei
piccoli spazi o LACUNE SANGUIGNE che
comunicano tra loro come un labirinto. Il sincizio
trofoblasto svolge la funzione di ghiandola
endocrina poiché secerne nel sangue
materno l’ormone polipeptidico Hcg che
impedisce la regressione del corpo luteo ma lo stimola a trasformarsi in corpo luteo
gravidico in modo tale che continua a produrre progesterone utile a sostenere
l’endometrio e l’embrione impiantato.
Tra il 10 e 12 giorno, le cellule del citotrofoblasto
cominciano a produrre MAGMA tra la membrana di
Heuser e il citotrofoblasto. Questo materiale
extracellulare viene popolato da cellule migranti(quelle
in rosa) che provengono
dall’epiblasto.Queste
cellule stellate
introducono una matrice
extracellulare che nel
complesso viene chiamato
magma reticolare o
MESODERMA
EXTRAEMBRIONALE : un
tessuto connettivo molto lasso che si trova tra
citotrofoblasto e l’embrione.Questo mesoderma
aumenta di spessore, fino a separare sacco amniotico e
sacco vitellino dalla parete
del citotrofoblasto.
Le cellule del mesoderma extraembrionale comprimono la
membrana dell’Heuser in corrispondenza della regione
equatoriale fino a quando non si comprime del tutto e in
seguito alla strozzatura ,la parte inferiore del sacco
vitellino si stacca dalla parte superiore che questa diventa
il SACCO VITELLINO SECONDARIO o DEFINITIVO. I
resti della parte inferiore del sacco vitellino primario si
frammentano e formano vescicole o cisti dette CISTI ESOCELOMATICHE destinate a
riassorbirsi.
Alla fine della 2° settimana ,il magma reticolare è scomparso e sostituito da una
cavità piena di liquido detta CELOMA o cavità celomatica extrae.
Il mesoderma extraembrionale che riveste il sacco vitellino secondario viene detto
SPLANCNOPLEURA extraembrionale o M.S. splacnico mentre quella che riveste
l’amnios viene detto SOMATOPLEURA . Esso forma anche un cordoncino di cellule
detto PEDUNCOLO DI CONNESSIONE che tiene
sospeso l’embrione nel celoma.
L’insieme(lo strato) del sincizio trofoblasto ,del citotrofoblasto e il mesoderma
extraembrionale formano il CORION e con la formazione del corion,la cavità del
celoma viene chiamata CAVITÀ CORIALE.
Mentre succedono queste cose all’interno, sulla parete del sacco coriale si iniziano a
formare i VILLI