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GEORGES CURVIER.
catastrofismo, secondo la quale sulla Terra erano avvenute, nel corso dei tempi, molte catastrofi naturali
gran numero di specie. Secondo questa teoria Dio avrebbe
che avevano causato l’estinzione di un
creato un numero di specie superiore a quelle attualmente viventi; catastrofi naturali avrebbero
periodicamente distrutto gli esseri viventi in una regione che sarebbe stata poi ripopolata dalle specie
provenienti dalle aree geografiche circostanti. La teoria delle catastrofi oggi è del tutto superata, anche
se nessun ricercatore nega che eventi catastrofici abbiano influenzato la storia della Terra.
(1744-1829) formulò una teoria sull’evoluzione coerente e sistematica, secondo la quale le
LAMARK.
specie discendono da altre specie e si evolvono tramite l’interazione con l’ambiente. Perciò le
forme più complesse si sono formate da altre più semplici per un'interazione con l'ambiente.
L’evoluzione della specie sarebbe il prodotto della seguente sequenza di fatti:
I cambiamenti ambientali generano nuove necessità;
• le necessità determinano l’uso o il disuso di uno o più organi;
• gli organi si sviluppano o si atrofizzano;
• i caratteri così acquisiti sono ereditari.
•
Egli sosteneva che “ ed è proprio per questo che si discosta dalla teoria
la funzione crea l'organo”
di Darwin.
Geologo scozzese (1797-1875) fornì le basi per il pensiero evoluzionistico di Darwin ; infatti, Lyell
LYELL.
si oppose alla teoria del catastrofismo, egli infatti affermò che i cambiamenti della terra sono
causati da forze naturali molto lente. Questo sosteneva quindi che la Terra fosse un pianeta molto
vecchio.
Il viaggio di Charles Darwin
Charles Darwin nacque nel 1809 in Inghilterra; iniziò gli studi di medicina e poi di teologia, ma la
sua vera passione erano le scienze naturali. Nel 1831 (inizio dello studio sulla teoria evolutiva) salpò sul
brigantino Beagle per una spedizione cartografica di cinque anni attorno alle coste del Sud America.
Durante il viaggio, Darwin scendeva nelle isole per verificare quali animali erano presenti e raccolse
una serie di osservazioni a supporto della Il lavoro di Darwin durante la
teoria dell’evoluzione.
spedizione gli permise di studiare sia le caratteristiche geologiche di continenti ed isole, sia un gran
numero di organismi viventi e fossili. Egli raccolse metodicamente un gran numero di campioni
sconosciuti alla scienza. Nelle un arcipelago di isole vulcaniche nello stato dell’Ecuador,
isole Galapagos,
svolse un interessante studio sulle tartarughe. Darwin, vista questa varietà, ha concluso ipotizzando che
continente.
le differenti specie erano formate da un’esigua molteplicità di specie provenienti dal
Un’importante caratteristica delle tartarughe delle Galapagos è la forma del carapace, o
corazza, che varia secondo l’isola di origine.
Darwin costruì la propria ipotesi della selezione naturale valutando, tra le sue molte osservazioni in
natura, la distribuzione dei fringuelli nelle varie isole delle Galapagos. I fringuelli sono uccelli piccoli
e dalla colorazione poco attraente. Erano di 14 specie diverse e differivano oltre che per le
dimensioni per la forma del loro becco in base a cosa mangiavano.
Teoria della selezione naturale
Darwin venne aiutato da due dati nell’individuare le cause dell’evoluzione:
(a) Nella maggior parte delle specie, i figli non sono identici né fra loro né a chi li ha generati,
era infatti stato colpito dalle numerose specie presenti e dalla variabilità individuale di ogni
singola specie;
(b) Il numero di individui che sopravvivono è di gran lunga inferiore al numero di individui che
nascono.Ne Darwin calcola che da una singola coppia di elefanti
L’origine della specie,
nell’arco di 500 anni dovrebbero derivare 15 milioni di elefanti. In nessuna specie, però, si
osserva nel tempo un incremento così elevato della popolazione.
Perché ciò non accade?
Egli si rese conto che la pressione esercitata dall’ambiente portava alla morte di una grande percentuale
di individui, prima che essi potessero riprodursi. Questo lo condusse a chiedersi: quale, tra gli individui di
una data specie, sopravvive e arriva a riprodursi? Darwin ipotizzò che la probabilità degli individui di
sopravvivere e riprodursi dipendesse dalla variabilità individuale questo è legato al caso però e
non all'ambiente come diceva Lamark infatti per lui tutto dipende strettamente dall'ambiente e
non attribuisce nessun tipo di effetto invece al caso.
La selezione artificiale prova a simulare quella naturale, basti pensare ad allevatori e agricoltori
che decidono quali piante o animali accoppiare secondo le loro proprietà vincenti.
Origine della specie per selezione naturale
Il 1° luglio 1858, Darwin diede la propria comunicazione (riguardo all’Origine della specie per selezione
naturale) alla Linneian Society: insieme fu letta anche una comunicazione di Wallace. Il libro di Darwin fu
pubblicato un anno più tardi; tanto era l’interesse suscitato dalla sua opera che la prima edizione (in
1250 copie) andò esaurita in due giorni.
La teoria di Darwin, oggi denominata teoria dell’evoluzione per selezione naturale, si basa su due
capisaldi:
Le specie non sono immutabili, ma cambiano nel tempo. La selezione naturale agisce sulla
1. Si ereditano i caratteri dominanti e gli altri sono legati al solo caso
variabilità individuale.
(organismi simili non uguali);
non sono gli individui ad evolversi, ma le popolazioni.
2.
Una è un gruppo di individui della stessa specie che possono accoppiarsi generando una
popolazione
discendenza, perché vivono nella medesima area geografica in un dato periodo di tempo.
Perché una popolazione evolve?
Quasi sempre in una popolazione esiste una variabilità individuale, che è preesistente
• all’azione ed è determinata dai caratteri ereditati dai genitori. Tale variabilità, inoltre, è del
tutto casuale.
Tutte le popolazioni possono generare una prole più numerosa dei genitori, ma solo una parte
• della discendenza sopravvive.
La scarsità delle risorse costringe gli individui a competere tra loro.
• Poiché gli individui sono tutti diversi e unici, alcuni avranno caratteristiche che consentono loro
• di sopravvivere meglio di altri, ovvero sono più adatti a quelle specifiche condizioni
ambientali.
I più adatti sopravvivono più a lungo e si riproducono con maggior successo, trasmettendo
• progenie le proprie caratteristiche. Questo fa sì che generazione dopo generazione, la
alla
popolazione cambi, cioè si evolva.
Tre condizioni per la selezione naturale:
la velocità di corsa nei conigli è un tratto che può variare da un
1. Caratteristiche diverse:
individuo all’altro. (evoluzione= cambiamento di una popolazione diretta dal caso )
le caratteristiche che rendono un coniglio più o meno veloce vengono trasmesse
Ereditarietà:
2. alle generazioni successive. (adattamento)
i conigli più lenti verranno uccisi e non passeranno le loro caratteristiche
3. Successo riproduttivo:
alla prole.
L’evoluzione non è il cambiamento di un individuo:
Mutazione: un cambiamento nella sequenza del DNA delle cellule riproduttive che modifica la
• frequenza di un allele.
Deriva genetica: un cambiamento casuale nelle frequenze alleliche che non è collegato in alcun
• modo al successo riproduttivo.
Migrazione: un cambiamento nelle frequenze alleliche causato dall’immigrazione o
• dall’emigrazione di individui dalla popolazione.
Selezione naturale: un cambiamento nelle frequenze alleliche che ha luogo quando gli individui
• con un certo tratto ereditario hanno un maggiore successo riproduttivo rispetto al resto
della popolazione.
L’evoluzione produce cambiamenti, non perfezione: le specie ben adattate non sempre sono in grado
di sopportare drastici cambiamenti ambientali.
Teoria evolutiva di Darwin
Teoria dell’evoluzione: ha sottolineato che i nuovi caratteri si originano indipendentemente
dall’ambiente, ma, una volta comparsi, sono selezionati dall’ambiente. La teoria dell’evoluzione ebbe
grande impatto sulla biologia.
Alcune prove a favore della teoria evolutiva
mostrano specie vissute nel passato e oggi scomparse. Sono una delle più
• STUDIO DEI FOSSILI :
ricche fonti per le teorie dell'evoluzione. Permettono di comprendere in quale tempo sono
vissuti determinati animali. Però Darwin non trovò in essi la prova del passaggio diretto tra
una specie e l'altra mentre gli altri studiosi ponevano il massimo delle loro aspettative in
essi. (problematica degli strati intermedi delle rocce, alcuni potrebbero essere andati
perduti). Caratteristiche rettiliane: denti, artigli Caratteristiche aviarie: penne
Archaeopteryx lithographica Strutture analoghe: in natura accade che strutture completamente
• ANATOMIA COMPARATA.
diverse, come l’ala di una mosca e l’ala di un uccello, svolgono la stessa funzione, in questo
caso il volo. Strutture omologhe: le pinne di un pesce, le zampe rudimentali di uno dei
primi animali terrestri, le agili zampe di un cavallo, le lunghe ali di un albatro, le natatoie di
un delfino, hanno tutte la stessa struttura, cioè hanno lo stesso numero di ossa in posizioni
e la natatoia sono dette strutture
corrispondenti e cinque dita. Il braccio, la zampa, l’ala
omologhe e sono un’altra prova di adattamenti in ambienti diversi di una struttura
originaria ereditata dai comuni genitori.
: è lo studio della distribuzione delle piante e degli animali nei diversi luoghi del
• BIOGEOGRAFIA
mondo. Il tipo di distribuzione degli organismi rispecchia l’ipotesi che le forme di vita si
siano evolute adattandosi ai vari ambienti. Ambienti simili, ma del tutto separati come
posizione geografica, tendono a ospitare organismi diversi, ma caratterizzati da adattamenti
simili. Darwin per esempio si domandò come mai in Australia non vi sono mammiferi
placentati e sono invece presenti numerosi marsupiali.
Il Megatherium è un genere estinto di mammiferi comprendente varie specie di enormi bradipi
terrestri, che potevano raggiungere sei metri di altezza e quattro tonnellate di peso.
Confronti molecolari: discendenza da un antenato comune. Le
DATI MOLECOLARI.
• differenze biochimiche indicano il tra i vari organismi. Questa fu
grado di parentela evolutiva
una prova basilare per la teoria.
Teoria di Darwin
Quasi sempre l’evoluzione è un processo talmente lento da non pot