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Spiegate, anche con un grafico, il significato e le ipotesi

3. sottostanti, alla grande frontiera dell'utilità. Motivate

perché essa debba essere decrescente. Illustrate, sempre

con il grafico, una situazione di first best e una di second

best.

La grande frontiera delle utilità consiste nell’insieme di punti di

ottimo Paretiano (o First Best) e descrive il livello massimo di

utilità che può ottenere ognuno dei soggetti: non è possibile

aumentare l’utilità di un soggetto senza diminuire l’utilità

dell’altro. Le possibili allocazioni di risorse che soddisfano questo

criterio sono infinite per cui esistono infiniti punti di ottimo

Paretiano. Il precetto normativo che sta alla base dell’ottimo

paretiano e quindi della grande frontiera delle utilità è quello di

cercare nel concreto delle condizioni di efficienza economica

avendo a disposizione risorse scarse applicabili ad usi alternativi

e che quindi non devono essere sprecate. La frontiera delle

utilità è sempre decrescente perché, in un modello dove si

rappresentano le utilità di due soggetti distinti, è possibile

massimizzare esclusivamente l’utilità del primo soggetto (U ) o

1

solo l’utilità del secondo soggetto (U ) pur rimanendo sempre

2

nella frontiera delle utilità e quindi, collegandoli, si va a formare

una retta con inclinazione negativa e di conseguenza

decrescente.

Si ha un punto di First Best in corrispondenza dell’ottimo

Paretiano trovato mentre si ha un punto di Second Best quando,

non essendo possibile raggiungere la soluzione di ottimo

Paretiano, si opta per la seconda miglior soluzione possibile.

Presentate, facendo anche ricorso all'analisi grafica, le

4. caratteristiche della funzione del benessere sociale.

Illustrate e confrontate due tipologie di funzioni del

benessere sociale che conoscete.

La funzione del benessere sociale misura il benessere sociale

come funzione dei livelli di utilita degli individui ed è il

corrispettivo, a livello sociale (di colletività), della funzione di

utilità individuale. Rappresenta inoltre i giudizi di valore di una

società (ovvero di chi la governa) sulla distribuzione delle utilità

tra i cittadini. La società deriva il proprio benessere dall’utilità

goduta dai suoi membri.

W= W(U ,U )

1 2

Due esempi classici di funzioni del benessere sociale sono: la

funzione Utilitarista e la funzione Rawlsiana.

La funzione Utilitarista (o Benthamiana) afferma che il

benessere collettivo è massimo quando è massima la somma

delle utilità dei singoli individui che la compongono (W=

U +U ); mentre la funzione Rawlsiana sostiene che il benessere

1 2

collettivo è massimo quando è massimo il benessere

dell’individuo che sta peggio (teoria del max-min) e quindi W=

Min(U ).

i

Vedi testo-grafico.

5. Illustrate analiticamente e graficamente la funzione del

6. benessere sociale nelle due specificazioni

utilitarista-benthamiana e rawlsiana.

Secondo Bentham l’obiettivo che dovrebbe guidare le scelte

sociali è la massimizzazione del benessere totale della società,

ottenuto come somma delle utilità individuali. (W= U1+U2)

Quindi per Bentham l’utilità del ricco è uguale a quella del

povero, e la società è disposta a rinunciare ad una determinata

quantità di utilità del povero se il ricco riceve un uguale

guadagno di utilita.

Secondo Rawls le inuguaglianze economiche e sociali sono

permesse solo se vanno a beneficio dei piu svantaggiati

(principio di differenza) W=Min(U ), quindi il benessere sociale

i

aumenta solo se aumenta il benessere di chi sta peggio.

Vedi testo-grafico

7. Illustrate la differenza tra il concetto di welfare

8. (economia del benessere) e di well-being (Sen). Che cosa

sono i functioning e le capabilities? Fate un esempio.

La principale differenza tra Welfare e Well-being risiede

principalmente nella considerazione, da parte della seconda

teoria, dell’individuo non solo dal punto di vista dell’utilità ma

anche dagli aspetti piu soggettivi. Infatti il Well-being, a

differenza della teoria del Welfare, considera all’interno del

benessere sociale non solo la pura soddisfazione dell’utilià degli

individui posta come soddifazione dei desideri e delle preferenze

(aspetto tipico del welfare) ma anche le capacità di fare

soggettive dell’individuo (capabilities) e i sui modi di fare o di

essere (funzionamenti)

Sen definisce functioning gli stati di essere e di fare che, insieme

alla capabilities (capacità), sono indicatori dello sviluppo (e

quindi del benessere) della società. Secondo Sen infatti senza

sviluppo non c’è benessere, ed è solo misurando le capacità di

fare delle persone e i beni su cui hanno il controllo, che

possiamo definire se vi sia benessere.

Per un’economia di puro scambio discutere le condizioni

9. di efficienza ed illustrarle graficamente utilizzando la

scatola di Edgeworth.

In un’economia di puro scambio per trovare un allocazione

efficiente devono essere soddisfatte tre condizioni di efficienza.

Abbiamo, come prima condizione, l’efficienza nello scambio

quando il saggio marginale di sostituzione nel consumo tra due

beni è lo stesso per tutti i consumatori. In secondo luogo si deve

verificare l’efficienza nella produzione che avviene quando il

saggio marginale di sostituzione tecnica tra due fattori produttivi

è lo stesso nella produzione di tutti i beni prodotti.

Infine deve anche verificarsi l’efficienza globale, la quale

prevede che il saggio marginale in cui due beni possono essere

trasformati l’uno nell’altro sia uguale al saggio marginale di

sostituzione nel consumo dei due beni per qualsiasi

consumatore

Illustrare il primo teorema dell’economia del Benessere

10. ed indicare con particolare attenzione come le

condizioni di efficienza sono raggiunte dal mercato.

Il primo teorema dell’economia del benessere afferma che

l’allocazione di equilibrio in una situazione di concorrenza

perfetta è un ottimo Paretiano e questo viene raggiunto senza

bisogno di intervento esterno.

Quindi se c’è concorrenza e tutti i consumatori hanno come

obiettivo la massimizzazione dell’utilità e i produttori quella del

profitto, si ottiene un’allocazione efficiente delle risorse.

L’efficienza paretiana richiede che vi sia lo stesso rapporto tra i

prezzi dei beni e i loro costi marginali e la concorrenza fa si che

questa condizione venga soddisfatta.

Illustrare il secondo teorema dell’economia del

11. benessere e discutere i limiti al suo utilizzo pratico.

Il secondo teorema dell’economia del benessere afferma che

ogni allocazione di ottimo Paretiano può essere raggiunta con un

equilibrio concorrenziale (se esiste), mediante l’uso di imposte e

trasferimenti lump sum (in somma fissa), ovvero che possono

essere influenzati dal comportamento degli individui. Il secondo

teorema dell’economia pero incontra diversi limiti pratici. Questi

limiti vengono riassunti con il termine Fallimenti del Mercato,

infatti il secondo teorema vale solo sotto alcune specifiche

condizioni che se non vengono soddisfatte portano lo Stato a

intervenire per correggere tali fallimenti.

In particolare i fallimenti del mercato si posso ripartire in:

Monopolio, Beni Pubbblici, Esternalità, Asimmetrie Informative,

Cicli Economici e Disoccupazione.

Presentare e discutere in generale almeno tre casi

12. classici di fallimento del mercato /ovvero soffermarsi

nella descrizione di un caso in particolare.

Si definiscono fallimenti del mercato quelle situazioni in cui il

mercato stesso non è in grado di perseguire autonomamente

l’efficienza e di conseguenza lo Stato deve intervenire per

diminuire le divergenze. I tre casi principali di fallimento del

mercato sono: il monopolio, le esternalità e i beni pubblici.

Nel primo caso abbiamo un azienda leader del mercato che

detta le condizioni sui consumatori e che viene definita come

price-maker, per questo motivo nelle situazioni di monopolio

sono presenti forti barriere all’entrata. In questo caso il

fallimento è dato dal potere di mercato mal distribuito e di

conseguenza viene lesa una delle condizioni fondamentali di

Pareto.

Un’altra situazione in cui vengono violate le condizioni di Pareto

è quelle di assenza del mercato che si può manifestare in due

modi: con le esternalità negative e con i beni pubblici.

Per esternalità negative si intendono le situazioni in cui il

comportamento di un individuo diminuisce il benessere di un

altro ma senza influire sul prezzo del bene scarso.

Il fallimento del mercato può essere riferito anche all’assenza di

mercato riferita ai beni pubblici. Per fare un esempio: il faro è un

bene pubblico, quindi non rivale e non escludibile, quindi nessun

imprenditore avra utilità a produrlo poiche non ne ricavera un

prezzo, ecco spiegato di conseguenza l’intervento dello Stato

per sopperire a questa mancanza.

Discutere cosa si intende per autoselezione nell’uso di

13. strumenti dei trasferimenti in natura nelle politiche di

redistribuzione

VERO/FALSO

FALSO. La funzione allocativa descritta da Musgrave riguarda

1. la produzione di quei beni definiti sociali o pubblici che non

posso essere prodotti dal mercato e che quindi vengono forniti

dallo Stato

VERO. Perché le teorie positive, che spiegano le cause di un

2. fenomeno economico, stanno alla base delle motivazioni delle

teorie normative (vedi economia del benessere).

VERO. L’ottimo paretiano è il punto in cui non si può migliorare

3. il benessere di un individuo senza peggiorarne quello di un

altro.

FALSO. Perché in un economia perfettamente concorrenziale si

4. tende sempre a massimizzare il profitto e non sempre

nell’ottimo sociale si massimizza il profitto di tutti gli individui

ma bensi’ della società.

VERO. Perché se non fosse un ottimo paretiano si

5. verificherebbero delle disuguaglianze tra cittadini dovute ad

una mal distribuzione della ricchezza.

VERO. Perche sulla grande frontiera delle utilità risiedono tutti i

6. punti pareto efficientie quindi si ha un miglioramento sociale

(ottimo).

VERO. Una situazione di second best si ha quando non è

7. possibile raggiungere una situazione di first best (o pareto

efficiente/ottimo paretiano).

VERO. La lump sum tax è un particolare tipo di imposta in

8. somma fissa con pres

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A.A. 2013-2014
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fedemele di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze delle finanze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Bernasconi Michele.