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MORFOSTRUTTURE DELLA CROSTA TERRESTRE

MORFOSTRUTTURE: grandi elementi del rilievo derivati dal contrasto fra fattori

 ENDOGENI che dipendono dalla dinamica terrestre; si

manifestano nel profondo e esplicano alle esterno formando

faglie e pieghe (geodinamica). Questi fattori predominano

sugli altri.

 ESOGENI che trovano motore all'esterno dall'energia del sole e

si manifestano con l'azione del vento, dell'acqua e del calore.

La crosta continentale è più spessa e

ricca di silice

La crosta oceanica è più sottile (massimo

10 km) e povera di silice.

Le morfostrutture si dividono in:

 MORFOSTRUTTURE CONTINENTALI:

 zoccoli cristallini o cratoni

 coperture sedimentarie antiche

 aree di frattura e fosse continentali

 catene montuose a pieghe

 regioni vulcaniche

 bacini sedimentari recenti

 MORFOSTRUTTURE OCEANICHE:

 dorsali oceaniche

 piane abissali

 fosse oceaniche

 MORFOSTRUTTURE DI TRANSIZIONE:

 margini continentali

 archi insulari

MORFOSTRUTTURE CONTINENTALI

CRATONI: sono aree subpianeggianti o poco ondulate, a volte con leggera bombatura

centrale. Sono formate da rocce molto antiche di vario tipo.

Essi rappresentano l' “ossatura” dei continenti, sono le masse continentali più antiche e

per questo molto pianeggianti. Inoltre non sono soggetti a dinamiche crostali, ma in alcuni

sono presenti delle fratture date da movimenti verticali; quando queste fratture sono nel

percorso di un fiume originano grandi cascate. Si trovano nell’America del Nord (Canada e

Groenlandia), del Sud (Guiana, Brasile e Argentina pro parte), Africa, Australia

centrooccidentale, Asia (Arabia, Deccan, Cina, Mongolia, Siberia pro parte), Europa

(regione finno-baltico sarmatica), Antartide.

COPERTURE SEDIMENTARIE ANTICHE: sono di natura continentale (non formate in

bacini profondi) costituite soprattutto da arenaria. Queste coperture sono solitamente

incise da corsi d'acqua molto sviluppati che fanno affiorare il cratone. Anche esse sono

molto pianeggianti perché seguono l'andamento del cratone sottostante. Un esempio è il

Gran Canyon con il suo fiume Colorado.

AREE DI FRATTURA: sono localizzate all'interno di masse continentali, hanno forma

stretta e allungata e sono fortemente depresse. Esse sono caratterizzate da notevole

attività sismica e vulcanica e da anomalie gravimetriche. La porzione più depressa della

fossa è a volte occupata da bacini lacustri o invasa dal mare (può essere costituita anche

da crosta oceanica). I bordi della fossa sono detti pilastri e sono costituiti da rilievi (a volte

anche vulcanici). Esempi:

 la Rift Valley africana che è la più grande e si sviluppa dal Mozambico (Limpopo) e

procede verso nord (Laghi Malawi e Tanganica), ed in territorio keniano, dove la

fossa ospita i laghi Kivu, Alberto, Edoardo, mentre i pilastri sno costituiti da rilievi

vulcanici (Kilimanjaro, Kenia) o granitici (Ruwenzori). Da qui un ramo volge a NE fra

Etiopia e Somalia (altopiani) e procede nel Golfo di Aden, un altro ramo coincide

per un tratto con l’alto corso del Nilo e con la depressione del Mar Rosso,

delimitando la Penisola del Sinai (Golfo di Aqaba) e preoseguendo nel Mar Morto e

nel corso del Giordano.

 Un altro esempio è il Graben del Reno che attraversa la regione renana e

prosegue, meno evidente, in due rami, l’uno che termina lungo la costa olandese a

l’altro alla base della penisola danese.

CATENE MONTUOSE O MONTAGNE: sono morfostrutture di forma stretta ed allungata

che si innalzano sensibilmente rispetto alle zone circostanti (energia di rilievo); si trovano

spesso ai bordi dei continenti (con importanti eccezioni) e sono costituite da rocce

sedimentarie e metamorfiche, ma possono essere presenti anche rocce cristalline e

vulcaniche. Esse sono sempre caratterizzate dagli effetti delle deformazioni duttili (pieghe)

e fragili (faglie). Esempi:

 le Alpi hanno uno sviluppo di forma arcuata, sono lunghe 1200 km, larghe dai 60 ai

360 km e alte in media 1300 m. Il monte più alto è il Monte Bianco. Le vette più alte

si trovano nelle Alpi Occidentali e il versante meridionale è molto più ripido di quello

settentrionale che degrada dolcemente verso i Bassipiani dell'Europa Centrale e

Occidentale.

 gli Urali sono una catena che non si trova ai bordi dei continenti. Essa limita ad Est

la Pianura Russa delimitando un confine tra Europa e Asia. Si estendono in

direzioni meridiani per circa 2000 km e hanno una lunghezza media di 160 km. Il

monte più alto è il Narodnaja.

 le Alpi Scandinave bordano una massa cratonica (Scudo Baltico) verso N-O. Hanno

una forma meno arcuata delle Alpi con una lunghezza simile. Le altezze crescono

da N-E a S-O. La vetta più alta è il Monte Galdhoppigen (2468 m).

Le catene montuose si sono formate da fenomeni geologici avvenuti in cicli di milioni di

anni ben definiti, le OROGENESI.

 CALEDONIANA: rilievi della Scozia, del Galles, dell'Irlanda Sett., le Alpi Scandinave

500-400 MA

 ERCINICA: rilievi dell'Europa Cent., Urali, Appalachi, Pamir, Monti dei Draghi,

Cordigliera Est Australia, Monti Sardi

300-250 MA

 ALPINA: fanno parte di questa orogenesi la maggior parte delle catene montuose

oggi visibili, perché più recente.

Da 110 MA

Le catene montuose Precrambiane non sono più visibili, ma nelle masse cratoniche le

rocce possono far risalire all'orogenesi.

Le catene montuose Paleozoiche danno ancora evidenze morfologiche, ma variano nella

lunghezza e nell'altezza.

► Non è possibile, però, determinare l'età dall'altezza. Un esempio di questo sono le Alpi

e gli Appennini che hanno altezze molto diverse, ma sono nate nello stesso periodo.

VULCANI: differiscono per diverse caratteristiche.

La roccia basaltica è povera di silice

Tefra è l'insieme dei materiali prodotti

durante un eruzione vulcanica

Durante la fase eruttiva, i vulcani, possono emettere materiali liquidi (lave), solidi (materiali

piroclastici, tefra) e areiformi (gas).

L'eruzione di tipo effusivo è caratterizzata da un magma sottosaturo in silice, quindi è

fluido. L'eruzione di tipo esplosivo è caratterizzata da un magma ricco di silice, quindi è

molto viscoso.

Esempi:

 L'eruzione del vulcano Tambora del 5 Aprile 1815 produsse grandi quantità di tefra

che toccarono quota sopra il km e arrivarono fino in Europa. L'anno seguente fu

chiamato l'anno senza estate perché le ceneri non facevano arrivare le radiazioni

solari sulla terra.

 Lo Stromboli è un vulcano appartenente a un arcipelago vulcanico in cui è l'unico

attivo. Non è particolarmente pericoloso perché il magma prodotto, anche se

viscoco, finisce in mare convogliato lungo la Sciara di Fuoco.

 Il Vesuvio è uno stratovulcano molto pericoloso con magma variabile. Ha un'attività

in molti casi con emissioni di tefra o piroclastici, con nubi dense che non si

spostano dai confini del vulcano.

Ci sono due tipi di vulcanismo:

● IL VULCANISMO INTERPLACCA 1 : i

vulcani si formano in zone oceaniche dove

si manifesta un'anomala risalita di calore

dal mantello che prende nome di Hot-

Spot.L'hot-spot è ancorato al mantello e la

crosta che si muove sopra di esso resta

segnata da un allineamento di vulcani che

indica il movimento della placca (il vulcano

più giovane indica il verso del movimento).

Un esempio sono le Hawaii che hanno un

allineamento da N-O a S-E, l'isola più

giovane è Hawaii e la più antica Kauai. ●IL VULCANISMO INTERPLACCA 2: i

vulcani si formano in zone continentali. L'hot-

Spot si trova sotto un continente che lacera

con abbondanti colate di magmi basaltici

chiamati coperture basaltiche. Il materiale è

prevalentemente di tipo oceanico. Questi

sono eventi geologici rari e concentrati nel

tempo.

BACINI SEDIMENTARI RECENTI: sono come quelli antichi, ma si sono formati nel tardo

terziario e quaternario (pliocene-miocene). Non troviamo bacini di sedimentazione nel

mesozoico perché il prodotto dei sedimenti di quel periodo è andato a formare le catene

montuose dell'orogenesi alpina.

Esempi:

 Pianura Padana: rappresenta il prodotto dell'evoluzione di un mare epicontinentale.

In Italia, infatti, nel Pliocene vi erano meno terre emerse, aumentando con il

passare degli anni (milioni di anni). La Padana 4 milioni di anni fa era un golfo che

piano piano si è modellato e riempito di sedimenti; gli affluenti del Pò e i depositi

glaciali (morenici) provenienti dai ghiacciai alpini hanno aiutato a portare sedimenti

nella pianura.

L'alta pianura fluviale e glaciale è caratterizzata da sedimenti grossolani. La bassa, invece,

è la zona di sedimentazione più recente, formata dalle esondazioni del Pò.

Vi è una netta distinzione tra le due fasce, differenti non solo per l'altezza, ma anche per la

natura dei terreni, il regime delle acque e la vegetazione. L'alta pianura, detta anche

pianura asciutta, si stende ai piedi delle Prealpi e del pedemonte degli Appennini; il suolo è

permeabile, composto da sabbie e ghiaie, e non riesce a trattenere l'acqua piovana.

Perciò questa penetra per decine di metri sotto la superficie, fino a incontrare uno strato di

materiale impermeabile. Sulle rocce impermeabili l'acqua scorre fino al punto in cui ha la

possibilità di riaffiorare dalla falda freatica freatica, dando origine ai fontanili o risorgive. In

corrispondenza della linea delle risorgive inizia la bassa pianura. Questa ha invece suoli

formati da materiali più fini, argille di solito, impermeabili o poco permeabili, dove le acque

ristagnano originando facilmente paludi e acquitrini.

 Alta Versilia - Bassa Val di Magra

MORFOSTRUTTURE OCEANICHE

DORSALI OCEANICHE: i rilievi oceanici sono molto diversi da quelli continentali. Essi

hanno una continuità rilevante (fino a 70 000 km), le altezze possono superare i 2000 m.

Hanno un'ampia ( 30 km) e profonda depressione centrale, bordata all’interno da faglie

dirette che erutta continuamente lava basatica. Il volume d'acqua che le sovrasta implica

un raffreddamento veloce del magma, rendendo la crosta vetrosa (pillows lavas). I pillows

possono essere ritrovati anche nelle catene continentali. Le rocce che si formano

prendono il nome di gabbri (intrusive) e serpentiniti (metamorfiche).

Le dorsali oceaniche sono interrotte da faglie orizzontali, in particolare:

 la dorsale medio-indiana si interconnette con la Rift Valley.

 la dorsale medio-pacifica si interconnette con la penisola californiana

 l

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
43 pagine
3 download
SSD Scienze della terra GEO/04 Geografia fisica e geomorfologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Silvia23F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia fisica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Pappalardo Marta.