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Machiavelli fonda la disciplina politica è riconosciuta a lui il merito a
fondare l’autonomia della politica sancendo una separazione tra politica e
religione. La politica è il riconoscimento del fatto che il giudizio morale è
diverso dal giudizio politico di azione giusta o sbagliata. Anche Webber
applica una divisione tra etica della convinzione ( si rifà chi pensa di dover
obbedire ad un comando imperativo e che deve essere adempiuto a
prescindere dalle conseguenze, fondamentalismo) che è un etica non
politica, l’etica della responsabilità ( fai quel che devi per far avverare quel
che vuoi , il politico deve fare calcoli d’utilità e che deve calcolare le possibili
conseguenze) . ciò che è valido per giudicare la nostra vita privata non è
valido per giudicare un azione politica, solo l’efficacia può essere un metro di
giudizio per un azione politica.
La politica è amorale sottostà a delle leggi che se non rispettate portano
alla perdita di potere.
C’è qualcosa in cui la politica consiste sempre?
L’essenza della politica cambia a seconda della società e del periodo, c’è un
essenza della politica che non cambia, varia la parte esteriore, ma l’interno
no 1) le decisioni, la politica consiste nel prendere decisioni collettive che
valgono per tutti i membri della comunità presa di decisioni collettive. 2)
la forza, la forza politica ha sempre il potere di ricorrere all’uso della forza
la
per far rispettare quelle decisioni. Definizione del potere e stato=
politica ha a che fare con quella particolare forma di potere che è associato
al monopolio tendenziale della violenza fisica legittima essere l’unico
attore legittimato dal popolo ad usare la forza.
Il detentore del potere politico è colui che ha l’autorizzazione per le misure
coercitive violenza legittima.
Nella politica internazionale, l’equivalente del detentore della violenza fisica
(leviatano) c’è o non c’è? Non c’è perché ci sono più attori che hanno il controllo della
forza, ad esempio l’ONU, che anche senza un esercito, ha il potere di usare la forza ma
3
non ha il monopolio poiché tutti gli stati hanno questa forza. Tutti gli individui posso
uscire dallo stato di natura ma gli stati sono condannati a rimanere in uno stato di
natura internazionale poiché manca sempre un sovrano. In politica interna il leviatano
c’è, a livello interazione non c’è e regna l’anarchia come assenza di un terzo al di
sopra delle parti a cui tutti assegniamo il potere legittimo e unico dell’uso della forza.
Il termine politica viene adoperato in lingua italiana con accezioni diverse:
- Fare politica = alludiamo alla politica come ad una forma di agire,
una particolare modalità d’azione che si differenzia da altre tipologie
d’azione. Concepibile come una prassi di comportamento.
- Entrato in politica/ sceso in politica= politica più che una
particolare azione è un luogo, uno spazio.
In lingua inglese questo cambia:
- Politica come modalità dell’agire come particolare tipo di azione
politcs.
- Politica come spazio ed arena con espressione polity.
- Espressioni politica estera / economica ecc.. politica come branca
dell’attività di un governo policy
Nascita della scienza politica
Nata a fine dell’800, perché?
Periodo di transizione dell’idea di scienza kantiana a quella
neopositivista.
Ragione pratica, periodo in cui, di processi di democratizzazione si
approfondiscono con l’estensione del suffragio, masse umane prima
escluse comincino ad entrare in politica. Momento storico a cavallo
della prima guerra mondiale con la nascita dei nuovi stati nati sulle
ceneri degli imperi coloniali. la grande guerra vide la partecipazione
della gente comune.
Paradigmi della scienza politica
Paradigma stato-centrico= centrato sull’idea che studiare la politica significhi
studiare lo stato.
Approccio centrato sul concetto del potere= studiare la politica significa
studiare il potere.
Analisi sistemica della politica, teoria dei sistemi applicata allo studio della
politica.
Approccio della scelta nazionale= modello dell’attore razionale che vede un
approccio di derivazione economico che ha introdotto dei termini di uso
corrente (mercato politico, mercato elettorale, imprenditore politico).
Paradigma neo-istituzionale= riedizione del paradigma stato-centrico, qui lo
studio della politica è lo studio delle funzioni, qui lo studio della politica è lo
studio delle istituzioni.
Paradigma delle identità= studiare la politica significa studiare come si
formano le identità etnica, linguistica, religiosa.
Sono paradigmi diversi ma anche complementari.
Paradigma stato-centrico
Studiare la politica significa studiare lo stato territoriale, concezione moderna. L’analisi
politica ruota attorno a questa idea di stato. 4
Approccio del Power Approach
Su quale potere bisogna ragionare? Esistono varie forme di potere e bisogna capire
cosa è il potere politico. Il potere nella letteratura filosofica e politica si danno tre
diverse accezioni:
1) Accezione sostanzialistica. Potere concepito come una cosa che si possiede,
e possedendo la quale si può realizzare certi obiettivi. Si possiede cosa? O beni
materiali come la ricchezza o i mezzi di produzione oppure si possiedono doti e
qualità naturali.
2) Accezione soggettivistica. non guarda al potere come una cosa che si
il sovrano ha il potere di
possiede ma come ad una capacità che si possiede.
fare le leggi il sovrano ha la capacità, non ha un possesso di un bene.
3) Accezione relazionale. Per potere si deve intendere una relazione tra due
soggetti di cui uno impone all’altro la propria volontà inducendolo ad agire in un
modo che l’atro non agirebbe.
Il potere è una specie di causazione sociale, affermare che a esercita potere su b,
significa affermare che l’azione di a rende molto probabile l’azione di b. non basta,
perché occorre che ci sia l’intenzionalità, per dire che a ha potere su b, non basta che
a sia in grado di influenzare il comportamento di b ma che a voglia condizionare il
comportamento di b nel modo da lui voluto.
Definizione= il potere è una causazione sociale intenzionale ma non basta ancora
perché esclude dall’ambito di potere i rapporti che privi di intenzione sono vicini alla
un giornalista lavora per il
causazione sociale. Regola delle reazioni previste
giornale di proprietà di un politico, faccio un’indagine e scopro una notizia grave che
riguarda il politico. Se il giornalista non la da per un divieto da parte del direttore si ha
un’imposizione di comportamento, ma se il direttore non impone nessun
comportamento anche senza un divieto o con un invito, il giornalista si autocensura
perché prevede che se mai la pubblicasse potrebbe andare nei guai. Anche nel
secondo caso c’è un rapporto di potere, non c’è intenzionalità tra a ed b.
Definizione= il potere è una causazione sociale intenzionale e o interessata .
Lezione 2° 7/03/2018
Il potere si manifesta in diversi modi:
Il potere economico si fonda sul possesso di certi beni, in condizione di
scarsità dei beni posseduti. La terra, i mezzi di produzione possesso fisico di
qualcosa che è preziosa.
Potere ideologico potere tecnocratico, possesso di conoscenza e sapere. Il
potere spirituale di san Simon potere fondato sulle proprie maggiori
competenze.
Potere politico si fonda sul potere co-attivo, ovvero sul monopolio della
violenza fisica legittima. Monopolio degli strumenti di coercizione. A
caratterizzare il potere politico non è solo l’uso della forza, è l’esclusività
dell’esercizio della forza, si è gli unici ad essere autorizzati.
Bobbio ne individua delle caratteristiche peculiari:
Esclusività = unico soggetto detentore del potere politico.
Universalità= i comandi che provengono dal detentore politico sono
imperativi per tutti perché si fondano sull’uso di strumenti di coercizione.
Inclusività= per sua natura il potere politico tende ad essere un potere
totalitario e a fuoriuscire dai confini politici e a coinvolgere tutte le forme 5
della collettività. I regimi democratici frenano la vocazione inclusiva
totalitaria del potere politico, si evita che la politica controlli ogni cosa
come avviene nei sistemi totalitari.
Esistono vari modi in cui un potere si può legittimare agli occhi di coloro che si
esercita. Max webber elabora una classificazione dei principali tipi di potere legittimo:
1) Potere tradizionale
i) Il motivo per cui si obbedisce è la credenza nel carattere sacro della
tradizione ( monarchie assolute)
2) Potere legale-razionale
i) Si fonda sul fatto che si rispettano leggi che sono uguali per tutti, il re
si fa garante del rispetto della costituzione. La conformità del
comportamento del detentore del potere alle leggi gli conferisce
stabilità.
3) Potere carismatico
i) il motivo dell’obbedienza è la credenza nelle doti straordinarie del
leader, credenza nella qualità superiore del leader politico ( novità del
periodo storico fine ‘800 e prima metà del ‘900) . negli ultimi decenni
si è affermato la figura del partito che ruota attorno ad un individuo
carismatico Berlusconi.
L’analisi sistemica della politica
l’approccio sistemico della politica è datata negli anni ’50, con David Easton , un
grande politologo americano che nel 1953 con un libro analizza la politica in un ottica
sistemica, ma questa teoria era stata formulata prima in riferimento allo studio nel
campo della cibernetica e dei sistemi.
Il concetto base è:
sistema = qual è l’elemento fondante del sistema? Serve l’interazione, qualunque
sistema si fonda sulla proprietà dell’interdipendenza tra le parti, questo implica che
qualunque modificazione si realizza in un elemento del sistema, questo si
ripercuote sul sistema intera. Per capire che cos’è un sistema, non si può solo
sommare cosa lo compone, perché mancherebbe la dinamica e il nesso che li
perché l’Italia aderì al patto atlantico?
unisce il nesso di interdipendenza.
Livello individuale= Perché la volontà fu quella da parte degli individui
che la governavano.
Libello statuale= vado a