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La struttura matriciale nella definizione dei concetti

Includere tutti i concetti rilevanti per la definizione, alla luce delle scelte operate a monte per indirizzare la definizione del concetto centrale;

Consentire la descrizione di tutti i fenomeni inclusi nelle fattispecie descritte dai quadranti;

Essere equilibrata, vale a dire che i quadranti e i concetti periferici si collocano su uno stesso livello di astrazione.

La struttura matriciale consente:

  • Di andare avanti e indietro tra la riflessione teoretica e la conoscenza empirica;
  • Di mettere in campo una procedura per prova ed errore, utilizzando il concetto centrale come perno logico;
  • Di rafforzare l'argomentazione, 'costringendo' all'uso di un numero limitato di lemmi e alla tenuta dell'interconnessione logica.

In questo modo, il processo di costruzione della matrice induce una maggiore agilità nella riconsiderazione di un concetto in funzione della collocazione che assume in un altro contesto, o matrice.

La logica di Hyperpolitics permette,

Con le matrici, è possibile presentare un concetto attraverso le sue relazioni con altri concetti. Allo stesso tempo, le matrici relative a keywords differenti sono in interazione fra loro. Si prenda, ad esempio, il concetto Party, che possiede una sua definizione e una sua matrice, ma che si ritrova anche in altre matrici, come administration, agenda, authoritarianism, charisma, pluralism, election, ecc.

Le interconnessioni tra le matrici.

Accanto alla cumulatività, uno degli obiettivi principali del progetto Hyperpolitics è stimolare l'interattività tra gli studiosi. La possibilità di cimentarsi con diverse definizioni dello stesso concetto o di far "parlare" tra loro le matrici, che presentino alcuni concetti in comune, promuove e permette il dialogo disciplinare:

Se la ricerca di un linguaggio rigoroso risulta determinante per lo sviluppo delle scienze sociali, è questo un primo passo per l'identificazione di "regole atte"

Il concetto di partito è uno dei concetti più controversi soprattutto dal punto di vista ideologico, ma rispetto alla definizione di partito abbiamo, invece, una tradizione abbastanza consolidata di studi, ed è quella che noi cercheremo di ripercorrere analizzando la complessità e le trasformazioni del partito. Partito si segnala, infatti, per essere uno strumento, un attore politico particolarmente adattivo, cioè che cambia secondo dei contesti storici, delle situazioni geografiche e geopolitiche. Per analizzare il partito, il punto di partenza come abbiamo chiarito nella parte introduttiva di tipo metodologico di questo corso, sono gli assi sono cioè le due dimensioni analitiche che noi scegliamo per inquadrare il fenomeno che ci interessa. I due assi da cui partiremo per definire il partito politico sono due assi classici, canonici, nella letteratura. Il primo asse,l'asse verticale, riguarda la distinzione dell'origine dei partiti politici, come nasce un partito politico e soprattutto dove nasce. La distinzione che ha più successo e al tempo stesso consolidata in letteratura riguarda la differenza fra i partiti che nascono all'interno del Parlamento o all'esterno del Parlamento, cioè nella società. È una distinzione semplice ma anche molto forte perché discrimina le famiglie dei partiti. Innanzitutto le discrimina, le distingue storicamente, perché i partiti all'inizio nascono in Parlamento, sono secondo questa definizione, distinzione e approccio teorico, che risale a un politologo francese Maurice Duverger, i partiti nascono fondamentalmente all'interno del Parlamento proprio come aggregazione di parlamentari che cercano di conquistare forza nei confronti prima del sovrano e successivamente di coloro che detengono il potere esecutivo. Questa distinzione fra partiti di origine

Interna e partiti di origine esterna rimanda alla grandetrasformazione che si registra nel diciannovesimo secolo con il processo cosiddetto diincorporazione delle masse, cioè quando la società viene mobilitata e in qualche modocoinvolta nella costruzione, dell'ampliamento dell'edificio statale. I partiti svolgono un ruoloimportantissimo in questo processo ed è il ruolo di rappresentare la società e di rappresentaresoprattutto le grandi fratture della società, che sono molto utili per dare una identità e ancheuna forza ai partiti politici. Questo asse verticale lo andremo ad incrociare con l'asseorizzontale.L'asse orizzontale nel nostro approccio, nella nostra definizione di partito politico, riguarda,invece, la struttura organizzativa dei partiti, se si tratta cioè di partiti pesanti, di partiti con uninsediamento organizzativo di tipo piramidale, i cosiddetti partiti chiesa di cui parlò quasi unsecolo fa.

Alberoni in una famosa ricerca sui partiti politici o se, invece, i partiti hanno una struttura agile, snella, flessibile, com'erano in qualche modo i partiti delle origini, perché erano partiti che si creavano in maniera abbastanza spontanea, strumentale, opportunistica, a seconda delle convenienze dei contesti parlamentare di riferimento, e come sono sempre di più i partiti che conosciamo oggi, partiti che nascono in un contesto di elettorato fluido, volatile, rispetto al quale cercano di interpretare istanze, esigenze diverse e di adattare la loro struttura a queste differenze. Ricapitolando, la nostra matrice si organizza intorno a due assi canonici, del mainstream politologico, e cioè l'asse delle origini dei partiti nella società o in Parlamento e l'asse della loro struttura organizzativa, se più pesante o più leggera. Una volta che questi due assi vengono incrociati e danno luogo ai 4 spazi degli attributi, che sono al tempo

stesso quando su sottotipi di partito politico; intorno ai quali noi organizzeremo l'analisi e la riflessione delle elezioni successive. Questa è una delle tante definizioni di partito politico, nel senso che con la nostra matrice stiamo cercando di catturare alcuni degli aspetti salienti del partito politico, della complessità di questo fondamentale attore della vita democratica contemporanea.

Il partito è un attore chiave dei regimi politici moderni. Può essere definito sulla base di diversi fattori quali l'ideologia, l'organizzazione, la mobilitazione elettorale, la rappresentanza sociale, la composizione dell'élite. Non a caso, le definizioni di partito variano nelle diverse lingue e tradizioni culturali.

Sull'asse verticale, dunque, si contrappongono i concetti di X e di Y.

Il secondo asse si riferisce all'organizzazione dei partiti e ricalca il continuum che va da forme organizzative coese (corporation) a forme organizzative più fluide (coalizione).

E gerarchizzate a forme più snelle, costituite da reti di attori individuali. "Lungo il secondo asse, corporazione/individuo, corporazione si riferisce al partito corporativo, meglio esemplificato dalla tradizione del partito socialista europeo, che sottolinea il ruolo dei legami stretti all'interno della sua organizzazione - militanza, In altre parole - e nell'elettorato attraverso la coerenza dottrinale o ideologica (von Beyme 1985). Il partito individualista, al contrario, tende a sorgere dalla tradizione liberale di un incontro di élite, notabili e altri attivisti per un numero limitato di scopi comuni che potrebbero essere realizzati attraverso appelli elettorali e altri pubblici e la legislazione finale. Questo suggerisce che il partito individualista è programmatico piuttosto che dottrinale, ma anche il programma può essere abbastanza sciolto, incoerente, e spesso semplicemente un sottoprodotto di mantenere il gruppo insieme per le

prossime elezioni»Alcune classiche tipologie di partito si basano sull’analisi organizzativa. Max Weber (1922) adesempio distingue: I "partiti di notabili", composti appunto da notabili che basano la propria attivitàsulla delega da parte di un ristrettonumero di cittadini,Dai "partiti di massa", che presentano dimensioni molto maggiori e assumonoalcuni tratti propri della burocraziastatale, quali la complessità organizzativa,l’uniformità, la gerarchizzazionefunzionale.Unità 2Cominciamo a vedere cosa succede nel quadrante in alto a destra, il quadrante definito daidue concetti polari che si incontrano in questo caso, e cioè dalle origini in Parlamento e dauna struttura leggera, di tipo individualistico, abbiamo scelto in questo caso il termineindividual per designare la struttura leggera individualistica del partito politico, cioè unpartito basato sui rapporti prevalentemente person to person e non su

quella di gruppo che caratterizzano, invece, la struttura corporate del partito come organizzazione pesante. Il partito leggero, che nasce in parlamento, ha due caratteristiche che noi individuiamo, sottolineiamo, e enucleiamo con gli altri due termini che vediamo in questo quadrante, e cioè il termine representation e il termine election. Il termine rappresentanza è particolarmente importante, perché è solo con il partito politico che la rappresentanza diventa un fenomeno politico. La rappresentanza è un processo alquanto complesso perché presuppone che si crei un rapporto di fiducia fra il rappresentato e il colui che viene chiamato a rappresentare. Non è un caso che la rappresentanza si affacci sulla scena moderna in forma giuridica e cioè con una rappresentanza di mandato, nel senso che c'è un vincolo ben preciso, scritto, codificato perché avvengono determinate azioni che corrispondono esattamente alla nostra.volontà; oppure come rappresentanza sociale, c'è una rappresentanza in cui è la somiglianza, l'appartenenza di una stessa classe, ad uno stesso ceto, a determinare il rapporto rappresentativo. In questo senso la rappresentanza politica è un fenomeno nuovo, in qualche modo rivoluzionario, perché significa ammettere non solo i propri desideri e propri interessi, ma addirittura la propria vita. Pensiamo al problema della guerra o alle proprie finanze, pensiamo alla fiscalità, nelle mani di qualcuno che interviene al posto nostro. Ecco perché è importante che ci sia il tramite del partito, cioè una struttura che funge da tramite fiduciario nella creazione di questo rapporto fra l'interesse, l'interessato e colui che viene delegato a svolgere tutto ciò. Ecco anche l'importanza dell'idea di elezioni. L'elezione è il momento della scelta, come appunto dal latino eligere, e al tempostesso dellapossibilità di formattare il testo fornito utilizzando tag html.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
44 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rosscom di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Calise Mauro.