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ESTERNALITÀ
Quando l'attività di un soggetto economico (individuo o imprese) impatta sulla funzione di utilità di un altro soggetto economico o sulla funzione di produzione di un'impresa, senza che questo impatto (positivo o negativo) venga tenuto in considerazione attraverso il meccanismo dei prezzi. Sono una causa di fallimento del mercato (ciò giustifica l'intervento del settore pubblico nel mercato).
Utilizzate in modo NON efficiente (siccome le risorse sono di proprietà comune es. corso d'acqua, nessuno è incentivato a economizzare il loro utilizzo).
Prodotte da Consumatori e Produttori e da essi possono anche essere SUBITE.
POSITIVE o NEGATIVE.
I beni pubblici Il consumo da parte di un individuo di un certo bene (pubblico o no) crea un'esternalità positiva sugli altri consumatori, se l'effetto è questo, il bene prende le caratteristiche di non escludibilità e non rivalità.
un'impresaEN quando un consumatore acquista prodotti biologici, incoraggiando così le imprese a produrre in modo sostenibile.EP quando un consumatore richiede prodotti ecologici, spingendo le imprese a sviluppare nuove tecnologie pulite.da consumatore a consumatore: l'attività di consumo di un individuo impatta sull'utilità di altri individuiEN quando un consumatore decide di utilizzare mezzi di trasporto pubblici, riducendo così il traffico e migliorando la qualità dell'aria per gli altri consumatori.EP quando un consumatore pratica il riciclaggio, contribuendo a ridurre l'inquinamento e migliorando l'ambiente per gli altri consumatori. Utilizzando i tag html, il testo formattato sarà il seguente:(vaccino: bene privato, ma il consumo è un vantaggio anche per gli altri (immunità di gregge)).
TIPOLOGIE DI ESTERNALITÀ
da produttore a produttore: le attività di produzione di un'impresa impattano sulla funzione di produzione di un'altra impresa
EN quando un'impresa produce inquinando e danneggia la produzione di un'altra impresa (es. impresa inquina il fiume danneggiando l'impresa ittica);
EP quando un'impresa sviluppa una nuova tecnologia con la quale beneficia anche un'altra impresa
da produttore a consumatore: quando l'attività di produzione di un soggetto impatta sull'utilità dell'individuo
EN quando un'impresa inquina le spiagge dove i consumatori vanno.
EP un'azienda agricola crea un ambiente pulito e piacevole in cui gli individui possono muoversi.
da consumatore a produttore: l'attività di consumo di un individuo impatta sulla funzione di produzione di un'impresa
EN quando un consumatore acquista prodotti biologici, incoraggiando così le imprese a produrre in modo sostenibile.
EP quando un consumatore richiede prodotti ecologici, spingendo le imprese a sviluppare nuove tecnologie pulite.
da consumatore a consumatore: l'attività di consumo di un individuo impatta sull'utilità di altri individui
EN quando un consumatore decide di utilizzare mezzi di trasporto pubblici, riducendo così il traffico e migliorando la qualità dell'aria per gli altri consumatori.
EP quando un consumatore pratica il riciclaggio, contribuendo a ridurre l'inquinamento e migliorando l'ambiente per gli altri consumatori.
Un'impresa quando tante persone si recano a lavoro con l'auto privata congestionando le strade e rallentando il trasporto dei prodotti delle imprese. Gli individui investono molto sulla propria formazione e si mettono poi a disposizione delle imprese, costituendo un asset importante (investimento in capitale umano).
Da consumatore a consumatore: l'attività di consumo di un individuo impatta sull'utilità di un altro individuo. Utilizzo da parte di un soggetto di un'auto inquinante o il caso del fumo di sigaretta. Persona che cura il suo balcone generando benefici per il vicino di casa mettendolo di buon umore.
ESTERNALITÀ NEGATIVE
Alberto ha una fabbrica di pantaloni che inquina un corso d'acqua pubblico che Lisa usa per fare il bagno.
Asse X misura dell'output/quantità prodotto dall'impresa (Q)
Asse Y prezzo del bene prodotto (P)
- curva di beneficio marginale (BM), beneficio marginale che riceve l'impresa
per ogni unità prodotta, aumenta il danno subito da Lisa). Quindi, per massimizzare i suoi profitti tenendo conto del danno marginale, Alberto deve produrre fino a Qb = quantità in corrispondenza della quale il beneficio marginale netto (BM - DM) eguaglia il costo marginale (CMP). A sinistra di Qb -> il beneficio marginale netto è più alto del costo marginale, quindi conviene ad Alberto produrre fino a quel punto. A destra di Qb -> il beneficio marginale netto è più basso del costo marginale, quindi non conviene ad Alberto produrre oltre quel punto. In conclusione, per raggiungere l'equilibrio e massimizzare i suoi profitti, Alberto deve considerare sia il beneficio marginale che il danno marginale e produrre fino a Qb, dove il beneficio marginale netto eguaglia il costo marginale.più e grande il danno), rappresenta l'esternalità. Allora Alberto in assenza di nessun controllo all'inquinamento produrrà fino a Qa ma in realtà se ci poniamo in un'ottica di collettività non dovrebbe produrre fino a Qa, non deve interfacciarsi con la curva di CMP. Ma dovrebbe interfacciarsi con la CURVA DI COSTO MARGINALE SOCIALE = CMS = CMP + DM ➡ somma del costo marginale privato e il danno marginale che causa ogni volume di output. Allora in un'ottica di collettività, la quantità efficiente a livello sociale è Q*, punto nel qual il CMS = BM Ignorando il problema delle esternalità i mercati privati NON producono un livello socialmente efficiente. Qual è il beneficio che deriva se Alberto decide di ridurre la quantità prodotta a Q*? Alberto riduce la sua produzione e di conseguenza diminuiscono i suoi profitti = BM - CMP -> triangolino rosso = profitto rinunciato. Lisa, il danno marginale.che subisce è minore rispetto a prima ed equivale alla figura verde.
La differenza tra il guadagno dei residenti e quello che ha perso Alberto = GUADAGNO NETTO PER LA SOCIETÀ (triangolino giallo)
Il grafico quindi ci mostra che la quantità prodotta se non include l'esternalità si sovra-produrrà.
Da questa analisi emerge che in realtà dal punto di vista della collettività non si aspira ad avere un livello di inquinamento pari a zero, non socialmente ottimale, infatti si aspira ad avere una situazione intermedia perché c'è un trade-off tra l'interesse delle imprese e dei residenti.
Esempio: efficienza in presenza di esternalità
- Ipotizziamo che Alberto abbia le seguenti curve di:
- BM = 300 - Q
- CMP = 20 + Q
- Ipotizziamo che Lisa fronteggi la seguente curva di DM = 40 + 2Q
Per determinare Qa (Q1) bisogna imporre che il beneficio marginale = al costo marginale privato.
BM = CMP
300 - Q = 20 + Q
2Q = 280Q
= 140 (Qa)P er determinare Q* dobbiamo innanzitutto determinare il costo marginale sociale = costo marginale! CMS = BMprivato + il danno marginale CMS = CMP+DM che è poi = al beneficio marginale
300 - Q = (20+Q) + (40+2Q)
4Q = 240
Q = 60 (Q*) → Quanto vale il guadagno netto per la collettività se costringiamo Alberto a produrre Q*?
1. A quanto ammonta il danno di Lisa?
È l'area del trapezio [(base minore + base maggiore) x h] / 2
"La perdita di Lisa" è quando dico che produco da Q* a Qa
"Il guadagno di Lisa" è quando dico che NON produco da Q* a Qa
Altezza = Qa - Q* = 140 – 60 = 80
Base minore ab valore del danno marginale calcolato nel punto Q*
40 + 2Q*
40 + 2×60
ab = 160
Base maggiore ef valore del danno marginale calcolato nel punto Qa
40 + 2Qa
40 + 2×140
ef = 320
Area trapezio [(160+320)×80] ÷ 2 = 19200
2. A quanto ammonta la perdita per Alberto?
È l'area di un triangolo (base x altezza)
Altezza = è sempre 140 - 60 = 80
Base cd = quanto vale il beneficio marginale in Q* - quanto vale il costo marginale privato in Q*
BM = 300 - Q*
CMP = 20 + Q*(300-60) - (20+60)
cd = 160
Area triangolo (160×80) ÷ 2 = 6400
3. A quanto ammonta il beneficio netto per la società?
1° modo Differenza tra il guadagno di Lisa e la perdita di Alberto = 19200 - 6400 = 12.800
2° modo (b*h)/2
3° modo 1/2 (Qa - Q*)*(CMS - BM) = 1/2 (140-60)*(20 + Qa+ 40 + 2Qa) - (300 - Qa)=(CMP+DM) = 1/2 (80)*(60+ 3*140) - (300-140) = 1/2*25.600 = 12.800
CORREZIONE DELLE ESTERNALITÀ
Soluzioni private
I cittadini si accordano per correggere le inefficienze causate dalla presenza di esternalità, mentre lo Stato interviene solo in modo marginale.
Diritti di proprietà
- Assegnare i diritti di proprietà delle risorse
- Lo Stato potrebbe limitare la sua attività ad attribuire i diritti ai soggetti interessati indipendentemente dall'attribuzione
all'inquinatore o all'inquinato.- Le due parti, attraverso la libera contrattazione raggiungono l'equilibrio efficiente (Q*). Supponiamo che lo Stato distribuisca i diritti di proprietà sul fiume ad Alberto (impresa che inquina) così Alberto e Lisa possono negoziare ed eventualmente scambiarsi i diritti di proprietà. Alberto sarebbe disposto a ridurre la quantità di output che produce se Lisa paga una somma di denaro pari almeno al profitto che otterrebbe riducendo la produzione di una unità. Lisa è disposta a pagare per ridurre la produzione (quindi l'inquinamento) a patto che debba pagare di meno rispetto al danno che subisce da quell'unità prodotta (DM). Fino a quando il danno marginale è superiore alla perdita di profitto per l'impresa DM > BM-CMP, è possibile che le parti si accordino. Questo succede se la quantità sta tra Q* e Qa2° il teorema quindi se le parti
contrattano autonomamente raggiungeranno la quantità socialmente efficiente. NB se i diritti di proprietà fossero stati attribuiti a Lisa, si sarebbe raggiunto lo stesso risultato (Q*). In questo caso sarebbe Alberto che deve pagare Lisa per avere il permesso di inquinare, la quale accetterà di avere inquinamento se la somma di denaro che riceve è più alta rispetto al DM. Non accetterà nel caso in cui Alberto sia disposto a pagare per una quantità più piccola del DM quindi oltre Q*. L'impresa paga se la cifra è inferiore al profitto (BM-CMP).
Teorema di Coase (1960): in caso di esternalità la contrattazione tra privati porta a un'allocazione efficiente, a condizione che i diritti di proprietà siano assegnati. L'allocazione efficiente si raggiunge indipendentemente da chi possiede i diritti di proprietà. NON necessario l'intervento pubblico.
Limiti del teorema:
- I costi di
contrattazione non devono scoraggiare le parti (devono essere piuttosto bassi). Nella realtà èdifficile la contrattazione privata quando le parti coinvolte sono molte, ciò genera costi elevati.
- I proprietari delle risorse devono sapere come prevenire i danni, in realtà non è così facile capire chista producendo il danno e in che misura.
Fusioni tra imprese: consentono di internalizzare le esternalità. Lisa è interessata al fatto che il fiume rimanga pulito, mentre Alberto è disinteressato. Se le loro aziende si unissero, Alberto non sarebbe più interessato solo ai profitti della sua impresa, ma alla somma dei profitti delle due imprese. Se coordinassero le loro attività, potrebbero ottenere un profitto comune, massimizzando il profitto di entrambi. Lo Stato offre incentivi economici perchè le due attività (dell’inquinatore e dell’inquinato) si fondino.
Soluzioni pubbliche: