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Calcolo delle tasse

Tizio percepisce 48.000 euro di reddito complessivo. Gli vengono sottratte delle deduzioni pari a 7.000 euro, per cui il suo reddito imponibile è pari a 41.000 euro. Il suo commercialista, per calcolargli le tasse che dovrà pagare, gli riferisce che dovrà pagare 12.000 euro d'imposta.

RC = 48.000
D = 7.000
RI = 41.000
T = 12.000

ALIQUOTA EFFETTIVA:
t = T / y = T / RC
t = 12.000 / 48.000 = 0,25

ALIQUOTA LEGALE:
t = T / y = T / RI
t = 12.000 / 41.000 = 0,29

Il reddito imponibile tuttavia è inferiore al reddito complessivo, per cui si applicherà l'aliquota effettiva.

Detrazione d'imposta: rappresenta un abbattimento dell'imposta perché viene sottratta una volta calcolata l'imposta lorda, ovvero il prodotto tra aliquota e reddito complessivo: d : tRI = tRC

Reddito Imponibile: RI = RC

Imposta Lorda: è l'imposta sul reddito complessivo: T = tRC = tRI

Imposta Netta: è l'imposta lorda al netto della detrazione: T = T - D

d = tRC – d = N LtRI – d A fronte di un’aliquota legale t costante, proporzionale al reddito imponibile, l’imposta risulta progressiva rispetto al reddito complessivo del contribuente, perché l’aliquota media effettiva t (calcolata in base al reddito complessivo) è proporzionale alla base imponibile. Se d = tD segue che l’imposta calcolata col metodo della progressività per deduzione (T) è uguale a quella netta calcolata col metodo della progressività per detrazione (T = T). Entrambi i due procedimenti hanno come obiettivo quello di trovare un’imposta che sia progressiva per i redditi più bassi e via via tenda a diventare proporzionale al crescere del reddito. La deduzione D indica l’area del reddito complessivo sotto alla quale l’imposta non si applica (No Tax Area) perché assume valore negativo; tuttavia lo stato non rimborsa il contribuente, bensì annulla il debito d’imposta.

modelli che, con valorinegativi d’imposta, applicano una detrazione o deduzione, riconoscono un rimborsoal contribuente (es. sussidi di contrasto alla povertà) e vengono chiamati modellid’imposta negativa.

ESEMPIOLa Flat Tax è buona senza deduzioni o detrazioni?Ipotizziamo di avere due contribuenti, A che paga il 35% e B che paga il 22%.Se consideriamo però la Flat Tax pura del 20% osserveremmo che entrambi isoggetti ne trarrebbero vantaggio, in quanto A si vedrebbe un abbattimentod’imposta del 15% e B del 2%.Quindi la Flat Tax senza deduzioni risulta comunque buona, soprattutto per le classidi reddito più alte, dato che si vedrebbero un’aliquota alta, ma abbattuta di un altovalore, in quanto imposta progressiva.

Chi trae maggiore vantaggio da una Flat Tax pura (senza deduzioni o detrazioni)?La Flat Tax pura migliora le condizioni delle classi con redditi più elevati, in quanto sivedrebbero un’aliquota alta, ma abbassata

di una grande percentuale.In uno Stato molto assistenzialistico la Flat Tax pura non aiuta, perché l'importo deve mantenersi basso e non basterebbe a compensare la spesa pubblica.In uno Stato meno assistenzialistico invece, la Flat Tax pura gioverebbe sulle classi più elevate e soprattutto sulle imprese e si eviterebbero frodi fiscali da parte delle aziende sulla dichiarazione ricavi, compiuti spesso per evitare di rientrare nello scaglione successivo e vedersi un'aliquota superiore.Nella realtà tuttavia, gli scaglioni non sono costanti e vi è un imponente divario tra le aliquote nelle classi alte e quelle basse. Nel caso dell'IRPEF per esempio, le fasce sono molto progressive, così da dare vantaggio alle classi più povere e far pesare invece imposte salate alle classi più abbienti. ESERCIZIO Si ha un'aliquota legale del 20%, viene applicata una deduzione di 3.000 euro. Si calcoli l'aliquota media effettiva per

scaglioni di reddito. Fasce: 5.000; 10.000; 20.000.

t = 20%

D = 3.000

RI = RC - DT = tRIT = t RCat = T(y) / y = T / RCa

RI : 0 = 0 - 3.000

RI = 5.000 – 3.000 = 2.000

T = 2.000 x 20% = 400

t = 400 /1 1 a15.000 = 0,08

RI = 10.000 – 3.000 = 7.000

T = 7.000 x 20% = 1.400

t = 1.400 /2 2 a210.000 = 0,14

RI = 20.000 – 3.000 = 17.000

T = 17.000 x 20% = 3.400

t = 3.400 /3 3 a320.000 = 0,17

ESERCIZIO

Calcolare la detrazione che permette di ottenere la stessa struttura di aliquota effettiva.

t = 20%

D = 3.000

T = tRCLT = tNt = T / RCa Nd = tD, per ottenere T = T Nd = 20% x 3.000 = 600

T = 5.000 x 20% = 1.000

T = 1.000 – 600 = 400

t = 400 /L1 N1 a15.000 = 0,08

T = 10.000 x 20% = 2.000

T = 2.000 – 600 = 1.400

t = 1.400 /L2 N2 a210.000 = 0,14

T = 20.000 x 20% = 4.000

T = 4.000 – 600 = 3.400

t = 3.400 /L3 N3 a320.000 = 0,17

La condizione di uguali aliquote effettive nei modelli di progressività per deduzione e per detrazione, tale che d = tD, si applica solo nel caso di

aliquota legale tcostante.Nei sistemi a scaglioni, la progressività è molto più alta e variabile e gli effetti prodotti sono migliori nel caso di progressività per detrazioni, in quanto più equi.

DIMOSTRAZIONE

d = tD , T = T NTL = tRC T = T – d = tRC – tD = t (RC - D) = tRIN Lse t = 1 (costante), allora d = D e T = tRCNT = t y = tRCa

ESERCIZIO

Calcolare debito d’imposta nei casi di deduzione e detrazione per i contribuenti A(RC = 10.000) e B (RC = 20.000).

Fasce: 0 – 10.000 , aliquota al 10% ; 10.000 – 20.000 , aliquota al 20%.

D = 1.000d = 100t = 10%DEDUZIONE: DETRAZIONE:D RI = RCRI = RC – D T = tRCLT = tRI T = T – dN LA) A)RC = 10.000 RC = 10.000RI = 10.000 – 1.000 = 9.000 T = 10.000 x 10% = 1.000LT = 9.000 x 10% = 900 T = 1.000 – 100 = 900NB) B)RC = 20.000 RC = 20.000RI = 20.000 – 1.000 = 19.000 T = (10.000 x 10%) +L(10.000 x 20%) = 3.000T = ( 10.000 x 10% ) + ( 9.000 x 20% ) = 2.800 T = 3.000

– 100 = 2.900N Per cui le imposte sono più convenienti nel caso della deduzione. Misura della Progressività: 1. Locale: La misura della progressività, dato un certo livello di reddito, varia al variare del reddito imponibile (RI); - Progressività in senso stretto (LP): misura l'elasticità del gettito rispetto al reddito imponibile. LP(y) = E = y T'(y) / T(y) = t / tT(y), y m a - Progressività residua (RP): misura la variazione percentuale del reddito netto rispetto al reddito imponibile. RP(y) = E = y ( 1- T(y) ) y - T(y) = 1 - ty - T(y), y m con 1-t < 1a - Progressività dell'aliquota media (ARP(y)): misura l'incremento dell'aliquota media al crescere del reddito. ARP(y) = d ( T(y) / y ) / dy = ( y T'(y) - T(y) ) / y = (t - t ) / y > 0 2 m a 2. Globale: Considera l'intera distribuzione dei redditi imponibili, quindi misura la concentrazione e la disuguaglianza di una distribuzione. - Indice di concentrazione (IC): misura la concentrazione dei redditi imponibili. IC = 1 - G(y) / G(1), dove G(y) è la funzione di ripartizione dei redditi imponibili. - Indice di disuguaglianza (ID): misura la disuguaglianza dei redditi imponibili. ID = 1 - G(y) / G(1), dove G(y) è la funzione di ripartizione dei redditi imponibili.li paga. Inoltre, favorisce la redistribuzione del reddito, poiché chi ha un reddito più alto beneficia di più dei beni e servizi pubblici e quindi paga una quota maggiore di imposte. SVANTAGGI: Può essere difficile determinare il livello di beneficio che ogni contribuente riceve dai beni e servizi pubblici. Inoltre, potrebbe essere ingiusto per coloro che non possono beneficiare dei beni e servizi pubblici, ad esempio a causa di disabilità o di situazioni di svantaggio sociale. 2. Principio della Capacità Contributiva: secondo tale principio l’imposta deve essere commisurata alla capacità economica del contribuente, ovvero alla sua capacità di pagare l’imposta. La capacità contributiva è determinata dal reddito, dal patrimonio e da altri fattori economici. VANTAGGI: È un principio di equità, poiché chi ha una maggiore capacità economica contribuisce di più al finanziamento dei beni e servizi pubblici. Inoltre, è più facile da determinare rispetto al principio del beneficio. SVANTAGGI: Potrebbe essere considerato ingiusto da coloro che sostengono che chi ha una maggiore capacità economica dovrebbe contribuire in misura ancora maggiore. Inoltre, potrebbe essere difficile determinare la capacità contributiva in modo preciso e equo per tutti i contribuenti.acquista (soprattutto nei casi di Decentramento Fiscale e Costituzionalismo Fiscale) e grande trasparenza nelle decisioni pubbliche. PROBLEMI: Nella pratica tuttavia vanno considerati alcuni problemi, come per esempio il free riding nel caso di beni pubblici, la mancata possibilità di avere prelievi personalizzati per ciascun individuo e di non avere sempre a disposizione indicatori di beneficio sufficienti. 2. Principio della capacità contributiva: secondo tale principio l'imposta deve essere commisurata alla capacità contributiva dei soggetti, ovvero alla loro capacità di pagarla. Ha come finalità sia il finanziamento di beni e servizi pubblici, sia il finanziamento di politiche di redistribuzione del reddito e della ricchezza dello Stato. Deve inoltre essere garantita equità nella ripartizione, secondo principi di: - Equità Orizzontale: stessa capacità contributiva, stessa imposta; - Equità Verticale: maggiore capacità contributiva,

maggiore imposta;- Aliquota Marginale < 1: si preservino le posizioni dei contribuenti.

PROBLEMI: il problema principale del principio della capacità contributiva è l'individuazione di fattori che contribuiscono a valutare la stessa, quali il reddito o il patrimonio dei contribuenti.

Imposta personale del reddito:

SCELTA DELLA BASE IMPONIBILE

Per stabilire l'imposta personale, il reddito è l'indicatore più rilevante.

Da dove proviene il reddito?

  • Redditi da Lavoro (dipendente o autonomo): finalità consumo e spesa;
  • Redditi da Capitale (profitti, rendite, interessi): finalità risparmio;
  • Plusvalenze (incrementi di valore);
  • Minusvalenze (decrementi di valore);
  • Entrate straordinarie o occasionali (eredità, vincita, donazioni).

REDDITO PRODOTTO: il reddito prodotto è sottoposto a tassazione; il reddito prodotto è quello che si genera come corrispettivo dalla partecipazione ad un'attività produttiva.

La base imponibile dipende quindi dal valore del bene o servizio che è stato prodotto in un determinato periodo, con l'impiego di lavoro dipendente o autonomo, capitali finanziari e fattori non riproducibili. Non tiene conto di eventuali entrate straordinarie occasionali.

RP = ΣY i con i = lavoro, terra, capitale

RP = reddito di lavoro + reddito di capitale

REDDITO ENTRAT

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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara.ballini.cb di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienza delle finanze e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Politecnica delle Marche - Ancona o del prof Santolini Raffaella.