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Assicurazione per rischio alto e basso
H- Per chi è ad alto rischio -> m .b=1500
H- Per chi è a basso rischio il premio sarà -> m .b=150.
b) Se l'impresa di assicurazione si trova invece in una posizione di asimmetria informativa può adottare due modalità contrattuali:
- Se l'assicurazione utilizza una modalità di separating e offre quindi contratti differenti a differenti individui:
- N .m .b -> ricavo o premio raccolto dagli individui di tipo H (ovvero ad alto rischio);
- H H13 - N .m .b -> ricavo o premio raccolto dagli individui di tipo L (ovvero a basso rischio).
- Nel caso in cui l'assicurazione non offre più contratti diversi a soggetti diversi, ma offre un contratto basato sulla
media; tutti hanno quindi la tendenza a mentire e comprare il contratto di chi è a basso rischio (tutti sidefiniscono come individui di tipo L); devo cercare un nuovo premio medio.
Nuovo premio= (1500+150)/2 ( diviso 2 perché la popolazione è equamente divisa tra chi è ad alto rischio e chino);
Premi totali -> gli individui a basso rischio decidono di non comprare questa tipologia di contratto con il quale sussidino gli individui ad alto rischio (ecco perché 0x825); solo i soggetti ad alto rischio compreranno il contratto (100x825) -> i profitti sarebbero dunque negativi e per questo l’assicurazione andrà comunque in perdita e l’altro problema è che coloro che sono a basso rischio rimangono privi di assicurazione.
Cosa dovrebbe fare l’assicurazione per non andare in perdita? Alzare il premio a 1500 che verrebbe però pagato solo da chi è ad alto rischio, tralasciando fuori metà del mercato.
marcato non è quindi perfetto! L'ASIMMETRIA INFORMATIVA PORTA NECESSARIAMENTE AL FALLIMENTO DEL MERCATO?
Se le persone avverse al rischio sono disposte a pagare un premio di rischio abbastanza alto, il mercato assicurativo privato può funzionare. Il mercato non fallisce se:
Premio di rischio: differenza tra il premio che sono disposta a pagare e quello attuarialmente equo, ovvero la somma che gli individui avversi al rischio pagheranno per l'assicurazione oltre al premio attuarialmente equo.
Questa porta a:
Equilibrio pooling (opposto al separating): equilibrio di mercato in cui tutti i tipi di individui acquistano un'assicurazione completa anche se il prezzo non è equo per tutti, ovvero diamo lo stesso contratto a tutti i tipi di individui; anche se il prezzo non è equo per tutti.
Nell'esempio precedente: se i bassi rischi sono così avversi al rischio da essere disposti a pagare 825, sia gli alti che i bassi rischi
ottengono copertura completa e l'assicurazione non va in perdita, ovvero recupero gli individui a basso rischio quando questi sono così avversi al rischio da essere disposti a pagare il premio a rischio, ovvero la differenza tra il premio attuarialmente equo e il premio che fa funzionare il mercato (questo però richiede un grande grado di avversione al rischio per gli individui a basso rischio -> Ma se questi non dovessero esserlo? Può l'assicurazione sociale fare qualcosa?).
Equilibrio separating -> L'impresa va in perdita in quanto offrendo premi attualmente equi chi è ad alto rischio tenterebbero di comprare dei premi di persone a basso rischio pur tenendo la copertura totale; ecco che allora l'assicurazione non può fare altro che offrire sempre dei premi attuarialmente equi, ma offrire agli individui a basso rischio solamente una copertura parziale (in modo tale che i soggetti ad alto rischio non siano portati a mentire).
individui ad alto rischio. In questo caso, la compagnia assicurativa potrebbe offrire un'unica copertura a un prezzo medio, che sarebbe un compromesso tra il premio attuarialmente equo per i bassi rischi e il premio attuarialmente equo per gli alti rischi. Tuttavia, gli individui ad alto rischio sarebbero incentivati a sottoscrivere l'assicurazione, poiché il premio sarebbe inferiore al loro rischio effettivo. Al contrario, gli individui a basso rischio sarebbero disincentivati a sottoscrivere l'assicurazione, poiché il premio sarebbe superiore al loro rischio effettivo. Questo fenomeno è noto come selezione avversa, in cui gli individui con un rischio più elevato sono più propensi a sottoscrivere l'assicurazione rispetto agli individui con un rischio più basso. Per superare la selezione avversa, la compagnia assicurativa potrebbe adottare diverse strategie, come l'utilizzo di informazioni asimmetriche o l'offerta di coperture differenziate a prezzi diversi. Tuttavia, queste strategie possono essere complesse e costose da implementare. In conclusione, la selezione avversa rappresenta un problema per il mercato assicurativo, in quanto impedisce il raggiungimento di un equilibrio efficiente. La ricerca di soluzioni per mitigare questo fenomeno è un argomento di grande interesse per gli economisti e gli operatori del settore assicurativo.individui ad alto rischio.Dati N individui da assicurare, la compagnia assicuratrice sa che:
- Hci sono N individui ad alto rischio (p );H
- L Hci sono N individui a basso rischio (p <p ); ma non sa quale individuo appartiene al primo gruppo e quale alLsecondo gruppo (N +N =N).H LLa compagnia può decidere di:
1. offrire contratti differenziati attuarialmente equi con copertura completa (m =p , b=d), (m =p , b=d)la compagnia va in perdita⇒ H L
2. offrire un premio unico m per tutti gli assicurati m = (N /N)p + (N /N)p⇒ H Lpossibile equilibrio pooling se premio di rischio sufficientemente alto⇒! (il profitto in valore atteso devo essere pari a 0 in quanto queste assicurazioni lavorano in regime di concorrenzaperfetta, quindi se non fosse pari a 0 allora entrerebbero altre aziende che comunque poterebbero i profitti a 0).
3. offrire contratti differenziati che incentivino gli individui ad auto-selezionarsiH H H- m =p b =dL L L- m =p b <dequilibrio
assicurazione (C = C + C + ... + C). Questo comporta un aumento dei costi complessivi per la società.- Asimmetria informativa: i consumatori possono avere informazioni incomplete o errate sulla propria salute o sulle condizioni di rischio, il che può portare a una selezione avversa e a una cattiva allocazione delle risorse.- Fallimento di mercato: in alcuni casi, il mercato assicurativo può non essere in grado di fornire copertura a prezzi accessibili o di garantire una copertura completa per determinati rischi (ad esempio, malattie rare o gravi). In questi casi, l'intervento dello Stato può essere necessario per garantire l'accesso all'assicurazione per tutti i cittadini.assicurazione (difficile che quindi i premisiano attuarialmente equi per questo motivo) -> i programmi assicurativi pubblici nazionali hanno costiamministrativi molto più bassi delle assicurazioni private.
Dal lato dell'equità (legate al secondo teorema dell'economia del benessere):
- Redistribuzione: lo Stato può voler redistribuire dai sani agli ammalati, da chi ha costi maggiori di assicurarsi a chi ha costi minori.
- Paternalismo: lo Stato può ritenere che le persone, lasciate a sé stesse, sceglierebbero di assicurarsi in misura insufficiente.
COME LO STATO PUÒ AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA SELEZIONE AVVERSA?
Imporre l'obbligo di acquistare una copertura assicurativa, ovvero non spetta al singolo individuo scegliere, ma è obbligatorio; nel nostro esempio: imporre il pagamento di un premio pari a 825 ai bassi rischi. Questo non può essere fatto da un'assicurazione privata; ma lo Stato, ovvero
L'operatore pubblico può imporsi in tal senso; lasciando sempre però il mercato alle aziende assicuratrici private.
Offrire direttamente assicurazione completa; in tal caso gioca direttamente un ruolo nel mercato assicurativo:
- non avendo problemi di perdita in quanto potrebbe accingere ad altre forme di finanziamento;
- concedere sussidi per il pagamento del premio necessario per l'assicurazione completa.
In tutti e tre i casi lo Stato può migliorare l'efficienza del mercato ma nel caso di offerta pubblica o sussidio, poiché entrambi i programmi devono essere finanziati, si può avere una redistribuzione dai bassi agli alti rischi, a seconda delle specifiche forme di finanziamento scelte; se invece si parla solamente di regolarizzare le coperture assicurative e gli obblighi a tale copertura non ci sarebbe bisogno di risorse economiche dello Stato.
156. ASSICURAZIONE SOCIALE E AUTOASSICURAZIONE. L'assicurazione sociale
c’è se l’obiettivo è quello di stabilizzare i consumi; ma siamo sicuri che gli individui abbiano bisogno dell’assicurazione sociale per stabilizzare i propri redditi o consumi? Anche se i mercati delle assicurazioni private non funzionano molto bene, le persone possono ricorrere all’autoassicurazione (mezzi privati di stabilizzazione del consumo contro i rischi di eventi avversi, come per esempio i risparmi messi da parte, il lavoro dei familiari, i prestiti di amici). Di conseguenza, l’importanza dell’assicurazione sociale per la stabilizzazione dei consumi è tanto maggiore quanto minore è la possibilità di ricorrere a forme di autoassicurazione (per evitare effetto crowd-out). Immaginiamo di dover valutare il valore dell’assicurazione sociale in base a quanta auto-assicurazione c’è: ESEMPIO -> immaginiamo ci sia qualcuno che abbia perso il lavoro, un disoccupato; potrebbe esserci un'assicurazione.sociale che si occupa del rischio di disoccupazione; ma quale è il valore di tale assicurazione?
Dipende dall'autoassicurazione a cui ha accesso l'individuo:
- Se non ha nessuna possibilità di accedere un'autoassicurazione, allora ogni euro di assicurazione sociale che riceve lo aiuterà a stabilizzare i suoi consumi (farli scendere di meno rispetto a quando avevo il lavoro), poiché è l'unica forma di assicurazione che ha.
- Se un individuo è pienamente in grado di autoassicurarsi (risorse da parte) per poter stabilizzare i suoi consumi; se gli diamo comunque l'assicurazione sociale; ogni euro che riceve andrà a spiazzare il denaro che lui ha da parte; la presenza dell'assicurazione sociale non migliora la stabilizzazione dei consumi; il valore che ha l'assicurazione sociale è quindi diversa che per l'individuo che non ha minima autoassicurazione;
- Se un individuo è in una situazione