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Principi del processo civile
"Se la riassunzione non avviene nei termini su indicati, il processo si estingue."
Principio della corrispondenza tra chiesto e pronunciato: "Il giudice deve pronunciare su tutta la domanda e non oltre i limiti di essa; e non può pronunciare d'ufficio su eccezioni, che possono essere proposte soltanto dalle parti."
Principio del contraddittorio: "Il giudice, salvo che la legge disponga altrimenti, non può statuire sopra alcuna domanda, se la parte contro la quale è proposta non è stata regolarmente citata e non è comparsa. Se ritiene di porre a fondamento della decisione una questione rilevata d'ufficio, il giudice riserva la decisione, assegnando alle parti, a pena di nullità, un termine, non inferiore a venti e non superiore a quaranta giorni dalla comunicazione, per il deposito in cancelleria di memorie contenenti osservazioni sulla medesima questione."
legalità: "Nel Art.113 pronunciare sulla causa il giudice deve seguire le norme del diritto, salvo che la legge gli attribuisca il potere di decidere secondo equità. Il giudice di pace decide secondo equità le cause il cui valore non eccede duemilacinquecento euro, salvo quelle derivanti da rapporti giuridici relativi a contratti conclusi secondo le modalità di cui all'art. 1342 del c.c.."
"Il Art.114 giudice, sia in primo grado che in appello, decide il merito della causa secondo equità quando esso riguarda diritti disponibili delle parti e queste gliene fanno concorde richiesta."
PRINCIPIO DELLA DOMANDA
Art.99 subordina l'esercizio del potere giurisdizionale alla domanda di un soggetto estraneo + art.112 che pone la domanda e l'eccezione come limiti all'attività giurisdizionale. Ratio: terzietà e imparzialità del giudice. Eccezioni soprattutto in materia di giurisdizione
volontaria↓Art.336 comma 3 c.c.→ Protopisani ci dice che è un’eccezione ingiustificata perché l’interesse del minore potrebbe anche essere soddisfatto in altri modi.Art.99 + art.2907 c.c. + art.24,1 Cost.Art.2907 c.c.→ doppione dell’art.99 e pone due eccezioni:- Ipotesi in cui l’autorità giudiziaria provvede su istanza del p.m.
- Ipotesi in cui provvede d’ufficio
- Accreditare l’opinione secondo cui principio domanda=correlazione tra la titolarità del diritto sostanziale dedotto in giudizio e la titolarità del diritto d’azione→ invece è distinto dalla correlazione→ questa si evince dall’art.24 Cost. e a contrariis dagli artt.69 e 81. Anche nel caso di deroghe al principio della correlazione, il principio della domanda è rispettato.
- Porre sullo stesso piano se il giudice provvede su istanza del p.m. o
d'ufficio è sbagliato equipararli perché se provvede su istanza del p.m. il principio della domanda è rispettato, se provvede d'ufficio si deroga al principio della domanda.
Principio della domanda principio della correlazione tra titolarità del diritto sostanziale e titolarità del diritto d'azione
Domanda non trova la ratio nell'autonomia privata
Correlazione trova la sua ratio nell'autonomia privata è la legittimazione ad agire per cui può agire solo chi afferma di essere titolare del diritto che fa valere.
Principio della domanda divieto di utilizzazione del sapere privato
Entrambi tutelano terzietà e imparzialità e discendono dall'autonomia privata. Il divieto esclude che il giudice possa allegare fatti che non siano emersi dagli atti del processo/non siano notori.
Principio della domanda principio di disponibilità delle
proveDisponibilità → principio di tecnica processuale che prescinde dal principio della domanda e dal principio di correlazione. –Principio della domanda principio dell’onere della provaOnere→ criteri di ripartizione dell’onere della prova.–Principio della domanda onere di allegazione dei fattiDomanda→ concerne il diritto, non i fatti che sono coperti da questo principio solo se servono per individuare il diritto fatto valere.Allegazione→ i fatti vengono allegati dalla parte a cui giovano. Con l’allegazione introduco dei fatti nel processo (con la prova li dimostro). È possibile anche l’allegazione silente (attraverso documenti).–Principio della domanda principio iura novit curiaDomanda→ individua il diritto, non la norma sotto cui sussumerlo: esalta il monopolio delle parti.Iura novit curia→ esalta il monopolio del giudice: la parte dà il fatto al giudice e questi dà il diritto (narra mihi facto,dabo tibi ius).Eccezione→ quando è necessaria l’indicazione della relazione giuridica col bene.Il principio della domanda deve essere sempre rispettato, mentre il principio di impulso di parte èmera tecnica processuale (art.310, art.181 comma 2 ecc. sono norme derogabili), mentre le normerelative alla rinuncia agli atti del giudizio sono una via di mezzo.↓Estinzione (artt.306-310)→ questione pregiudiziale di rito idonea a definire il processo/ \Per rinuncia agli atti del giudizio Per inattività delle parti
Art.306 rinuncia→ le parti provocano di comune accordo l’estinzione del processo. La dichiarazionedi rinuncia e accettazione deve essere fatta personalmente dalle parti.
Art.307 inattività:a. Inattività semplice→ le parti omettono di dare impulso al processob. Inattività qualificata→ quando la parte non effettua un’attività sanante
Art.310 effetti dell’estinzione:- Non estingue
L'azione → Rende inefficaci tutti gli atti del processo eccezioni:
- Sentenze non definitive di merito (differenza fra 2909 e mera questione pregiudiziale)
- Pronunce che regolano la competenza (Cassazione, efficacia panprocessuale)
- Prove libere → argomento di prova
- Ordinanze pagamento somme/ordinanza di ingiunzione
Le spese del processo restano a carico delle parti che le hanno anticipate
Domanda giudiziale e diritto di azione:
- Non ha senso collegare la domanda all'esistenza del diritto perché questo, prima del processo, è incerto e tramite il processo si vuole proprio dare certezza
- L'azione è l'aspirazione ad un provvedimento di merito
- Dirotto di azione → poteri + doveri + facoltà processuali unificate dal fine e dall'elemento costitutivo
- La domanda giudiziale è il primo atto dei poteri del diritto di azione
- Potere di proporre domanda processuale collegato ad una concreta situazione
domanda o su eccezioninon fatte valere→ determina nullità che si sana se non viene fatta valere in cappello/cassazione(art.161 comma 1).
b. Vizio di omissione di pronuncia→ distinto dalla omessa pronuncia sulla domanda subordinatain quanto la domanda principale è stata accolta, mentre la domanda subordinata è proposta incaso di rigetto della domanda principale→ se accolgo la domanda principale NON c’è obbligodi pronunciarsi sulla domanda subordinata.
c. Omissione totale di pronuncia→ diniego di giustizia che causa responsabilità civile per ilmagistrato; non consente la riproposizione della domanda.
d. Omissione parziale di pronuncia→ quando il giudice non si pronuncia su tutta la domanda/sututte le eccezioni→ nullità. Se non viene fatta valere:- Se oggetto dell’omissione è un’eccezione o una parte relativa ad un diritto unitario→ si sana- Se oggetto è un’intera domanda→
non si sana e si può riproporre la domanda
PRINCIPIO DEL CONTRADDITTORIO art.101
Porre la controparte nella possibilità di contraddire per assicurare l'eguaglianza e per sfruttare il libero contrasto ai fini di facilitare la decisione. Tutto ciò deve essere accompagnato da un'eguaglianza sostanziale proprio per questo si deve accompagnare la norma a delle integrazioni di tutela sostanziale.
- Intanto si prevedono istituti che permettono di assicurare mezzi per agire e difendersi ai non abbienti (l.134/2001 ha innovato il sistema)
- Per assicurare un'eguaglianza sostanziale durante il processo, bisognerà favorire la collaborazione tra giudice e parti → il giudice chiede chiarimenti, interviene ecc.. (udienza ex art.183)
- Sempre per garantire l'uguaglianza bisogna vedere il processo come una serie di atti ed è necessario che, qualora il giudice rilevi delle questioni d'ufficio, le segnali alle parti per svolgere il
statuire sopra alcuna dom