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GRANDEZZE FOTOMETRICHE
FLUSSO LUMINOSO (Φ): quantità di energia luminosa emessa da una sorgente nell’unità di tempo
[lm] Luce monocromatica → Φ = K(λ) Φ = K V(λ) Φ [lm/nm]
o λ e,λ max e,λ
V(λ)
Luce eterocromatica → Φ = K Φ dλ = K Δλ ΣV Φ [lm]
∫
o max e,λ max i e,λi
INTENSITÀ LUMINOSA: flusso luminoso emesso in una data direzione → I = [cd]
Solido fotometrico: superficie delimitata dagli estremi dei segmenti proporzionali alle
o intensità della sorgente in diverse direzioni
Indicatrice di emissione: curva formata dall’intersezione tra il solido fotometrico e un piano
o passante per l’asse verticale del solido
LUMINANZA: rapporto tra l’intensità luminosa e la superficie emettente proiettata su un piano
perpendicolare alla direzione dell’intensità → L = [nit]
ILLUMINAMENTO: rapporto tra il flusso incidente su una superficie e la superficie stessa →
E = [lx] A: piano utile (circa 80 cm dal pavimento), ricevente il flusso
EMETTENZA LUMINOSA: rapporto tra il flusso emesso (o riflesso) da una superficie e la superficie
stessa → M = [lx s.b. - lux su bianco] A: area emettente
TEMPERATURA DI COLORE CORRELATA: temperatura assoluta di un corpo nero che irradia luce di
uguale tonalità a quella della sorgente [K]
RELAZIONI TRA GRANDEZZE FOTOMETRICHE
Emettenza e illuminamento - superficie opaca illuminata → M = = E ρ ρ :
fattore di riflessione della
l l
ρ =
superficie l
Luminanza e illuminamento - superficie opaca illuminata, luce diffusa → L = = = =
COMFORT VISIVO
COMFORT VISIVO: soddisfazione delle esigenze di ordine visivo espresse dall’utente, determinato da:
Prestazione visiva: velocità e accuratezza nello svolgimento di un compito visivo (osservazione di
oggetti nello svolgimento di una data attività)
Gradevolezza dell’ambiente: risulta dal rapporto tra
Luce (naturale e artificiale)
o Ambiente (caratteristiche dello spazio e delle superfici)
o Soggetto (attitudini, preferenze, aspetti psicologici)
o
Sicurezza (corrente elettrica)
CRITERI DI PROGETTAZIONE ILLUMINOTECNICA (norma UNI EN 12464)
Distribuzione delle luminanze: evitare
Luminanze troppo elevate → abbagliamento
o Contrasti di luminanza troppo elevati → variazioni di ada amento oculare → affa camento
o Luminanze e contrasti troppo bassi → ambiente monotono e non s molante
o
Illuminamento: scelto in funzione di ambiente, attività e compito visivo. Differenza significativa
ogni 1,5 lx. Per percepire volto umano 20 lx
Scala illuminamenti: 20-30-50-75-100-150-200-300-500-750-1000-1500-2000-3000-5000
o E
ILLUMINAMENTO MEDIO MANTENUTO (nel tempo l’illuminamento diminuisce) → = E M
m med
Emed: M:
illuminamento medio di progetto fattore di manutenzione
Illuminazione delle zone immediatamente circostanti e uniformità di illuminamento → per evitare
affaticamento visivo e abbagliamento molesto
Abbagliamento: dovuto a elevati gradienti di luminanza, può essere molesto e debilitante
Diretto: dovuto a sorgente luminosa di elevata luminanza nel campo visivo
o Riflesso: dovuto a riflessione della luce su una superficie lucida
o Riflesso da velo: riflesso su una superficie lucida del compito visivo
o
ABBAGLIAMENTO MOLESTO: valutato attraverso l’UGR (Unified Glare Rating) →
. ∑
UGR = 8log10 Lb: L: p:
luminanza di sfondo luminanza delle sorgenti indice di posizione di Guth
Aspetti del colore
Apparenza del colore: si riferisce al colore apparente della luce (temperatura di colore
o correlata) → calda <3300K ; intermedia 3300÷5300K ; fredda >5300K
Colore della luce: influenza la gradevolezza dell’ambiente. Diagramma di Kruitoff
o Basso illuminamento → luce calda
Alto illuminamento → luce fredda
Resa del colore: capacità della luce di riprodurre fedelmente il colore dell’oggetto
o illuminato. Indice di resa del colore Ra (di valore massimo 100)
Risparmio energetico → efficienza luminosa lampada + apparecchio. È da perseguire senza
2
compromettere gli aspetti visivi. Bisogna tenere potenza elettrica bassa (10-15 W/m )
SORGENTI E APPARECCHI PER L’ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO DELLE SORGENTI
Incandescenza → irraggiamento termico: qualunque corpo con temperatura superiore allo zero
assoluto emette radiazione elettromagnetica
Filamento di tungsteno percorso da corrente elettrica
o Tungsteno si riscalda ed emette radiazioni anche nello spettro visibile
o Il gas inerte nel bulbo ritarda l’evaporazione del tungsteno portando il filamento ad alte
o temperature
Il vapore di tungsteno condensa sulle pareti del bulbo che anneriscono
o La sublimazione del tungsteno provoca riduzione della sezione del filamento fino a rottura
o
Scarica nei gas → livelli energe ci degli ele roni eccita tramite energia
Tubo con elettrodi, gas e metallo (mercurio, sodio)
o Corrente elettrica applicata agli elettrodi mette in moto gli elettroni liberi nei gas
o Elettroni collidono con metallo → ionizzazione
o Corrente elettrica trasferita da gas a metallo
o
Solid state lighting (LED)
Substrato, strato n (ricco di atomi che cedono elettroni), strato attivo neutro, strato p (ricco
o di atomi che acquistano elettroni e lasciano al loro posto buche di carica positiva)
Corrente elettrica tra strati n e p → ele roni e buche confluiscono nello strato neutro e
o ricombinandosi emettono luce
Criteri di scelta: sicurezza, comfort, consumi energetici, costi di manutenzione
PARAMETRI DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI
Aspetti illuminotecnici
Flusso luminoso (Φ)
o Decadimento del flusso luminoso: flusso finale/flusso iniziale % → D = 100 [%]
o Indice di resa cromatica (Ra)
o Temperatura di colore correlata
o
Aspetti economici
Efficienza luminosa: rendimento flusso emesso/potenza elettrica → η =
o Durata media: periodo dopo il quale il 50% delle sorgenti in prova cessa di funzionare
o
Aspetti funzionali
Tempo di accensione e riaccensione: tempo che intercorre tra la chiusura del circuito
o elettrico e l’emissione del flusso
LE SORGENTI LUMINOSE OGGI
Incandescenti
Tradizionali
o A ciclo di alogeni: tungsteno evaporato si mischia con alogeni (bromo, iodio) formando
o alogenuri che si ridepositano sul filamento → dura molto di più
A scarica nei gas
Fluorescenti: mercurio eccitato produce radiazioni ultraviolette, che a contatto con polveri
o fluorescenti (fosforo) sono trasformate in radiazioni visibili (luce)
A ioduri metallici: additivi nei gas (ioduri di sodio o tallio) producono radiazioni di colori (λ)
o che il mercurio non riesce a produrre
A vapori di mercurio: a fluorescenza ma con alta pressione dei gas→ più luce
o A vapori di sodio: luce calda, elevata durata ma bassa resa del colore
o A induzione
o
Solid state lighting (LED)
APPARECCHI
Criteri di scelta: sicurezza, comfort, compatibilità estetica con l’ambiente, costi di manutenzione
Ripartizione del flusso luminoso: flusso sopra/flusso sotto
% %
Diretto semi-diretto
o % %
% %
Diffuso diretto-indiretto
o % %
% %
Indiretto semi-indiretto
o % %
Strumenti di controllo e distribuzione del flusso: riflettori, diffusori, lenti, schermi, rifrattori, filtri
Illuminazione diretta
Apparecchi: sospesi, a soffitto, incassati, al controsoffitto
o Caratteristiche: rendimenti elevati, effetto modellato, rischio abbagliamento, soffitti e
o pareti poco illuminati
Illuminazione indiretta
Apparecchi: piantane, a parete, sospesi
o Caratteristiche: luce diffusa, poco modellato, no abbagliamento, basso rendimento
o
Parametri caratterizzanti gli apparecchi:
Indicatrice di emissione: curva che rappresenta la distribuzione dell’intensità luminosa in
o un piano passante per il centro luminoso (sorgente)
APERTURA DEL FASCIO LUMINOSO: angolo entro il quale l’intensità luminosa emessa è >
o 50% del valore massimo
RENDIMENTO LUMINOSO: resa luminosa dell’apparecchio rispetto alla sorgente → ηa =
o Grado di protezione
o Classe di protezione elettrica
o Sicurezza termica
o
PROGETTO DELL’ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE
Obiettivo: definire il numero e la distribuzione degli apparecchi necessari
CALCOLO MANUALE
Metodo puntuale: illuminamento in un punto di un piano generato da sorgenti puntiformi, lineari
ed estese
Illuminamento diretto → E = = =
o p
Su una superficie orizzontale → E =
p
Su una superficie verticale → E = =
p
Illuminamento indiretto → E = Φt: ρm:
o flusso luminoso totale media ponderata
med,ind ∑
dei fattori di riflessione di tutte le superfici che compongono il locale
Metodo del flusso totale: illuminamento medio sul piano di lavoro generato da sorgenti disposte
E
uniformemente → Φ = : A: M:
illuminamento medio mantenuto area piano utile fattore di
t m
manutenzione
n°apparecchi → N = Φ /Φ Φ :
o flusso nominale delle sorgenti
t n n
FATTORE DI UTILIZZAZIONE(U): rapporto tra il flusso che raggiunge il piano utile e il flusso
o totale (si trova con tabelle e i) → U =
INDICE DEL LOCALE: dipende dalla geometria del locale → i =
o ( )
a, b: h:
larghezza e lunghezza del locale altezza degli apparecchi rispetto al piano utile
CALCOLO COMPUTERIZZATO (software Dialux)
Illuminamento puntuale e medio sul piano di lavoro
Illuminamento puntuale e medio su superfici verticali
Distribuzione delle luminanze
PROGETTO DELL’ILLUMINAZIONE NATURALE
SORGENTI
Sole → radiazione dire a. Radiazione visibile (λ = 0.38÷0.78 μm)
Efficienza luminosa → η = = Φ : Φ :
o flusso luminoso flusso energetico
n l e
Volta celeste → radiazione diffusa e riflessa dal terreno. E dipende dalla luminanza L. Modello di
cielo utilizzato: cielo coperto a luminanza costante
Illuminamento solare globale → E = E + E + E E :
illuminamento diretto proveniente da sole e volta
i d r,e r,i d
E : E :
celeste illuminamento riflesso da ostruzioni e superfici esterne illuminamento indiretto riflesso da superfici
r,e r,i
interne dell’ambiente
METODI DI CALCOLO
Metodi basati sul FATTORE DI LUCE DIURNA: valore percentuale che caratterizza illuminamento
,
,
interno rispetto all’esterno → FLD = = + + = SC + ERC + IRC