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Tipi di diritti reali

USO è un usufrutto da cui è escluso il frui, cioè la percezione dei frutti. Trattandosi di uso di un fondo rustico si ammette la possibilità di usare i frutti per sfamare la propria famiglia, fintanto che non infastidisca il dominus. L'uso di casa non ammette locazione al contrario dell'usufrutto.

ABITAZIONE

Creata da Giustiniano per risolvere la disputa se una casa data con clausola di habitatio potesse essere locata o meno, cioè se fosse un usufrutto o un uso. L'abitazione quindi ammette la locazione ma al contrario dell'usufrutto non si estingue per non uso o per capitis deminutio.

SERVITÙ PERSONALI

Si delineano in età giustinianea le servitù personali di opere dei servi e degli animali. Consente la locazione e si trasmette mortis causa, estinguendosi alla morte del servo o dell'animale.

Modi di costituzione dell'usufrutto sono:

  • legato per vindicationem
  • in iure cessio: in quanto

res nec mancipi incorporale− mancipatio: è possibile solo su res mancipi attraverso una doppia mancipatio, la seconda con la deductio− adiudicatio: in iudicium legitimum(diritto pretorio)− per pactiones et stipulationes: su terre provinciali− adiucatio: in iudicium imperio continens− traditio vel patientia: tolleranza difesa

In età giustinianea si usa solo il primo metodo e la traditio e il diritto diventa acquistabile tramite longi temporis praescriptio, mentre prima era inusucapibile.

Estinzione dell'usufrutto:− per morte e capitis deminutio del titolare− termine: il massimo è un secolo− confusione− perimento dell'oggetto− non uso: biennale o annuale a seconda se è bene immobile o mobile, in età giustinianea sono i termini della longi temporis preascriptio

La difesa del diritto sta nella vindicatio usus fructus o actio confessoria: è un'azione in rem e arbitraria

esperibile contro chiunque turbi l'esercizio del diritto.

SUPERFICIENasce in diritto giustinianeo e si configura in due situazioni, cioè nell'affitto di chiosche o botteghe ai mercanti (presuppone corrispondenza di un canone) o concessione di aree private su cui costruire in base allo schema contrattuale della locazione e della compravendita (con pagamento immediato e unico).

Sono quindi rapporti obbligatori che non offrono difesa diretta nei confronti di turbative, onde non resta che rivolgersi al locatore o al venditore. Nei confronti di questi cisi giova dell'azione contrattuale.

La difesa reale viene data dal pretore che in caso di concessione perpetua offre:

  • interdictum de superficiébus: difesa di stampo possessorio contro i terzi senza passare dal conduttore
  • actio in rem: garantisce contro qualsiasi possessore dell'edificio una tutela analoga alla rei vindicatio del proprietario.

In diritto giustinianeo si delinea la figura:

  • il

Il proprietario può alienare il fondo (gravato) - il diritto è trasmissibile tra vivi e a causa di morte - il superficiario deve un canone periodico detto solarium. Comunque sta di fatto che rimane il superficies solo cedit, e l'edificio è sempre in proprietà del dominus del fondo.

POSSESSO: è il potere su un bene che si manifesta in un comportamento corrispondente all'esercizio della proprietà. Ai fini del configurarsi di un possesso conta principalmente la presenza dell'animus possidendi, cioè l'atteggiamento del rapporto del dominus con la res e non il mero corpus, cioè la disponibilità immediata del bene; in quest'ultimo caso si hanno le figure del detentore (naturalis possessio o possessio pro alieno): essi sono impossibilitati ad usucapire. L'unico caso in cui detentori possono agire per il possesso solo il creditore pignoratizio, il sequestratario (che detiene cosa oggetto di un giudizio).

e il precarista (che riceve in concessione graziosa e gratuita un terreno pubblico o un fondo di un privato a sua discrezione). In pratica si possono avere queste soluzioni: - animus+corpus: possesso - solo corpus: detenzione - solo animus: talvolta è idoneo a mantenere il possesso Oggetto del possesso: sono le stesse cose su cui si può esercitare la proprietà, quindi si escludono cose extra commercium e persone libere, anche se in potestà (si ha possesso però sul libero che si ritiene schiavo in buona fede). Acquisto del possesso: La possessio si acquista con corpus ed animus assieme, anche solo con l'animus se ci si accorda che il corpus stia altrove, e comunque non dev'essere inteso come insistenza fisica ma valgono i criteri medesimi della traditio. Perché si acquisti il possesso si richiede capacità giuridica e capacità di intendere e volere: si escludono quindi il furiosus e l'impubere a meno che per.

quest'ultimo nonintervenga l'auctoritas tutoris.Si acquista inoltre tramite sottoposti, anche servi altrui o persone libere se posseduti in buona fede.Per gli altri soggetti liberi si acquista ad opera del tutore per il pupillo e tramite procurator omnium bonorum.Conservazione del possesso: in alcuni casi avviene solo animo (es: schiavo in fuga). Inoltre la follia sopravvenuta non fa perdere il possesso. La conservazione tramitedetentore si conserva con animus proprio e corpus altrui.Perdita del possesso: deve avvenire:

  • animus et corpore: in caso di traditio
  • solo corpore: se la cosa è rubata
  • solo animo: quando si desiste dalla volontà di possedere il bene che rimane sotto mano
  • traditio brevi manu: per tramutare il detentore in possessore, che non può diventarlo autonomamente per semplice mutamento volitivo

Difesa del possesso: gli interdetti possessori sono divisi in:

  • adipiscendae possessionis: per acquistare un possesso
  • Mai avuto− retinendae possessionis: per conservare il possesso− reciperandae possessionis: per recuperare il possesso

    1. interdictum uti possidetis (come possedete): è il più antico, sorto per tutelare il possesso di ager publicus. E' un ordine del magistrato rivolto ad entrambi icontendenti: si richiede che il possesso rimanga (o ritorni) a chi lo ha (ottenuto) senza violenza o clandestinità. Si poteva invertire la situazione possessoria conla exceptio vitiosae possessionis. L'ottenimento violento del possesso è relativo solo allo spossessato, mentre contro il terzo il violento sarà comunqueprotetto. Fu anche utilizzato per decidere chi dovesse essere possessore (col relativo vantaggio probatorio) nel giudizio di rivendica
    2. interdictum utrubi (in quello dei due luoghi): riguarda il possesso dei beni mobili ed è anche questo duplice: vincitore del giudizio è chi ha più a lungoposseduto la cosa
    nell'ultimo anno in modo non vizioso (e si può aggiungere anche la possessio iusta del dante causa)
    1. interdictum unde vi (donde con la violenza): a funzione recuperatoria va a vantaggio dello spossessato con la forza. Tuttavia può opporre l'eccezione di possesso viziato chi a sua volta era stato privato violentemente del possesso
    2. interdictum de vi armata: come il precedente con l'impossibilità di opporre eccezione
    In epoca postclassica le difese possessorie e reali tendono a mischiarsi. Giustiniano recupera l'interdictum uti possidetis, esteso anche alle cose mobili e toglie la possibilità di opporre l'eccezione all'interdictum unde vi. Inoltre si tese a considerare anche il concetto di possesso dei diritti, chiamato quasi possessio. OBBLIGAZIONI Le obbligazioni in diritto romano vengono considerate da Paolo come ciò che costringe un altro nei nostri confronti a dare, fare, prestare qualcosa. Difesa per i rapportiobbligatori sono le actiones in personam.
    Origini: le obbligazioni pare abbiano origine da tre figure: vaedes, praedes e nexum. I primi due erano degli ostaggi processuali che garantivano la comparizione del convenuto e altre varie prestazioni. Il nexum invece veniva compiuto da chi si metteva in condizione paraservile (atto per rame e bilancia) verso chi gli aveva prestato denaro, liberandosene quando avrebbe soddisfatto il creditore.
    La prima forma di obligatio compiuta è la sponsio, che inizialmente aveva solo funzioni di garanzia (che poi comunque mantenne); inoltre il termine sponsor non indicava il debitore principale ma il promittente in garanzia. Già dal tempo delle XII tavole la sponsio andò a far carico del soggetto passivo il debito e la responsabilità.
    Contenuto dell'obbligazione:
    • dare: il verbo dare significa l'obbligo di trasmettere la proprietà o la costituzione di altro diritto reale; altra valenza è la restituzione
    della cosa detenuta a chi ne è proprietario; facere: ampia valenza, può essere il compimento di un'opera, una prestazione lavorativa, l'astensione da un comportamento o la trasmissione del possesso di una cosa (assimilandosi al dare); praestare: a volte corrisponde con i due precedenti, altre volte significa "stare responsabile per", "rispondere di". Requisiti dell'obbligazione: possibilità: dev'essere possibile altrimenti non sorge. L'impossibilità può essere di natura fisica o giuridica; liceità: è invalida l'obbligazione vietata o contraria ai boni mores. Va distinta la prestazione illecita (promessa di rubare) dalla causa illecita (promessa compenso per fare furto): nel primo caso è invalido anche il negozio di stretto diritto come la stipulazione, nel secondo il negozio è valido ma si può inattivare con la tutela pretoria (denegatio o
    1. exceptiones) - determinatezza: la prestazione dev'essere determinata o determinabile. La determinazione può essere anche intesa come stima, distinguendo
      1. arbitrium merum: la determinazione dello stimatore è del tutto libera, è escluso se la stima è rimessa ad una delle parti
      2. arbitratus boni viri: è valutata con criterio oggettivo, parametrata sul criterio del galantuomo e quindi sindacabile
    2. patrimonialità: dev'essere suscettibile di valutazione in denaro

    Da notare è che è impossibile che un soggetto possa contrarre un'obbligazione che sorga in capo all'erede. Tale divieto veniva aggirato tramite un adstipulator o un pactum de non petendo.

    Tipi di obbligazioni:

    • alternative: è l'obligatio che ammette più di una possibile prestazione, la cui scelta è demandata ad una delle parti. Se è demandata ad un terzo si configura un rapporto condizionato (al compimento e al

    tenore della scelta). Se una prestazione diviene impossibile e la scelta spetta al debitore l'obbligazione ricade sull'altra, se spetta al creditore è uguale, ma se l'impossibilità è causata dal debitore può chiedere

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A.A. 2011-2012
24 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher flaviael di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Santucci Gianni.