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JEAN DOMAT
La sua opera è costituita da due parti. La prima parte intitolata "Leggi civili nel loro ordine naturale" è divisa in 3 volumi, la seconda parte intitolata "Diritto pubblico seguendo le leggi civili nel loro ordine naturale" è apparsa postuma in 2 volumi. Ideologia RAZIONALISTA: Domat intende mettere in ordine tutto il diritto vigente e per farlo si basa principalmente sul diritto vigente nella sua regione che si basa sulle consuetudini. Domat vuole procedere alla sistemazione unitaria di tutto questo materiale su base razionale attraverso l'impiego di tutti gli strumenti a disposizione. Tra questi ultimi il principale è stato la ratio legis (in francese "esprit des loix"). Domat distingue le leggi in: - Leggi immutabili: sono leggi naturali che sono talmente giuste sempre e per tutti che nessuna autorità può cambiarle o abolirle - Leggi mutabili: sono quelle che un'autorità legittima può cambiare o abolire.Può Leggi arbitrarie stabilire, cambiare o abolire secondo il bisogno. Le leggi naturali derivano da 2 principi connaturati negli uomini:
- Principio contenuto nella legge che spinge al sommo bene, cioè a Dio
- Principio rappresentato dalla legge che comanda gli uomini ad amarsi tra di loro
Da questi due principi naturali e innati derivano tutte le altre leggi naturali attraverso un processo di concatenazione naturale. Tale processo di derivazione era guidato dalla ragione umana. Domat però mette in evidenza che mentre i due principi di partenza erano immediatamente conoscibili da tutti, le regole che dovevano derivare da questi due principi si erano rivelate alla ragione gradualmente e molto lentamente. La ragione umana, accumulando nei secoli le proprie esperienze aveva formato un deposito di leggi naturali e immutabili che aveva scoperto nel tempo progressivamente. Questo deposito risultava per la massima parte costituito da leggi naturali, quindi da leggi che
regolavano per di più le relazioni tra privati. Il diritto pubblico era per Domat arbitrario, mutevole ed estraneo del tutto dal diritto naturale. Domat inizia il riordinamento dal diritto privato rispetto al diritto pubblico per una questione di UTILITÀ: trova più conveniente riordinare le norme relative alla disciplina dei privati per poi servirsi di esse al fine di riordinare il diritto pubblico ma anche perché se il diritto naturale consta di principi primi, questi principi primi si trovano maggiormente nel diritto privato.
Il ritorno al diritto naturale richiede di sfondare il diritto privato da ciò che naturale non è. La parte di diritto romano vigente in Francia è costituita quasi totalmente da regole del diritto naturale e con ciò Domat identifica il diritto romano con il diritto privato naturale. Essendo il diritto naturale un diritto di ragione, poiché costituito dal cumulo delle esperienze degli uomini e, poiché il
Il diritto romano è il più grande deposito storico di esperienze, di ragionamenti, di scienza. Il diritto romano e il diritto naturale coincidono. Il diritto romano è naturale. "Leggi civili nel loro ordine naturale" è un'opera divisa in 3 volumi: 1) Il primo è un libro preliminare, diviso in 3 titoli: 1) regole del diritto 2) regole delle persone 3) regole delle cose 2) Il secondo libro riguarda il diritto privato ed è diviso in 2 titoli: 1) successioni 2) obbligazioni 3) Il terzo libro riguarda il diritto pubblico ed è diviso in 5 titoli: 1) al governo e alla polizia generale dello Stato 2) agli ufficiali 3) ai crimini e ai delitti 4) all'ordine giudiziario e all'istruzione dei processi civili 5) all'ordine giudiziario e all'istruzione dei processi penali. Il libro preliminare ha un'importanza strutturale perché configura il diritto come sistema di regole che hanno in comune una struttura. TaleLa struttura consiste nel fatto che le regole disciplinano i comportamenti considerando le persone per certe loro qualità e distinzioni. Una legge è una proposizione che attribuisce cose, in base a qualche loro attributo, ad una persona, in base ad un suo attributo. Ne deriva una distinzione tra:
- Qualità naturali sono: il sesso, la qualità di padre, la qualità di fisicamente normale, la qualità di insano di mente, la qualità dell'età.
- Qualità arbitrarie sono: quelle di libero o di servo, quelle di gentiluomo, di borghese, di maggiorenne legale, di padrone dei propri diritti, di morto civile.
Il sistema delle leggi connette cose a persone secondo qualità naturali. E poiché le relazioni giuridiche determinate da simili regole sono soltanto le obbligazioni e le successioni, ecco che il diritto naturale civile romano privato si riduce.
alle sole obbligazioni e successioni. Nella disposizione delle materie non vi è un posto specifico per i diritti reali e in particolare per la proprietà. I beni sono contemplati come cose e non come diritti su cose. Per Domat o diritti su cose sono obbligazioni e successioni e tutto ciò che resta fuori dal diritto privato confluisce nel diritto pubblico.
ROBERT JOSEPH POTHIER- Ideologia RAZIONALISTICA: Pothier cercò di sistemare il diritto comune in uno schema simile a quello di Domat quindi proseguì la messa in ordine del diritto romano ma, coltivando esclusivamente il diritto privato, sviluppò un'imponente casistica. L'autore collega tutti gli aspetti disposti disordinatamente ai vari istituti cui si riferiscono. Pothier mirava a far sì che il diritto francese fosse unico e vigente in tutto il regno.
Pothier si occupa solamente della riordinazione delle materie di diritto civile e mostra in diverse riprese di preferire lo schema delle
istituzioni gaiane e giustinianee (persone, cose, azioni) rispetto a quello domatiano (persone e cose, obbligazioni, successioni). Pothier giunge alla creazione di alcune parti di questo diritto unico attraverso un'operazione di unificazione terminologica: la terminologia apparentemente romanistica viene mutuata in parte dalle definizioni concettuali già date da Domate in parte viene ricostruita dallo stesso Pothier. La metodologia di Pothier consisteva nell'unificazione descrittiva dei diritti distinti. I diritti distinti erano quello consuetudinario e quello scritto. Pothier cerca di sottoporre questi due diritti a un trattamento che rendeva più sfumate le differenze tra i due mondi giuridici. Dal groviglio di consuetudini discordanti cerca di far emergere una base giuridica unitaria. Cerca poi di collegare le varie consuetudini con le altre e poi con il diritto romano. Pothier di quella che sarà poi la codificazione. ILLUMINISMO GIURIDICO 6 MONTESQUIEU - Una delleUna delle opere più importanti di Montesquieu fu "Lo spirito delle leggi", la cui architettura si ispira all'architettura adottata da Domat nella sua opera. Il senso di una regola, ossia il suo collocarsi nell'unità del sistema, è ciò che colpisce Montesquieu. Egli si focalizza sulla diversità, e non sull'unità, dei sistemi organizzativi giuridici. I rapporti di giustizia sono necessari e derivano dalla natura delle cose. Montesquieu ha una concezione antivolontaristica: vi sono leggi che precedono logicamente le leggi positive in quanto precedono la costituzione della società. Esse sono la legge del sostentamento, la legge dell'amore e la legge della ricerca della società. Esse, proprio perché precedono la società, cessano di essere leggi una volta che la società si forma.
È costituita.rapporti giuridici necessari che derivano dallaAnche le leggi positive sono inatura delle cose. Le leggi positive sono le relazioni naturali che si determinanonello stato di società che è caratterizzato dall’ineguaglianza e dal conflitto.Montesquieu raggruppa le leggi positive in 3 classi:
- Diritto delle genti gli uomini, considerati abitanti di un pianeta che contiene svariati popoli, trovano le proprie leggi nelle relazioni intercorrenti tra i vari popoli.
- Diritto politico gli uomini, considerati come viventi in una società che deve essere mantenuta, trovano le proprie leggi nelle relazioni intercorrenti tra Stato e cittadini e tra vari organi dello Stato.
- Diritto civile relazioni intercorrenti tra i privati.
La legge in generale è la ragione umana in quanto governa tutti i popoli della terra. Le leggi politiche e civili di ciascuna nazione non devono essere che i casi particolari cui si applica questa ragione umana. Esse
Devono essere talmente proprie al popolo per il quale sono fatte, che è del tutto casuale se quelle di una nazione possono convenire ad un'altra. I sistemi di legge particolari sono funzioni di una serie di variabili come la forma di governo, le caratteristiche fisiche e climatiche del territorio, l'economia, il grado di libertà che la costituzione può tollerare, la religione degli abitanti, le loro inclinazioni, il loro numero, i loro costumi e le loro maniere. Montesquieu giunge a scalfire quella concezione secondo cui il diritto delle genti è per eccellenza diritto naturale, è uno e uno solo e non è creato, bensì solo accettato dalle singole comunità. L'autore parla infatti di diritti delle genti. Per quanto riguarda la concezione del diritto di un popolo come sistema unitario bisogna, secondo Montesquieu, esaminare le leggi dal punto di vista dei loro rapporti con tutti quei fattori di cui le leggi sono.
Rapporto tra leggi e forme di governo
3 forme di governo:
- Repubblica - la sovranità risiede nel popolo (democrazia) oppure in una parte di esso (aristocrazia). Il sentimento è la virtù. Si ha quando governa un solo soggetto per mezzo di leggi fisse e stabilite. Nel governo monarchico è essenziale la presenza di poteri intermedi subordinati e dipendenti, poiché se nello Stato vi è solo la volontà momentanea e capricciosa di uno solo, nulla può essere fisso e nessuna legge può essere fondamentale. Il sentimento è l'onore.
- Monarchia - si ha quando governa un solo soggetto senza legge o regole ma secondo il suo capriccio. Il sentimento è la paura.
- Dispotismo - Montesquieu parla di stati moderati, intendendo con questa espressione sia le monarchie sia le repubbliche.