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CONTEGNO:
rivolto a noi stessi per RITUALI di RATIFICA
mostrare agli altri di X es. congratulazioi
saper stare nella società RITUALI di ACCESSO
X es. cenno di saluto
• 8 TIPI DI TERRITORIO DEL SELF -> territori che sono esposti alla minaccia di violazioni
1) SPAZIO PERSONALE: spazio che circonda l’individuo e lo segue
2) NICCHIA: spazio all’interno del quale l’individuo ha pretese temporanee ma esclusive, non segue l’individuo
3) SPAZIO D’USO: spazio che un individuo occupa durante un’azione
4) TURNO: x es. coda agli sportelli
5) GUAINA: pelle + vestiti, segmentata in maniera differente x es. gomito ≠ sedere
6) RISERVA DI POSSESSO: effetti personali che sono un’estensione del Sé
7) RISERVA DI INFORMAZIONE: informazioni personali (privacy)
8) PRETESA CONVERSAZIONALE: scegliere chi può invitarmi a conversare o chi può entrare nella conversazione
• 8 TIPI DI CONFINI DI TERRITORIO DEL SELF
1) CENTRALI: effetti personali come segnaposto
2) DI CONFINE: x es. bracciolo della poltrona al cinema
3) INCORPORATI: oggetti marchiati col proprio nome
• la scorretta esecuzione di un rituale di discrezione e la mancanza di applicazione delle sue norme
implica una o più violazioni della sfera sacrale
=> 6 TIPI DI VIOLAZIONE DEI TERRITORI DEL SELF
1) POSIZIONE: distanza di sicurezza oltrepassata
2) TOCCO: corpo toccato, violato da altri corpi
3) PENETRAZIONE VISIVA: fissare qualcuno a lungo
4) PENETRAZIONE SONORA: suoni, grida, urla..
5) PENETRAZIONE CONVERSAZIONALE: intromissione in un discorso o importunare qualcuno
6) SECREZIONI CORPOREE
=> il disturbatore deve riparare a una potenziale rottura del normale andamento dell’interazione
attraverso giustificazioni, scuse... L’individuo agisce per confermare di essere giudizioso
=> INTERSCAMBIO DI RIPARAZIONE -> e competente, prendendo le distanze dal self che ha
commesso la violazione
• 3 GLOSSE DEL CORPO -> “note di commento” con le quali si prendono le distanze dal self
1) GLOSSA DI CIRCOSPEZIONE: distogliere lo sguardo o fingersi assortiti quando si accorge che lo stiamo fissando
2) GLOSSA DI ORIENTAMENTO: -> quando fissiamo ad esempio i piani sull’ascensore
3) GLOSSA DI ESAGERAZIONE: per esibire in modo che tutti sentano il mio disagio x es che stupido!
• L’IDENTITA’ NON É STABILE MA SI EVOLVE DURANTE LE INTERAZIONI NEL CORSO DELLA VITA
• METAFORA DEL TEATRO: l'essere umano mette in scena sé stesso, cioè quello che vuole
rappresentare di sé agli occhi degli altri, attraverso dei modi di fare.
- spazio di ribalta e spazio di retroscena
- ATTORE ≠ PERSONAGGIO => attore: gestisce il retroscena e ha il compito del controllo delle
..........................................................impressioni, supporto biologico per il personaggio;
..............................................personaggio: immagine di se presentata agli altri (il self), ogni
.....................................................................volta che un individuo entra in contatto con altri
.....................................................................diviene personaggio
• INTERAZIONI FACCIA A FACCIA -> situazioni in cui più individui sono fisicamente presenti insieme
• INTERAZIONE NON FOCALIZZATA -> mera compresenza di persone
• INTERAZIONE FOCALIZZATA -> situazioni in cui gli attori sociali mostrano reciproca consapevolezza
.........................................................dell’altrui presenza e interagiscono tra loro
• INFORMAZIONE ESPRESSA: linguaggio del corpo involontario, informazioni che trasudiamo
INFORMAZIONE COMUNICATA: linguaggio parlato per trasmettere informazioni
• CONTESTO: indispensabile per capire ciò che avviene nell’interazione faccia a faccia e per
.......................comprendere come ci si deve comportare
FRAME:
• cornice cognitiva che applichiamo attorno agli eventi per spiegarli
“che succede qui?” rispondo applicando un frame che dia senso agli avvenimenti
> analizzo la situazione utilizzando schemi mentali derivati dalle mie esperienze precedenti
=> ognuno ha una visione diversa della realtà in base alle sue esperienze
=> non esiste una “verità vera”
FRAME PRIMARI -> cornici che organizzano il mondo della realtà quotidiana
NATURALI -> determinati dal mondo fisico (età, sesso, giorno, notte..)
SOCIALI -> determinati dal mondo sociale (bene, male, sicurezza, pericolo..)
FRAME SECONDARI -> cornici attorno al frame primario che ne modificano il significato
X es. finta battaglia
KEYINGS ->trasformazioni lecite da frames prima a frames secondari
FABRICATIONS -> trasformazioni illecite nelle quali solo alcuni individui sono a
...............................................................conoscenza della modifica avvenuta
- MODELLO MICROSOCIALE DEL FRAME: utilizzo il frame anche per deresponsabilizzarmi
- MODELLO MACROSOCIALE DEL FRAME: noi conosciamo la realtà in base ai confini fissati da chi
...........................................................................ha il potere (MEDIA) => realtà costruita socialmente
EMITTENTE = FORMATO DI PRODUZIONE
• Animatore -> chi emette fisicamente il messaggio, macchina fonica
3 FUNZIONI: - Responsabile -> entità sociale a cui il messaggio può essere imputato
Autore -> chi formula materialmente il messaggio
RICEVENTE = SCHEMA DI PARTECIPAZIONE
• ASCOLTATORI RATIFICATI ASTANTI
ASCOLTATORI NON RATIFICATI ORIGLIANTI
GARFINKEL:
ETNOMETODOLOGIA: studio dei metodi utilizzati dagli individui per rendere
•
..........................................spiegabile, intellegibile, la realtà che li circonda
ESPERIMENTI DI ROTTURA: provo a rompere la normalità togliendo le parentesi, gli
•
....................................................aspetti dati della nostra realtà, per capire come viene
.................................................... prodotta anche in casi di anormalità
-> noi cerchiamo sempre di normalizzare le cose
2 ETNOMETODI: -> modi in cui giustifichiamo, ricuciamo la normalità rotta
• - INDICALITA’ -> il significato di ogni cosa per essere compreso deve essere riferito al
contesto in cui questa cosa si trova, il contesto è essenziale per la
comprensione ma deve essere dato per scontato che le persone sappiano
cos’è
- RIFLESSIVITA’ -> le persone tendono a interpretare ciò che accade in una determinata
situazione come il caso particolare di un qualcosa di più generale
l’etnometodologia toglie le parentesi che mettiamo in tutto ciò che facciamo,
•
svelandoci come facciamo a metterle
=> PROCEDURE DEL RAGIONAMENTO DI SENSO COMUNE CHE CI PERMETTONO DI METTERE LE
PARENTESI:
- clausola dell’et cetera
- procedure ad hoc
- pratiche di glossa
GOFFMAN GARFINKEL
- ESAMINA IL PRODOTTO GIA’ FINITO - ESAMINA LA NORMALITA’ “FACENDOLA
(NORMALITA’) ESPLODERE”
ANALISI CRITICA DEL DISCORSO (cda): STUDIA COME IL LINGUAGGIO VENGA
USATO PER DIRIGERE, CONTROLLARE
LA SOCIETA’
FOUCAULT:
• DISCORSO = COSTRUZIONE DELLA REALTA’
• LINGUAGGIO = INSIEME DEI DISCORSI PRONUNCIATI O SCRITTI IN UN DETERMINATO PERIODO
STORICO => è il linguaggio stesso a definire i propri oggetti
• LEGAME TRA DISCORSO E POTERE: l’ordine del discorso, in quanto delimita lo spazio del dicibile,
non è solo espressione del potere ma anche generatore di esso
MITCHELL:
• IDEOLOGIA = STILE DI VITA
- è falsa coscienza, sistema di rappresentazioni simboliche che riflette una situazione storica di
dominanza da parte di una classe sociale
- è la struttura dei valori e degli interessi che informano ogni rappresentazione della realtà
N.B ognuno con diversi vissuti può avere diverse visioni della realtà
=> le ideologie offrono schemi di rappresentazione comuni ai partecipanti di uno stesso
gruppo, che si manifestano e si costruiscono nei discorsi di questo gruppo
• IDEOLOGIA ∞ SOCIETA’ ∞ COGNIZIONE ∞ DISCORSO
VAN DIJK: MEMORIA EPISODICA -> deposito delle conoscenze individuali derivanti da
esperienze soggettive o modelli mentali
• in un discorso MEMORIA SOCIALE -> rappresentazioni sociali (atteggiamenti, ideologie..) che
l’individuo condivide con i membri di un gruppo
+ IDEOLOGIA -> struttura dei valori e degli interessi che danno forma alle nostre
rappresentazioni della realtà
• attraverso i discorsi è possibile esercitare un controllo, influire sulla costruzione dei modelli mentali
individuali e sulle rappresentazioni sociali