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Backgrounds". Passa gran parte del suo tempo a Parigi, nel peridio
della bell' epoque, interrotta però bruscamente dallo scoppio della
Prima Guerra Mondiale.
L'approccio dell'opera "Ville italiane" è molto romantico, perchè è
presenta una riflessione sulla decandenza senza dare speranza ad
una rinascita. La Wharton vuole eliminare il filtro romantico, ed
elaborare una scrittura più scientifica, vuole essere oggettiva nella
descrizione dei paesaggi, vuole quindi evitare di applicare alle
descrizioni i suoi stati d'animo e i suoi sentimenti, per essere il più
oggettiva possibile nelle sue descrizioni.
Si vuole distaccare da quello che dicono le guide, abbiamo infatti
prima l'immagine e poi la sua realizzazione (reificazione); Oscar
Wild diceva "l'arte viene prima della natura". Quindi la scrittrice
vuole descrivere le immagine e i paesaggi che vede, senza quindi
essere influenzata dalla loro realizzazioni e rappresentazioni.
Il suo viaggio inizia dalla Svizzera, perchè la Wharton ha bisogno
di confrontare la Svizzera con l'Italia. La scrittrice evita le grandi
città d'arte, ma preferisce le piccole località, che sono
raggiungibili attraverso le vie di comunicazione (la scrittrice
americana disdegna le tappe rituali, le città d'arte come Roma e
Firenze, Napoli e Bologna. Lei cerca luoghi sconosciuti alle
classiche guide, spesso ardui da raggiungere ).
La scrittrice comincia con la discesa dall'Engadina a Chiavenna,
un breve passo che però permette ai suoi occhi acuti di notare
subito la differenza tra la Svizzera dove «non è facile scoprire un
angolino trascurato dai turisti» e l'Italia. Per esempio gli
ordinatissimi «vigneti svizzeri che danno l'idea di un paradiso di
anziane zitelle» come sono diversi dai campi italiani che
«ricordano il pacioso ruminare, una generazione dopo l'altra, del
bestiame» e come sono diversi «gli esili profili delle Alpi italiane
che un lungo meditare pare abbia riempito di rughe!».
Tre principali filoni che segue l'opera della scrittrice: 1) sguardo
turistico della Wharton; 2) gli italiani e il loro territorio per la
Wharton; 3) differenza tra l'Italia e la Svizzera.
Distinzione tra FRONT REGION (il paesaggio visto dagli occhi
dei turisti) e BACK REGION (la vita quotidiana degli autoctoni)
p3/4: descrizione negativa del paesaggio italiano (sporcizia delle
strade, ordore maleolente ed erbacce lungo le mura scolorite); si
notano i pregiudizi sull'Italia, e la descrizione diventa più negativa
quando la scrittrice si accorge che in quel paesaggio sono assenti i
cipressi, diventanti degli stereotipi del paesaggio italiano;
p5: differenza paesaggio svizzero e paesaggio italiano: metafora
del pranzo;
p7: approccio naturale: guarda il rapporto tra gli uomini e
l'ambiente; sembra che i contadini siano un tutt'uno con la natura e
con il paesaggio;
p13: Spluga era troppo vicino all'Italia, e risentiva delle sue
infulenze;
p20: conosce i paesaggi italiani dai quadri, tanto che le sembra di
essere in una galleria d'arte/descrive gli italiani come rumorosi e
socievoli, stereotipandoli;
p24: descrizione soggettiva di Lady Mary (scrittrice e viaggiatrice)
di Lovere; "il flusso di impressioni e di memorie è a volta così
potente che l'osservazione si perde in mere sensazioni";
p26/28/30/31/32/34: i turisti preferiscono le grandi città, perchè al
di fuori di queste non c'è nulla da vedere, non c'è nulla di
interessante (atteggiamento turistofilo (pscicocentrico), seguire la
moda di quel tempo)
p39: vede il paesaggio italiano come una patina, vuole
sottolineare che questo paesaggio ha una sua caratteristica, ha una
sua identità, ha quel quid che rende caratteristico una regione e un
luogo; ha saputo cogliere l'anima del luogo, non riuscendo quindi
a rimanere obbiettiva nella descrizione dei paesaggi, ma inserendo
anche un qualcosa di personale, di soggettivo;
[p50/51: descrizione eremiti, tre tipi di eremiti]
p59: eludere le guide turistiche (rossi volumi): turismo alternativo,
l'Italia è un luogo di antica civiltà; scoprire quelle zone che sono
sfuggite alle guide turistiche;
p61/62: visita un santuario isolato in Toscana (atteggiamento
turistofobico della Wharton); paesaggio italiano paragonato ad
un'opera d'arte;
p75: descrizione Parma; anche passeggiando si può ammirare la
bellezza dei paesaggi italiani, la bellezza delle sue città, dei suoi
edifici;
p87/88: Marzo, mese più bello dell'anno; paesaggio latino,
bagnato di fresco da correnti di aria limpida;
p100: nella mente della scrittrice ci sono le immagine dei paesaggi
descritti nei romanzi e dipinti sui quadri;
p107: per la Wharton il pittoresco è il medievale;
p115: Certosa di Pavia: luogo troppo turistico, ha perso quel quid,
quella autenticità, e non può essere inclusa nella categoria del