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Teorie della comunicazione
Shannon e Weaver: modello matematico della comunicazione.
Watzlawick, Bateson e Jackson (Scuola di Palo Alto): pragmatica della comunicazione.
Teoria approfondita Scuola di Palo Alto, studia l'individuo nel rapporto con gli altri, dando molta importanza al contesto.
Il comportamento comunicativo assume significati diversi in base al sistema di relazioni in cui la persona è inserita in quel momento. Un sistema relazionale è retroattivo e si autoregola: il comportamento di ognuno influenza ed è influenzato da quello degli altri. Gli assiomi (5) sono le proprietà fondamentali della comunicazione:
- Non si può non comunicare: anche l'inattività, il non prestare attenzione e il silenzio sono messaggi;
- Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione, il secondo classifica il primo ed è quindi metacomunicazione: l'aspetto di relazione comunica il modo in cui il messaggio deve essere assunto;
Basata sulla differenza, la comunicazione rischia di diventare rigida.
Teoria di confronto
Modello matematico: la comunicazione è vista come una mera trasmissione di informazioni, che avviene per stadi successivi = fonte del messaggio > trasmettitore - segnale > canale (fonte del rumore = malintesi, stereotipi, distorsioni, aspetti che sporcano il messaggio) - segnale > filtro (seleziona parti del messaggio) > recettore > destinatario. È un sistema a feedback (positivo o negativo, se rispettivamente aumenta o diminuisce la quantità di informazioni veicolate). Utile la ridondanza, la ripetizione intrinseca del messaggio per facilitarne la decodifica.
Esame Di Stato Psicologia
Motivazione
Definizione
Stato interno che attiva, dirige e mantiene il comportamento. Si dividono in primarie, che includono tutti i bisogni fisiologici, come mangiare e dormire, e secondarie, che sono influenzate dalla cultura e dall'apprendimento sociale, come il bisogno di appartenenza.
Si differenziano dai riflessi e dagli istinti, che sono risposte fisiologiche di adattamento. La motivazione estrinseca è quella che dipende da rinforzatori esterni. La motivazione intrinseca, invece, deriva direttamente dall'attività che si sta svolgendo o dai propri desideri personali.
Autori di riferimento:
- Freud: teoria energetico-pulsionale
- Bandura: self-efficacy
- Maslow: piramide dei bisogni
Teoria approfondita:
Bandura. La motivazione è la capacità individuale di dirigersi e regolarsi in accordo con gli standard personali, traendo vantaggio dall'esperienza e concorrendo attivamente alla costruzione della personalità. Bandura pone l'enfasi sulle aspettative personali come determinanti fondamentali delle nostre azioni ed emozioni. Ha preso particolarmente in esame le aspettative che riguardano il sé, ovvero le percezioni sulle proprie capacità di azione in situazioni future. Esse si distinguono in: aspettative
di risultato: convinzioni sulle ricompense/punizioni che si riceveranno se si adotta un certo tipo di comportamento; aspettative di autoefficacia (self-efficacy): convinzioni sull'essere effettivamente in grado di adottare un certo comportamento. I suoi studi lo hanno portato ad affermare che le aspettative di autoefficacia influenzano causalmente il comportamento più delle reali capacità del soggetto, per questo esse sono la tipologia di spinta motivazionale più importante. Le aspettative di autoefficacia agiscono sull'esperienza e sull'azione in quattro modi diversi: 1. Selezione: influenza gli obiettivi che gli individui scelgono per se stessi; 2. Impegno, perseveranza e prestazione: più autoefficacia = maggiore impegno e persistenza = prestazioni migliori; 3. Emozione: permette di affrontare i compiti con uno stato d'animo migliore (meno ansia e tendenza alla depressione); 4. Coping: permette di affrontare in modo migliore lo stress e le difficoltà.- Bassa self-efficacy
- Sovrastima della difficoltà dei compiti, quindi scarsa pianificazione e maggiore stress
- Incostanza e imprevedibilità
- La prestazione è scoraggiata dagli ostacoli
- Il fallimento è dovuto alla propria incapacità
- Alta self-efficacy
- Migliore pianificazione
- Gli ostacoli fanno aumentare l'impegno
- Il fallimento è dovuto a fattori esterni
Punti di forza:
- Interesse per le influenze situazionali sul comportamento (non Freud, Piaget, teorie dei tratti)
Punti di debolezza:
- Analisi inadeguata dello sviluppo cognitivo: bisogna approfondire il modo in cui è organizzato il pensiero del bambino e come tale organizzazione cambia nello sviluppo, poiché il livello cognitivo
Pone limite alla considerazione sia dei processi cognitivi caldi all'apprendimento per modellamento (emozioni e motivazioni) che freddi (natura del pensiero). Le descrizioni inadeguate in ambienti naturali ipotesi di modelli di cambiamento proposti si riferiscono alla teoria psicologica con le maggiori possibilità di verifica. È poco ecologica.
Sviluppi successivi sono responsabili di molta dell'attuale ricerca sul comportamento sociale dei bambini, nell'area dell'aggressività, dello sviluppo di genere, delle relazioni tra pari, del comportamento prosociale e dell'influenza dei media.
Teoria di confronto con Freud. La pulsione è la rappresentazione psichica degli stimoli corporei, i quali provocano una sensazione di tensione che richiede immediato soddisfacimento. Le componenti pulsionali sono quattro: la fonte, o zona di eccitamento, che contempla anche un processo fisico-chimico; la meta, che è sempre
l'eliminazione della tensione; l'oggetto, il tramite per raggiungere la meta, che può essere reale o fantasmatico (rappresentazione); la pressione, ovvero l'intensità della tensione, la quantità di energia psichica investita. Freud in ultima istanza ha distinto tra: pulsioni di vita, che comprendono le pulsioni sessuali, che hanno l'obiettivo della conservazione della specie e funzionano in base al principio di piacere, e le pulsioni di autoconservazione, che comprendono tutti i bisogni individuali e funzionano in base al principio di realtà; pulsioni di morte, la cui meta è la distruzione dell'oggetto, possono essere dirette verso l'esterno oppure verso l'interno, portando all'autodistruzione del soggetto. Tutte le pulsioni hanno contemporaneamente caratteristiche di vita e di morte. 13Esame Di Stato Psicologia Percezione Definizione Interpretazione complessa della realtà, processo che permette didalla luce ambientale che lo illumina. Queste costanze percettive sono fondamentali per la nostra capacità di interpretare correttamente il mondo che ci circonda. Inoltre, la percezione è influenzata anche da fattori cognitivi, come le aspettative, le emozioni e le esperienze passate. Ad esempio, se siamo abituati a vedere un oggetto di determinata forma e lo vediamo in una prospettiva diversa, il nostro cervello lo interpreterà comunque come quell'oggetto familiare. La percezione è un processo complesso che coinvolge sia i sensi che il cervello. Attraverso l'elaborazione, la classificazione e l'aggiustamento degli stimoli sensoriali, siamo in grado di dare un significato al mondo che ci circonda e di creare una percezione coerente e univoca della realtà.dalle condizioni di illuminazione e di prospettiva dell'oggetto. Autori di riferimento: - Gestalt - Wertheimer, Koffka, Köhler, Lewin, Dunker: approccio globalistico - Helmholtz: teoria empirista - Gibson: teoria ecologica Teoria approfondita: Gestalt. Secondo l'approccio globalistico, la percezione non è cumulativa, né influenzata dal passato, ma si compie all'istante, in base agli stimoli e ai rapporti che intercorrono tra gli stessi. Sono stati postulati diversi fattori di unificazione percettiva, ovvero criteri per i quali stimoli isolati vengono percepiti come fossero un tutt'uno. Essi sono: 1. buona forma: si unificano gli stimoli nella configurazione più semplice; 2. prossimità: si categorizzano in base ai criteri di vicinanza; 3. somiglianza; 4. simmetria; 5. buona continuazione: si tende a percepire gli stimoli come un insieme coerente, dotato di continuità; 6. destino comune: si categorizzano insieme gli stimoli.Che condividono lo stesso movimento, ritmo o orientamento;
Articolazione senza resti: si prediligono le configurazioni che comprendono tutti gli stimoli;
Significato: si tende a dare un significato agli stimoli, ad esempio linee poste in modo da formare una lettera, verrà percepita di preferenza la lettera.
I fattori di unificazione hanno carattere autoctono, quindi non sono influenzati dalle conoscenze pregresse, sono intrinseci, vi è una tendenza innata e automatica all'unificazione.
Importanti nella teoria Gestaltista sono anche le illusioni ottiche, le quali forniscono prova del fatto che il meccanismo di base della percezione è la segregazione figura-sfondo. Esempi di illusioni sono le percezioni fluttuanti, come il cubo di Necker, il triangolo di Kanizsa e la figura di Leeper, in cui sfondo e figura non sono completamente segregati e lasciano spazio a equivalenze percettive.
Teoria di confronto Helmoltz.