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Oggi, questo protocollo, modificato da Microbics Corporation e Bulich et al. per
migliorare la rappresentatività del campione e la precisione del test, e nominato
Microtox test fase solida (SPT), è stato proposto da Azur Ambientale come
standard per testare campioni solidi.
- Il protocollo di Microtox SPT consente una valutazione della tossicità del sedimento
risospeso: nel test batteri luminescenti possono avere contatto con sostanze tossiche
sia sulle superfici di particelle sia disciolte in acqua.
- La procedura del test può essere influenzata dai seguenti fattori confondenti:
Assorbimento di batteri sulle superfici di particelle,
Composti chimici come l'ammoniaca, lo zolfo elementare o solfuri, spesso presenti
nei sedimenti, possono essere tossici anche per Vibrio fischeri;
Interferenza fisica sulla bioluminescenza da particelle non rimosse dalla filtrazione,
Variazioni di Ph con diluizioni del campione.
- Questo studio si concentra sul diluente (il mezzo) utilizzato per la risospensione e la
diluizione del campione, perchè influenza la salinità, il Ph, Eh e i processi che si
verificano durante il contatto del mezzo col sedimento.
Vibrio fischeri è un batterio plantonico che
vive anche sulla superficie delle particelle
.
in sospensione
SCOPO DELLO STUDIO:
Lo scopo dello studio è stato quello di verificare se i test eseguiti
con differenti diluenti hanno prodotto dati comparabili sulla
tossicità.
Gli effetti del mezzo su Vibrio fischeri sono stati studiati al fine di
dimostrare la sua capacità di influenzare l'emissione di luce su
questo organismo testato nel corso del tempo.
Materiali e metodi:
- batteri liofilizzati
- soluzione di ricostituzione
- cuvette
- filtri
- tubi per SPT
- analizzatore Microtox M500
Rispetto al protocollo per test di tossicità di Volpi Ghirardini e Pantani, scelto per il test,
si sono apportate alcune modifiche sui sedimenti e tempi di esposizione:
- il sedimento viene usato intero invece che centrifugato perchè la centrifugazione
non può rimuovere completamente l'acqua interstiziale e può anche provocare una
modificazione della composizione dei sedimenti: rappresenta una matrice
ecologicamente più rilevante.
- il tempo di esposizione è aumentato da 25 a 30 min, introducendo un ritardo di 5
min tra la fine della risospensione e la filtrazione, per migliorare la separazione tra
liquidi, batteri e particelle e migliorare la sensibilità del test
Test fase solida: Risospensione in 100 ml di
soluzione diluente e
agitazione a 100 rpm per 10 min e
10 gr di sedimento umido a 400 rpm per 3 min
Essicazione dei EC50
sottocampioni di 1,5 ml a sottocampioni
calcolata
105°C per 24h in capsula sulla base
di alluminio pre-tarato e del peso
corretto per contenuto di secco
sale DILUIZIONE SERIALE (1,5 ml, 5
REPLICHE) PER DETERMINARE IL
PESO SECCO DEI SEDIMENTI
> determinazione curva dose-risposta e valori EC50
tramite il software MicrotoxOmni version 1.18. Equilibrate per 10 min in
> Ph misurato in un'altra serie di diluizioni ottenute nello bagno termostatico a
stesso modo, all'inizio e dopo 30 min per valutare le 15°+0.2°C
variazioni Aggiunta di 20 μl di batteri
rivitalizzati in ogni replica
Si miscela con pipetta e si incuba per
20 min con agitazione e 5 min senza
500 μl della fase liquida dopo
filtrazione vengono trasferiti in cuvette
di vetro nel Microtox, lasciati Filtrazione, per separare i batteri
equilibrare per 5 min e poi viene letta dal sedimento
l'emissione di luce Non offre condizioni ottimali
Diluenti: per microrganismi e non
fa da tampone.
- soluzione standard per Microtox SPT, NaCl 35% Ha una bassa rilevanza
ecologica.
- due acque artificiali (ASWS): ASTM e EPA Due diluenti usati per test
di tossicità . Composizioni
molto simili tra loro tranne
che per la quantità di
- un'acqua di mare naturale: NSW alcuni sali e la salinità
finale.
- due soluzioni tampone fosfato Fornisce a Vibrio fischeri gli elementi necessari per il
mantenimento dell'omeostasi efficace e risposta
K2HPO4 e KH2PO4 in NaCl 20% disintossicante.
0,1 M (Pb.1) e 0,05 M (Pb.05) Diluente ottenuto campionando acque superficiali
rispettivamente nella Laguna di Venezia. Trasportato in lab entro 2
ore e filtrato a 0.45 μM.
Suddiviso in sottocampioni
e memorizzato in bottiglie di
politilene a -20°C al buio
fino all'analisi.
Campionamento dei sedimenti:
I campioni di sedimenti sono stati racconti da 4 siti della Laguna di Venezia, con
uno scavino. S. Giuliano (SG), zona subtidale
afflitta da inquinamento.
Granulometria argillosa-limosa,
46,5% contenuto acqua e 7,7%
materia organica
Darsena della Rana (DR) e Pili (PI),
zona industriale di Porto Marghera.
DR: terriccio. 48% cont acqua e
6,5% materia organica
PI: argilloso-limoso. 47% cont acqua
e 8,7% materia organica.
Rio de la Madoneta (RIO), canale
veneziano interno con sedimenti
I campioni sono stati setacciati (1 mm) fangosi.
per eliminare le frazioni più grossolane Cont acqua 48% e 10,3% materia
e congelati a -20°C fino al test. organica.
Test di emissione luminosa con sostanza tossica di riferimento e
diluente:
Il tossico di riferimento ZnSO4* 7H20 (solfato di zinco) è stato utilizzato per testare la
qualità della partita di Vibrio fischeri secondo la procedura BasicTest in due repliche.
-Il test si esegue utilizzando il diluente standard per campioni liquidi (NaCl 20%).
-Poi si esegue in confronto a questo, un test di confronto utilizzando:
NSW- congelato -------> il congelamento mantiene la qualità dell'acqua costante fino al test
NSW- fresco
-Poi si esegue una prova di confronto degli effetti dei diversi diluenti sulla bioluminescenza:
1. Si prepara il tossico di riferimento sciogliendo solfato di zinco in NSW-fresco e NSW-
congelato, per verificare l'effetto del congelamento sulla risposta batterica.
2. si aggiungono 10 μl di batteri per ciascuna cuvetta contenente 1 ml di diluente
considerato
3. si legge l'emissione luminosa ogni 5 min per 30 min con Microtox M500 .
4. Il Ph delle cuvette si misura all'inizio e alla fine del test per misurare le variazioni.
Risultati:
Test di riferimento di sostanze tossiche
Valore dell'EC50 ottenuto con il diluente standard (NaCl 20%) per il test del tossico
di riferimento è 3.71 mg/l ZnSO4
Il range di confidenza è 3.50-3.94 quindi il valore ottenuto è compreso in quelli
previsti dal certificato di esecuzione del specifico lotto di batteri.
I dati ottenuti con NSW-congelato (6.61 mg/l ZnSO4; 95% intervallo di confidenza:
5.61-7.78)
NSW-fre (7.80 mg/l ZnSO4, 95% intervallo di confidenza:7.45-8.17)
sono simili e superiori a NaCl 20% probabilmente per la presenza di sostanze
complessanti.
Test d'emissione della luce: Il congelamento non modifica la capacità
di NSW a mantenere la bioluminescenza.
I dati sono simili per NSW-congelato e
fresco.
EPA, ASTM e NSW mostrano andamenti
simili. La riduzione dell'intensità della luce
è tempo dipendente.
L'andamento dell'emissione in Pb.1
differisce da EPA, ASTM e NSW nei primi
min poi si allinea.
L'emissione in Pb.05 è inferiore rispetto a
tutti gli altri diluenti ma non varia nel
tempo.
L'emissione in NaCl 35 è inizialmente
inferiore a EPA e ASTM ma arriva ad
esser simile dopo 10 min (tempo
dipendente).
Intensità Relativa di Bioluminescenza (RBU) in
funzione del tempo di esposizione della
sospensione batterica in differenti diluenti Ph finale di NaCl35 più
alcalino.
Conferma che non è il mezzo
per il test di tossicità Microtox
ottimale perchè la sua
capacità buffer non neutralizza
gli effetti dell'attività batterica.
Variazioni basse
in soluzioni Pb e
acque marine
Il test di confronto dimostra che la capacità dei vari diluenti di mantenere la
bioluminescenza di Vibrio fischeri è diversa:
- tendenze simili per ASTM, EPA e NSW
- riduzione dell'intensità della luce tempo dipendente
- il congelamento di NSW mantiene l'emissione della luce allo stesso livello
dell'NSW fresco e danno entrambi risposte simili.
Test fase solida:
I valori di EC50 calcolati
dai test con buffer
fosfato sono inferiori a
quelli in acque di mare
o NaCl35.
Pb.1 e Pb.05 sono
simili tra loro
- Valori ottenuti coi test in Basse variazioni Ph per
ASTM, EPA e NSW sono le soluzioni Pb.
simili ma paragonabili. Le variazioni maggiori
- Test in EPA hanno sono in NaCl35, per cui i
maggiore tossicità livelli superano i range
rispetto a test in NSW. raccomandati per SPT.
La rilevanza statistica delle differenze nei test con diversi diluenti, poi, è stata
controllata utilizzando campioni appaiati t-test a diversi livelli di significatività.
I risultati dimostrano che la tossicità è legata al diluente selezionato.
Nonostante il numero di campioni limitato di sedimenti testati, l'elaborazione statistica
indica che i risultati utilizzando le soluzioni tampone fosfato sono comparabili (R=0.98),
ma differiscono da quelli ottenuti usando acqua artificiale (EPA e ASTM) e NSW, che
sono simili tra loro.
Le soluzioni in Pb aumentano la sensibilità del test rispetto a quella in EPA, ASTM, NSW
o NaCl35.
Discussioni:
L'analisi del grado di correlazione tra i test con diversi mezzi sottolinea l'esistenza di alcuni
meccanismi che causano le differenze osservate (es. alta correlazione tra le PB tra loro e
rispetto agli altri mezzi fa pensare ad un'azione da parte degli ioni fosfato).
L'assorbimento di sostanze tossiche e batteri alle particelle di sedimenti in sospensione
dipende da molti fattori: la natura della sostanza tossica, i ceppi batterici, la composizione
dei sedimenti, la morfologia, ma anche la chimica e le caratteristiche fisiche del mezzo di
risospensione.
A cosa sono dovute le differenze di tossicità riscontrate nei diversi sedimenti?
Ph
L'adesione batterica alle superfici è determinata da parametri quali le interazioni
idrofobiche, forze di Van der Walls e interazioni elettrostatiche.
Il Ph, dunque è un fattore di controllo molto importante perché la carica ionica e quindi la
forza elettrostatica è spesso Ph dipendente.
I nostri dati infatti mostrano che le soluzioni tampone fosfato hanno un Ph subacido(6,7-
6,8) e i valori EC50 sono inferiori a quelli delle acque marine e del NaCl35.
Inoltre, molti composti organici mostrano una tossicità Ph dipendente, come