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LASCIA BAMBINO PRIVO DELLA PROTEZIONE DAL SENO CATTIVO posizione schizoparanoide.
Paranoide: si riferisce all’angoscia persecutoria dall’esterno. Problema di tutta la vita diviene il bisogno di sfuggire all’angoscia
paranoide ( sensazione che la propria esistenza sia in pericolo).
Ambiente non privo di importanza: buone cure genitoriali possono placare le angoscie persecutorie e rafforzare la relazione con gli
oggetti buoni.
La posizione depressiva
Tendenza all’integrazione incoraggia il bambino nella formazione di un oggetto a volte buono e a volte cattivo.
Seno buono e cattivo non più visti come esperienze incompatibili ma come aspetti diversi della madre.
Passaggio da esperienza degli altri come scissi in buoni e cattivi all’ esperienza degli altri come oggetti interi: molti vantaggi.
Angoscia paranoide diminuisce dolore e frustrazioni no causati da malvagit à allo stato puro ma dalla fallibilità e dall’incoerenza.
Bambino si sente più stabile, meno a rischio di annientamento o contaminazione.
Tuttavia sorgono nuovi terrori: problema centrale nella vita gestione e contenimento dell’aggressivit à ( che veniva contenuta nella
relazione di odio con il seno cattivo, a distanza da quella d’amore con il seno buono).
Quando oggetto intero (madre) diviene quello che procura sia il benessere che la frustrazione, nel distruggere l’oggetto intero
frustrante il bambino elimina il suo protettore, annientando il suo mondo intero.
Angoscia depressiva: terrore intenso e senso di colpa prodotti dal danno che il bambino affligge al suo oggetto d’amore.
Posizione depressiva: organizzazione dell’esperienza in cui il bambino entra in relazione sia con l’amore sia con l’odio verso oggetti
interi.
(Nella posizione schizoparanoide il problema viene risolto tramite la proiezione nel mondo esterno. Mette cattiveria e amore fuori da
se stesso, dentro un oggetto da cui è possibile fuggire, piuttosto che dentro di sé. )
Nella posizione depressiva più integrata la grande forza della distruttività umana innata produce il terrore dell’impatto che la rabbia
del bambino può avere su coloro che ama.
Dopo la situazione di distruzione della madre frustrante il bambino si ritrova in una situazione di estremo rimorso. L’oggetto intero
frustrante che è stato distrutto è anche l’oggetto per il quale il bambino ha provato profonda gratitudine nascono fantasie riparative
(derivanti dalle pulsioni libidiche) nel tentativo di rendere la madre di nuovo intera.
Fiducia del bambino nella propria capacità di riparazione è fondamentale per poter sostenere la posizione depressiva. Per far restare
interi i suoi oggetti il bambino deve credere che il suo amore sia pi ù forte del suo odio, e che sia in grado di rimediare alle
devastazioni prodotte dalla sua distruttività.
Fondamentale per Klein l’equilibrio innato tra le pulsioni libidiche e aggressive.
Il ciclo di amore, frustrazione, distruzione aggressiva e riparazione permette al bambino di comprendere che le sue capacità
riparative possono bilanciare e compensare la sua distruttività.
Visione kleiniana: siamo tutti soggetti a un’intensa distruttività verso gli altri ( li viviamo più o meno consciamente come fonte di
frustrazioni, delusioni e sofferenze). Questa eterna distruttività verso coloro che amiamo = continua fonte di angoscia depressiva e di
senso di colpa e del bisogno di riparare. Nei momenti dove distruttività è altissima, ritirarsi nella posizione schizoparanoide fornisce
una sicurezza temporanea ( l’altro frustrante non viene vissuto come un oggetto intero, ma come un oggetto cattivo da qualche
parte c è un oggetto buono che non procurerebbe tanta sofferenza )
Posizione depressiva ha l’aspetto problematico dell’insostituibilità dell’oggetto intero, che produce una totale dipendenza.
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Soluzione alternativa al dolore dell’angoscia depressiva è la difesa maniacale, in cui l’unicità dell’ oggetto d’amore e la conseguente
dipendenza da esso vengono negate magicamente.
Madri, padri e amanti sono facili da trovare, sono tutti uguali, non hanno caratteristiche uniche si confondono i tratti distintivi
dell’altro in una categoria generale senso di sollievo temporaneo e illusorio dalla propria dipendenza.
Stato di salute mentale non visto come livello evolutivo da raggiungere e mantenere, ma come una posizione continuamente perduta
e riconquistata.
Angoscia depressiva è un tratto centrale dell’esistenza umana nei momenti di grandi perdite sono inevitabili i ritiri nella sicurezza
della posizione schizoparanoide e della difesa maniacale scissione è l’unica possibilità di conservare riserve di amore e di
sicurezza.
Per queste persone amore e odio sono nettamente separati, hanno pochi amici buoni e pochi nemici cattivi. Quando amici deludono
divengono malvagi, dimostrando di esserlo sempre stati. Relazioni con amici fidati non possono essere minacciate, poiché si
aprirebbe la porta della contaminazione.
Seno buono= fiori seno cattivo= persone fatte di cacca. Possono essere integrati solo se laa persona riesce a credere che i fiori
emergeranno dalla cacca.
Posizione schizoparanoide: l’amore è puro, ma esile e vulnerabile.
Posizione depressiva: l’amore è più profondo, più resistente, ma esige la fiducia che gli escrementi fertilizzeranno germogli nuovi
(vedi sogno pag.124).
La sessualità
Sul tema della sessualità, maggiori differenze con Freud.
Teoria freudiana, la sessualità implica piacere, potere e paura. Nella donna il rapporto sessuale (ai livelli inconsci più profondi),
procura il possesso del pene del padre come compensazione della ferita narcisistica della castrazione. Nell’uomo il rapporto
sessuale è il possesso definitivo della madre, il trionfo sul padre. Fecondare la madre è la dimostrazione della sua potenza, del suo
non essere castrato.
Concezione kleiniana: sessualità implica amore, distruttività e riparazione. Nel rapporto sessuale vengono esposte e messe in
questione sia l’influenza che ciascuno ha sull’altro, sia la natura della propria essenza. Dare godimento e piacere indica che l’amore
è più forte dell’odio. Capacità di essere eccitati e soddisfatti dagli altri significa che si è vivi. La gravidanza è straordinariamente
importante come riflesso del proprio mondo oggettuale interno la fertilit à per uomo e donna è il segnale della vitalità interiore viva e
in buona salute.
Sterilità per uomo e donna fa sorgere timori non di castrazione ma di morte interiore: il fallimento dell’amore di riparare e sostenere
importanti legami con gli altri, l’incapacità del Sé di conservare relazioni vitali.
Creatività artistica per Freud: forma sublimata del piacere fisico
Per Klein: sia creatività che piacere fisico sono la sede della lotta umana tra amore, odio e riparazione.
L’invidia
Concetto importante.
Bambini descritti dalla Klein sono creature bisognose, completamente dipendenti dal seno per ottenere nutrimento, sicurezza,
piacere.
Bambino vive il seno come straordinariamente ricco e potente.
L’avidità orale è una delle reazioni del bambino, impotente, al seno. Bambino ha l’impulsi di impossessarsi completamente del seno
per soddisfare i propri bisogni. Intenzione non è distruggere, ma possedere e controllare. L’avidità del bambino non è distruttiva nella
sua intenzione verso il seno, ma il bambino prova un profondo risentimento perché riceve il suo contenuto solo di tanto in tanto
cosi l’avidità, per affermare il suo possesso, diventa cinica.
L’invidia è una reazione diversa alla stessa situazione. Bambino invidioso non vuole più possedere il contenuto del seno ma si dedica
a rovinarlo.
Preferirebbe distruggere la bontà piuttosto che restarne completamente dipendente.
L’invidia è il più distruttivo di tutti i processi psichici primitivi.
Tutto l’odio e la distruttività che caratterizzano la posizione schizoparanoide sono contenuti nella relazione con il seno cattivo.
Attraverso la scissione il seno buono viene protetto e rimane un rifugio e una fonte di consolazione.
Invidia si tratta di una reazione non alla frustrazione e al dolore, ma alla gratificazione e al piacere.
L’invidia è un attacco non al seno cattivo, ma a quello buono. Annulla cosi la scissione tra ciò che è buono e ciò che è cattivo e
contamina le fonti di amore e protezione. Invidia distrugge la speranza. Klein spiega l’invidia come una pulsione aggressiva innata
insolitamente intensa.
Attacco invidioso del bambino è la reazione a cure genitoriali drammaticamente inadeguate la speranza di reciprocit à e di amore
viene continuamente stimolata per poi essere, nella maggior parte dei casi, crudelmente delusa.
Concetto della Klein di invidia: efficace strumento clinico per comprendere i pazienti con le psicopatologie più gravi e inaccessibili.
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Reazione terapeutica negativa per Freud: il paziente non migliora con psicoanalisi ma addirittura peggiora e il problema è il senso di
colpa edipico.
Per Klein le radici della relazione terapeutica negativa non sono nel senso di colpa per gli impulsi sessuali e aggressivi, ma nella
distruzione invidiosa del seno buono, nella cancellazione di ogni bontà che possa essere d’aiuto.
Anche se desiderano essere aiutati, questi pazienti non riescono a tollerare l’idea che l’analista potrebbe riuscire ad aiutarli. L’unico
modo per non sentirsi alla mercè dell’analista consiste nel distruggere il valore di ciò che l’analista ha da offrire.
La distruzione invidiosa delle interpretazioni va dalla svalutazione diretta a un accordo apparente in cui però le interpretazioni non
vengono mai prese in considerazione (vistoso nei pazienti con disturbi del comportamento alimentare).
L’identificazione proiettiva
Altro concetto centrale.
Proiezione per Freud consiste nell’espulsione di impulsi indesiderati attraverso le fantasie: ciò che non può essere vissuto come
parte di sé viene collocato negli altri, come qualcosa di esterno al Sé.
Klein ampliò il concetto: nell’identificazione proiettiva ciò che viene proiettato non sono semplicemente impulsi separati, ma una
parte del Sé. Un sé cattivo si trova collocato in un’altra persona. Poiché ciò che viene proiettato è un segmento del Sé, viene
mantenuto un legame con la parte espulsa, attraverso l’identificazione inconscia. Il contenuto psichico proiettato non è
semplicemente scomparso la persona lotta per mantenere il controllo su quel contenuto.
Una parte dell’esperienza no