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USE E HABIT: COME RENDERE ABITUALE IL BUON USO DEL SÉ
La distinzione buoni-cattivi usi del sé mirava anche a promuovere i buoni usi=le virtù
l'esercizio poteva modificare le deformità del corpo e correggere anche le imperfezioni/inadeguatezze del
comportamento pratico
la pratica della virtù come esercizio costante e ripetuto nel tempo poteva rendere virtuosi anche i soggetti
poco inclini alla virtù per natura.
Aristotele: le virtù, come i vizi erano abiti (héxeis)=capacità sviluppate grazie a un esercizio costante
Uomo= unico animale che tende in maniera consapevole verso la propria perfezione(=il proprio scopo)
Lo sviluppo e consolidamento di opportuni abiti comportamentali costituivano un aspetto centrale della
vita etica.
Rinascimento europeo ed inglese:
héxis/habitus ha una grande centralità nel pensiero morale Zabarella, John Case
Melantone: comportamento virtuoso non è fortuito, ma radicato nell'abitudine
Le virtù erano inclinazioni rafforzate attraverso esercizi ripetuti che le trasformavano gradualmente in
habits, quindi capacità acquisite.
L'ethos era nell'ambito dell'avere: legame etimologico di héko=avere, con héxis
inglese: habit, da to have
Shakespeare
Sonetto 95: io poetico rimprovera il bel giovane per i suoi comportamenti non corretti
persino il coltello più tagliente, se usato male, diventa spuntato
buon uso di sé rendeva usuale la virtù, mentre un cattivo uso poteva guastare e corrompere le nature
migliori
HAMLET
closet scene: nelle stanze private della regina, Amleto esorta la madre a pentirsi delle proprie colpe
commesse in passato e modificare la propria condotta con l'astinenza sessuale
Amleto enuncia una teoria morale e psico-comportamentale:
base: ripetere un'azione genera una consuetudine, un automatismo comportamentale che gradualmente si
scolpisce nel carattere
usando un comportamento, questo diventa usuale, e modificare lo stampo/calco della propria natura
l'automatismo dei comportamenti cancella la capacità di percepire il male
Custom=mostro che consuma ogni sensibilità neo confronti delle diaboliche abitudini
Amleto vuole restituire alla corte, cieca e sorda da un atto contro natura=il regicidio, la capacità di guardare
con occhi nuovi il male, di saperlo riconoscere
orecchio avvelenato=avvelenamento dell'ascolto, incapacità di percepire, sentire il male
associazione abito comportamentale con l'abito vestiario:
all'uso di azioni buone e belle dà parimenti una livrea o abito, che può essere indossato in maniera più
appropriata.
L'EMANCIPAZIONE DALLA NATURA: LE ILLIMITATE POTENZIALITÀ DELL'IO SECONDO NATURA
Rapporto dell'io con la Natura e con l'arte/cultura
NATURA:
1Natura generale e sue leggi universali
2 natura specifica di un individuo particolare=temperamento e inclinazioni spontanee
L'arte (la cultura) doveva correggere le singole nature individuali quando si allontanavano dalla legge di
Natura.
Quanto più stretto era il rapporto dell'io con la Natura universale tanto minore era la sua libertà individuale
Aristotele: virtù= capacità di attuare la sua propria natura umana
libertà vincolata: l'uomo non può determinarsi in assoluto ma entro i vincoli posti dalla sua natura, cioè le
potenzialità intrinseche del suo essere uomo
l' esercizio poteva contribuire a sviluppare un'attitudine/abito, ma sempre nell'ambito delle potenzialità
della specie umana che seppur ampie, sono pur sempre limitate.
Rinascimento europeo: equilibrio tra cultura e natura, libertà e necessità, potenza e atto (concetti base
dell'etica aristotelica
1486 Giovanni Pico della Mirandola, Oratio de hominis dignitate
Manifesto del uomo nuovo del Rinascimento
libertà illimitata dell'uomo: completa autodeterminazione degli individui nelle loro scelte morali ed
esistenziali
Dio Padre evitò di attribuire all'uomo una natura determinata, per emanciparlo da qualsiasi vincolo
naturale. Uomo plasmatore ed effigiatore di se stesso, è indeterminato affinché potesse scegliere in piena
libertà in quale forma comporsi o modellarsi
Pico supera l'idea di una libertà morale parzialmente condizionata
Amleto: What piece of work is a man
l'esercizio costante può far degenerare l'uomo nel suo opposto a causa dell'abitudine, che ottunde la
sensibilità morale
l'ideale di libertà illimitata anziché innalzare l'uomo ad altezze celesti, sembra farlo degenerare a livello
ferino
contraddizione tra i principi morali e condotta di Seneca filosofo; distanza tra reale e ideale.
PLATONE: TEORIA SUL BELLO E CONCEZIONE DELLA POESIA
Concezione trascendentale del Bello
La bellezza è pura trascendenza, perché il Bello è legato al mondo sovrasensibile delle idee
Il mondo terreno è lontano e distinto dal mondo delle idee che si può cogliere solo con il pensiero o il
ricordo
Plotino: confronto tra 2 blocchi di pietra: uno grezzo, l'altro lavorato
Ovviamente la pietra lavorata ha superiore bellezza, però essa contiene solo in maniera imperfetta l'idea
dell'artista> l'idea di bellezza dell'artista era riproducibile in maniera parziale e inadeguata.
PLATONE: Libro X della Repubblica e Sofista
condanna della poesia, incapace di cogliere le idee
concezione negativa dell'arte: arte imitativa mimetiché téche=copia della copia, riproduce il mondo
sensibile sterilmente senza cogliere le idee
Fedro: il delirio è superiore all'assennatezza
3 forme di delirio: innamorato, profeta e poeta
manìa=poesia suscitata dal deliro
Ione. Socrate distingue téche=arte affidata alla perizia tecnica
theia dynamis/theia manìa=arte suscitata da follia e dalla possessione di un demone che agisce sui processi
interni di visione
il poeta ispirato da sacro furore pur giungendo a cogliere le idee soprasensibili nella sua visione estatica,
quando ritorna in sé non è più in grado di riprodurle perché la visione è svanita e la materia sensibile non
può competere con le idee sovrasensibili
Il poeta è come un rapsodo
ARISTOTELE: TEORIA LINGUISTICO-TESTUALE
L'essere è unione di materia e forma
quindi le idee non sono separate dalla materia, ma sono congiunte a essa
la materia artistica è pienamente ricettiva nei confronti delle forme o idee
Aristotele si occupa della bellezza dell'opera d'arte finita
riflessioni sull'arte:
descrittive (descrivono il modo in cui l'opera funziona, la sua struttura)
valutative e prescrittive (gli aspetti più riusciti dell'opera, gli ideali estetici da seguire)
Metafisica:
il processo di produzione artistica è come il processo riproduttivo
Nella produzione artistica, l'idea si trasferisce in una materia pronta ad accoglierla attraverso il movimento
delle mani dell'artista
Nella riproduzione, nella copula la forma cioè il seme maschile grazie al movimento si trasferisce nella
materia femminile.
Questo non vale solo per le arti figurative e le tecniche artigianali, ma anche per la poesia che è linguaggio.
Poetica e Retorica: studio della lexis poetica
poesia=linguaggio peculiare, dotato di sue proprie strategie discorsive e marcato da tratti distintivi che lo
distinguono dalla lingua ordinaria.
Il Linguaggio poetico è arricchito e straniato
tendenza interessata all'idea di bellezza e al furor poeticus si ispirano al Fedro e Ione
tendenza interessata alla léxis=linguaggio=manifestazione testuale della lingua poetica si rifanno ad
Aristotele e sviluppi della Retorica
Indagine poetica del Rinascimento.
Michael Allen: il recupero della poetica aristotelica si aggiunge a una nuova prospettiva estetica
Stanco: la riscopera di Aristotele ha rinvigorito l'indagine linguistico-stilistica mai spentasi e in parte attiva
negli studi medievali di retorica.
Usi elisabettiani del termine
Drayton: idea=bellezza ideale, poetica e amorosa
idea=pattern>richiamo alla teoria platonica della bellezza ideale alla quale tendono sia il poeta sia
l'innamorato.
Shakespeare: sonetto 19: beauty's pattern
compito del poeta è sconfiggere la transitorietà dell'ordine naturale ed eternare l'idea/forma di bellezza di
cui la poesia stessa è parte.
SIDNEY: IDEA O FORE CONCEIT OF THE WORK
1595 An Apologie for Poetrie
Poesia=idea
apprezzamento dell'idea e precognizione mentale dell'opera è simmetrico al deprezzamento del
work itself=opera d'arte stessa. L'abilità dell'artista sta nella sua idea.
La perfezione dell'opera non è dovuta alla skill dell'artificer ma alla sua conformità a un ideale trascendente
di bellezza.
Caratttere meramente accessorio dell'ornamento: scarsa attenzione alla lingua e allo stile
anche se nelle parti finali dell'Apologie sezione dedicata ai generi, diction, analisi di ancient e modern
Concetto della poesia come idea già presente nella trattatistica d'arte italiana: Federigo Zuccari
(aristotelico) e Giovanni Paolo Lomazzo (vicino al neoplatonismo di Ficino)
Concezione laica dell'ispirazione: anticipazione del concetto romantico di genio
Percorso ideativo-immaginativo:
Il poeta creatore, parallelamente al rapsodo ispirato, è come un vate o veggente, slegato dalla schiavitù
/falsità della natura e dei sensi, è interamente proteso verso un mondo superiore.
>The Tempest: Prospero non compone testi poetici ma immagina visioni poetiche per poi trasmetterle al
suo pubblico con l'influenza dello spirito Ariel
Critica: compresenza di due ascendenze (neoplatonismo -aristotelismo)
varie influenze(contesto sociale cortigiano, contesto religioso puritano)
Tuttavia sembra prevalere il neoplatonismo.
PUTTENHAM: POESIA COME UTTERANCE
1553 Thomas Wilson – The Art of Rhetorique
1588 Abraham Fraunce – The Arcadian Rhetorique
in entrambi utterance: ultimo dei 5 processi retorici
è sinonimo della actio o pronuntiatio, che appartiene all'ambito dell'azione drammatica
il processo precedente è la memoria
sia il retore sia l'attore dovevano prima ricordare e poi agire scenicamente
1589: The Art of the English Poesie
Libro I: courtly poesie: poesia nel contesto cortigiano, poesia d'occasione
appello all'oralità e all'ascolto
l'ornamentalità è funzionale all'intento pragmatico
accostamento tra language e utterance (anticipo lingua e parola di Saussure)
utterance= messa in atto o testualizzazione di un linguaggio
poesia con caratteristich