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Rimodellamento dei pendii (1)
centro di rotazione Nel caso di meccanismo di frana del tipo
scorrimento rotazionale è evidente che il
momenti instabilizzanti peso proprio di una parte del corpo di
frana (quella a monte della verticale per
momenti il centro di rotazione) è responsabile dei
stabilizzanti momenti instabilizzanti.
La rimanente parte (a valle della
verticale per il centro di rotazione) gioca
a vantaggio di stabilità perché i momenti
delle forze peso sono stabilizzanti.
Ciò suggerisce immediatamente l’idea
che si possa ottenere un miglioramento
della stabilità facendo
- diminuire le forze peso di monte
- aumentare le forze di valle.
Rimodellamento dei pendii (2)
Il progetto di questo intervento è relativamente semplice ed è basato solo sull’analisi di
stabilità del pendio nella sua configurazione iniziale ed in quella modificata. L’analisi
di stabilità può essere utilmente eseguita con i metodi dell’equilibrio limite.
Il procedimento consiste essenzialmente nell’alleggerimento della zona di monte e/o
nell’appesantimento di quella di valle della frana in atto o potenziale.
Nel caso di meccanismo di frana del tipo scorrimento lungo una superficie curva si può
definire, mediante l’analisi di stabilità, la “linea neutra”, a monte della quale i carichi
sono instabilizzanti ed a valle stabilizzanti. Di conseguenza si può ottenere una
riduzione del momento instabilizzante riducendo le forze peso di monte, con
opportuni scavi, e/o aumentando quelle al piede, ad esempio con la costruzione di un
rilevato di terra a valle della linea neutra.
Ovviamente l’intervento comporta anche una modifica della resistenza lungo la
superficie di scorrimento: un aumento nel caso di appesantimento del piede della frana,
una diminuzione nel caso dello scavo a monte. L’effetto globale dello scavo a monte
della linea neutra è comunque benefico, in quanto prevale la riduzione del momento
instabilizzante su quella del momento della resistenza.
Rimodellamento dei pendii (3)
L’obiettivo di far diminuire le azioni stabilizzanti si persegue costruendo, ad esempio,
un rilevato di terra a valle della linea neutra o con degli scavi a monte di essa.
Anche in caso di frane di scorrimento con superficie non circolare il rilevato al piede
del corpo di frana fornisce un contributo stabilizzante: esso deve essere costruito su
un tratto a minore pendenza rispetto a quello del corpo di frana per evitare di
trasferire i problemi di instabilità più a valle.
linea neutra
superficie di scorrimento
Parziale sostituzione del corpo di frana
Quando i terreni del corpo di frana sono particolarmente scadenti e la superficie freatica
è molto prossima al piano campagna può essere utile eseguire una parziale sostituzione
del corpo di frana al piede della stessa con materiale granulare compattato.
In tal modo si incrementa la resistenza del terreno lungo la superficie di scorrimento e si
ottiene un effetto drenante, con conseguente abbattimento delle pressioni interstiziali.
linea neutra Effetto drenante
superficie di scorrimento
Vantaggi e svantaggi dell’intervento
Limitazioni:
• l’intervento può essere eseguito solo se il piano campagna non è interessato da
strutture ed infrastrutture,
• l’intervento comporta la distruzione della vegetazione e un certo impatto ambientale.
Vantaggi:
• i carichi applicati o asportati con le modifiche di progetto agiscono immediatamente
dopo l’esecuzione dei lavori (altri tipi di interventi di stabilizzazione richiedono un
certo tempo per esercitare l’effetto stabilizzante),
• l’intervento conserva la sua efficacia nel tempo senza necessità di particolari
interventi di manutenzione.
Svantaggi:
• le modifiche di geometria, se concentrate, comportano una forte eterogeneità dei
livelli tensionali lungo la possibile superficie di scorrimento, che possono favorire la
rottura progressiva,
• l’applicazione del carico comporta forti spostamenti orizzontali e verticali del piano
campagna. Rottura progressiva nei casi con berme al piede
L’applicazione di carichi stabilizzanti,
scala, m quali berme e rilevati al piede del
pendio, può comportare fenomeni di
strato debole rottura progressiva nei terreni a
fondazione comportamento fortemente instabile.
FS equilibrio limite (l.e.m.) = 1.30 σ1-σ3
FS f.e.m. = 1.15 ∆P
Il pendio si rompe per effetto della spinta f
l.e.m f.e.m ε
In tal caso i metodi dell’equilibrio
Nella situazione C il sistema è meno vulnerabile
rispetto alla rottura progressiva limite possono sovrastimare il
coefficiente di sicurezza di progetto.