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RIFLESSO GAMMA

In questo tipo di riflesso interviene attivamente il fuso neuromuscolare perché intervengono i 2 tipi di fibre sensitive

e lateralmente intervengono i motoneuroni gamma intrafusali ed esternamente i motoneuroni alfa extrafusali.

Quando si ha questo tipo di riflesso?

- Interviene nella postura.

- Interviene nel momento in cui si ha un movimento esagerato che va oltre un limite e che determinerebbe la

contrazione della parte centrale del fuso.

Il riflesso gamma quindi interviene per lo più nei movimenti in cui si ha il coinvolgimento totale del fuso

neuromuscolare. RIFLESSO FLESSORIO

È un riflesso spinale inteso sempre come arco riflesso indiretto che ha più interneuroni coinvolti quindi è un arco

riflesso POLISINAPTICO. Anche in questo caso, come nel riflesso da stiramento, è un riflesso che viene usato dal

clinico per vedere la risposta a livello periferico.

È un riflesso che è alla fine responsabile di un buon funzionamento di tutta la muscolatura dell’arto inferiore (dalla

coscia alla gamba) conseguente da una stimolazione dolorifica a livello cutaneo; si ha un imput dolorifico attraverso

l’uso di un ago, una punta, a livello plantare quindi è un imput dalla parte dorsale alla parte ventrale del piede a livello

della cute.

Questo imput dolorifico sensitivo raggiunge il midollo spinale dorsalmente (parte dorsale sensitiva e parte ventrale

motoria) da cui si riceve una risposta da parte di interneuroni che rispondono in modo diverso sui muscoli

anteriori della coscia, sui muscoli posteriori della coscia e sui muscoli posteriori della gamba.

La risposta è:

- A livello dei muscoli anteriori della coscia si ha un effetto inibitorio.

- A livello dei muscoli posteriori della coscia e posteriore della gamba si ha un effetto eccitatorio.

Perché devo avere un inibizione anteriore ed un’eccitazione posteriore?

Istintivamente al dolore si ha una retrazione,

istintivamente non si ha estensione della gamba ma si ha

flessione della gamba o degli arti in generale che viene

definito come riflesso di allontanamento o riflesso

flessorio che permette di allontanare l’arto dall’imput

dolorifico.

Ma supponiamo di schiacciare una puntina con la pianta

del piede e sono in posizione eretta. Se sono in

posizione eretta e fletto un arto devo avere un

bilanciamento per la posizione di equilibrio quindi in

corrispondenza di un imput flessorio nell’arto che ha

subito dolore devo avere lo stesso stimolo motorio

anche nell’altro arto; non ho solo l’azione nell’arto

interessato ma ho anche un’azione sull’arto

controlaterale.

Cosa succede a questo punto?

La risposta che si ha tende a cercare di mantenere la

postura che mi è data con l’estensione dell’arto

controlaterale per cui si ha:

- L’eccitazione del muscolo anteriore della coscia

ovvero del quadricipite.

- L’inibizione dei muscoli posteriori di gamba e

coscia.

Per mantenere la postura quindi devo avere inibita la

parte flessoria dell’arto inferiore che è la parte

posteriore ed eccitata la parte estensoria dell’arto

inferiore che è la parte anteriore.

Quella che determina l’estensione dell’arto non

coinvolto nello stimolo dolorifico e che completa il

riflesso flessorio è definita COMPONENTE

ESTENSORIA CONTROLATERALE DEL RIFLESSO FLESSORIO. Il riflesso flessorio senza la componente

controlaterale non è completa perché non si avrebbe il mantenimento dell’equilibrio.

 Nel riflesso flessorio non ho né la stimolazione attiva del fuso neuromuscolare (come avviene nel riflesso

gamma) né la stimolazione passiva del fuso neuromuscolare (come avviene nel riflesso flessorio). Non c’è

nessun coinvolgimento del fuso neuromuscolare.

Questo tipo di riflesso quindi permette di controllare a livello clinico la risposta del paziente per cui mettendo un ago

nella pianta del piede mi aspetto una risposta anche a livello del piede che correttamente corrisponderebbe

all’allontanamento del piede e alla flessione delle dita.

Quando questa risposta non è corretta allora si ha una risposta opposta

delle dita del piede, si ha un’estensione delle dita definito come

RIFLESSO DI BABINSKI che non è una risposta corretta all’imput

nocicettivo. Non mi dà più il senso di difesa che si ha con la flessione

delle dita ma è come se il soggetto “offrisse” il piede allo stimolo

nocicettivo, si ha una risposta sbagliata a livello midollare.

 Anche il neonato risponde correttamente con una flessione delle

dita. VISIONE GENERALE DELLE VIE SENSITIVE

Quando parliamo di vie sensitive possiamo avere:

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Publisher
A.A. 2018-2019
5 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LisaMC di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Neuroanatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Rezzani Rita.