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I riflessi spinali si dividono in:

• Profondi (propriocettivi): si dividono a loro volta in:

- Tendinei: questi comprendono:

Riflesso bicipitale: percuotendo il tendine del bicipite brachiale alla piega del

 gomito, a braccio lievemente flesso, si ottiene la flessione dell’avambraccio. Tale

riflesso interessa le radici C5-C6 (nervo muscolocutaneo);

Riflesso tricipitale: percuotendo al gomito il tendine del tricipite brachiale,

 subito sopra l’olecrano, ad arto semiflesso, si ottiene l’estensione

dell’avambraccio. Tale riflesso interessa le radici C7-C8 (nervo radiale);

Riflesso achilleo: percuotendo sul tendine di Achille, mentre il paziente si trova

 in ginocchio sul letto in modo che i piedi sporgano dalla sponda (oppure in

posizione supina con l’arto inferiore semiflesso e tenendo, con la mano libera, il

piede in leggera flessione) si provoca la flessione plantare del piede sulla gamba.

Tale riflesso interessa la radice S1 (nervo ischiatico);

Riflesso miotatico (patellare): questo riflesso si testa percuotendo con un

 martelletto sul tendine distale del muscolo quadricipite femorale, inferiormente

alla patella, facendo sì che il soggetto tenga l'arto da testare accavallato sull'altro

(si stira leggermente il quadricipite) e che sia distratto dal test. Il risultato è la

rapida estensione della gamba a causa della contrazione involontaria del

quadricipite. Il riflesso è regolato a livello del midollo spinale, ma è modulabile

(inibito o aumentato) dai centri sovrassiali a seconda del contesto e dell'utilità

funzionale dello stesso. I recettori che trasformano lo stimolo (estensione del

muscolo) in potenziale d'azione sono i cosiddetti fusi neuromuscolari: lo

stiramento provoca una deformazione delle fibre intrafusali e delle terminazioni

afferenti ad esse associate (appartenenti ai neuroni del gruppo Ia e II) dalle quali

partono gli impulsi che tramite sinapsi attivano il motoneurone alfa che innerva il

muscolo stesso e ciò ne provoca la contrazione. Il riflesso patellare interessa le

radici L3-L4 (nervo femorale);

- Da stiramento: questi comprendono:

Riflesso mandibolare (masseterino o mentoniero): afferrando la punta del

 mento del paziente, tra pollice ed indice, e tenendo la mandibola inerte e

penzoloni su tali dita, con la bocca semiaperta, percuotendo bruscamente col

martelletto sul pollice dell’esaminatore, si ottiene il sollevamento della

mandibola grazie alla contrazione del muscolo massetere e temporale

(innervazione dal trigemino);

Riflesso del coltello a serramanico (polisinaptico): quando il muscolo va

 incontro a una distensione eccessiva, allora si rilascia e segue la forza che lo

distende per evitare una lacerazione. Questo riflesso è mediato da recettori di tipo

beta che si trovano negli organi muscolotendinei di Golgi, in quanto ha bisogno

di un'alta soglia per essere prodotto, di una grande distensione del muscolo

perché partano gli impulsi e poi perché la contrazione del muscolo non produce

una riduzione degli impulsi, bensì un aumento;

• Superficiali (esterocettivi): comprendono:

- Riflesso addominale: contrazione dei muscoli addominali con spostamento

dell’ombelico verso l’area stimolata provocata strisciando leggermente e rapidamente,

con uno spillo o una punta smussa, la cute dell'addome.

- Riflesso plantare di Babinski;

- Riflesso flessorio (di ritrazione o nocicettivo): è un riflesso polisinaptico che provoca la

flessione e la ritrazione di un arto in risposta ad uno stimolo doloroso (ex. piede sulla

puntina). Nel caso di ritrazione della gamba vengono stimolati gli estensori controlaterali

ed inibiti i flessori controlaterali in modo che l’individuo non cada se viene meno

l’appoggio di un arto;

- Riflesso estensorio crociato: estensione di una estremità in risposta al manifestarsi di un

riflesso flessorio nell'arto controlaterale. È una componente del riflesso flessorio dovuto

alla presenza di vie afferenti preposte al riflesso flessorio, che inviano

controlateralmente al midollo spinale;

Riflessi sopraspinali

I riflessi sopraspinali sono riflessi che coinvolgono centri di integrazione superiori quali il

cervelletto ed il tronco encefalico. Tali riflessi sono implicati nel mantenimento della postura e

dell’equilibrio e comprendono inoltre i riflessi visivi ed uditivi.

Riflessi oculomotori

I riflessi oculomotori sono riflessi in grado di stabilizzare l’immagine sulla retina in seguito a

movimenti della testa e del collo e quindi di stabilizzare il campo visivo nel movimento e la

coordinazione occhio testa. I principali riflessi oculomotori sono:

• Nistagmo (riflesso optocinetico): è un riflesso che appare ogni volta che si fissano degli

oggetti che presentano un rapido movimento regolare (ex. paesaggio che scorre al di là dei

finestrini di un treno in movimento, o trottola che gira su sé stessa). Esso è composto in due

fasi: un lento movimento a seguire un oggetto e un rapido ritorno degli occhi quando

l'oggetto in questione esce dal campo visivo, in modo che gli occhi possano nuovamente

inseguire un altro oggetto del campo visivo. I movimenti degli occhi detti "a seguire" sono

mediati dal campo oculare occipitale, mentre i movimenti veloci (saccadici) sono mediati

dal campo oculare frontale che si porta alla formazione reticolare pontina e da qui ai nuclei

dell’oculomozione;

• Riflesso vestiboloculare: questo riflesso provoca un movimento compensatorio coniugato

degli occhi per i movimenti della testa percepiti dai labirinti stabilizzando l’immagine

retinica (spostamento dello sguardo dalla parte opposta a quella della testa tramite il

controllo del muscolo retto laterale di un occhio e del retto mediale dell’altro). Le

informazioni vestibolari provenienti dai canali semicircolari raggiungono il ganglio di

Scarpa e poi i nuclei vestibolari. Da qui le informazioni si portano ai tubercoli quadrigemini

superiori da cui si dipartono fibre per i nuclei oculomotori.;

• Riflesso cervicocollico: rappresenta una via accessoria per la sincronizzazione del

movimento della testa e degli occhi. Tale via origina dai mielomeri cervicali, dalle fibre

propriocettive dei muscoli sternocleidomastoideo, trapezio superiore e nucali e termina nei

collicoli superiori per influenzare analogamente alla via precedente i movimenti oculari;

Riflessi visivi

I riflessi visivi sono riflessi legati alle afferenze visive e si distinguono in:

• Viscerali: comprendono:

- Riflesso di accomodazione: meccanismo autonomo dell’apparato visivo, attuato

attraverso la contrazione del cristallino (muscolo ciliare), che permette di creare sulla

retina immagini a fuoco di oggetti posti a diversa distanza rispetto all’infinito

(variazione del potere rifrattivo del cristallino). A riposo vengono messi a fuoco gli

oggetti lontani, mentre per mettere a fuoco oggetti vicini bisogna aumentare la curvatura

del cristallino tramite l’intervento del muscolo ciliare. La via utilizzata per il riflesso di

accomodazione è così schematizzata:

- Riflesso pupillare alla luce (miosi o iridocostrizione): è un fenomeno fisiologico che

provoca la costrizione pupillare in risposta a stimoli luminosi intensi. Tale riflesso è sia

diretto che consensuale e si realizza per azione parasimpatica sul muscolo costrittore

della pupilla. La via della miosi può essere così schematizzata:

- Midriasi (iridodilatazione): riflesso di dilatazione della pupilla in assenza di luce

mediato dal sistema simpatico. La via della midriasi può essere così schematizzata:

- Riflesso palpebrale (ammiccamento): chiusura involontaria e veloce delle palpebre

seguito dalla riapertura delle stesse provocata dal contatto della cornea da parte di un

oggetto (riflesso corneale) o causato da una luce intensa (riflesso ottico) o da un rumore

molto forte. La stimolazione provoca una risposta sia diretta (occhio stimolato) sia

consensuale (occhio controlaterale). Il riflesso è mediato dal nervo nasociliare della

branca oftalmica del trigemino che rileva lo stimolo sulla cornea, la palpebra o la

congiuntiva (fibre SSG esterocettive) e dalla via ottica (riflesso ottico). Da queste due

vie si dipartono fibre per il nucleo motore del facciale (VII paio). Da questo, tramite il

nervo facciale, si dipartono fibre dirette ai muscoli palpebrali provocandone la

contrazione;

• Somatici:

- Deviazione coniugata degli occhi: spostamento degli occhi nella stessa direzione per

seguire un’oggetto;

- Fissazione visiva: provoca la fissazione degli occhi durante i movimenti del capo;

- Inseguimento fluido;

- Convergenza: consiste nella somma di accomodazione e miosi e provoca la convergenza

degli occhi nel guardare un oggetto in avvicinamento.

Riflessi uditivi

I riflessi uditivi sono riflessi innescati da stimoli uditivi e sono:

• Riflesso olivococleare: sopprime l’amplificazione cocleare agendo sulle cellule ciliate

interne per ridurre la risposta della coclea al rumore ambientale (attenzione selettiva) o

salvaguardare l’orecchio da rumori eccessivamente forti. La via di questo riflesso può essere

così schematizzata:

• Riflesso della risposta uditiva evocata di sorpresa: consiste nella reazione di sobbalzo ad un

rumore che coglie di sorpresa. La via per questo riflesso porta stimoli tonali dalla coclea ai

nuclei cocleari e da qui si porta alla formazione reticolare dove contrae sinapsi con il

sistema attivatore reticolare ascendente;

• Riflessi protettivi dei muscoli dell’orecchio: questi riflessi servono a proteggere i muscoli

dell’orecchio da rumori eccessivamente forti ed agiscono sui muscoli tensore del timpano e

stapedio. In risposta a stimoli di elevata intensità, infatti, tali muscoli si contraggono per via

riflessa bloccando la vibrazione della catena degli ossicini dell’orecchio. La via per questi

riflessi porta stimoli uditivi dalla coclea ai nuclei cocleari ventrali che proiettano sui nuclei

motori del trigemino e del faciale che innervano i muscoli sopracitati;

Riflessi visceromotori

I riflessi visceromotori sono riflessi che coinvolgono il movimento involontario dei visceri ed

alcune reazioni involontarie quali:

• Termoregolazione;

• Orripilazione (ortosimpatico);

• Vomito (parasimpatico);

• Salivazione;

• Eiezione del latte: contrazione delle cellule mioepiteliali dei dotti galattofori con fuoriuscita

di latte in risposta alla secrezione di ossitocina (causata da stimoli tattili o dal pianto della

prole);

• Regolazione dell’attività cardiaca: queste attività riflesse sono scatenate da informazioni

provenienti da glomo e seno carotideo e sfruttano la via del sistema simpatico e

parasimpatico;

• Riflesso addominale: consiste nella contrazione dei muscoli lunghi dell’addome in ri

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
6 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gmh di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Biologia Prof.