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RIFLESSO DA STIRAMENTO
Riflesso che avviene quando un muscolo viene allungato ed esso di conseguenza fa resistenza. Il riflesso da stiramento è importante nella stabilizzazione delle articolazioni attraverso il bilanciamento della tensione di estensori e flessori. Ciò significa che nel corpo non ci sono solo muscoli motori, ma ci sono anche muscoli che controbilanciano questo sistema (muscoli agonisti rispetto al movimento che vogliamo compiere e muscoli antagonisti rispetto all'azione che vogliamo compiere). Il sistema di muscoli agonisti e antagonisti è necessario perché in questo modo, con la presenza di entrambi i muscoli, i movimenti saranno più fluidi. Se non ci fosse questo "gioco" tra i muscoli, avremmo dei movimenti a scatti. Tra i muscoli agonisti ed i muscoli antagonisti avviene l'inibizione reciproca per avere il movimento. Al tempo stesso è necessario comunicare il movimento anche ai muscoli.
dell'arto controlaterale (per esempio per rimanere in piedi come detto prima) quindi i rami collaterali delle fibre eserciteranno la loro azione sui muscoli controlaterali e sempre le fibre decusseranno dall'altra parte e agiranno sul riflesso controlaterale per non perdere l'equilibrio.
NEURONI DI RENSHAW: sono interneuroni i quali fanno in modo che un motoneurone non possa essere sovraeccitato quindi ogni motoneurone somatico emette un assone ricorrente, cioè un assone che torna a dare un segnale sul motoneurone a cui appartiene. Tanto più il motoneurone sarà attivo, sarà eccitato, tanto più la cellula di renshaw lo sopprimerà. Si può definire quindi come un sistema di controllo. Inoltre, le cellule di renshaw agiscono anche su motoneuroni sinergici ovvero che fanno parte dello stesso muscolo e questo sistema viene chiamato inibizione retrograda ed elimina la possibilità di una sovra-stimolazione di un muscolo.
(stimolazione tetanica, è la stimolazione massima dei muscoli).
ARCO RIFLESSO: rappresenta un altro sistema contro la sovra-eccitazione dei motoneuroni. Alla base di questo processo vi è l'organo tendineo di Golgi. L'organo tendineo di Golgi, si trova tra il muscolo e l'inizio del tendine. Esso accoglie delle fibre sensitive che danno l'informazione su quanto il muscolo è stirato. Quindi attivano degli interneuroni che inibiscono i motoneuroni. Per fare questo, intervengono su un riflesso, chiamato riflesso inverso da stiramento. Questo fa sì che se il muscolo è troppo stirato, viene attivato questo riflesso e viene compresso.
Tutto questo procedimento non avviene da solo, ma con l'intervento del cervello. I motoneuroni Agamma sono controllati da vie discendenti dall'encefalo (ovvero che dipendono dal mio grado di attenzione) eccitandosi stimolano le fibre intrafusali a contrarsi e non è una contrazione percepita.
Stimolando le fibre intrafusali, aumento la tensione del fuso neuromuscolare e quindi aumento la sensibilità allo stiramento. Abbiamo quindi motoneuroni alfa che innervano le fibre extrafusali e motoneuroni gamma che innervano le fibre intrafusali. Può succedere che la persona riesca ad inibire un riflesso perché magari ad esempio è troppo concentrata su qualcos'altro o diversamente perché si è distratti ed in questo caso si può utilizzare un rinforzo: chiedere al paziente di eseguire un'altra azione ovvero di concentrarsi su qualcos'altro, in modo tale che il riflesso venga percepito. LESIONI DEI LMN E DEGLI LMS: LMN= lesioni delle colonne ventrali del midollo spinale, del tronco encefalico o dei loro assoni. LMS= lesioni a livello del midollo spinale da shock finale ovvero quello che avviene nei primi giorni dopo il trauma in quanto avremo dei riflessi depressi ovvero ridotti e sembreranno lesioni LMI ma non lo sono. ENCEFALO QuestiLe assi non possono essere utilizzate per l'encefalo perché non siamo dei quadrupedi. A livello dell'encefalo abbiamo delle fessure, delle pieghe che si formano durante l'embriogenesi. Questo vuol dire che l'encefalo prende un orientamento differente rispetto a quello di tutto il resto del corpo. Per far riferimento all'encefalo si utilizza:
- Dorsale = superiore
- Ventrale = inferiore
- Caudale = posteriore
- Rostrale = anteriore
Sempre per quanto riguarda l'encefalo distinguiamo:
- Raggruppamenti di somi
- Lamine: se si trovano a livello della corteccia celebrale
- Nuclei della base: se si trovano all'interno (sostanza grigia)
- Fibre
- Associative
- Commessurali
- Di proiezione
Sulla superficie più esterna dell'encefalo, si nota il telencefalo che è la porzione più voluminosa dell'encefalo. Il telencefalo può essere "diviso" in due parti tramite il piano sagittale e la parte che divide il telencefalo è
Definita scissura interemisferica che crea in questo modo i due emisferi. Il telencefalo non è liscio ma presenta delle circonvoluzioni (e se fosse liscio ci sarebbe un difetto embrionale e sarebbe una patologia). Le circonvoluzioni sono formate da giri (ovvero protrusioni del parenchima) e da solchi (depressioni o invaginazioni le quali, se sono molto profonde all'interno del parenchima, vengono chiamate scissure). Le scissure dividono i lobi. Tutte queste diverse tipologie di pieghe hanno una funzione fondamentale perché ripiegano su se stessa la materia celebrale che sarebbe molto più estesa se non ci fossero queste ripiegature. Le pieghe, quindi, sono necessarie per avere una superficie più ampia in cui, di conseguenza, ci sono molti più neuroni perché a livello dell'encefalo, la sostanza grigia si trova sulla superficie e di conseguenza se abbiamo una superficie più ampia, avremo in maggiore quantità di neuroni.
LOBI CEREBRALI-
Anteriormente: lobo frontale (area motoria, comportamentale e personalità) Posteriormente al solco centrale: lobo parietale (area sensoriale, sensitiva) Posteriormente al cranio, nel solco occipitale: lobo occipitale (area visiva) Inferiormente: lobo temporale (area uditiva) ESTERNAMENTE: Tra il lobo frontale ed il lobo parietale: - solco centrale o di Rolando Tra il lobo frontale, parietale e temporale: - scissura laterale o del Silvio INTERNAMENTE: Separa in due parti il lobo occipitale: scissura calcarina (creando una parte superiore chiamata cuneo ed una parte inferiore chiamata giro linguale). Lungo la scissura calcarina viene elaborata la vista. Il lobo temporale ha una porzione ripiegata su se stessa e la parte più vicina al piano sagittale (più mediale) si chiama uncus. Abbiamo anche un altro lobo oltre quelli citati, che è particolare in quanto non si vede dalla superficie esterna come gli altri lobi, ma si può notare solo divaricando la scissura.del silvio, quindi allontanando il lobo frontale ed il lobotemporale. Al di sotto di queste strutture troviamo il lobo dell'insula. Questo, sitrova esattamente in questo punto perché durante l'embriogenesi, il lobofrontale ed il lobo temporale vanno a coprire il lobo dell'insula. Il lobo dell'insultafarebbe anche lui parte della superficie esterna come gli altri lobi ma non si èespanso durante l'embriogenesi ed è stato quindi coperto dagli altri lobi. A livellodel lobo dell'insula viene elaborato il gusto e l'olfatto.Si possono quindi distinguere aree sensoriali e motorie, le restanti partidell'encefalo sono aree di tipo associativo ovvero sono aree che mettonoinsieme le informazioni che ricevono dalle altre aree. Le aree di tipo associativopossono essere aree unimodali se si occupano di mettere insieme tutte leinformazioni riguardo le sensazioni, l'udito ecc e multimodali se si occupanodelle rappresentazioni.della realtà che ci circonda. (esempio: se sta arrivano un pallone, una volta arrivato io toccandolo so che questo pallone era quello che avevo visto che mi stava venendo incontro prima).
IL CORPO CALLOSO:
È sostanza bianca, quindi sono fibre che connettono un emisfero con l’altro. È la più estesa delle fibre di tipo commessurali ovvero quelle fibre che permettono la comunicazione dei neuroni da una parte all’altra del corpo.
IL CRANIO:
Il cranio possiamo dividerlo in due parti: la base del cranio quindi la parte inferiore che contiene l’encefalo ed una parte superiore che invece copre tutto l’encefalo e si chiama volta cranica o calvario.
La base del cranio è separata in tre zone e si chiamano fosse craniche:
- Fossa cranica anteriore: delimitata posteriormente dalla piccola ala dello sfenoide. In questa fosse cranica verrà accolto il lobo frontale.
- Fossa cranica media: delimitata anteriormente dalla piccola ala dello sfenoide e
posteriormente dalla cresta petrosa dell'osso temporale. In questa fossa verrà accolto il lobo temporale.
Fossa cranica posteriore: delimitata anteriormente dalla cresta petrosa dell'osso temporale e posteriormente dall'osso occipitale. La fossa cranica posteriore è caratterizzata dalla presenza del forame magno. In questa fossa verrà accolto il cervelletto e parte del tronco encefalico.
IL CERVELLO:
Il cervello si studia tramite tecniche di risonanza o di pet. La pet utilizza un tracciante che viene iniettato mentre la risonanza non ha bisogno di un tracciante ma viene utilizzato come tracciante naturale il livello di ossigenazione del sangue. Con il metodo della risonanza è possibile notare in quali zone è presente più ossigenazione stimolando esattamente quella zona in particolare. Prima che ci fosse la risonanza magnetica e la pet, si cercava di capire quali fossero le funzioni di determinate porzioni dell'encefalo tramite gli
studi dilesione. Lo studio di lesione veniva applicato nel momento in cui una personasubiva un incidente a causa del quale aveva perso ad esempio la parola, così quando questa persona moriva, si faceva l’autopsia e si cercava di capire quale porzione dell’encefalo era stata danneggiata.
Con Phineas Gage è nata la moderna neuroscienza ovvero quella scienza che è riuscita, per prima, a dare a specifiche regioni dell’encefalo, specifiche funzioni.
Quest’uomo nel 1848 ebbe un incidente: mentre posava i binari per la ferrovia, il lavoratori dovevano praticare dei fori nella roccia con la dinamite che veniva premuta nei buchi appunto della roccia con delle aste di metallo. Egli stava compiendo questa manovra con l’asta, la dinamite è esplosa e l’asta gli ha perforato l’orbita recandogli lesioni al lobo frontale dell’