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WTTC
Il WTTC ha stilato un’agenda in dici punti per l’industria turistica sul cambiamento climatico:
- Ridurre emissioni di diossido di carbonio del 50% entro il 2035;
- Stabilire standard a livello internazionale per misurare i progressi nella riduzione delle emissioni
- Sviluppare strategie per tutelare le aree a rischio
- Ridurre la deforestazione e il degrado delle foreste
- Indurre i viaggiatori a ridurre i consumi energetici
- Diffondere le strategie attuate per il cambiamento climatico e condividere le esperienze di sviluppo
di tecnologie a basse emissioni
- Sviluppare strumenti pratici per piccole/medie imprese per misurare e ripartire le emissioni di
diossido di carbonio
- Ridurre le emissioni dei trasporti aerei
- Adottare sistemi di management ambientale che monitorino i consumi di energia e le emissioni
- Individuare la comunità d’investimento e incoraggiare il turismo sostenibile
Valutazione dell’impatto ambientale e dell’audit ambientale
Al fine di valutare le conseguenze dello sviluppo turistico si ricorre a:
Valutazione dell’impatto ambientale (VIA)
Valutazione di tipo legislativo o politico dei possibili effetti che può avere sull’ambiente una proposta di un
progetto, un programma o una politica. Le fasi sono:
- Identificazione di tutti gli impatti di un progetto
- Misurazione delle variabili rilevanti
- Interpretazione dei risultati
- Comunicazione dei risultati agli stakeholder locali
Audit ambientale (EA)
Strumento gestionale che fornisce una valutazione sistematica, regolare e oggettiva della performance
ambientale di un’organizzazione turistica, di un impianto, di un processo produttivo o di un prodotto.
Pro e Contro delle tecniche
Pro -> le preoccupazioni per l’ambiente vengono analizzate con strumenti specifici e valutati con
attenzione, possono ridurre i costi delle aziende.
Contro -> non sono esaustivi riguardo l’analisi degli effetti più ampi del progetto turistico, si basano sulla
qualificazione delle variabili ambientali con metodi spesso dubbi.
“Turismo” – Fondamenti del settore turistico
7.Attrazioni
Non è facile da definire l’attrazione in quanto ne esistono forme diverse, si considera attrazione:
“qualunque cosa abbia sufficiente fascino da attrarre una visita”. Le attrazioni hanno caratteristiche
specifiche e sono in dimensioni ridotte rispetto alla destinazione, sono divise all’interno di essa.
Il legame destinazione/attrazione è sempre più stretto e in una fase di crisi le destinazioni usano sempre
più le attrazioni per differenziare le proposte di mercato.
Caratteristiche
Valore culturale
È importante che il turista riconosca che un prodotto o un luogo ha un proprio valore intrinseco e questo
dipende dalla cultura di riferimento. È importante la dinamicità.
Molteplicità d’uso
Molte attrazioni non sono utilizzate solo dai turisti, ma poiché la molteplicità d’uso abbia successo, sono
necessarie gestione e coordinamento al fine di evitare conflitti.
Deperibilità
L’attrazione è deperibile in quanto soffre del troppo utilizzo, è necessaria quindi una gestione dei flussi, con
politiche dei prezzi e degli orari differenziati.
Valore economico
Le attrazioni rappresentano il motivo della visita, attirando turisti, hanno per questo un valore economico.
Proprietà
C’è grande frammentazione nel settore, domina la piccola proprietà.
Classificazione
Livello di sviluppo (Clawson)
- Attrazioni pensate per l'utente: vicine ai centri abitati e caratterizzate da uno sviluppo intensivo,
sono pensate per un mercato specifico, situate strategicamente per attrarre domanda turistica,
sono riproducibili e stagionali -> parchi a tema, zoo e musei .
- Attrazioni basate sul prodotto: risorse eccezionali basate sulla loro location, importanza della
quota della risorsa, distanti, non riproducibili, naturali -> Grand Canyon, Taj Mahal.
- Attrazioni che si collocano in una categoria intermedia: distanza media, difficile accessibilità.
Percezione dell’attrazione dal mercato
Rapporto tra le attrazioni turistiche e le destinazioni; percezione delle tratte da parte del mercato:
- Imitative: si sviluppano attorno ad un core product sicuro e sperimentato, a basso rischio.
- Immersive: stimolano alla visita, ma con il rischio di non integrarsi con il resto della destinazione.
- Attrazione nuova versione: attrazioni che cercano nuovi mercati diversificandosi geograficamente.
- Attrazioni simbolo: attrazioni icona su larga scala.
Natura del prodotto principale (core product)
- Attrazioni naturali: di solito di proprietà pubblica, regime gestionale rigoroso, alto costo di
investimento e mantenimento (laghi, mari, fiumi, spiagge, grotte…)
- Attrazioni artificiali: originariamente non pensate per i turisti (case storiche, castelli e palazzi).
- Attrazioni artificiali costruite appositamente con scopo turistico: musei, gallerie, parchi a tema…
- Attrazioni evento: ricorrenti, ma non costanti (festival, grandi manifestazioni).
Altri criteri
Altri criteri di classificazione sono:
- Combinazione d’attrazione
- Grandezza dell’attrazione
- Capacità di richiamo dell’attrazione
- Classificazione dicotomica: primarie, generano la visita; secondarie arricchiscono l’esperienza
- Costo e proprietà delle attrazioni
Tipi specifici di attrazioni turistiche
Parchi tematici
Origini: XVI secolo, giardini dei divertimenti di Copenhagen.
1955, si struttura l’industria dei parchi a tema, inaugurazione di Disneyland -> da parco divertimenti a parco
tematico, ampliamento dell’attività.
Tipi - Parchi locali -> visite giornaliere
- Attrazioni più rilevanti
- Parchi di divertimento -> attraggono un mercato internazionali
Caratteristiche
- Attrazioni pensate per l’utente
- Costruiti in prossimità di aree di vacanza
- Indirizzati prevalentemente alle famiglie
- Organizzati secondo una logica specifica in aree a tema
- Caratterizzati da sofisticate tecniche di marketing e dall’uso di tecnologie avanzate
- Si reinventano continuamente
Festival ed eventi
I festival e gli eventi sono delle attrazioni a tempo determinato.
Inizialmente vi erano delle fiere itineranti medioevali -> poi si sviluppano degli eventi sportivi
contemporanei -> e sempre più eventi di forte rilevanza mediatica
Finalità: aumentare i visitatori in una destinazione, prolungare la stagione, attrarre particolari segmenti di
mercato.
Benefici: interventi di riqualificazione, investimenti con indotti rilevanti per destinazione ospitante,
miglioramento infrastrutture di trasporto, effetti sul fermento culturale della località ospitante.
Attrazioni-icona
Attrazioni famose per essere famose -> diventano icone del luogo in cui hanno sede, sono divenute icone,
ma non sono state pensate come attrazioni turistiche.
Sono state inserite dall’Unesco nei siti patrimonio dell’umanità.
Gestire le attrazioni turistiche
Le attrazioni turistiche operano nel mercato come imprese e hanno una serie di specifici indicatori chiave
quali numero di visitatori, ricavi delle visite e profitto.
Economia delle attrazioni turistiche
L’economia della gestione delle attrazioni è descritta da Wanhill (2008). Le attrazioni richiedono:
- Grossi investimenti di capitale per l’apertura e un elevata spesa per il marketing
- Diversificazione dell’offerta attraverso per esempio sponsorizzazioni commerciali
- Contenimento dei costi per il lavoro salariato o stagionale
- Prezzi d’ingresso molto elevati rispetto ai costi operativi
Sono in corso continui dibattiti sull’opportunità di far pagare un biglietto per le entrate a musei e gallerie e
sulle politiche di diversificazione dei prezzi per turisti e residenti.
Management dell’attrazione
Il management dell’attrazione si basa sulla pratica, gli obiettivi sono:
- profitto, ritorno d’investimento, educativi e propagandistici.
È importante definire il profilo del visitatore adatto all’attrazione e all’obiettivo e influenzarne i movimenti
e i comportamenti al fine di non superare i livelli di capienza e di controllare la qualità dell’esperienza.
È importante stabilire la portata sostenibile:
- fisica annuale: utenti che possono essere accolti in un anno
- fisica sostenuta: utenti che possono essere accolti in un dato momento e in un
punto preciso senza deteriora la condizione del sito
PFA = PFS x periodi d’apertura
occorre progettare il parco basandosi su una portata media del 10/20 % minore del picco di visite.
Infine è importante monitorare i successi.
Stagionalità
Le cause della stagionalità sono il clima, i periodi di chiusura/apertura delle scuole/aziende, la disponibilità
del lavoro e l’inaccessibilità dei trasporti
-> problemi sono il reclutamento del personale, cattiva gestione della portata, deperibilità
dell’unità di produzione e perdita di opportunità di ulteriori ricavi
-> soluzioni sono il reclutamento del nuovo personale, strategia di prezzi flessibili, tecniche
per diversificare l’offerta e ampliamento del prodotto e delle attrazioni.
Marketing
È necessario saper creare e offrire un’esperienza memorabile per il visitatore garantendo un marchio di
qualità e accrescendo le aspettative del consumatore. Per Voase il nuovo turista è più esigente e sofisticato.
Futuro delle attrazioni
-> aumento professionalità e competizione, maggiore uso delle tecnologie, attrattive all-inclusive, maggiore
attenzione alla sostenibilità, ricerca d’esperienza, ma anche preservazione dell’ambiente.
8.Strutture ricettive
Ospitalità
“Scambio umano contemporaneo intrapreso volontariamente e progettato per aumentare il benessere
reciproco delle parti interessate attraverso la fornitura di vita e alloggio”.
- Settore privato: relazione ospitante/ospite per soddisfare le necessità fisiologiche e psicologiche;
- Settore commerciale: servizi offerti a scopo di lucro, relazione mercificata;
- Settore sociale: fornitura di ospitalità a uno sconosciuto come atto di generosità.
Storia dell’industria dell’ospitalità
- antichità, accoglienza degli stranieri presso le case private;
- alloggi presso monasteri e locande;
- XIX secolo, nasce l’albergo in Europa;
- XX secolo, nasce l’automobile e aumentano le infrastrutture per ricettività e ospitalità;
- 2° GM, innovazione delle strutture -> standardizzazione dell’offerta.
Struttura dell’industria dell’ospitalità
Alloggio con servizio
Offrono sia vitto che alloggio.
Hote