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DURKHEIM
elementi centrali della modernizzazione (Durkheim, la divisione del lavoro sociale):
1. urbanizzazione: movimento di massa dalle zone rurali a urbane. Può causare disuguaglianze sociali
(favelas)
2. divisione del lavoro: nel mondo agrario i compiti non erano divisi (la stessa persona svolgeva più mansioni,
ciò che era prodotto era consumato). La divisione lavorativa permette la mobilità sociale, attraverso
l'apprendimento, la carriera, la disciplina..
per anni la divisione geopolitica si è basata su questo schema: società moderne e premoderne
SOLIDARIETA' MECCANICA: basata sulla somiglianza. Debole differenziazione di lavoro e competenze, gli
individui provano gli stessi valori, provano gli stessi sentimenti, accomunati dal sacro. La società è coerente poiché
gli individui non sono ancora differenziati
le società erano segmentali, semplici, il nesso che tiene uniti i sentimenti è una cultura prescrittiva e repressiva
prescrittivo: sistema di norme, ammonizioni..finalizzati a indirizzare il comportamento degli individui
la solidarietà meccanica si fonda sui legami ascritttivi (innato, di sangue, ereditario, dalla nascita) e su una
partecipazione emotiva
SOLIDARIETA' ORGANICA: il consenso (unità coerente della collettività) si sviluppa attraverso la differenziazione.
Gli individui sono diversi e tramite questa diversità si sviluppa tale consenso. Sfida della modernità: come gli
individui differenti possano convivere nello stesso contesto (nuovi valori: tolleranza). Durkheim teorizza diverse
forme di aggregazione (i meccanismi sociali rientrano in una grande macchina), i confini sono meno definiti,
possibilità che scoppi un conflitto fra individui differenti. Le norme e le istituzioni sono finalizzate alla pacifica
convivenza
Critiche a queste visioni: nostalgia nei confronti del passato, i conflitti e le differenze portano soltanto a difficoltà
Elias (1974): “romanticismo e nostalgia di un passato comunitario perduto”
Esposito (1998): “manierismo post-romantico”
IDEALTIPI della convivenza umana: teoria del
“la metropoli e la vita dello spirito
SIMMEL: (1903)
Società significa individui che entrano in relazione reciproca: incontrarsi, salutarsi, condividere momenti. Queste
relazioni influenzano a vita degli altri individui poiché comportano assimilazione dei comportamenti, trasmissione
dei valori..
metropoli: simbolo della non conoscenza, incontri occasionali con sconosciuti, folla (l'uomo è parte della stessa
folla, in cui l'uomo trascorre gran parte del tempo)
processo di sociazione: breve reciprocità temporanea fra due individui nonostante sconosciuti
(interazione,scambio di sguardi). La sociazione è la sedimentazione nel tempo delle reciprocità: collaborazione,
nonostante il contesto individualista della metropoli le reciprocità si instaurano
METROPOLI: città moderna, gli individui vivono vicini (le città si espandono), ma questo spazio porta ad una vita
alienata. Si perde la sfera familiare del vicinato, essa è sostituita dai numerosi contatti quotidiani.
Vita nervosa rispetto al contesto agricolo: susseguirsi di immagini che colpiscono il sistema nervoso, nel contesto
rurale gli stimoli sono lenti (es slow tourism: ricerca di tranquillità e pace nelle comunità).
La metropoli è vista come urban jungle: il cittadino moderno combatte per la sopravvivenza contro lo sfruttamento
fobia del contatto: paura di essere toccati troppo da vicino a causa dei mille contatti quotidiani. È necessario
mantenere la giusta distanza
individuo blasè: uomo disincantato (flaneur) ed annoiato distratto rispetto agli stimoli (informazioni colte, ma tutto
è percepito come irrilevanti). Il denaro è l'unica unità di misura, termine di confronto. Egli vuole reagire alla metropoli
figura dello straniero: dialettica fra vicinanza e lontananza. Lo straniero è vicino a noi fisicamente ma è lontani in
termine di identità. Gli abitanti di zone rurali incontrano difficoltà nel trasferirsi nei luoghi urbani e cambiare il proprio
stile di vita
Weber: riflette su come sia cambiato il fabbisogno delle persone (l'elemento economico è alla base dei fenomeni
sociali). Tipologie di vicinato:
il gruppo domestico (famiglia) copre il regolare fabbisogno dei suoi membri (economia della
sopravvivenza/sussistenza), il legame fra gli stessi membri è forte e fondamentale
le reti di vicinato fabbisogno straordinario di prestazioni (le quali non possono essere soddisfatte nell'ambito
familiare)
le comunità del vicinato (rispondono al fabbisogno straordinario, il più vicino possibile a livello spaziale) possono
essere diverse: le relazioni o l'agire di comunità possono essere molto intense o molto fievoli in base alla funzione
che svolgono
già nei contesti rurali l'agire comunitario non è la regola, ma l'eccezione, poiché:
negli insediamenti di campagna sono presenti dissidi tra vicini (non tutti i rapporti sono forti o pacifici)
vi sono quartieri poveri privi di rapporti di vicinato (quartieri degradati, sviluppo urbano-alta concentrazione di
esclusione sociale)
principio dell'effimera comunanza (i rapporti sono temporanei, limitati, si condividono soltanto alcuni ambiti)
basato su rapporti di fratellanza, ma non fraterni (alcuni rapporti creano legami forti in cui si condivide un comune
valore, ma i membri non necessariamente diventano membri dello stesso nucleo intimo)
capitale sociale: rete dei rapporti instaurati da un attore sociale, queste relazioni possono essere negative (mafia)
o positive
Weber vuole capire le funzioni economiche del vicinato. Il tipo di supporto fornito dal vicinato in una situazione di
soccorso possono essere:
1. prestito precario: a titolo gratuito di beni d'uso. Nella società agricole postindustriali non tutti possiedono
mezzi e beni costosi (attualmente questa forma è chiamata sharing economy, riducendo o eliminando la gratuità)
2. lavoro precario: soccorso di emergenza per il lavoro. Lavoro precario di vicinato può essere sia tra pari
che con chi è economicamente preminente (attualmente volontariato) o in caso di estrema necessità
dal punto di vista urbanistico:
le città sono insediamenti circoscritti (confine, mura, circoscrizione della città), forte divisione fra rurale e urbano
è una borgata, non è un luogo formato da singole abitazioni, ma è formato da luoghi di aggregazione (negozi,
piazze, strade..)
compatta (non vi è una parte urbana interrotta dalla campagna), grossa
dal punto di vista economico:
attività non agricole, ma industriali e commerciali
attività industriali variegate (differenziate, non mono-funzionali, anche se vi sono città la cui economia si
basa su un solo prodotto)
dal punto di vista sociologico:
mancanza di conoscenza personale e reciproca degli abitanti
Le città hanno una dimensione economica molto forte, sono i fulcri economici. Weber elabora due tipologie di città:
principato, città come sede di una signoria, la cui dimensione economica era legata solo al pagamento tributario
città di scambio (città mercantili-Venezia): economico, culturale, di opinione. Esse hanno ala caratteristica
di avere uno scambio regolare di merci, qualunque scambio richiede un pagamento (transazioni), fonte di
guadagno degli abitanti e per i signori. Le fiere periodiche sono eventi di aggregazione culturale (poiché
raccolgono persone di uno stesso luogo con gli stessi interessi economici). Presenza di un mercato locale che
risponde sia ai bisogni dei residenti, ma anche alla popolazione non cittadina (perciò non si limita più all'ambito
locale, ma uno più ampio)
Tipi di città:
1. città dei consumatori: somiglia alla città del principato, basata sui contributi. I consumatori sono coloro che vivono
di rendita: funzionari, latifondisti..
2. città dei produttori: estensione della città legata all'installazione di apparati industriali (data dall'aumento della
produzione, necessità di allargare il mercato)
3. città di commercianti: economia basata sull'esportazione o su scambi (repubbliche marinare), trasportando da un
luogo all'altro (difficoltà dei trasporti dai vari continenti)
differenze città-campagna:
occupazionale: professioni e settori lavorativi diversi
eterogeneità (città) e omogeneità /campagna) della popolazione: questo fenomeno dipende dalla stratificazione
sociale e dalla divisione del lavoro, non dall'etnia d'origine
ambientale
dimensione di comunità-società differenze e stratificazione sociale
densità demografica: maggiore nella città
sistema di Inter-azione:
mobilità: presenza di gruppi che si stabilizzano temporaneamente in un territorio. La mobilità intesada Weber è
intesa anche come super temporanea (porte di accesso alla città per attrarre lavoratori: aeroporti, stazioni..)
divisione del lavoro: tipica della città, specializzazione delle competenze tecniche (ciò comporta alla stratificazione
sociale e alla maggiore differenziazione. Da un settore specifico possono differenziarsi in professioni ancora più
specifiche). Differenza di specializzazione del lavoro in zona rurale e urbana
stratificazione sociale:
distribuzione della ricchezza e reddito maggiore in città che in campagna
multimilionari e accattoni: portano a situazioni povertà polarizzata (povertà urbana)
stratificazione rurale semplice: rurale(bracciante, fittavolo, proprietario..)
rurale: dimensioni minori, meno densamente popolate, popolazione meno mobile: poche interazioni
città: non si può evitare la moltitudine di persone
non vi è dubbio che da un punto di vista qualitativo il numero di interazione per individuo in un una data unità di tempo
è di gran lunga superiore
differenze principali: rurale & urbano
lo spazio di relazione (estensione del territorio)
le interazioni possono essere primarie e relazioni indirette e secondarie: maggiori le prime per rurale
la scuola di Chicago
scuola di pensiero a cui appartengono Park, Burgess, Wirth e Durkheim. Per la prima volta ricerca empirica (sul
campo), sviluppando metodologie di ricerca riguardanti l'analisi dei bisogni: studio delle relazioni del territorio (Swat
analysis: metodo più utilizzato per studiare un territorio-punti di forza, di debolezza, opportunità..)
1892: primo dipartimento di sociologia dell'università americana
anni '30: il più grande copro di studi su una città
studio su