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ANALISI POST-STRATEGICA E MODELLO DI PORTER

Scelta la strategia da seguire (in cui l'insieme degli obiettivi scelti da perseguire prende il nome di

Mission) si deve andare ad Analizzare il Mercato. Il mercato è fondamentale per poter prevedere

l'andamento di determinati aspetti e fattori che potrebbero influire sugli obiettivi dell'azienda e sul

suo piano a medio-lungo termine.

Si deve comprendere l'aspetto:

SOCIO-ECONOMICO : basato sulla ricezione o meno delle scelte;

1. TECNOLOGICO : capire che impatto ha la tecnologia sul mercato in sviluppo e come

2. sfruttarla a proprio vantaggio;

LEGISLATIVO : capire l'andamento delle erogazioni finanziarie che possono favorire

3. l'azienda nel rispetto dei vincoli, degli obblighi e delle restrizioni.

Oltre a questo, una volta scelta la strategia bisogna effettuare un'Analisi di Settore.

Qui entra in gioco il Modello delle Forze di Porter:

POTENZIALI CLIENTI : la valutazione del numero potenziale di clienti dipende da molti

a) aspetti del mercato. In primo luogo bisogna valutare se si vuole affrontare un mercato di

nicchia, con prodotti più ricercati e specifici con alta qualità di prodotto; oppure un

mercato aperto, con ovviamente più concorrenza ma una produzione su scala maggiore.

Bisogna valutare il Pericolo di Integrazione a Monte, ovvero se si può avere eventuali

fusioni tra aziende che così portano al danneggiamento della propria. Bisogna valutare se

esistono Bassi Switching-Costs, cioè se il cliente può cambiare fornitore facilmente o meno.

Infine bisogna anche valutare se il prodotto ha interesse elevato o meno nella supply-chain.

FORNITORI : valutare se esistono tanti o pochi fornitori che influenzano anche lo switching-

b) cost introdotto prima; bisogna anche valutare la qualità del fornitore oltre che eventuali

sostituzioni in caso di fattori esterni negativi;

PRODOTTI SOSTITUTIVI : nel caso esistano, si deve stare attenti a qualità, prezzo ed al

c) servizio. Quest'ultimo, nei giorni di oggi, risulta essere chiave perchè il mercato tende al

ribasso considerando la crisi degli ultimi tempi ed il servizio è sempre più spesso punto

chiave;

POTENZIALI CONCORRENTI : osservare come i concorrenti si muovono in base alla loro

d) collocazione ed al loro settore. Vengono fatte indagini di Benchmarking, ovvero

comparazione tra aziende di un determinato settore e conseguente classificazione. In

questo modo si capisce come organizzare anche le linee di produzione interne.

PIANO STRATEGICO AZIENDALE – BUSINESS PLAN E SUOI STRUMENTI DI DIFFUSIONE

Solitamente si sviluppa in 3/5 anni e si crea con due strumenti che, da un punto di vista tecnico,

sono uguali: PIANO INDUSTRIALE : strumento di pianificazione che riguarda sempre

1. l'azienda nel suo complesso;

BUSINESS PLAN : strumento che riguarda progetti specifici, con finalità di

2. acquisire contenuti esterni. Risulta essere esterno all'azienda, ma non è uno

strumento esaustivo per capire l'effettivo andamento aziendale.

Proprio per l'ultimo motivo, molte volte il Business Plan viene inserito direttamente dentro il Piano

Industriale; così facendo si vanno ad accorpare i due strumenti e si crea un piano generale che

soddisfa le esigenze dell'azienda in modo completo.

Il modello di Business Plan (Piano Industriale), riconosciuto dalla borsa italiana, è composto da:

PARTE QUALITATIVA : descrive la strategia qualitativa; al suo interno vi sono le analisi di

a) mercato, del settore ed i punti di forza e debolezza con relative opportunità e rischi per

l'azienda. Contiene dunque strumenti di Benchmarking ed Indici di Bilancio;

ACTION PLAN : elenco degli investimenti richiesti in base agli obiettivi posti; sono descritti

b) sia in termini di Stato Avanzamento Lavori (SAL) sia in termini di costi;

PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO : serve per vedere la realizzabilità di ciò che l'azienda si

c) propone di fare; costituito da SP, CE e RF.

(Tutte queste voci sono create in ordine crescente; Business Plan e/o Piano Industriale sono

considerati la stessa cosa in questa sezione)

Gli strumenti di diffusione del Business Plan (Piano Industriale) sono principalmente due: Balance

Score-Card (BSC) & Budget.

BALANCE SCORE-CARD (BSC)

Tutto ciò che è scritto nel Business Plan (o Piano Industriale) da un punto di vista tecnico,

industriale... viene tradotto in obiettivi e misurato con appositi indicatori.

La BSC è strutturata secondo il Modello Kaplan:

PROFILO CLIENTI : indicatori che permettono di monitorare l'apprezzamento della gestione

1. aziendale da parte dei clienti (quote mercato possedute rispetto ad altre aziende,

andamento vendite...);

PROFILO PROCESSI AZIENDALI INTERNI : indicatori che permettono di monitorare la

2. produttività e l'efficienza del personale, l'ottimizzazione della capacità produttiva e

l'efficienza del processo di approvvigionamento;

PROFILO APPRENDIMENTO E CRESCITA : indicatori che misurano l'aggiornamento delle

3. conoscenze e delle risorse aziendali (corsi formazione ed aggiornamento,tasso

partecipazione ad iniziative promosse, investimenti in Information Technology...);

PROFILO ECONOMICO-FINANZIARIO : indicatori di sintesi che permettono di comprendere

4. se la gestione aziendale sta producendo valore per i diversi portatori di interesse (redditività

aziendale, indice di indebitamento...);

Per ogni azienda la creazione della BSCè la traduzione effettiva degli obiettivi preposti.

Generalmente le 4 aree sono sistemate in maniera gerarchica; nel 90% dei casi l'area di posizione

gerarchica più alta è quella Economico-Finanziaria, ma la forza della BSC (nonostante la

gerarchizzazione) è data dal fatto che ogni area, indipendetemente dal livello occupato nella

piramide, è strettamente interconnessa a quella superiore e/o inferiore.

Esempio di BSC:

OBIETTIVO RESPONSABILE AZIONE INDICATORE TARGET ACTUAL

Amplificare Nome,Cognome Aprire nuove n° sedi aperte 5 4

il mercato sedi operative

La totalità delle medie ponderate per ciascuna area fornisce la Performance Aziendale.

Cosa possiamo concludere?

“Dopo aver definito la strategia aziendale da seguire e, successivamente, la parte qualitativa,

l'action-plan ed il PEF; si traducono gli obiettivi generali in un insieme di micro-obiettivi con loro

peso specifico assegnato in una delle 4 categorie della BSC. Quest'ultima è quindi un potente

strumento per trasmettere l'insieme frammentato di micro-obiettivi all'interno dell'intera

azienda. L'insieme dei micro-obiettivi forma i macro-obiettivi (cioè quelli principali e generali) e

le medie ponderate formane la Performance Aziendale.

Si ha così la creazione di un vero e proprio Sistema Auto-Incentivante in cui vengono stimolati i

responsabili a raggiungere gli obiettivi e ad esssre ricompensati con una retribuzione variabile”

(Generalmente la BSC viene fatta semestralmente e, assieme al budget, viene attuata nel periodo

di Settembre-Ottobre. Come è possibile quindi che io riesca a prevedere gli andamenti di mercato

in un periodo in cui i dati forniti non sono in alcun modo certi? Si costruiscono i Forecast, ovvero

delle proiezioni statistiche dei risultati di fine anno con stima di quelli raggiunti entro il periodo

preso in considerazione. Mano a mano che vengono protiettati si vanno a ridefinire nel passare del

tempo.)

IL SISTEMA BUDGETTARIO – DEFINIZIONE & CARATTERISTICHE

Il Budget è un documento contabile amministrativo che contiene gli obiettivi da conseguire (con

riferimento al breve periodo). Risulta essere uno strumento per la dimensione materiale del

controllo di gestione (come già abbiamo visto) ed è composto da vari documenti, relativi alle

singole aree funzionali aziendali, detti Budget Settoriali (riferiti ai singoli CdR).

Dunque: BUDGET AZIENDALE = Previsione di sintesi coordinata dei Budget Settoriali

Serve principalmente ad incentivare e sensibilizzare i dipendenti rispetto agli obiettivi che l'azienda

vuole conseguire (ragionamento identico alla BSC per l'incentivazione)

Il budget genera il Sistema Budgettario, composto da:

1. Strumento per obiettivi di breve periodo;

2. Processoper la definizione degli obiettivi di budget;

3. Processo per il controllo ed il conseguimento di suddetti obiettivi;

Le caratteristiche principali del budget sono 4:

Legame con il Piano Aziendale : il budget altro non è che il primo anno del Piano

a) Strategico; si vanno a verificare i gradi di raggiungimento degli obiettivi ed il consuntivo

del piano con i suoi effetti. Se si riscontrano punti nuovamente da stabilire per il

miglioramento si attua una Revisione del Piano;

Espressione di obiettivi Economico-Finanziari : nel breve periodo il budget fornisce

b) obiettivi con valutazione intermini di Costi & Ricavi e di Entrate & Uscite;

Carattere aziendale globale : nonostante si riferisca ai singoli CdR (Budget Settoriali)

c) esso, una volta delineato, diventa un vero e proprio Modello di Comportamento Globale

per l'azienda;

Riferimento ad intervalli Infra-Annuali : specificità essenziale del budget, perchè

d) consente una migliore e tempestiva individuazione di Scostamenti e Disfunzioni; così

facendo si incrementa l'Efficacia di Programmazione e Controllo;

Il budget ha la funzione principale di: Guidare ed Orientare le azioni dei manager e dei

responsabili aziendali; Coordinare le azioni dei responsabili dei singoli CdR; Coordinare gli organi

aziendali mendiante un lungo processo di contrattazione; Motivare i responsabili aziendali alla

condivisione di obiettivi comuni; Favorire lo scambio di informazioni fra i vertici ziendali ed i singoli

CdR.

(La definizione degli obiettivi segue strategie: Top-Down, Bottom-Up e Top-Down+Bottom-Up. Pregi

e difetti sono gli stessi di quelli elencati a pagina 3 per queste strategie)

Il Budget Aziendale (unione dei Budget Settoriali) si compone di:

BUDGET ECONOMICO : redatto per scopi interni e focalizzato sulla evidenziazione di

1. risultati intermedi (RO, MLC);

BUDGET PATRIMONIALE : strutturato secondo il criterio finanziario di Impieghi & Fonti;

2. BUDGET FINANZIARIO : verifica quantitativa della fattibilità finanziaria dei programmi di

3. esercizio; verifica qualitativa delle informazioni sulla qualità della struttura finanziaria, sul

costo del capitale e sull'individuazione di alternative per le eccedenze;

Per essere efficace il budget deve per forza essere predisposto prima dell'inizio dellanno, nel suo

processo di redazione devono essere coinvolti tutti i soggetti legati agli obiettivi da definire.

Vantaggi del Budget: 1. Incentiva i responsabili dei singoli CdR;

2. Motiva i manager;

3. Coniuga parametri economico-finanziari;

4. Consente il confronto tra previsioni e risultati;

Svantaggi del Buget: 1. Previsioni non a

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
11 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher matteo_g di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Programmazione e Strategie in Imprese di Servizi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Arezzini Simona.