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R
Δ Q ρ
b m
E = ⋅
Elasticità incrociata della domanda: Qb ρ Δ ρ Q
m m b
Elasticità dell’offerta rispetto al prezzo: variazione percentuale della quantità offerta prodotta da un
incremento di un punto percentuale del prezzo.
Elasticità puntuale della comanda: elasticità rispetto al prezzo di un particolare punto della curva di
domanda.
Elasticità d’arco della domanda: elasticità rispetto al prezzo calcolata su intervalli di prezzi.
Industrie cicliche: induestri nelle quli l’andamento delle vendite tende ad amplificare le variazioni cicliche
del prodotto interno lordo e del reddito nazionale.
domanda: Q=abP
offerta: Q=c+dP
P ∆ Q
( )( )
E=
passaggio 1: Q ∆ P
domanda: Ed=b(P*/Q*)
offerta: Ed=d(P*/Q*)
passaggio 2: a=Q*+bP*
Q=abP+fI
CAPITOLO 3 – IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE
Reoria del comportamento del consumatore: descrive come i consumatori distribuiscono i propri redditi
tra differenti beni e servizi per massimizzare il proprio benessere.
Per comprendere il comportamento del consumatore ci sono tre passaggi:
− Preferenze del consumatore;
− Vincolo di bilancio;
− Scelte del consumatore.
Paniere: elenco di specifiche quantità di uno o più beni.
Ipotesi fondamentali sulle preferenzedei consumatori:
− Completezza: si ipotizza che le preferenze siano complete, ovvero che i consumatori siano in
grado di confrontare e valutare tutti i paniere possibili;
− Transitività: le preferenze sono transitive, cioè se un consumatore preferisce il paniere A a B e B a
C, allora preferirà A a C.
− Di più è meglio che di meno.
Curva di indifferenza: curva che rappresenta le combinazioni di panieri che garantiscono a un consumatore
lo stesso livello di soddisfazione.
Mappa di indifferenza: grfico contenente un insieme di curve di indifferenza, che rappresentano panieri
rispetto ai quali il consumatore è indifferente.
Saggio marginale di sostituzione (SMS): quantità massima di un bene a cui il consumatore è disposto a
rinunciare per ottenere in cambio un’unità in più di un altro bene.
Sostituti perfetti: due beni per cui il SMS dell’uno rispetto all’altro è costante.
∞
Complementi perfetti: due beni per cui il SMS è 0 oppure ; le curve di indifferenza sono disposte ad
angolo retto.
Male: beni per il quale una quantità minore è preferita ad una quantità maggiore.
Utilità: valore numerico che rappresenta la soddisfazione che un consumatore ricava da un determinato
paniere.
Funzione di utilità: formula che assegna un livello di utilità ai singoli panieri, essa può essere:
− Ordinale: genera una classificazione dei panieri, disponendoli nell’ordine dal più al meno
desiderato;
− Cardinale: descrive di quanto un paniere è preferito ad un altro.
Vincolo di bilancio: vincolo che il consumatore affronta a causa di redditi limitati.
Retta di bilancio: tutte le combinazioni di peni per le quali la somma di denaro spesa è uguale al reddito:
P X+P Y=RD
x y
Il paniere che massimizza la soddisfazione deve trovarsi sulla retta di bilancio e deve fornire al
consumatore la combinazione più gradita di beni e servizi. La soddisfazione è massimizzata nel punto in
cui SMS=Px/Py.
Beneficio marginale: beneficio derivante dal consumo di una quantità in più di bene.
Costo marginale: costo di un’unità in più di bene.
Soluzione d’angolo: situazione in cui un consumatore sceglie di non acquistare un bene.
Utilità marginale (U’): incremento del livello di soddisfazione prodotto dal consumo di un’unità in più di
un bene.
Utilità marginale decrescente: principio secondo cui maggiore è la quantità consuamta di un bene, minore
è l’incremento dell’utilità procurata dal consumo di quantità aggiuntive.
Principio di uguaglianza delle utilità marginali ponderate: principio secondo cui l’utilità è massimizzata
quando il consumatore uguaglia l’utilità marginale per euro di spesa per tutti i beni.
Indice del costo della vita: rapporto tra il costo attuale di un tipico paniere di beni di consumo e di servizi
e il suo costo rilevato in un periodo di riferimento.
CAPITOLO 4 – DOMANDA INDIVIDUALE E DI MERCATO
Curva prezzocosumo: curva formata dalle combinazioni di due beni che massimizzano l’utilità al variare
di uno dei prezzi.
Curva di domanda individuale: curva che esprime la relazione tra la quantità di un bene che un singolo
consuamtore è disposto ad acquistare e il prezzo del bene.
Curva redditoconsumo: curva formata dalle combinazioni di due beni che massimizzano l’utilità al
variare del reddito del consumatore.
Curva di Engel: curva che pone in relazione la quantità consumata di un bene e il reddito.
Beni sostituti: ll’aumentare del prezzo di un bene deriva l’aumento della quntità domandata dell’altro
bene.
Beni complementi: all’aumentare del prezzo di un bene deriva una diminuizione della quantità domandata
dell’altro bene.
Beni indipendenti: se la variazione del prezzo di un bene non ha effetti sulla variazione della quantità
domandata dell’altro bene.
Effetto sostituzione: variazione del consumo di unbene associata a una variazione del suo prezzo, a livello
di utilità invariato.
Effetto di reddito: variazione del consumo di un bene determinata da un incremento del potere d’acquisto,
a prezzi invariati.
Bene di Giffen: bene la cui curva di domanda è inclinata positivamente perchè l’effetto di reddito
(negativo) è maggiore dell’effetto di sostituzione.
Curva di domanda di mercato: esprime la relazione tra la quantità di un bene che tutti i consumatori di
mercato acquistano e il prezzo del bene. Essa si sposta verso destra all’ingresso di nuovi consumatori nel
mercato.
Curva di domanda isoelastica: curva di domanda per la quale l’elasticità rispetto al prezzo è costante.
Domanda speculativa: domanda generata non dai benefici diretti derivanti dal possesso o dal consumo di
un bene, ma dalla previsione che il prezzo del bene aumenterà.
Surplus del consumatore: differenza tra ciò che un consumatore è disposto a pagare per un bene e la
somma che effettivamente paga.
Esternalità di rete: situazione in cui la domanda di ciascun individuo dipende dagli acquisti effettuati dagli
altri individui.
Effetto traino: esternalità di rete positiva in virtù della quale un consumatore desidera possedere un bene
anche perchè altri lo possiedono.
Effetto snob: esternalità di rete negativa per cui un consumatore desidera possedere beni esclusivi o unici.
Funzione di CobbDouglas: funzione di utilità U(x,y)=x y , dove x e y sono due beni e a è una costante.
a 1a
CAPITOLO 6 – PRUDUZIONE
Teoria dell’impresa: teoria che spiega il modo in cui le imprese prendono decisioni di produzione che
minimizzano i costi e di come i costi variano alvariare del livello di produzione.
Le decisioni di produzione delle imprese sono analoghe alle decisioni d’acquisto alle decisioni d’acquisto
dei consuatori e possono essere studiate in tre fasi:
− Tecnologia di produzione;
− Vincoli di costo;
− Scelta dei fattori produttivi (o input).
Fattori produttivi (input): fattori utilizzati nel processo di produzione; essi sono:
− Lavoro: comprende l’opera dei lavoratori qualificati, del personale non qualificato e l’attività
dirigenziale;
− Materie prime;
− Capitale (terreni, edifici, macchinari, scorte magazzino, ecc..).
Funzione di produzione: funzione che associa a ogni combinazione dei fattori produttivi (input) il massimo
livello di produzione (output) che l’impresa può ottenere q=F(K, L).
Breve periodo: periodo nel quale le quantità di uno o più fattori di produzione non possono cambiare.
Fattore di produzione fisso: fattore di produzione la cui quantità non può variare.
Lungo periodo: periodo di durata sufficiente a far sì che tutti i fattori di produzione siano variabili.
Prodotto medio: quantità prodotta per unità di un determinato fattore.
Prodotto marginale: quantità aggiuntiva prodotta in virtù dell’incremento unitario nell’utilizzo di un
fattore. Prodotto medio del lavoro= produzione/quantità del fattore lavoro= q/L ∆ q L
/∆
Prodotto marginale del lavoro= variazione produzione/variazione quantità del fattore lavoro=
Legge dei rendimenti marginali decrescenti: principio secondo cui all’aumentare dell’impiego di un fattore
produttivo, a parità degli altri fattori, gli incrementi di produzione sono destinati a decrescere.
Produttività del lavoro: prodotto medio del lavoro per un’intera industria o per l’economia nel suo
complesso.
Stock di capitale: quantità totale di capitale disponibile per la produzione.
Innovazione tecnologica: sviluppo di nuove tecnologie che consentono di utilizzare i fattori di produzione i
modo più efficace.
Isoquanto: curva formata da tutte le possibili combinazioni di fattori che consentono un determinato livello
di produzione.
Mappa di isoquanti: diagramma in cui sono combinati più isoquanti, a descrivere una funzione di
produzione.
Saggio marginale di sostituzione tecnica (SMST): quantità di cui è possibilie ridurre uno dei fattori
produttivi mantenendo invariato il livello di produzione, quando viene utilizzata un’unità aggiuntiva di un
altro fattore.
Funzione di produzione a proporzioni fisse: nioe di produzione cui corrispondono isoquanti ad angolo
retto, in tnere un determinato livello di produzione è possibile utilizzare una sola combinazione di lavoro e
capitale.
Rendimenti di scala: tasso al quale la produzione aumenta quando vengono incrementati
proporzionalmente i fattori produttivi.
Rendimenti di scala crescenti: situazione in cui la produzione più che raddoppia quando tutti i fattori
produttivi vengono raddoppiati.
Rendimenti di scala costanti: situazione in cui la produzione raddoppia quando tutti i fattori produttivi
vengono raddoppiati.
Rendimenti di scala decrescenti: situazione in cui la produzione aumenta meno che della metà quanto i
fattori produttivi vengono raddoppiati.
CAPITOLO 7 – I COSTI DI PRODUZIONE
Costo contabile: somma di spese effettive e deprezzamento di beni capitali.
Costo economico: costo dell’utilizzo di risorse economiche nella produzione.
Costo opportunit&agrav