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MICRO/MACRO-ECONOMIA
Microeconomia: studio dei processi decisionali dei singoli attori economici (individui imprese) e della loro
interazione in vari mercati(ad esempio gli effetti dell’istruzione obbligatoria sui redditi dei lavoratori).
Macroeconomia: studio dei fenomeni che riguardano il sistema economico nel suo complesso(ad esempio
gli effetti del debito pubblico o le azioni possibili per aumentare il tenore di vita di un paese).
Capitolo 4 : LE FORZE DI MERCATO DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA
Domanda e offerta sono le due parole che gli economisti usano di più; sono le forze che fanno funzionare le
economie di mercato e che determinano così la quantità venduta di ciascun bene e il relativo prezzo di
vendita. Per questo per stabilire gli effetti di un dato evento sull’economia bisogna prima stabilire i suoi
effetti su domanda e offerta.
MERCATO E CONCORRENZA
Per capire come funzionano capiamo prima cosa sono il mercato e la concorrenza
Mercato: è l’insieme dei venditori e dei compratori di un determinato bene o servizio in cui il gruppo di
compratori determina la domanda e quello dei venditori l’offerta.
Concorrenza: la maggior parte dei mercati che compongono un sistema è concorrenziale e gli economisti
usano il termine di mercato concorrenziale e descrive un mercato in cui è presente un numero di venditori e
compratori tali da rendere irrilevanti le scelte del singolo attore economico, e quindi “subiscono il prezzo”. In
particolare diremo che un mercato è perfettamente concorrenziale se:
1. I prodotti offerti sono tutti uguali e quindi sostituibili uno con l’altro.
2. I compratori e i venditori sono così numerosi al punto che nessuno di loro può influenzarne il prezzo
di mercato.
Non tutti i mercati sono in concorrenza fra di loro e può succedere così che ad esempio in un mercato ci sia
solo un venditore che può quindi determinare il prezzo; questo mercato verrà chiamato monopolio.
LA DOMANDA
La curva di domanda: il rapporto tra prezzo e quantità domandata
La quantità domandata di un bene è la quantità di quel bene che i compratori sono disposti, e in grado, di
acquistare. Per questo motivo diventano fondamentali molti aspetti e prima tra tutti il prezzo del bene,
perché per esempio ad un prezzo più basso ovviamente i compratori saranno disposti e potranno anche
materialmente acquistare una maggiore quantità di prodotto. Per questo motivo la quantità domandata, a
parità di altre condizioni, aumenta se il prezzo diminuisce e viceversa diminuisce se il prezzo aumenta,
possiamo dire così che è inversamente correlata al prezzo e questa relazione viene chiamata dagli economisti
legge della domanda. La legge di domanda può essere rappresentata graficamente attraverso la un grafico
dove, per convenzione, il prezzo è sulle ordinate (y) e la quantità domandata sulle ascisse (x). La retta che
viene a formarsi si chiama curva di domanda. Ovviamente la domanda di un singolo attore del mercato si
chiamerà domanda individuale mentre per calcolare quella di tutti gli attori basta sommare tutti i valori delle
ascisse e questa domanda si chiamerà domanda di mercato.
Gli spostamenti della curva di domanda
Una variazione che fa aumentare la quantità domandata fa spostare la curva verso destra ed è detta
espansione o aumento della domanda, invece una variazione che fa diminuire la quantità domandata è detta
contrazione o riduzione della domanda.Le variabili principali che provocano spostamenti della curva di
domanda sono vari:
1. Il reddito: disporre di minor reddito significa spender meno e quindi e rinunciare a qualcosa. I beni si
distinguono così in due tipi di beni:
Beni normali: se la domanda di un bene diminuisce al diminuire del reddito
Beni inferiori: se la domanda di un bene aumenta al diminuire del reddito(trasp. pubblico)
2. Il prezzo di altri beni: il prezzo di un bene può influenzare la domanda di un altro basta infatti
pensare al gelato e allo yogurt, se lo yogurt costasse molto meno la domanda del gelato
diminuirebbe. Per questo si dice che due beni possono essere:
Beni sostituti: se quando diminuisce il prezzo di uno diminuisce la domanda dell’altro
Beni complementari: se la diminuzione del prezzo di uno fa aumentare la domanda dell’altro
3. Le preferenze: le preferenze di ognuno di noi sono determinanti nella scelta tra gelato o yogurt
4. Le aspettative sul futuro
5. Il numero dei compratori: siccome la domanda di mercato è la somma di quella dei singoli
L’OFFERTA
La curva di offerta: rapporto tra prezzo e quantità offerta
La quantità offerta di un bene o di un servizio è la quantità che i produttori sono disposti e in grado di
vendere e produrre. Il ruolo principale è svolto anche qui dal prezzo, se aumenta il prezzo la vendita porta
più profitti e quindi anche la quantità che si vuole vendere; se diminuisce troppo alcuni gelatai possono
decidere di chiudere. Per questo formuliamo anche qui la legge dell’offerta che dice che l’offerta aumenta
con l’aumento del prezzo e quindi è direttamente proporzionale al prezzo. Può essere rappresentata
graficamente attraverso la curva di offerta e come quella di domanda può subire spostamenti che sono
causate sempre da alcuni fattori:
1. Il costo dei fattori: infatti se aumenta il prezzo dei fattori di produzione le aziende spendono di più e
l’offerta quindi diminuisce. Per questo l’offerta è inversamente correlata al prezzo.
2. La tecnologia: la tecnologia può diminuire le spese e quindi aumentare l’offerta.
3. Le aspettative sul futuro
4. Il numero dei venditori: siccome l’offerta di mercato è la somma di quella dei singoli
LA COMPOSIZIONE DI OFFERTA E DOMANDA
Insieme domanda e offerta determinano la quantità e il prezzo di un bene. Per trovare questo punto, detto
punto di equilibrio, basta inserire simultaneamente in un grafico sia offerta che domanda ottenendo così il
prezzo di equilibrio e la corrispondente quantità di equilibrio. Se la quantità offerta è maggiore di quella
domandata si ha un’eccedenza o un surplus, invece se la domanda è maggiore dell’offerta si ha una
situazione di scarsità. Domanda e offerta portano però sempre il prezzo al prezzo di equilibrio e così tende
aggiustarsi naturalmente e questo processo è detto legge della domanda e dell’offerta.
Le variazioni dell’equilibrio
Per analizzare i cambiamenti dell’equilibrio ci sono 3 fasi:
1. Stabilire se l’evento induce spostamenti della domanda di offerta o domanda
2. Stabilire in quale direzione avviene
3. Utilizzare il grafico domanda-offerta per verificare come lo spostamento influenza prezzo e quantità.
Inoltre bisogna precisare che: uno spostamento della curva di offerta o di domanda si chiama cambiamento
dell’offerta o della domanda; un movimento lungo la curva di offerta o domanda si chiama cambiamento
della quantità offerta o domandata.
In conclusione l’economia di mercato si basa sui prezzi e, come diceva Adam Smith, il prezzo è la bacchetta
invisibile con cui la mano invisibile dirige il mercato.
Capitolo 5 : L’ELASTICITA’ E LE SUE APPLICAZIONI
L’elasticità misura la sensibilità di venditori e compratori alle variazioni delle condizioni di mercato e
permette di analizzare offerta e domanda con maggiore precisione.
ELASTICITA’ DELLA DOMANDA
In pratica l’elasticità della domanda serve a misurare quanto la domanda reagisca a variazioni delle sue
determinanti e per quanto riguarda i compratori misura la disponibilità dei consumatori a rinunciare al
bene al crescere del suo prezzo. Innanzitutto bisogna distinguere due tipi di domande: la domanda elastica
quando la quantità domandata è più che proporzionale alla variazione del prezzo, domanda anelastica se è
meno che proporzionale. Pe questo motivo esiste l’elasticità della domanda al prezzo che misura la
variazione della quantità domandata al variare del prezzo. Inoltre anche i beni che hanno buoni sostituti
tendono ad avere una domanda elastica così come quelli di lusso, mentre hanno una domanda anelastica i
beni con pochi sostituti come le uova e i beni necessari perché è ovvio che anche se il prezzo del medico
aumenta le persone si cureranno comunque. Inoltre è probabile anche che un mercato definito come il
mercato del gelato ha una domanda elastica perché è più facile trovare sostituti di una cosa specifica così
come è più facile ovviamente trovare sostituti nel lungo periodo
L’elsticità della domanda al prezzo si calcola come rapporto tra la variazione percentuale della quantità
domandata e la variazione percentuale del prezzo
% à
Elasticità della domanda al prezzo = %
Un altro metodo per calcolare variazioni percentuali ed elasticità è il metodo del punto medio
Questo sistema permette infatti di risolvere il problema per cui se calcoliamo l’elasticità della domanda dal
punto A a B otterremmo un risultato diverso che calcolarla da B a A. Per fare ciò basta dividere la
variazione per il punto medio tra il livello iniziale e quello finale.
( )/[ ]
La formula per calcolare l’elasticità con il punto medio è : ( )
( )/[ ]
Ci sono 5 tipi di curva di domanda in funzione all’elasticità:
1. Elastica: se elasticità > 1
2. Unitaria: se elasticità = 1
3. Anelastica: se elasticità < 1
4. Perfettamente anelastica: se elasticità = 0 (curva verticale)
5. Perfettamente elastica: se elasticità infinita (curva orizzontale)
Ricavo totale ed elasticità della domanda al prezzo
Il ricavo totale, cioè l’ammontare complessivamente pagato dai consumatori e incassato dagli imprenditori,
è una delle principali variabili che provocano cambiamenti a domanda e offerta. Il ricavo totale si calcola
semplice moltiplicando il prezzo per la quantità venduta e nella curva di domanda corrisponde all’area PxQ.
Per questo motivo possiamo anche intuire come varia il ricavo totale muovendosi sulla curva di domanda:
1. Se la domanda è anelastica: se aumenta il prezzo aumenta il ricavo.
2. Se la domanda è elastica: se aumenta il prezzo il ricavo diminuisce.
3. Se la domanda è unitaria: qualsiasi variazione del prezzo lascia inalterato il ricavo.
N.B. : ci sono casi particolari in cui la curva di domanda è rettilinea quindi ha pendenza costante, ma
l’elasticità è il rapporto tra le variazioni percentuali per questo la curva ha elasticità maggiore di 1 quando il
prezzo è basso e minore di uno