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Sezioni
UNI ISO 128-40
Elementi di Una Funzione:
- Piano di Sezione: Piano "immaginario" che taglia l'oggetto. Rappresentato dalla Traccia del Piano di Sezione, una linea mista fine tratto punto 4.1, riquadrata alle estremità 4.2. Essa può essere:
- Verticale
- Orizzontale
- Laterale
La direzione + vista è identificata mediante Frecce Orientate. Per una facile individuazione, le viste in sezione vengono nominate mediante lettere uguali per lo stesso piano di sez. poste alle estremità della traccia del piano stesso.
- Sezione: Rappresentazione dell’oggetto che mostra soltanto i contorni dello stesso che giaciono su uno o più piani di sez.
- Taglio: Sezione che mostra in aggiunta i contorni disposti normalmente al piano di sez.
N.B. In ing. meccanica si utilizzano generalmente Tagli, nominati come Sezioni.
Quindi, le viste in sezione mettono in evidenza caratteristiche interne di parti o strutture, senza utilizzare o comunque limitando al massimo l'utilizzo di linee nascoste. Esse sono definite da:
- Piani di taglio
- Direzioni e verso di vista
Convenzioni Fondamentali per Tagli e Sezioni
I tagli e le sezioni devono essere chiaramente identificati mediante la stessa lettera maiuscola ripetuta due volte in corrispondenza delle due frecce di riferimento in linee continue grosse 4.1.2.
III. Una volta disegnati, taglio e sezione possono essere posti in posizione indipendentemente da quella della vista di cui è stato dedotto il piano di sezione. Le lettere di identificazione devono essere poste immediatamente al di sopra della vedutura rappresentazione:
A-A
III. Se il Piano di Sezione cambia direzione, le tracce del piano deve essere ingrossata con linea 4.2 solo in corrispondenza dei cambi di direzione.
Camputura
Indica le superfici attraversate dal piano di sez.
La camputura grafica (identifica il materiale predominante) viene realizzata con:
- Linee continue fini
- Orientate a 45° rispetto a linee principali del contorno o assi di simmetria mai paralleli ad altre linee;
- Passo costante compreso tra 1.5 mm e 4 mm, proporzionato alle dimensioni del disegno.
Pezzi contigui di pezzi accoppiati non vengono sezionati anche se attraversati dal piano di sezione.
- Superfici di diverse sezionate ma appartenenti allo stesso pezzo devono essere tratteggiate in modo identico!
- Pezzi diversi adiacente devono essere individuati tramite tratteggi inclinati in modo diverso!
N.B. Le Sezioni Somme possono essere rappresentate completamente annerite!
Sezioni Ribaltate in Loco
Se non vi è ambiguità un sezione può essere indicata all'interno della veduta stessa (ribaltante in loco). In questo caso il contorno della sezione deve essere tratteggiato mediante linee continue fini.
Non sono realizzate ulteriori rappresentazioni: il verso di ribaltamento non è specificato
Utile per risparmiare posto risparmiando tempo
Classificazione delle Quote:
- Quote di Grandezza
- a-orizzontali
- b-verticali
- c-Diametro
- d-Raggio
- Posizione & Orientamento
- a-orizzontali
- b-verticali
- e-ad angolo
- Di Accoppiamento
Sistemi di Quotatura
- In Serie
- Forma Accumulo di Errori
- Non statistica
- Non stabilisce tolleranze alla dimensione del pezzo
- In Parallelo
- Non porta ad accumulo di errori
a. Elica
Definita dall'angolo di inclinazione della stessa: Passo dell'elica, Ph tan φ = Ph / πd
b. Forma Profilo
Profilo Triangolare Profilo Trapezoidale Profilo Tondo Profilo a Dente di Sega
c. Passo
Ph = passo Forma Filetto Cresta Vite Madrevite
e. Diametro Nominale
Rappresenta:
- Il Diametro Esterno nella Vite
- Il Diametro Interno nella Madrevite
Definizione: d = diametro Esterno d2 = diametro Interno d3 = diametro del Nocciolo
- Il Diametro del Nocciolo ( < del diametro nominale) è misurato sul fondo dei filetti della vite e sulle creste dei filetti della madrevite
- Il Diametro Medio ( ≈ del diametro nominale) è misurato sul diametro medio, calcolato in modo che la lunghezza della v vita sia la metà del passo base.
Diametro del Nocciolo e diametro medio definiscono la Sezione Resistente SR = (π / 4) (d2 + d3)2
f. Angolo e Senso dell'Elica
L'Angolo φ formato tra un piano perpendicolare all'asse della filettatura e la tangente condotta in un punto del cerchio visitare dall'intera zona
Sistema ISO di Tolleranze Alberi/Fori
- Sistema ISO introduce i concetti di:
- Grado di tolleranza normalizzato
- Scostamento fondamentale dalla dimensione nominale
Grado di Tolleranza Normalizzato IT
- Per ogni intervallo di dimensione nominale sono previsti 18+2 gradi: IT1, IT12, IT18 più due (IT0 e IT01) da attribuire in casi particolari.
- Definiscono l’ampiezza della zona di tolleranza in μm o mm quindi:
- Qualità
- Precisione
Minore il grado più strette le zone di tolleranza, maggiore la qualità/precisione.
Tutto chiaramente dipendente dalla lavorazione adottata.
- IT1-4 ultrapreciso
- IT5 estremamente preciso
- IT6 molto preciso
- IT7 preciso
- IT8 medio
- IT9 medio-grossolano
- IT10 medio-grossolano
- IT11 grossolano
- IT12-18 molto grossolano
- Tecnologia
- Lappatura
- Rettifica speciale
- Rettifica
- Tornitura - Rettifica - Alesatura
- Tornitura - Alesatura
- Tornitura - Trattatura - Alesatura - Fresatura
- Fusione - Stampaggio
Scostamento Fondamentale
- Definisce la posizione della zona di tolleranza rispetto alla linea dello zero.
Il sistema ISO prevede 27 posizioni indicate così:
- Lettere dell'alfabeto maiuscole per descrivere la posizione delle zone di tolleranza per i Fori
- Lettere dell'alfabeto minuscole per descrivere la posizione delle zone di tolleranza per gli Alberi
- Le posizioni da A(a) a H(h) sono indicate da scostamenti inferiori.
- Le posizioni da K(k) a ZC(zc) sono indicate dagli scostamenti superiori.
- Le posizioni J(j) e JS(js) provocano un scostamento simmetrico della zona di tolleranza rispetto alla linea dello 0.
Cuscinetti
Cuscinetti possono essere di due tipologie:
- Radenti (o strisciamento): il cuscinetto è un cilindro cavo autobloccante montato
- A Una Boccia: (realizzati in un sol pezzo)
- A Una Boccia: (realizzati in due parti semisferiche)
È realizzato mantenendo due valori limitati a contatto: l'area / i pericoli; l'olio; (esempio: l'olio; spazzatura; bronzo; bronzo con PTFE; leghe autolubrificanti)
- Volventi (o volvento): il cuscinetto è costituito generalmente da due mani. In cui sono posti gli elementi volventi, molto più tardi, intracciati fra loro mediante una gabbia strumentalizzatrice.
Cuscinetti Volventi
I cuscinetti volventi a loro volta possono essere di tre diverse tipologie:
- Radiali o rotanti: sopportano carichi in direzione radiale, cioè ortogonale all'asse di rotazione dell'albero.
- Assiali o spinti: sopportano carichi in direzione assiale. Esso allineati all'asse di rotazione dell'albero.
- Obliqui: sopportano carichi combinati; se la forza che assiste in una sola direzione.
Schemi Di Montaggio
- Coppie Di Radiali
La giun in rotazione degli anji volventi richiede normalmente l'impiego di due cuscinetti: uno è bloccato assialmente mentre l'altro viene assialmente libero. Al primo cuscinetto oltre la giun in rotazione è attribu