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Estratto del documento

Enti di Unificazione

  • ISO (International Standards Organization)
  • IEC (International Electrotechnical Commission)

Europei

  • CEN (European Committee for Standardization)
  • CENELEC (Comitato Europeo Per La Normazione Elettrotecnica)
  • ETSI (European Telecommunication Standard Institute)

Italiani

  • UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione)
  • CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano)

Strumenti e Norme per il Disegno

Linee

Tipo di Linea Applicazioni Generali
  • A
  • Continua Grossa
Contorni e spigoli in vista
  • B
  • Continua Fine Regolare
  • Spigoli fittizi in vista
  • Linee di misura
  • Linee di riferimento
  • Tratteggi di sezioni
  • C
  • Continua Fine Irregolare
Interruzioni di viste e di sezioni non coincidenti con un asse di simmetria
  • D
  • Continua Fine a Zig-Zag
  • E
  • A Tratti Grossa
Contorni e spigoli nascosti F A Tratti Fine
  • G
  • Mista Fine
  • Assi di simmetria
  • Traiettorie
Mista Grossa Posizione dei piani di sezione - Indicazione superficie
  • K
  • Mista Fine a Due Tratti Brevi
  • Contorni di pezzi vicini
  • Contorni iniziali
  • Posizioni intermedie ed estreme di parti mobili

Scala di rappresentazione

è data dal rapporto DD/DR

DD: dimensione dell'oggetto su disegnoDR: dimensione reale

Scale di ingrandimento:

  • 50:1
  • 20:1
  • 10:1
  • 5:1
  • 2:1

Scale di riduzione:

  • 1:2
  • 1:5
  • 1:10
  • 1:20
  • 1:50
  • 1:100
  • 1:1000
  • 1:2000
  • 1:5000
  • 1:10000

L'indicazione delle misure (quadratùra) dovrà essere effettuatascrivendo il valore reale, indipendente dal fattore di scala.

Fogli

A0 = 841 x 1189 mmA1 = 594 x 841 mmA2 = 420 x 594 mmA3 = 297 x 420 mmA4 = 210 x 297 mm

Cartiglio (riquadro delle iscrizioni)

va riportato nell'angolo in basso a destradel foglio all'interno della squadratura.

(Scaricare dal Dropbox e apporre sulle tavole)

Strumenti per il disegno

  • Carta millimetrata A3
  • Squadrette 45°-60°
  • Compasso
  • Gomma
  • Matite
  • Temperino

Viste Ausiliarie

Quando si vuole determinare la vera forma di una figura piana giacente su un piano inclinato o rotato rispetto ai piani di proiezioni, è necessario costruire le cosiddette viste ausiliarie.

Vista Assonometrica

I soluzione (rotazione dell'oggetto)

II soluzione (vista ausiliaria)

Convenzioni Particolari: Oggetti Simmetrici

È possibile sfruttare la simmetria di un oggetto per rappresentarne solamente una frazione tramite il simbolo di simmetria.

LE LINEE DI RIFERIMENTO POSSONO ESSERE OBLIQUE MA PARALLELE TRA LORO

INOLTRE, POSSONO ESSERE INTERROTTE SE NON NASCE UN'AMBIGUITÀ DI INTERPRETAZIONE

POSSIBILI ALTERNATIVE DI IMPIEGO DI LINEE RIPETENTI PER CARATTERISTICHE GEOMETRICHE RIPETUTE

ULTERIORI CARATTERISTICHE

  1. LE QUOTE RIFERITE AD ELEMENTI ESTERNI E QUELLE RIFERITE AD ELEMENTI INTERNI DOVREBBERO, QUALDOVE POSSIBILE, ESSERE DISPOSTE IN GRUPPI SEPARATI PER UNA MIGLIORE LEGGIBILITÀ.
  2. LE QUOTE DOVREBBERO ESSERE POSIZIONATE NELLE VISTE CHE MEGLIO MOSTRANO LE CARATTERISTICHE GEOMETRICHE.
  3. SI DEVE EVITARE L'INCROCIO DELLE LINEE DI MISURA TRA LORO E CON LE LINEE DI RIFERIMENTO. SI DISPONGONO PERCIÒ LE LINEE DI MISURA INFERIORI PIÙ VICINE AL CONTORNO E QUELLE SUPERIORI MAN MANO PIÙ LONTANE.
  4. LE LINEE DEVONO ESSERE SUFFICIENTEMENTE DISTANTI ED INDICARE DISTRIBUZIONE ADEGUATA PER CONSENTIRE UNA FACILE LETTURA DELLE QUOTE.

NOTA:

  • NEI DISEGNI MECCANICI LE QUOTE DEVONO ESSERE ESPRESSE IN MILLIMETRI E LE QUOTE ANGOLARI IN GRADI SESSAGESIMALI.
  • LE QUOTE SUL DISEGNO INDICANO LE MISURE REALI, INDIPENDENTEMENTE DALLA SCALA DI RAPPRESENTAZIONE.
  • LE QUOTE DEVONO ESSERE DISPOSTE IN MODO DA RISULTARE LEGGIBILI ORIENTANDO IL FOGLIO SIA IN ORIZZONTALE CHE IN VERTICALE; RUOTANDO IL FOGLIO DI 90° IN SENSO ORARIO, SI DEVONO POTER LEGGERE LE QUOTE SEMPRE IN ORIZZONTALE.
  • UNIONE:
    • PER FUSIONE E SOLIDIFICAZIONE.
    • CON MATERIALE D'APPORTO: BRASATURA, INCOLLAGGIO.
    • PER POLIMERIZZAZIONE: STEREOFOTOGRAFIA.
  • TRATTAMENTO TERMICO E SUPERFICIALE:
    • CON DISPERSIONE ELETTROMETICA: CROMATURA
    • CON MODIFICHE STRUTTURALI: TEMPRA CEMENTAZIONE

FONDERIA

TECNOLOGIA UTILIZZATA PER OTTENERE DEGLI OGGETTI A PARTIRE DA MATERIALE METALLICO FLUIDO COLATO IN DEGLI STAMPI, DOVE POI SOLIDIFICHERA'.

SI POSSONO DIVIDERE I METODI DI COLATA:

I COLATA IN FORMA TRANSITORIA (PRODUZIONE LIMITATA)

  • COLATA IN FORMA DI TERRA
  • FUSIONE A CERA PERSA
  • COLATA IN GUSCIO
  • COLD BOX
  • MICROFUSIONE

II COLATA IN FORMA PERMANENTE (PRODUZIONE DI MASSA)

  • IN CONCHIGLIA: PER GRAVITA', SOTTOVUOTO, PRESSOFUSIONE
  • PER COLATA CENTRIFUGA

ESEMPIO DI COLATA IN FORMA DI TERRA

DISEGNO DEL CONTENERE

FORMATO DI TERRA

OGGETTO FINALE

RESIDUI COLATURA DA RIMUOVERE

ESEMPIO DI COLATA A CERA PERSA

OGGETTO RIPRODOTTO IN CERA NELLO STAMPO

IL METALLO FUSO FONDE LA CERA E PRENDE IL SUO POSTO NELLO STAMPO

OGGETTO FINALE

SUPPORTI DA RIMUOVERE

ESEMPIO DI FUSIONE A FORMA PERMANENTE (CONCHIGLIA)

STAMPO A CONCHIGLIA

SI UTILIZZA UNO STAMPO A CONCHIGLIA PERMANENTE PER LA PRODUZIONE DI SERIE DI UN OGGETTO. LO STAMPO VERRA' QUINDI UTILIZZATO MOLTEPIU' VOLTE PER LA REALIZZAZIONE DI OGGETTI COMPLESSI GENERALMENTE IN BRONZO, OTTONE E LEGHE DI ALLUMINIO E ZINCO.

Accoppiamento incerto

L’accoppiamento incerto può verificarsi sia in gioco che in interferenza e le zone di tolleranza sono parzialmente sovrapposte.

Gioco massimo Gmax = Dmax - dmin = 20,4 - 19,9 = 0,5

Interferenza massima: Imax = dmax - Dmin = 20,3 - 20 = 0,3

La caratteristica di un accoppiamento leggero dipende dalla posizione delle due zone di tolleranza di albero e foro.

  • Con gioco: Dim max foro ≥ Dim max albero
  • Con interferenza: Dim max foro ≤ Dim min albero
  • Incerto: Dim foro ⟷ Dim albero

Definizioni

  • Albero: generico componente a geometria esterna
  • Foro: generico componente a geometria interna
  • Dimensione nominale: valore di riferimento per una data dimensione, rappresentata da quota ideale
  • Dimensione limite, minima e massima: le due dimensioni estreme ammissibili di un pezzo
  • Scostamento inferiore: differenza tra la dimensione minima e la dimensione nominale
  • Scostamento superiore: differenza tra la dimensione massima e la dimensione nominale
  • Tolleranza: differenza tra la dimensione effettiva massima e quella limite minima

Grado di tolleranza normalizzato

Il sistema ISO prevede 20 qualità di tolleranza che definiscono l’ampiezza delle zone di tolleranza. La qualità di tolleranza è indicata dalle sigle IT0, IT1, IT2, IT3 … IT18, con precisione crescente. Essi sono ricavati dalle formule:

D = √(D1 × D2) (D = media geometrica delle dimensioni estreme D1 e D2)

i = 0,45 × √(D) + 0,001D (unità di tolleranza)

Bisogna poi moltiplicare per il coefficiente delle varie qualità.

Esempio: IT grado F

D1 = 30 D2 = 80 ➔ √(30 × 80) = 38,730

i = 0,45 × √38,730 + 0,0017 × 38,730 = 1,56i

Coeff. IT2 = 16 ➔ i2 × 7 × 1,56i =i ×

2 Grado di tolleranza

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
70 pagine
1 download
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ICAR/13 Disegno industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sasiov di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Disegno tecnico industriale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Campania "Luigi Vanvitelli" o del prof Gerbino Salvatore.