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SQUILIBRATA ESPANSIONE RISPETTO L’ASSORBIMENTO DEL MERCATO (1907)

Non si espanse eccessivamente

Industria - Biella, Prato, Schio e Valdagno

laniera - Espansione equilibrata

- Caratteristiche

- Piccola dimensione

- Manodopera non specializzata

- In Veneto, Marzotto e Rossi: meccanizzazione

- Zegna: lavorazione a domicilio

- 20% totale esportazioni

- Trattura e filatura: difficoltà (malattie bachi da seta)

- Sistema produttivo tradizionale

Industria - Tesitura: incrementi quali-quantitativi

serica - Industria innaturale ed artificiosa vista la mancanza commodities metalliche

- Protetta doganalmente (tariffa 1887)

- Produceva prevalentemente su commesse statali

- 1896-13:

Il comparto - produzione di ghisa da 7.000 a 427.000 T

siderurgico - produzione di acciaio da 66.000 a 933.000 T

- Sfruttamento miniere di ferro dell’isola d’Elba

- 1899: Società anonima Elba miniere e altiforni che costruì nel…

- 1902 il primo altoforno a coke per impianto a ciclo integrale(seguito dal forno elettrico ad

elettrodi)

- 1905: Ilva società proprietaria dello stabilimento a ciclo integrale di Bagnoli

- Trust siderurgico: Oligopolio - Terni, Ilva, Elba (accordo esportazione ferro siderurgia

inglese)

Non seppero gestire il monopolio, gonfiando artificiosamente i valori dei loro titoli azionari,

quando invece soffrivano di ingenti posizioni debitorie verso le Banche Miste

Eccessivi depositi investiti nella siderurgia

Intreccio

banche miste - 1911: intervento Banca d’Italia che istituisce il…

industria - Consorzio siderurgico, obiettivo rettificare posizioni debitorie siderurgiche Vs banche

siderurgica miste

- Progetto di riordino industriale

- Siderurgia da rottame

- Localizzazione: Lombardia

- Dalmine, Falck

- Edison (1884): Giuseppe Colombo

- Ruolo delle

banche

miste, la

aiutarono

dopo il Il comparto chimico

dissesto

della banca

generale

dandole Comparti minori

flussi di

credito

- Finanziano

e L’agricoltura

partecipano

nell'apertura

di Sade,

Sme, Sip

- Impatto su

aziende di

altri

comparti, più

efficienza e

competitività Elementi di valutazione

- Franco Tosi:

turbine per

centrali

termoelettric

he

- Ercole

Marelli:

motori

elettrici

(MagnetiMar

elli)

- Richard

Ginori:

isolanti in

ceramica

- Costruzione

di centrali

idroelettriche

- Impatto

sulla bolletta

energetica

- Ubicazione

impianti

idroelettrici

lungo l’arco

alpino per

sfruttare i

salti d’acqua - Progressi inferiori alle attese, nascono a conduzione familiare a differenza delle tedesche

- Problemi organizzativi, mancanza di personale specializzato

- Protezione doganale inadeguata (rispetto siderurgia) e costi maggiori

- Concorrenza estera

- Fattori di crescita

- Meccanizzazione agricola

Il comparto - Energia elettrica

meccanico - Meccanizzazione comparto tessile

- Sostegno dello Stato

- Costruzione materiale ferroviario, ferrovie furono nazionalizzate (1905)

- Breda e Ansaldo

- Industria automobilistica

- Fiat (1899)(anni 20-30 nascono le auto)

- Produzione di concimi

- Produzione di base per l’industria (soda, cloro, acido solforico)

- Aziende importanti:

- Montecatini

- Caffaro Positivi

- Pirelli - Crescita industriale in comparti nuovi e tradizionali

- Rafforzamento strutture creditizie, solidità banca d'Italia (nonostante crisi 07 siderurgico -11

Il alcune banche)

cementiero, - Risanamento finanza pubblica, (dei 2 istituti d’emissione)

la Cirio, la

Galbani, Negativi

Buitoni e - Divario con paesi più evoluti non colmato

Barilla, e - Bassi consumi interni, popolazione ancora povera e domanda artificiosamente creata dallo

l’Eridania. Stato

- Commistione finanziaria tra banche e industrie (tante aziende si quotarono in borsa in quei

- 1897-1913: anni) mostruosa fratellanza siamese (Mattioli) banca-industria, incroci di azioni. Banchieri che

2% saggio cercano di acquisire potere nelle industrie.

medio annuo - Crescita dualismo Nord-Sud, Nord ovest (MiToGe) velocità di sviluppo diversa dal resto d'Italia

valore

aggiunto

-

Cerealicoltur

a: grandi

progressi in

presenza di

un

consistente

aumento

demografico,

aumento

domanda

- 60%

popolazione

attiva

(leggera

diminuzione)

- Fattori della

crescita,

-

Inurbamento

(aumento

consumo

cibo)

-

Aumento Il Pre-Guerra

salari

industriali,

(più

consumi)

Ciò portò gli

imprenditori

agricoli ad

investire

nell’attività: Corso forzoso 3

-

Trasformazio

ne tecniche e

organizzative

(meccanizzaz

ione agricola L’entrata in Guerra

24/05/1915

ed

introduzione

concime)

-

Sviluppo

tecniche e

sistemi

colture e

Sistemi Indebitamento interno

capitalistici

di

conduzione proteggere prodotti dell'industria, sempre meno importazioni di carbone in Italia)

- Aumento dei prezzi materie prime

Indebitamento

esterNo Provvedimenti del governo (presi nei confronti di un contesto mondiale di chiusura)

- Abbandono del Gold Standard (tranne Usa), scambi fluttuanti e commerci più complicati

- Inconvertibilità valute per evitare deflusso di oro

- Aumento TUS tasso di sconto (evitare aumenti di magazzini in momenti di prezzi bassi)

- Moratoria, che limitava il ritiro dai depositi

In numeri… - Proroga scadenza degli effetti delle cambiali

- Chiusura delle quotazioni di borsa, scambi bilaterali tra banchi

Aumento della Il finanziamento della guerra

Circolazione - Guerra lunga e molto costosa

- Come si coprono le spese: le 3 leve

- 1) Debito pubblico, fatto tanto affidamento su questo (2/3 di tutte risorse impiegate nello sforzo

bellico)

- 2) Aumento della circolazione, stampo cartamoneta. Inizialmente non perseguito per non

allontanarsi troppo dal valore intrinseco dell'oro

- 3) Imposte, non esercitata uniformemente in quanto alcune industrie favorite

- Il debito pubblico: 2/3 della spesa

- Prestiti collocati all’interno, 5 prestiti patriottici collocati in Italia, redimibili e irredimibili.

Imposte Collocato da consorzio bancario guidato da Banca d'Italia. Ebbero successo perché agevolati ben

propagandati e vigevano delle aspettative ottimiste sull’esito della guerra.

Banca acquista titolo patriottico, ma posso smobilizzare quella somma impiegata dando alla BI

Quel titolo

- Consorzio di banche

- Prestiti esteri (24 miliardi di lire) da Banche inglesi e Americane per fronte al pagamento delle

importazioni con valute estere.

L’export continuava a calare nettamente a causa della chiusura dei mercati mentre l’Italia

importava beni di prima necessità.

L’ECONOMIA

DI GUERRA - Aumento del debito di 4 volte: da 16 a 70 miliardi di lire CORRENTI

- Debito/Pil: da 81% (1914) a 125% (1920)

Luglio 1914 –

maggio - Aumento della circolazione cartacea (4 volte) e dell'inflazione

1915: - Aumento del limite delle anticipazioni al Tesoro senza copertura metallica per i prestiti di guerra

neutralità

italiana - Inflazione: indice dei prezzi passa 100 (1913) a 409 (1918)

- Scontro tra - Calmieri sui prezzi fuori legge, requisizioni per industria bellica, ecc. (poco effetto)

interventisti - Aumento della circolazione cartacea rispetto riserve oro (4 volte)

e neutralisti - Indebolimento della lira, anche rispetto valute straniere

(cattolici e - Disaggio del biglietto rispetto all’oro 30-40% >>>> Dopo Caporetto 67%

socialisti) - Svalutazione ed indebolimento commerciale

- Italia - 1917: Istituto nazionale dei cambi, Iniziativa di Nitti. Doveva controllare tutte le operazioni in

fornitrice di valuta estera.

prodotti ai - Sostegno Usa e Gran Bretagna che acquistano lira per mantenerne i prezzi. Anche se si rilevò

paesi un aiuto tardivo.

belligeranti

(neutralismo) ***Valuta = attività economica paese

- Imposte

Teoria della - Incidenza via via decrescente

guerra breve

(idea

sostenuta

dagli

interventisti)

- Condizioni

dei mercati,

chiusi ed

isolanti

-

Scambi

difficili e

costosi (si

chiudono i

confini per produttivo modificato in funzione delle esigenze belliche

La

mobilitazione - Fissazione dei prezzi (calmieri)

industriale - Fissazione dei salari stabiliti ad un livello per consentire alle aziende di essere più efficienti,

lavoratori privati di alcuni diritti del lavoro

- Mobilitazione industriale, stato detiene il controllo per la macchina bellica

- Alfredo Dallolio - Sottosegretariato per le armi e munizioni

- Forniture per esercito e marina di tutto ciò che occorreva

- Aziende “ausiliarie”, sono circa 200 all'inizio in grado di fornire ausili guerra, alla fine della

guerra 2000 con un MLN di operai . Erano in gran parte nel triangolo industriale del nord.

- Comitati regionali per la mobilitazione industriale, che sopprimevano qualsiasi manifestazione o

sciopero

La produzione e i rifornimenti erano destinati in via prioritaria alla macchina bellica

Esonero alla leva per operai e titolari.

Aziende “ausiliarie”….affari d’oro

- Triangolo industriale (MiToGe)

- Fornitura materie prime prioritarie (mercati in difficoltà, forniture prodotti avevano priorità

nella ausiliarie)

- Disponibilità forza lavoro, orari dilatati

Effetti della - Abolizione diritto di sciopero

mobilitazione - Anticipazioni , e partecipazione nell’ammortamento impianti da parte dello Stato

industriale - Utili non tassabili se reinvestiti, aziende producono su commessa, le aziende facevano

contratti onerosi

-Aziendalmente, a conto economico i 2 costi lavoro e materie prime agevolati

-Fiat, Ansaldo

- Favorisce la grande impresa, perché più reattive nel soddisfare richieste

- Rapporto con la politica (Terni e Ansaldo) politici e banchieri erano vicini alle azioni delle

imprese

- Concentrazione di imprese, piccole imprese cercano di acquistare affini ed ingrandirsi

- Integrazione verticale della produzione (da monte a valle)

- Le industrie cominciano ad imporsi come azionisti di maggioranza nelle banche

- Ilva (armi e munizioni): 50.000 addetti

- Ansaldo : da 6.000 a 56.000 addetti

I numeri - Fiat : da 4.000 a 40.000 addetti (Giovanni Agnelli è stato in Parlamento) (integra a monte la

europei del fonderia per produzione acciaio)

post-guerra - Montecatini, chimico

- Comparto elettrico raddoppia la propria attività vista la più difficoltosa importazione di carbon

fos

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
109 pagine
1 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pandino917 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Robiony Mario.