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La seconda rivoluzione industriale: età dell'acciaio, chimica, elettricità

Durante la seconda rivoluzione industriale divenne evidente il legame fra scienza e industria nella genesi delle innovazioni tecnologiche di quella che fu definita età dell'acciaio, elettricità e chimica. Il ruolo dei diversi attori dell'industrializzazione (imprenditori, banche e istituzioni pubbliche) variò da paese a paese. Durante la seconda rivoluzione industriale, uno dei prodotti principali dell'industria dei beni strumentali fu l'acciaio. L'acciaio fu il prodotto base dell'industria pesante dei beni strumentali e di numerosi beni di consumo. Oltre all'acciaio, fu l'età della chimica con progressi nella chimica di base (acido solforico) e nella chimica organica (coloranti artificiali, fertilizzanti). Il centro propulsore di queste innovazioni fu in Germania, dove nacquero l'ammoniaca e i nitrati. Il centro propulsore delle innovazioni tecnologiche nel settore chimico fu la Germania. La primarete di illuminazione fu costruita nei dintorni di New York. L'energia elettrica trasformò la vita quotidiana, cambiò la struttura delle officine e fece apparire nuovi prodotti come l'alluminio. Nel 1880 Edison e Swan costruirono le prime lampadine. Altre innovazioni emersero: fertilizzanti e fungicidi per l'agricoltura, conservazione e refrigerazione dei cibi. Le tecniche di refrigerazione permisero il trasporto di carni congelate dagli Stati Uniti all'Inghilterra. Vi furono invenzioni anche nel mondo dell'informazione con la macchina da scrivere e nella fotografia. La macchina fotografica Kodak fu inventata da G. Eastman. L'imprenditore fu il vero motore del sistema capitalistico, vi fu uno sviluppo delle imprese mediante l'autofinanziamento più che al mercato dei capitali. Fino agli anni sessanta dell'ottocento vi fu una maggiore diffusione di piccole o medie imprese con una preponderanza numerica delle imprese familiari.necessita di capitali per investimenti in tecnologie e crescite dimensionali porto alla diffusione delle società anonime per azioni e delle concentrazioni industriali. A partire dalla fine dell'Ottocento una delle seguenti forme societarie iniziò ad assumere un'importanza sempre maggiore: società per azioni. Le banche all'inizio della rivoluzione ebbero un ruolo debole per via di un sistema bancario fondato su banche centrali e banche private. Con il procedere dell'industrializzazione il crescente bisogno di credito fece sorgere nuove banche di deposito e d'affari. I fondatori del Crédit mobilier furono i fratelli Pereire. Vi furono differenti sistemi bancari a seconda dei paesi: - Inghilterra: alto livello di specializzazione bancaria con poche banche d'affari e larga diffusione di banche per azioni - Francia: specializzazione bancaria meno pronunciata, diffusione di banche di deposito e d'affari - Germania: forte

Legame banca e industria, assenza di specializzazione bancaria e diffusione banche miste.

Una delle seguenti tipologie di banca sostenne fortemente le società industriali in Germania nella loro formazione e in occasione degli aumenti di capitale: le banche miste.

Una delle seguenti nazioni ebbe un elevato livello di specializzazione bancaria: Inghilterra.

Vi furono diverse modalità assunte dagli interventi dei poteri pubblici a seconda dei paesi:

  • Alcune delle seguenti nazioni ebbero un'elevata autonomia locale: Gran Bretagna e Stati Uniti.
  • Francia e Prussia sperimentarono un maggior intervento statale.

Attraverso la legislazione lo stato influì sia nel promuovere la libera impresa eliminando antiche restrizioni (corporazioni) e proteggendo le invenzioni (brevetti), che controllando le frodi, regolamentando le banche e le ferrovie.

Gran Bretagna, Stati Uniti, Italia, Belgio, Impero Asburgico, Russia, Germania e Francia, percorsi nazionali di sviluppo industriale.

Durante l'800 Nel corso dell'800 lo sviluppo industriale venne posto alla base della potenza politica e militare delle nazioni. Nei rapporti tra le potenze le tonnellate di ghisa e acciaio contavano più degli uomini. GRAN BRETAGNA Nella prima metà dell'800 la Gran Bretagna rappresentava la supremazia industriale: bassi prezzi delle stoffe di cotone, abbondanza di materie prime e dinamismo del mercato interno. Nell'ultimo quarto dell'ottocento venne meno la supremazia a causa delle differenze nei costi di produzione con gli USA e dalla scarsa propensione degli imprenditori alle innovazioni. USA Nell'ultimo ventennio dell'800 arrivarono al primo posto della produzione industriale pro capite grazie ad un'abbondanza di risorse naturali, protezionismo, crescita demografica, adozione di tecnologie moderne e crescita delle grandi imprese. FRANCIA La Francia nella prima metà dell'800 era un paese prevalentemente agricolo. Ebbe sviluppi nei settori cotoniero, siderurgico e meccanico, ma non riuscì a competere con la Gran Bretagna e gli USA nella produzione industriale.

siderurgico e meccanico. Tre quarti dell'output industriale erano detenuti dallamanifattura artigianale e domestica dei beni di lusso ad alto valore aggiunto.Con il secondo impero raggiunse una crescita eccellente grazie alla mano pubblica. Fu importante.la costruzione della rete ferroviara e telegrafica. Lo sviluppo industriale fu sostenuto anche dalGsettore bancario (credit mobilier).Vi furono eventi negativi sullo sviluppo francese: la guerra franco-prussiana e la guerracommerciale con l'Italia. I punti di debolezza furono: la larga diffusione di imprese di piccoladimensione e la dipendenza energetica dalla forza idraulica.

POGERMANIALa germania ebbe un decollo industriale dopo l'unificazione (1871), i fattori di successo furonol'attiva partecipazione dello stato e lo stretto rapporto banche e imprese (banca mista), lo sviluppodelle costruzioni ferroviarie, lo sviluppo dell'industria mineraria, siderurgica, meccanica.La germania divenne leader mondiale

Nell'industria chimica (carbochimica ed elettromeccanica in particolare), gli aspetti più significativi del modello di industrializzazione tedesca furono la concentrazione degli impianti, l'affermazione della grande impresa, la creazione dei cartelli (legittimati e protetti dallo stato) e il forte legame scienza e industria.

In Italia, nel periodo pre-unitario, c'era una forte concentrazione industriale nell'area centro-settentrionale per la presenza di energia idraulica e materie prime. Si registrava una prevalenza delle attività tessili (seta greggia e semilavorati) in un contesto prevalentemente agricolo con piccole unità produttive e artigianali. Nel frattempo, il Regno di Sardegna registrò miglioramenti durante il periodo cavouriano con uno sviluppo dell'agricoltura, delle manifatture e la costruzione di canali e ferrovie.

Nel periodo post-unitario si registrarono profonde differenze economiche, infrastrutturali e sociali tra i diversi territori. I nuovi...

governi avviarono un'opera di modernizzazione istituzionale e infrastrutturale (unificazione del debito pubblico, nuova disciplina fiscale, costruzione ferrovie, porti..). L'Italia fu penalizzata dalla mancanza di carbone, capitali e da un basso livello di istruzione, fu quindi fondamentale il ruolo dello stato nel creare le precondizioni per lo sviluppo. L'Italia conobbe il decollo industriale nel periodo dal 1896-1913 in tutti i settori (tessile, cantieristico, siderurgico, chimico, idroelettrico, automobilistico). Vi fu una crescita del ruolo delle banche miste (banca commerciale italiana, credito italiano, banco di roma) e una diffusione di banche popolari, casse di risparmio, monti di pietà. Lo sviluppo si concentrò nel triangolo industriale (piemonte, lombardia, liguria) e rimasero forti squilibri regionali (dualismo economico). BELGIO Il Belgio fu il paese che si conformò maggiormente all'Inghilterra grazie a simili risorse industriali, lunga tradizione marittima.

commerciale e manifatturiera delle Fiandre e contiguita territoriale con l'Inghilterra. L'indipendenza del Belgio avvenne nel 1830. Importanti per lo sviluppo furono le industrie mineraria, metallurgica, meccanica e siderurgica, il polo laniero più potente sul continente (Verviers), l'industria cotoniera a Gand, zuccherifici, vetrerie, cantieri navali, fabbriche di materiale ferroviario e tranviario. Vi fu uno sviluppo bancario a sostegno dell'industria con la Société Générale pour favoriser l'industrie nationale del Pay Bas (1822, divenuta nel 1830 "Société Générale de Belgique) e dal Banque del Belgique (1835). Lo stato ebbe un ruolo molto attivo nelle costruzioni ferroviarie. Nel 1840 il Belgio era il paese più industrializzato del continente e tale rimase fino alla prima guerra mondiale.

IMPERO ASBURGICO E RUSSIA

Durante la prima metà dell'800 la situazione economica in Asburgia scontava situazioni diversificate: Austria, Boemia e regioni italiane erano

Le più avanzate, Slovacchia, Ungheria e Slovenia seguivano a distanza e il resto dell'impero arretrato. La Russia presentava forti limiti in termini di redditi pro capite bassi, 75% della forza in agricoltura, 72% analfabeti e 15% della popolazione abitante nelle aree urbane (tutti in campagna).

SCAMBI INTERNAZIONALI E SISTEMI MONETARI LUNGO L'OTTOCENTO

L'Ottocento fu un periodo di incremento del commercio internazionale con l'Europa a dominare gli scambi internazionali, con l'Inghilterra al primo posto, anche se Germania e Stati Uniti raggiunsero ottimi livelli (ma rimasero dietro). Durante l'Ottocento uno dei seguenti Paesi dominò il commercio internazionale: Gran Bretagna.

Indicare quando fu aperto il canale di Suez: 1869.

Durante l'Ottocento il periodo di libero scambio si diffuse nel periodo 1842 - 1873. Fu un periodo di intensa crescita del commercio internazionale, le economie più forti (GB) e i paesi più piccoli (Olanda/Danimarca) furono

più favorevoli al liberismo. I paesi in corso di industrializzazione (Stati Uniti, Germania e Russia) furono maggiormente favorevoli al protezionismo. La Gran Bretagna fu il primo paese a rompere con il mercantilismo e conoscere la diffusione del pensiero economico liberista: - Ricardo: mostrò con la legge dei costi comparati i vantaggi della specializzazione e della divisione del lavoro per l'ottimizzazione delle risorse. - Smith: sostenne che la ricchezza delle nazioni poteva essere ottimizzata attraverso un'efficiente allocazione delle risorse, la mano invisibile del mercato era capace di portare ad una allocazione ottimale delle risorse. Le Corn Laws furono introdotte in Inghilterra (sistema di dazi sul grano di importazione introdotto durante le guerre napoleoniche). Le Corn Laws vennero abolite nel 1846 e l'Inghilterra si avviò verso il libero scambio. Indicare fra q
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A.A. 2020-2021
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jacopogiunta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del marketing e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Iaselli Lorenzo.