Anteprima
Vedrai una selezione di 7 pagine su 26
Riassunto start-up, prof. Clara De Braud - 2015 (2° parte del corso de Vecchi) Pag. 1 Riassunto start-up, prof. Clara De Braud - 2015 (2° parte del corso de Vecchi) Pag. 2
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto start-up, prof. Clara De Braud - 2015 (2° parte del corso de Vecchi) Pag. 6
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto start-up, prof. Clara De Braud - 2015 (2° parte del corso de Vecchi) Pag. 11
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto start-up, prof. Clara De Braud - 2015 (2° parte del corso de Vecchi) Pag. 16
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto start-up, prof. Clara De Braud - 2015 (2° parte del corso de Vecchi) Pag. 21
Anteprima di 7 pagg. su 26.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto start-up, prof. Clara De Braud - 2015 (2° parte del corso de Vecchi) Pag. 26
1 su 26
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

STARTUP AD ALTO VALORE SOCIALE

Le startup ad alto valore sociale e ambientale cercano di coniugare quegli elementi

dell'impresa di capitale che ne fanno un sistema di produzione straordinariamente efficiente

con il portato valoriale dell'organizzazione non-profit.

L’esigenza di sostenere questo tipo di imprese nasce dalla constatazione che esiste un

mercato di beni e di servizi ad elevato contenuto sociale ed ambientale che gli attuali

operatori, sul lato dlel’oferta non sono in grado di soddisfare.

Tale domanda deriva da:

• Un concetto sempre più grande di qualità che ora ricomprende anche gli impatti

ambientali

• La necessità di una riforma dei sistemi di welfare pubblico

Questa domanda viene in parte soddisfatta da le imprese classiche che in parte anno

adottato pratiche di responsabilità sociale, ma il beneficio che ne è derivato è comunque un

sottoprodotto dell’attività principale, non certo l’obiettivo primario.

In queste start up, il rapporto tra mezzi e fini rovesciate rispetto a quanto accade

nell'impresa for profit classica: nell'impresa capitalistica la funzione obiettivo è rappresentato

2

dal profitto e rispetto delle norme giuridiche ed etiche costituisce il vincolo a cui è sottoposta;

nelle start-up ad alto valore sociale e ambientale accade il contrario: l'obiettivo è la

creazione di valore sociale, l'equilibrio economico finanziario è il vincolo.

Per definire le start-up ad alto valore sociale si deve tenere conto sia della dimensione

sociale sia della dimensione di start-up.

Il primo aspetto riguarda quello di impresa sociale: un'impresa può essere definita sociale in

relazione all'oggetto o alle modalità dell'attività da essa svolta. Per questo ci può essere o un

elevato livello di innovazione sociale, i cui utili però sono reinvestiti nella realizzazione di tale

obiettivo sociale, o relativamente alle modalità di organizzazione che riflettono la missione

sociale basandosi su dei principi democratici o partecipativi mirando alla giustizia sociale.

Per quel che riguarda invece la dimensione di start-up possiamo invece finire tardi le

imprese nate da non più di 48 mesi e generate da:

◊ Start up classica: sviluppato da nuovi imprenditori secondo uno percorso di sviluppo

classico.

◊ Rescue company: nascono nel tentativo di evitare la dispersione di asset materiali e

immateriali in situazioni di crisi, sia nelle pubbliche amministrazioni che settore

privato. Tipicamente il percorso per la nascita di questo tipo di compagnia si attiva

per la perdita improvvisa di posti lavoro.

◊ Spin off, reti, consorzi o joint venture: le start up possono inoltre nascere come

aggregazione di imprese esistenti.

Start-up ad alto valore sociale e ambientale producono beni servizi in diversi ambiti e non

sono raggruppabili in un settore unico. Cercando però di mettere a fuoco è possibile

identificare quattro gruppi di prodotti e servizi:

Alla persona

 Alle comunità

 Alla pubblica amministrazione

 Alle imprese

Nonostante per le start-up ad alto valore sociale e ambientalela profittabilità è un vincolo per

la sostenibilità non significa che nella sua creazione non sia non si possa valere degli

strumenti classici utilizzati per la gestione delle aziende.

Infatti l'avvio di una star up sociale richiede comunque la costituzione di un business model

e di un business plan.

Pertanto è necessaria la consapevolezza della necessità di dotarsi di:

Competenza tecnica su prodotti servizi che si intende offrire.

• Conoscenza della domanda così vuole dare risposta attraverso i propri prodotti

• servizi.

Capacità imprenditoriale per poter affrontare in modo consapevole responsabile

• progetto d'impresa. FASI:

Per poter ricevere un investimento dal venture capital, è necessario seguire queste

3

1. INVIARE BOZZA DEL PROGETTO ossia una sintesi dettagliata. Se si supera la

prima fase l’imprenditore si trova ad affrontare un colloquio per il quale si deve dotare

di tutele per difendere la riservatezza delle informazioni e la titolarità dell’idea

2. ACCORDI DI RISERVATEZZA stipulati nel momento della presentazione del

progetto, si tratta di una lettera in cui il venture capital dichiara di non diffondere le

idee contenute nel progetto.

3. LETTERA DI INTENTI se la documentazione è interesante, l’investitore predispone

una lettera di intenti nella quale si definiscono gli aspetti economici, legali, societari

che poi verranno ripresi in dettaglio nel contratto: come il valroe dell’imporesa, i

membri del CDA, le clausole del disinvestimento.

4. DUE DILIGENCE solo questa potrà trasformare la lettera di intenti in un contratto

vero e proprio: si tratta di analisi approfondite effettuate sugli aspetti del business. Se

positiva si procederà alla

5. FIRMA DELL’ACCORDO, FINANZIAMENTO E PATTI PARASOCIALI

6. MONITORAGGIO DELL’INVESTIMENTO si realizza nella gestione dello sviluppo

dell’impresa

7. DISINVESTIMENTO si realizza nella vendita della quota di proprietà del venture

capital.

Nel momento di PRESENTAZIONE DI UN PROGETTO:

• Se il primo contatto non vado a buon fine riprovare. Importante ripensare progetto

rivedendo in chiave critica la sua impostazioni.

Non esistono i tempi standard tra la presentazione del progetto e la decisione

dell'investitore. Dipendono dalla chiarezza dalla completezza dei dati forniti

dall'imprenditore, mercato, dalla complessità del business.

• Le informazioni riservate dalla comunicate sole consulenti coinvolti nel processo di

valutazione dell'investimento. La riservatezza riguarda solo le informazioni aziendali

e non ad esempio mercato di riferimento in cui si intende operare. Se la trattativa

fallisce l'investitore è libero di investire in altre aziende concorrenti dello stesso

settore quindi l'imprenditore debba fare la trattativa per massimizzare le sue

possibilità di successo.

• Se la documentazione risulta interessante, dopo aver approfondito alcuni aspetti

chiave della business e l'investitore si convince di avere una buona opportunità si

predispone una lettera di intenti nella quale si definiscono gli aspetti economici,

legali, societari che verranno ripresi nel dettaglio il contratto vero proprio: il valore

dell'azienda, i membri del CDA, gli obblighi verso l'investitore le case per il

disinvestimento. Solo la due diligence potrà trasformare questa lettera di intenti

incontrato bere proprio. 4

Sappiamo che il momento di incontro con le società di venture capital rappresenta un

momento critico per l'imprenditore. Infatti il giudizio che potrà determinare meno il

finanziamento dell'iniziativa si basa in modo rilevante sul colloquio.

◊ Occorre essere precisi nel descrivere le caratteristiche del progetto delle sue

possibilità di crescita, in quanto l'interlocutore deve potersi accertare che il piano

finanziario legato il business splende sia sostenuta da un progetto imprenditoriale di

valore.

◊ La figura dell'imprenditore deve poter generare fiducia.

Il valore dell'idea, la capacità di visione, di saper attrarre persone esperte e

competenti, la leadership e la serietà sono aspetti critici per la valutazione

dell'imprenditore. Il successo di un business dipende anche da chi lo gestisce e dalla

capacità di saper affrontare con determinazione le fasi difficili.

Nella scelta del progetto analista usa due parametri di valutazione per capire l'attrattività del

business: il potenziale espresso dall'idea e l'altro sono le prospettive di successo legate

alla capacità dell'imprenditore e del suo management di portare a fine il progetto.

Sappiamo che se il colloquio va a buon fine si stipulerà una LETTERA DI INTENTI.

Già durante la fase di valutazione dell'opportunità di investimento è opportuno che

l'imprenditore e il venture capital prima ancora di diventare soci condividono alcuni principi

chiave:

il percorso di sviluppo, l'ipotesi di uscita e tutti principali aspetti negoziali.

Questi aspetti negoziali possono comprendere ad esempio lock up, patti di non concorrenza,

le clausole di bad leaver, accordi riguardanti la gestione della proprietà intellettuale,

investimento in tranches, regole di governance.

Questi principi saranno effettivi solo dopo la DUE DILIGENCE.

La DUE DILIGENCE indica quell'insieme di attività svolte dall'investitore necessarie per

giungere ad una valutazione finale, analizzando lo stato dell'azienda, compresi i rischi di un

eventuale fallimento dell'operazione e le sue potenzialità future.

I capitali investiti sono di terzi che devono essere tutelati.

Può essere effettuata sia dall'investitore sia da consulenti finanziari di fiducia.

* E’ necessario svolgerla perchè solitamente l’investitore non conosce a fondo il

mercato nel quale vuole operare l’imprenditore, in termini di potenzialità e rischi

5

La due diligenza a 4 finalità:

1. Funzione conoscitiva -> per trovare conferma dei fatti aziendali chiave che danno

forza all’impresa, per capire il rischio e percepire le caratteristiche dell’ambiente e

della cultura aziendale.

2. Funzione costruttiva -> per avere un idea della linea di sviluppo che essa potrà

raggiungere.

3. Funzione manageriale -> consente di verificare l’idoneità del managment.

4. Funzione tecnica -> per predisporre l’information memorandarum che gli investitori

istituzionali richiedono.

Deve essere pianificata in modo accurato e il livello di approfondimento dipenderà dallo

stadio delle analisi. In tal senso, abbiamo tre fasi diverse:

− Preliminare : può essere svolta internamente e serve a pensare almeno in grandi

linee alla dimensione dell’investimento, al ritorno atteso e ai tempi e alle strategie di

uscita.

− Approfondita

: vengono analizzate tutte le informazioni prodotte dall’azienda, viene

intervistato il managment e si effettuano visite aziendali.

− Da closing: condotta con professionisti esterni. Al suo esito positivo è subordinata

l’esecuzione del contratto di acquisizione e la determinazione del prezzo.

Esistono 4 diverse tipologie di due diligence:

• MERCATO: l’investitore istituzionale raramente conosce il mercato specifico in cui

opera l’azienda target in maniera così approfondita da capirne a fondo potenzialità e

rischi. Necessitaà di approfondimenti.

La funzione allora è quella di comprendere il mercato dell’impresa e il suo

posizionamento.

&b

Dettagli
A.A. 2014-2015
26 pagine
31 download
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher email.valeriab di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Strategia e politica aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof De Vecchi Claudio.