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Classificazione dei materiali

Materiali Diretti: entrano direttamente nel prodotto

Materiali di imballaggio: entrano indirettamente nel prodotto

Materiali sussidiari e di consumo: servono per alimentare il processo

Parti di ricambio (MRO): maintenance, repair & operations

Classificazione secondo lo stadio del processo logistico

Nei depositi di stabilimento: es. Panda nel piazzale di Melfi

In transito nel sistema distributivo: es. Panda caricata su trenobisarca

Presso il punto vendita: es. Panda presso il concessionario FIAT Autopozzoni

Classificazione secondo la funzione svolta

Si caratterizzano per EFFICIENZA, EFFICACIA, QUALITA.

Speculazione:

  • assicurare la disponibilità del prodotto (es: accaparramento, sbilanciamento domanda-offerta, ...)
  • controllare meglio il pricing dei prodotti (es. grossisti, GDO)
  • cogliere delle opportunità di investimento (es. commodity market)

Le scorte in un nodo della filiera logistica contribuiscono al rispetto del livello di servizio

Erogato ainodi a valle della filiera logistica consentendo di ammortizzare le varie fonti di incertezza che caratterizzano la filiera logistica:

  • Incertezza di domanda
  • Incertezza di fornitura
  • Incertezza di conformità
  • Incertezza di capacità

LE SCORTE IN TRANSITO

Sono le scorte presenti all'interno dei mezzi di trasporto. Il loro valore medio è proporzionale al flusso medio ed alla durata del viaggio di trasferimento.

LE SCORTE NEI DEPOSITI

  • Vive: Scorte di articoli che vengono ancora movimentati e quindi non hanno perso il proprio valore economico e logistico
  • Morte: Scorte di prodotti che hanno perduto il loro valore di mercato per obsolescenza o deprezzamento

Le vive si dividono in:

  • Scorte di ciclo: È la scorta legata ad un diverso ritmo operativo tra due fasi contigue della catena logistica
  • Scorte di sicurezza: È la scorta necessaria per coprire la variabilità della domanda e/o del lead time di rifornimento

Scorte di sicurezza Calcolo: formula

generaleSS = k * σD

Scorta fisica vs. scorta disponibile

Scorta fisica o giacenza (Si t): quantità di i che alla fine del periodo t risulta fisicamente presente a magazzino.

Scorta disponibile o disponibilità (Ai t): quantità di i che alla fine del periodo t risulta a disposizione per qualsiasi impiego.

Si(t) = Si(t-1) + Ri(t) – Di(t) [Si(t) 0]

Ai t = Si t + Oi t – SSi t – I i t

La determinazione della giacenza media

La giacenza media è calcolabile come media ponderata dei livelli di scorta pesati in relazione all’intervallo di tempo in cui si è rilevato un determinato livello di scorta).

GM = G1*T1+…+Gn*Tn / T1+…+Tn

L’indice di rotazione delle scorte a quantità

Indica il numero di volte in cui “ruota” (ossia si rinnova) il monte scorte di un articolo o di una classe omogenea di articoli i nell’arco temporale considerato t (generalmente è riferito

All'anno). L'unità di misura della quantità dipende dal tipo di articolo: numero di pezzi, confezioni, cartoni, UdC, m2, m3, litri, kg...

IRQ = FLUSSO IN USCITA / GIACENZA MEDIA

L'indice di rotazione delle scorte a valore

IRV = VALORE DEL FLUSSO IN USCITA / RIMANENZA MEDIA

Può essere adottato per misurare la rotazione dell'intero magazzino (in cui vi sono più articoli con valori di flusso e giacenza assai diverse tra loro).

L'indice di copertura delle scorte

IC = GIACENZA MEDIA / CONSUMO MEDIO = 1/IRQ*giorni

Misura il tempo atteso di autonomia (copertura) del magazzino qualora non venisse più rifornito

LA LEGGE DI PARETO

"In una qualsiasi serie di fattori da sottoporre a controllo, si può distinguere una piccola frazione, in termini di numero, cui si può fare risalire una grande influenza in termini di effetto. Al contrario, la grande maggioranza dei fattori, sempre in termini di numero, ha relativamente"

Il significato dei sistemi di distribuzione nel canale logistico è quello di consolidare, selezionare e trasportare i materiali dai centri di produzione ai centri di distribuzione.

Il consolidamento consiste nella raccolta di grandi lotti di materiali diversi provenienti da vari centri di produzione. Esistono diverse modalità di consolidamento:

  • Space-wise: i prodotti realizzati in stabilimenti diversi vengono consolidati per la distribuzione verso destinazioni diverse.
  • Product-wise: i moduli di un singolo prodotto, realizzati in stabilimenti diversi, vengono raccolti per realizzare un prodotto finito.
  • Time-wise: i materiali forniti in momenti diversi vengono consolidati per essere consegnati insieme.

La selezione/ordinamento consiste nella preparazione dei materiali richiesti dai centri di distribuzione.

Il trasporto è il trasferimento dei materiali dai centri di produzione ai centri di distribuzione.

Le tipologie di deposito possono essere classificate in base al livello e alla funzione:

  • Deposito centrale: situato in posizione strategica per servire diversi centri di distribuzione.
  • Deposito periferico: situato vicino ai centri di distribuzione per ridurre i tempi di consegna.

In base alla funzione, i depositi possono essere classificati come magazzini o transit point.

Il ruolo del magazzino centrale è quello di garantire efficienza nella gestione dei materiali e nella distribuzione.

Garantire un buon bilanciamento tra tempi ciclo rapidi e ridotte scorte di sicurezza.

Efficacia:

  • Garantire completezza di gamma con fornitori specializzati
  • Ottimizzare il trasporto di merci dalle fabbriche ai centri distributivi

IL RUOLO DEI DEPOSITI PERIFERICI

VERSO MONTE:

  • Ottimizzare i trasporti in ingresso dai nodi a monte della rete (magazzino centrale, stabilimenti o fornitori)
  • Assicurare il riordino delle scorte in modalità pull o push dal magazzino centrale

VERSO VALLE:

  • Rifornire i centri di consegna, anche in modo dedicato
  • Garantire le scorte necessarie per soddisfare la domanda dei clienti finali della propria area geografica (ciclo + sicurezza)

TRANSIT POINT

MAGAZZINO: Gli ordini provenienti da valle vengono evasi da scorta. Gli ordini a monte sono emessi per reintegrare le scorte utilizzate. Vengono mantenute scorte di ciclo e scorte di sicurezza

TRANSIT POINT: Gli ordini sono spediti direttamente dal livello più basso a quello più alto

UN LIVELLO Il magazzino centrale svolge tutte le funzioni del canale logistico: consolidamento, selezione e trasporto. Ci può essere un solo deposito, o più magazzini centrali in parallelo. IL MODELLO "HUB AND SPOKE" La presenza di un magazzino centrale consente il flusso dei trasporti che passa da un modello del tipo "point to point" a un modello "hub and spoke" (consolidamento + distribuzione). RETE DISTRIBUTIVA ADopo aver posizionato il problema di distribuzione nelle matrici, si procede alla scelta dell'architettura più adatta per la rete distributiva. Questa scelta dipenderà dai valori dei driver raccolti e dalle caratteristiche del problema considerato. 5. Valutazione - Una volta scelta l'architettura, è necessario valutare le prestazioni della rete distributiva in base ai criteri definiti. Questa valutazione può includere l'analisi dei costi, dei tempi di consegna, della capacità di gestione degli ordini, ecc. 6. Implementazione - Dopo aver valutato le prestazioni, si procede all'implementazione dell'architettura scelta. Questa fase può includere la progettazione dei magazzini, la definizione dei flussi di trasporto, l'organizzazione del personale, ecc. 7. Monitoraggio e ottimizzazione - Una volta implementata l'architettura, è importante monitorare costantemente le prestazioni della rete distributiva e apportare eventuali ottimizzazioni. Questo può includere l'aggiornamento dei dati, la revisione dei processi, l'adattamento alle nuove esigenze del mercato, ecc. 8. Valutazione continua - Infine, è importante continuare a valutare la rete distributiva nel tempo, al fine di identificare eventuali miglioramenti o cambiamenti necessari. Questa valutazione continua permette di mantenere la rete distributiva efficiente e adattabile alle mutevoli condizioni del mercato.

In sequenza le matrici supportano la scelta dell'architettura della rete distributiva.

IL WMS

Il WMS (Warehouse Management System) è il sistema software che ha il compito di supportare la gestione operativa dei flussi fisici che transitano per il magazzino: dal controllo della merce in ingresso in fase di accettazione, alla preparazione delle spedizioni verso i clienti (ma, nel caso di magazzini interoperazionali, anche altri reparti).

I principali macroprocessi WMS

  • Identificazione delle merci transitanti in magazzino;
  • Ricezione e controllo;
  • Gestione delle UdC (ad esempio, l'assegnazione di un determinato collo ad un pallet di raccolta);
  • Messa a dimora nelle ubicazioni;
  • Trasferimenti interni e gli abbassamenti da ubicazioni di riserva a quelle di picking;
  • Gestione della mappa del magazzino (utilizzando ad esempio la rotazione delle scorte per determinare in che postazioni conviene mettere a dimora / prelevare un determinato
  • Picking;
  • Spedizioni verso i clienti;
  • Redazioni di inventari o, più in generale, di statistiche riguardanti le scorte e i flussi.

L'architettura

  • Il WMS deve essere in grado di interfacciarsi con il sistema gestionale aziendale (ERP);
  • Può interfacciarsi con tutta una serie di sistemi interni ed esterni che gestiscono l'automazione e altri servizi (CRM, resi/frodi, QC, digital production, corrieri, agenzie doganali ...)

Vantaggi

  • Ottimizzazione dei tempi di movimentazione delle merci e logiche di gestione (LIFO, FIFO, FEFO etc.);
  • Riduzione dei tempi di evasione degli ordini (e.g. ottimizzazione percorsi);
  • Razionalizzazione degli spazi, grazie alla possibilità di stoccare qualsiasi articolo in qualsiasi ubicazione senza pericolo di dimenticare dove la merce è stata stoccata;
  • Riduzione del ricorso alla memoria storica degli operatori;
  • Riduzione dei supporti cartacei;
  • Aumento

della produttività degli operatori;

  • Dati di giacenza in real-time e statistiche aggiornate;
  • Riduzione degli errori;
  • L'e-Commerce ha portato tutto all'estremo.

PROCESSO DI SVILUPPO NUOVO PRODOTTO - GENERALITÀ

La scelta della gamma prodotti costituisce un aspetto fondamentale per il successo di un'azienda.

Essa riguarda prevalentemente:

  • Il livello di diversificazione (varietà dell'offerta a catalogo)
  • Il livello di personalizzazione del prodotto (variabilità dell'offerta in base alle specifiche del cliente)

LA PERSONALIZZAZIONE

Standard: scelta all'interno di una gamma più o meno vasta, senza poter modificare ciò che sceglie.

Configurato: combinazione di una serie di opzioni predefinite per ottenere funzioni utili al cliente:

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
24 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher evilbaster123 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sistemi di produzione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Brescia o del prof Perona Marco.