Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 69
Riassunto Semiotica, lezioni prof. Barteghazzi, basato sul libro consigliato Pag. 1 Riassunto Semiotica, lezioni prof. Barteghazzi, basato sul libro consigliato Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Semiotica, lezioni prof. Barteghazzi, basato sul libro consigliato Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Semiotica, lezioni prof. Barteghazzi, basato sul libro consigliato Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Semiotica, lezioni prof. Barteghazzi, basato sul libro consigliato Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Semiotica, lezioni prof. Barteghazzi, basato sul libro consigliato Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Semiotica, lezioni prof. Barteghazzi, basato sul libro consigliato Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Semiotica, lezioni prof. Barteghazzi, basato sul libro consigliato Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Semiotica, lezioni prof. Barteghazzi, basato sul libro consigliato Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 69.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto Semiotica, lezioni prof. Barteghazzi, basato sul libro consigliato Pag. 41
1 su 69
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

RETORICA DELL’IMMAGINE: LE CONNOTAZIONI VISIVE

Secondo Barthes anche le immagini funzionano come i miti:

naturalizzano delle ideologie attraverso stereotipi, tecniche,

abitudini ecc. L’immagine non copia la realtà, ma produce “effetti

di realtà”.

Analizza una foto pubblicitaria della pasta Panzani:

Lo scopo dell’immagine è quello di definire il ruolo dell’immagine

nella comunicazione.

52

Barthes si chiede in che modo sia possibile descrivere l’immagine

da un punto di vista semiotico; decide di concentrarsi solo

sull’immagine pubblicitaria.

Nel visual si vedono dei pacchi di pasta, una scatola, un sacchetto,

dei pomodori, delle cipolle, dei peperoni, il tutto all’interno di una

borsa a rete semi aperta. I colori dell’annuncio sono il giallo, il

verde, su sfondo rosso. Ritiene che il primo messaggio sia

ancoraggio:

costituito dal testo verbale, che svolge una funzione di

serve quindi a vincolare la libertà del significato dell’immagine.

Dopodiché suggerisce di concentrarsi sul secondo messaggio,

cioè sull’immagine, per cogliere alcuni segni. La borsa semi aperta

che lascia scivolare fuori i prodotti veicola un significato di

freschezza, la tinta tricolore del manifesto indica “italianità”,

assieme al nome Panzani. L’assembramento degli oggetti diversi

porta il significato di “servizio culinario totale”. Infine si è rinviati

anche ad un significato estetico con il concetto di natura morta.

Il funzionamento di questi segni è reso possibile secondo Barthes

sapere culturale più profondo.

da un Si tratta di una sorta di

competenza primaria che B considera priva di codice e che fa da

supporto alle letture simboliche dell’immagine. In questi modo

introduce quel livello letterale dell’immagine, contrapposto al livello

sensi

“simbolico”, che costituisce il terzo messaggio. Pertanto i

aggiunti del secondo messaggio costituiscono i significanti

simbolici che si servono di un livello letterale per esprimere i propri

connotativo,

contenuti; è un sistema cioè che si serve di altri segni

per costruire il proprio significante.

denotata,

L’immagine letterale è mentre l’immagine simbolica è

connotata.

C’è così un lignaggio iconico non codificato (immagine letterale

denotata), un messaggio iconico codificato (immagine simbolica

connotata). La distinzione tra messaggio letterale e messaggio

53

simbolico è solo operativa: non si può incontrare un’immagine

letterale allo stato puro.

La comunicazione pubblicitaria risulta efficace proprio per la sua

capacità di iscrivere il piano connotativo in quello denotativo.

semi connotativi.

Freschezza, italianità, natura-morta ecc. —>

L’ANALISI DEL RACCONTO

Barthes prova ad applicare il metodo strutturale anche all’analisi

letteraria.

Vuole trovare delle costanti narrative, degli elementi ricorrenti che

permettano di descrivere e classificare le narrazioni letterarie.

Distingue tre livelli di senso:

funzioni: narrativa

1) Le la funzione (fa nascere il racconto e

funzioni cardinali nuclei)

matura più tardi) si divide in: (o e sono

catalsi

le vere e proprie cerniere del racconto, le colmano lo

spazio tra un nucleo e l’altro, ovvero descrizioni accessorie che

colmano il racconto. indizi

Ci sono anche altre due funzioni: gli per delineare la

informanti

psicologia di un personaggio o per le atmosfere; gli che

sono dati puri, significanti, per identificare meglio il referente.

azioni

2) Le narrazione

3) La

54

Eco

Lavori presemiotici:

Opera aperta: un libro di storia della cultura. L’autore non prende in

considerazione solo l’opera. Ma il rapporti di collaborazione tra

l’opera e il suo fruitore: un tema che è ripreso incessantemente da

Eco. E’ interessato al fatto che l’opera sia aperta a differenti

interpretazioni, ma non dimentica che il testo è retto da leggi

strutturali che pongono vincoli e direzioni di lettura. Eco specifica

che se da un lato l’opera può essere aperta e interpretata in molti

modi, dall’altro è una forma compiuta e chiusa nella sua

perfezione. Opera e apertura sono quindi due valori si implicano e

interconnessi. Da un lato c’è l’apertura a numerose interpretazioni,

dall’altro l’opera pone dei vincoli e dei limiti alle letture possibili.

Questa dialettica tra apertura e chiusura verrà ulteriormente

approfondita anche in chiave semiotica.

Apocalittici integrati: l’oggetto di analisi è la cultura di massa, e ci

sono due atteggiamenti che l’autore critica. Per chi concepisce la

cultura in modo “aristocratico”, ovvero che la cultura di massa è

apocalittico,

anticultura. Questo fenomeno è visto da loro come e

sostengono che i mass media, rivolgendosi ad un pubblico vasto e

differente, livellino i propri prodotti ad evitare soluzioni originali.

Hanno una visione conformista dei consumi, con i mass media che

incoraggiano una visione passiva, che scoraggia lo sforzo

personale. La risposa degli “integrati” consiste nel constatare che i

mezzi di comunicazione mettono i beni culturali a portata di tutti,

con un proficuo allargamento dell’area culturale. Gli integrati

sostengono che la massa sia ormai la protagonista della storia, e

che i mezzi di comunicazione portino nuovi linguaggi, nuovi modi

di parlare e nuovi schemi percettivi.

Eco ricorda come nella storia dell’umanità ogni modificazione degli

strumenti culturali abbia una profonda messa in crisi del modello

55

precedente, provocando forti resistenze. Senza demonizzare la

nuova cultura di massa, Eco suggerisce la necessità di uno studio

scientifico che ne sveli le caratteristiche e ne permetta una

comprensione più analitica. Secondo Eco bisogna procedere a

un’analisi strutturale dei messaggi.

LA STRUTTURA ASSENTE: METODOLIGA VS ONTOLOGIA

La struttura assente è il primo lavoro dedicato alla semiotica.

Secondo Eco, la ricerca semiologica vede i fenomeni di cultura

come fenomeni di comunicazione e i singoli messaggi si

organizzano e diventano comprensibili in riferimento a codici. Cos’

l’autore si sofferma sui concetti di informazione, comunicazione,

codice, segno, segnale, insomma sui concetti-base di una prima

semiologia generale.

A seguire Eco si dedica alla comunicazione visiva, infatti la ricerca

di quegli anni si basava sul capire come e se le altre categorie della

linguistica potessero estendersi ad altri sistemi di comunicazione.

All’interno di questo libro è presente la celebre sezione D, in cui

Eco discute le basi epistemologiche del mondo strutturale (quindi

del metodo semiotico). Secondo Eco, difronte ad oggetti culturali

diversi, si cerca di dedurne una griglia strutturale comune.

Confrontandosi con gli altri autori però ne deduce che la ricerca di

strutture ultime porti alla scoperta di qualcosa che non può essere

strutturato. Arriva a sostenere la funzionalità di uno strutturalismo

assente.

operativo e metodologico. La struttura, conclude Eco, è

Perciò il suo pensiero trova migliore esposizione nella scuola

glossematica. In linea con la prospettiva glossematica, Eco nega

dunque la “struttura”, ma sostiene l’importanza delle descrizioni

strutturali, del resto l’analista riduce la realtà a strutture per

comprenderla e spiegarla. Le strutture elaborate per analizzare la

realtà sono parziali, culturali, storiche e dipendono da scelte di

partenza che compie l’analista.

56

IL TRATTATO DI SEMIOTICA GENERALE

Lo scopo di questo libro è di esplorare le possibilità teoriche e le

funzioni sociali di uno studio unificato di un fenomeno di

significazione e/o comunicazione.

significazione

La si ha quando qualcosa di materialmente presente

sta per

e percepibile qualcos’altro: un albero può stare per il

concetto di natura; un libro può stare per il concetto di cultura. La

significazione è una situazione di rinvio astratta, può esserci

indipendentemente dal fatto che un destinatario la attivi.

comunicazione

La è un processo tra esseri umani che presuppone

dei segni sistemi di significazione e li attiva: è il momento in cui gli

esseri umanisti servono delle significazioni per veicolare messaggi.

teoria generale della cultura,

Eco definisce la semiotica come una e

pensa che cultura possa essere integralmente studiata da una

prospettiva semiotica. teoria dei

Nel TSG, Eco riconosce due domini della semiotica: una

codici, con studio della funzione segnica: il modello semantico

strutturale viene integrato con la teoria della semiosi di Pierce; la

teoria della funzione segnica, il lavoro compiuto nel produrre e

nell’interpretare segni, testi, messaggi.

LA TEORIA DEI CODICI E L’INFLUENZA DI PEIRCE

codice,

Definizione di concetto di ci sono quattro possibili

fenomeni riconducibili al suo concetto:

1) Una serie di segnali regolati da leggi combinatorie interne;

2) Contenuti di una possibile comunicazione che costituiscono

quindi un sistema semantico;

3) Una serie di possibili risposte comportamentali da parte del

destinatario;

57

4) Una regola che associa alcuni elementi del sistema (1), con

alcuni elementi del sistema (2) o del sistema (3).

Solo l’opzione 4, intesa come tipo complesso di regola, secondo

codice.

Eco può essere chiamata Però dato che anche le prime tre

opzioni sono assimilate al concetto di codice, Eco definisce queste

tre possibilità con il nome di S-CODICE (intendendo “codice” in

quanto “sistema”).

L’introduzione del termine codice serve a Eco per definire meglio la

funzione segnica. Riesce a circoscrivere meglio il concetto di

segno, sempre caratterizzato da uno (o più) elementi di un piano

dell’espressione correlati a uno (o più) elementi del piano del

contenuto.

Eco mette in evidenza due aspetti centrali: 1) un segno non è

un’entità fisica; 2) un segno non è un’entità semiotica fissa, ma

dove si incontrano elementi indipendenti: quindi si palerà di

funzione segnica. Quindi, i segni sono risultati provvisori,

stabiliscono correlazioni transitorie dato che ciascun elemento può

avere funzione segnica con altri elementi.

Ciò che ne consegue è una specie di paesaggio molecolare in cui

le aggregazioni sono instabili e temporanee.

Eco passa quindi a considerare un’altra possibilit&agrav

Dettagli
A.A. 2019-2020
69 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camillafranzoni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Semiotica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Bartezzaghi Stefano.