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2 FASE DI ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE E DI RIPASSO

Ob 3 Imparare abilità di problem solving specifiche per ciascun stressor

(Se ci proeccupa soprattutto l'incontro con l'altro sesso potremmo provare ad avere più

incontri con esso inmodo da guardarlo in modo più realistico)

Ob. 4 Imparare e ripassare competenza di regolazione delle emozioni e di

autocontrollo

(Concentrarsi più sul da farsi che sulla nostra ansia)

OB 5: Imparare a utilizzare le risposte disadattive come indici x applicare nuove

strategie di coping

(Accorgersi che la tensione ad un evento sociale è l'indice che ci porta ad applicare tutte le

strategie)

3 FASE DELL'APPLICAZIONE E DEL MONITORAGGIO

Ob 6: Imparare ad eseguire il ripasso mentale, utilizzando situazioni stressanti

progressivamente più complesse

(Immaginare un evento sociale come esercizio)

Ob 7: Imparare ad applicare nuove strategie di coping ed altri stressor, anche

inaspettati.

L'impatto che lo stress ha sulla salute dipende da 3 variabili: fino a che punto giiudichiam

un evento minaccioso, fino a che punto seguiamo comportamenti positivi per la salute e

fino a ce punto applichiamo strategie di coping.

LA NATURA E LE CAUSE DEI DISTURBI MENTALI

La necessità di una classificazione completa di disturbi psicologici è stata descritta x la

prima volta da Emil Kraepelin (1856,1926) che fornì la sua versione in un manuale di

psichiatria del 1883 "L'association of mediccal superintenders of american institutions for

the insane" persecutore dell'attuale "american pshychiatric association".

ANORMALE: Scostamento dalla norma. Ma ha assunto una connotazione negativa, lo

utilizziamo x riferirci a caratteristiche che non condividiamo o ci spaventano.

La distinzione fra normale e anormale è soggettiva. Gli psicologi clinici dicono che i

comportamenti non devono essere anormali, ma disadattivi x essere sospettati come

sintomi di disturbi. Ma anche questo non è sufficiente.

Bisogna prima comprendere le differenze culturalli nelle convenzioni, ma il fatto che le

diagnosi siano influenzate da contesti sociali non significa che non siano valide. Le

persone che soffrono di disturbi hanno deliri, allucinazioni, disturbi del pensiero, ed

emozioni inadeguate.

PROSPETTIVE SULLE CAUSE DEI DISTURBI

In alcuni casi le componenti genetiche sono forte, a volte invece lo sono quelle ambientali.

Una volta individuati i fattori genetici, bisogna comprendere i fattori cognitivi cercando di

individuare le origini delle percezioni distorte e dei pattern di pensier disadattivi. I fattori

ambientali invece comprendono la storia familiare, le interazioni sociali, droghe, dieta,

malattie nell'infanzia.

-PROSPETTIVA MEDICA: gran parte delle persone con gravi disturbi mentali non viene

più reinternata oggi, ma trattata ambulatoriarmente per diminuire o eliminare i sintomi. Il

modello medico si fonda sull'idea che i disturbi siano causate da anomalie cerebrali e del

sistema nervoso che potrebbero coinvolgere anche altri sistemi corporei, e devono essere

quindi trattate come malattie fisiche. I fattori biologici contribuiscono allo sviluppo dei

disturbi mentali, e i geni hanno un ruolo determinante nello sviluppo di alcuni. Ma non tutti i

disturbi pssono essere ricondotti solo a problemi organici.

PROSPETTIVA PSICODINAMICA: i disturbi derivano da conflitti intrapsichici fra 3

componenti della mente, questi conflitti potrebbero centrarsi su tentativi di controllare

impulsi sessuali, o aggressivi, o di affrontare pericoli esterni o traumi. Per alcune persone

il conflitto è così grave che la difesa dell'io non riesce a risolverli, e quindi i meccanismi di

difesa finiscono per distorcere la realtà. Il funzionamento di un soggetto resta fissato a una

fase dello sviluppo precedente. I terapeuti psicodinamici cercano di rendere consapevoli i

propri pazienti di questi conflitti.

-PROSPETTIVA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE: i disturbi sono pattern appresi di

comportamento disadattivo, e si comprendono focalizzandosi su fattori ambientali e

percezioni deglli individui. Secondo questo approcio un disturbo non sorge

spontaneamente, ma è causato dall'interazione con l'ambiente e dall'interpretazione

soggettiva degli eventi. Incoraggiano quindi i pazienti a individuare pensieri disadattivi e

sostituirli con comportamenti adattivi.

-PROSPETTIVA UMANISTICA: Sostengono che uno sviluppo della personalità si verifica

con l'accettazione positiva incondizionata. E quindi i disturbi si presentano qundo le

persone percepiscono di dover guadagnarsi il rispetto positivo dagli altri, svalorizzandosi.

Si cerca di persuadere le persone ad avere un valore intrinseco e raggiungere il loro

potenziale.

PROSPETTIVA SOCIO-CULTURALE: Le culture in cui viviamo hanno un ruolo

fondamentale nello sviluppo dei disturbi. Alcuni disturbi mentali si verificano solo in alcune

culture.

Nessuna prospettiva singola è adeguata a spiegare le origini dei disturbi mentali, il

METODO DIATESI-STRESS prende in considerazione i geni e le esperienze precoci

come fattori predisponenti (diatesi), ma il disturbo di presenta solo se questa persona si

deve confrontare con eventi stressanti che superano le capacità di coping presenti. Una

persona potrebbe essere predisposta a un disturbo ma nn lo sviluppa xk non incontra

eventi stressanti, o possiede strategie di coping.

La classificazione dei disturbi è difficile. Il sistema più utilizzato è quello dell'American

psychiatric association, il MANUALE STATISTICO E DIAGNOSTICO DEI DISTURBI

MENTALI, 4 ^EDIZIONE, 3° REVISIONATO. (DSM-IV-TR). La psichiatria si occupa solo

dei disturbi mentali. Descrive le condizioni patologiche utilizzando 5 criteri chiamati assi:

L'asse 1 contiene dati relativi a disturbi psichici che necessitano di attenzione clinica

L'asse 2 contiene disturbi di personalità e ritardo mentale

Gli assi dal 3 al 5 si occupano di altri aspetti relativi a condizioni di vita e circostanze.

L'asse 3 viene utilizzato x evidenziare eritemi cutanei o ipertensioni che si accompagnano

al disturbo.

L'asse 4 identifica la gravità dello stress che la persona ha vissuto.

L'asse 5 valuta il livello complessivo di funzionamento psicologico, sociale e lavorativo.--

>GAF (Valutazione globale del funzionamento), in cui 100 indica assenza di impatto sul

funzionamento, e 10 grado pericoloso per l'individuo o per gli altri.

ES: La dipendenza da alcol (ASSE 1) porta a problemi coniugali spesso, che possono

essere associati ad un disturbo antisociale di personalità (asse 2). Problemi coniugali

portano stress (asse 4), che possono contribuire a depressione maggiore (asse 1), infine

potebbe causare anche problemi medici (asse 3). Tutte queste difficoltà possono

compromettere il normale funzionamento (asse 5).

Diagnosi e trattamenti basati sul DSM-IV-TR privilegiano fattori biologici, e quindi variabili

ambientali e cognitive possono essere trascurate.

Un altro problema è l'ATTENDIBILITA', cioè coerenza nelle applicazioni successive. Ma i

disturbi mentali non hanno confini così delineati da consentire di diagnostica un disturbo

con sicurezza. Probabilmente nessun schema sarà mai perfetto, perchè due persone cn

la stessa diagnosi non avranno comportamenti uguali. La diagnosi può influenzare molto il

GIUDIZIO CLINICO.

Molti psichiatri hanno suggerito che dovremmo abbandonare i tentativi di classificare i

disturbi, ad esempio Thomas Szazs ha sostenuto che il concetto di malattia mentale ha

causato più danni che benefici, perchè l'etichetta sposta la responsabilità della cura del

problema al sistema sanitario, privando il soggetto della responsabilità di prendersi carico

della propria situazione. Ma c'è da dire che il riconoscimento di una diagnosi precede il

trattamento ideale.

Es: Morbo di Graves: irritabilità, iperattività, pensieri confusi e rapidi, deliri e allucinazioni.

Questa sindrome deriva da eccessiva tiroxina, ormone tirodeo. -->farmaci antitirodei,

rimozione tiroide. Quindi non è più ritenuta un disturbo mentale.

I DISTURBI D'ANSIA, SOMATOFORMI, E DISSOCIATIVI possono essere considerati

percezioni personali di cui si è perso il controllo, si tratta di inadeguati meccanismi di

difesa che non consentono di gestire l'ansia, però questi soggetti non presentano deliri e si

rendono sempre conto di avere un problema.

DISTURBI D'ANSIA: L'ansia è un senso di apprensione o minaccia accompagnato da una

serie di reazioni fisiologiche, tra cui maggiore frequenza cardiaca, sudorazione mani,

costrizione allo stomaco. L'ansia è una reazione normale agli stress, ma quella estrema

porta ad avere alcuni disturbi.

L'attacco di panico è una sensazione di estrema paura mista a senso di disperazione o

impotenza. Si soffre di attacchi episodici di ansia acuta, ne soffrono più le donne e

solitamente si manifestano da adolescenza ai 25 anni circa, raramente di presenta dopo i

40. Respiro corto, sudorazione, irregolarità nella frequenza cardiaca, senso di svenimento,

distacco della realtà son i sintomi, che vengono spesso confusi con quelli di un infarto

L'ansia anticipatoria è la paura di avere un altro attacco.

L'attacco di panico è disadattivo, quali sono le cause?

Cause genetiche e fisiologiche: ci sono molte prove di influenza biologiche, potrebbe

essere ereditario (causa di un gene dominante), e chi ne soffre sembra avere una

respirazione più irregolare. Si crede che si erediti la tendenza a reagire con allarme a

sensazioni coropree derivanti da fonti che non hanno effetto su altre persone. Ma le cause

fisiologiche non possono spiegare tutto.

Cause cognitive: si concentrano sulle aspettative, le persone che soffrono di attacchi di

panico sono sensibili a elementi di rischio o pericolo nel proprio ambiente, si aspettano di

essere minacciati da stressor ambientali e sottovalutano la proprio capacità di affrontarli.

DISTURBO FOBICO: Le fobie, prendono nome dal dio greco Phobos, che spaventava i

nemici delle persne. Son paure persistenti e irrazionali di oggetti o situazioni specifiche.

Se una persona ha paura di ragni , ma li evita, non è disadattivo. Il termine disturbo fobico

dovrebbe essere riservato a quelle persone le cui paure rendono impossibile la

conduzione di una vita normale. Il DSM-IV-TR riconosce tre forme di disturbo fobico:

-AGORAFOBIA: Ansia ed evitamento di luoghi, situazioni, da cui potrebbe essere diffcile

fuggire se si presentasse un attacco di panico. E' molto invalidante, alcune persone con

questo disturbo si chiudono in casa per anni.

-FOBIA SOCIALE: paura esagerata quando la persona è sottoposta a giudizio degli altri,

e teme di agire in modo umiliante o imbarazzante. Gran parte di queste persone ha

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A.A. 2015-2016
69 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giorgia_333 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Burro Roberto.