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RIASSUNTO DEL LIBRO DIETRO LO SCHERMO

CAPITOLO 1

rispetto al rapporto tra ragazzi e internet, da anni vi sono diverse ricerche a livello internazionale che seguono un approccio quantitativo (misurare su un vasto campione la portata di diversi fenomeni) o qualitativo (in grado di far emergere la dimensione soggettiva dell’essere online) analizzando uno scenario in costante mutamento accolto con entusiasmo dai ragazzi: questa generazione è stata definita always on (sempre connessa) o digitale, indicando la quantità di tempo passata attraverso i media; si afferma che gli adolescenti grazie ai mass media hanno accesso al mondo adulto e le esperienze conoscitive perdono i confini tra una generazione e l’altra. drotner propone 3 modi di concepirli come pionieri nell’uso delle tecnologie, rispettivamente incentrati su innovazione, interazione e integrazione.

secondo i ricercatori, contrariamente a quanto si pensa non vi è distinzione tra ragazzi socievoli che interagiscono faccia a faccia e quelli che preferiscono chattare con sconosciuti: la rete sembra funzionale come elemento di rinforzo e non di allentamento delle relazioni sociali. inoltre le regole dell’interazione online permettono di sperimentare ruoli diversi da quelli posseduti nella realtà alternando così reale e irreale senza compromettere la vera identità, ma ciò che colpisce non è tanto il fatto che le identità online possono essere riscritte più facilmente di quelle offline, quanto la n a t u r a m e n o v i n c o l a n t e d e l r a p p o r t o t r a autorappresentazione e identità personale. possiamo quindi dire che i social network rivelano la dimensione del sé socializzante nel gruppo dei pari piuttosto che l’io più intimo e personale. si parla di nativi digitali come parte integrante

di un movimento globale di ragazzi accomunati dal modo di raccontarsi alle info, alle nuove tecnologie e tra di loro. l’istat in una ricerca a livello europeo ha fatto emergere che in italia il tasso di penetrazione web è più basso rispetto all’UE, tuttavia nel complesso internet costituisce sempre più una forma comune dell’esperienza che coniuga relazioni e saperi e incide sulla sfera sia pubblica che privata. la ricerca in questione cerca di rispondere ad alcuni interrogativi circa il rapporto tra giovani e internet, adottando come impianto pedagogico la pedagogia sperimentale, l’educazione interculturale e la media literacy education; l’equipe proviene da istituzioni universitarie di diversi ambiti disciplinari umanistici. la ricerca è stata effettuata nell’anno a.s. 2011/12 ed ha interessato un campione di più di 500 soggetti a livello regionale e più di 1000 a livello nazionale. il campionamento è stato casuale e stratificato ed è stato somministrato un questionario con domande relative a proprietà sociografiche di base, atteggiamenti e comportamenti inoltre sono stati realizzati dei focus group con gli studenti delle scuole e a tal proposito è stata seguita la grounded theory che ha permesso di far emergere le categorie concettuali a cui gli studenti ricorrono maggiormente. fasi della ricerca: 1 individuazione delle due regioni, piemonte e puglia; 2 individuazione di sei scuole per regione; 3 illustrazione del progetto alle scuole 4 individuazione di un docente referente di ogni scuola; 5 raccolta dati relativi alla programmazione didattica delle scuole; 6 individuazione di cinque classi per istituto; 7 somministrazione di un questionario online; 8 somministrazione di un questionario a un campione di ragazzi che hanno fatto un’esperienza di studio all’estero; 9 identificazione degli studenti da coinvolgere nel focus group; 10 selezione di alcuni studenti per intervista etnografiche; 11 interviste etnografiche agli studenti del punto otto; 12 restituzione dei risultati dell’indagine agli studenti. CAPITOLO 2

parte ha seguito dei corsi. circa le attività svolte con internet si registra l’uso della posta elettronica, di internet per aprrendere, per cercare info su merci e per usare siti di social networking e chat. le attività di comunicazione hanno dunque un ruolo importante nell’uso di interventi cui non emergono differenze significative a livello territoriale a parte la maggiore diffusione nel sud piuttosto che al nord.

i dati degli studenti pugliesi confermano l’enorme uso di internet, persino maggiore rispetto ai giovani del piemonte; l’uso di internet corrisponde quasi sempre all’uso di un social network per chattare. tuttavia il rischio dei social network riguarda l’omofilia ovvero la tendenza a circondarci di persone con i nostri stessi interessi, poiché vi è il rischio che si traduca nell’imitazione della circolazione delle info alternative alla propria.

relativamente all’indagine sui returnees, ovvero coloro che avevano fatto un esperienza all'estero sono confermati i dati

provenienti dal resto del campione sebbene l’esperienza all’estero non abbia modificato in modo significativo l’utilizzo di internet. essi inoltre hanno aumentato il numero di amicizie grazie a tale esperienza e almeno la metà di esse erano da considerarsi realmente tali. conformemente a quanto sostenuto, inizialmente, internet e i social network si rivelano strumenti utili per il mantenimento delle relazioni interpersonali e per socializzare e raccontare la propria esperienza. inoltre per i returnes l’uso di social durante l’esperienza all’estero è servito, almeno in parte, per mantenere le relazioni con gli amici italiani e per gestire lo stress emozionale legato ai primi tempi durante il soggiorno.

indagando il legame internet-cosmopolitismo è emersa poca chiarezza negli studenti, anche se gli studenti pugliesi mostrano più consapevolezza e buona parte è convinta che internet aiuti a costruirsi una personale idea del mondo circostante, convinzione ancora più forte nei returnes; una piccola parte invece afferma l’importanza della vita reale per la formazione della propria percezione del mondo. le ict risultano sempre più importanti nel contesto scolastico

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/04 Pedagogia sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ta-ty di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia sperimentale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Fornasari Alberto.
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