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Estratto del documento

Ludovico fino all‘840, venne chiamato nel suo regno Ludovico il Pio. Questo nome attribuiteli

indica che il carattere e gli interessi erano diversi da quelli del padre, era molto più preoccupato dei

rapporti stato-chiesa e della stretta collaborazione tra le diverse realtà. Tutta via Ludovico avverte il

problema della successione e nel 817 emanò un documento, una costituzione chiamato ordinatio

imperi, stabilendo che l’impero non può essere diviso, stabilendo immediatamente che il suo

primogenito veniva associato nel governo, mentre gli altri suoi figli ricevevano una porzione

minore. Il secondo provvedimento importantissimo la costitutio romana, fu un’altra disposizione

per il controllo del papa, dove nel momento che il papa veniva eletto, prima di entrare in funzione

doveva fare un giuramento di fedeltà all’imperatore e quindi dichiarare la sua sottomissione

all’imperatore. Il padre oltre a essere molte sensibile alle azioni ecclesiastiche lo era anche di

cuore, portando a un conflitto permanente tra l’imperatore e i suoi figli, per avere un sopravvento ai

suoi figli concedette sempre di più ai suoi vassalli, i quali prima che l’imperatore morisse sia i

vassalli, sia i funzionari pubblici, procedettero gradualmente a essere ereditari del godimento dei

benefici che avevano, quindi la generazione successiva dei vassalli e dei funzionari possano

essere proprietari del territorio come i propri avi, portando anche a poteri sempre più forti e

intrecciati. Alla morte di Lodovico il Pio lo scontro tra colui che era deputato alla successione del

regno (842) e i due fratelli rimanenti, si incontrarono con i rispettivi eserciti a Strasburgo e lì lungo il

fiume si giurarono fedeltà contro l’imperatore Lotario. Nell’843 l’imperatore viene sconfitto e viene

emanato la pace di Verdun, (42-43) divisione dell’impero in tre parti diverse, la prima parte sarà di

Lodovico il germanico, la seconda parte dell’imperatore che possedeva il territorio che spezzava

i territori dei fratelli, la terza parte occupa l’attuale Francia con Carlo il calvo. Nell’887, l’impero

nelle mani di Carlo il grosso non riesce più a controllare il territorio dal punto di vista dei

suoi vassalli, portando alla sua abdicazione, facendo finire l’impero carolingio.

Un altro aspetto del crollo dell’impero carolingio sono le invasioni.

Invasione→ IX e X secolo,

dopo la fine del IX secolo un primo problema è dovuto al flusso migratorio venuto da Est, da parte

degli ungari. Popolazione di provenienza euro-asiatica, dal punto di vista militare erano molto

veloci, ma pur troppo non avevano le disponibilità di grandi armi. Nelle stagioni medio-calde si

spostavano in paesi Europei compresa l’Italia. Di fronte a queste invasioni l’imperatore e il

consiglio cercano di sconfiggerli e molte volte li pagavano per sconfiggere altri nemici. Gli ungari

non hanno una forza per sconfiggere una città, conquistando realtà più deboli come i villaggi, i

monasteri, i piccoli paesini. Questa dinamica durò fino alla metà del X secolo, fin quando un altro

personaggio di spicco dell’area tedesca di nome Ottone I, è colui che vicino alla città di Augusta

riesce a sconfiggerli, portando a controllarli e trasformandoli in buoni cittadini, portando poco più di

50 anni dopo a essere eletto come Stefano I re degli ungari. La chiesa romana con molta

fatica, è il vero nervo del contesto medievale differenziando questo periodo da quello

romano, questo è dovuto al rapporto Stato-chiesa. Come i vassalli con Carlo Magno diventano

il perno del regno, dopo la caduta dell’impero il papa inizia ad avere un grande potere, portando

l’imperatore a sottomettersi nei confronti della chiesa. Accanto agli ungari troviamo altri invasori dal

Sud, gli arabi o saraceni. In Sicilia e in puglia crearono un emirato, si muoveranno in maniera

diversa dagli ungari, dal sud e dal mare creano grandi punti di approdo erigendo delle fortezze e

che saranno i punti di riferimento per gli scambi e l’entrata per le navi, ma anche per un riferimento

politico, amministrativo. Si cercò di pagare dei grandi pedaggi per impedire i saccheggi, facendoli

dirottare in altre direzioni. Semineranno terrore, mettendo a fuoco Roma e Montecassino. I

mussulmani giocano una grande strategia, ponendo una realtà di amicizie con le città costiere. Tra

il X e XI secolo saranno coloro che tradurranno i grandi classici culturali, una parte dei testi che noi

conosciamo ancora oggi grazie a loro. Rispetto agli ungari, i saraceni sono molto più strutturati,

capaci di guidare un esercito e di porre un assedio con tecnologie avanzate. Sono anni che

iniziano a comparire tecnologie per far cadere le mura stesse delle città. La posizione dei saraceni

è ben diversa, dove cercarono di rimanere stabili.

Le invasioni arrivarono anche da Nord, i gruppi di germani che abitavano nella penisola

scandinava, nelle fonti li conosciamo come i vichinghi o Normanni. Popolazioni analfabete,

gruppi diversi di cui non sappiamo molto, dove i testi arrivano tardi e descrivono la loro violenza e i

saccheggi dei monasteri. Non sappiamo le ragioni dei loro spostamenti, in alcuni casi possiamo

dare un opzioni commerciali, spostandosi per ottenere nuovi territori, oppure sovrappopolamento

che non consentiva più di rimanere nel luogo. Il dato molto interessante è che abbiamo a che fare

con una popolazione abilissima nella navigazione, che conoscono il mare in maniera tale da

poterlo affrontare nelle diverse condizioni atmosferiche. A loro gli si attribuisce la prima esperienza

nei territori americani. Dalla penisola scandinava si muovono per cercare bottino nelle zone più

fertili e calde, giungendo in Francia, Inghilterra. Dove giungono creano dei punti di approdo

militarizzati da loro, dando la possibilità di poter tornare gli anni successivi. Già dal VIII secolo i

danesi e i norvegesi creano degli approdi molto importanti. Sono piccoli gruppi in cerca di bottino,

si muovono rapidamente e lo fanno velocemente grazie ai fiumi. Queste popolazioni saranno

fondamentali per la creazione di una nuova realtà che diventerà protagonista dopo il 1000. Accanto

a questa popolazione aggiungiamo gli svedesi, percorrono le pianure slave giungendo al centro

della Russia e anche loro facendo bottino, ma stabiliscono rapporti importanti con l’impero

bizantino e gli arabi, proprio perché non volevano arrivare per forza alla distruzione di città.

Navigano nei grandi fiumi della Russia e trasportano le preziose merci come le pelli, che

realizzano nella caccia e le vendono sui marcati come Kief. Queste popolazioni venivano chiamati

dalla popolazione che loro incontrarono variaghi, e i villaggi che loro crearono in Russia prendono

il nome di Rus. Da una parte c’è chi sostiene che la Russia sia stata creata con l’arrivo di questa

popolazione, altri invece con una lettura slavistica le origini della Russia sono dovute sì dall’arrivo

di questa popolazione, ma non sono loro gli artefici del paese ma sono le popolazioni slave che

fanno tesoro dei rapporti commerciali, sono il cuore delle istituzioni russe. Tutto questo portò a

varie reazioni, una di queste è propria medievale ed è un processo chiamato incastellamento.

IL CASTELLO

Castello→ Il castrum, esistevano già prima del medioevo, con lo scopo di proteggere la realtà

interna da fattori esterni come animali ma anche come invasioni. In età romana la costruzione di

castelli è comunque un presidio pubblico, quindi le persone che ci lavorano sono pagate dallo

stato, cosa che avviene ancora oggi. Nel mondo medievale la realtà del castello sono di diritto

privato, avvenivano in modo territoriale. Questo avviene dal momento in cui l’impero non funziona

più, per difendere i confini dello stato.

Bannus→ tipico diritto di carattere regio, principale prerogativa del potere pubblico, potere di

legare, obbligando qualcuno a fare qualcosa in virtù dalle decisioni prese. Il diritto di banno ha

delle prerogative:

1) Chiamare le armi, convocando all’esercito con la leva militare

2) Costringere e punire in una assemblea giudiziaria, che in virtù del mio diritto ho convocato

(placito), per poter giudicare e amministrare.

Incastellamento→ bisogno di proteggersi, di creare difese, troviamo castelli in età romana,

ebraica e che diventerà il simbolo del medioevo.

Nel momento in cui viene meno l’autorità dell’imperatore, queste prerogative pubbliche, che si

manifestano nell’ordine pubblico, nel giudicare il comportamento o punire per offese vengono

gestite dai suoi funzionari. In alcuni casi vengono affidati queste realtà territoriali dall’imperatore

stesso, altre volte invece vengono acquisite. Con la fine del sacro romano impero, non troviamo

nelle fonti la descrizione di fortezze o castelli. Assistiamo gradualmente nel giro di un secolo, della

descrizione di uno o più castelli. Nel medioevo ha avuto una grande affluenza. Le prerogative di un

castello è quella da una parte garantire la protezione e difesa, ma anche un potere difensivo. Chi

gestiva un castello, è espressione dell’autorità pubblica, ma quando viene meno il sacro romano

impero assistiamo alla necessità di protezione da parte della popolazione, proprio perché lo stato

essendosi sgretolato ha bisogno di una protezione e gestione territoriale. Perché è necessario

costruire un castello? Gli studiosi chiamarono i mali cristiani, i primi problemi dovuti ai castelli, e

non furono le invasioni esterne, ma quelle interne, cioè altri signori che volevano usurpare i beni di

altri signori territoriali. Accanto ai diritti signorili più elevati, come imporre delle tasse, si sono

introdotte dei diritti minori, come ad esempio il diritto di imporre cose banali. (questo ha portato al

termine “banale”). La costruzione dei castelli portò a far trasferire buona parte della popolazione

all’interno della struttura. Chi costruisce il castello però non mette solo il proprio capitale, ma anche

i contadini che accorrono e vivono nel castello hanno contribuito. Intorno a questo polo di

attrazione iniziano a formarsi le città che ancora oggi ritroviamo, le origini della nostra cultura si

formano da questo momento. Dalle fonti le documentazioni attestano di un castello con un villaggio

(castrum con villa), ma troviamo anche un paese che sente il bisogno di fortificarsi (villa con

castrum), il risultato finale è la proliferazione di castelli. Dall’inizio del 1000 si comincia ad avere

l’attestazione della costruzione dei castelli in pietra.

Elementi distintivi di un castello:

♠ Valorizzare elementi per la mia protezione, come costruire la struttura su una collina per

vedere anticipatamente l&r

Dettagli
A.A. 2017-2018
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Alimartignoni97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del Medioevo europeo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Archetti Gabriele.