Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
AMMORTAMENTO LA SVALUTAZIONE E LA DISMISSIONE
’
DELLE IMMOBILIZZAZIONI
Il processo di ammortamento
Con l’ammortamento il costo delle immobilizzazioni viene spalmato su più anni in ragione della loro durata
economica.
Per potere effettuare l’ammortamento si deve procedere alla realizzazione di un piano che prevede,
generalmente, tre elementi:
il valore da ammortizzare (costo di acquisto);
la durata utile (il tempo in cui le immobilizzazioni vengono utilizzate con convenienza economica);
i criteri e i metodi di ripartizione del costo: fanno invece riferimento alle ipotesi secondo le quali si
definisce come ripartire il costo del bene negli esercizi.
I più diffusi metodi di ammortamento sono:
1. metodo delle quote costanti;
2. metodo delle quote decrescenti;
3. metodo delle quote variabili.
La rappresentazione contabile del processo di ammortamento può essere realizzata attraverso due metodi:
l’ammortamento in conto (la quota di ammortamento registrata rettifica direttamente il conto
acceso all’immobilizzazione);
l’ammortamento fuori conto (la quota di ammortamento rettifica indirettamente il csto acceso
all’immobilizzazione)
La normativa civilistica (art 2426) prevede: “…il costo delle immobilizzazioni, materiali e immateriali, la cui
utilizzazione è limitata nel tempo, deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione
con la loro residua possibilità di utilizzazione. Eventuali modifiche dei criteri di ammortamento e dei
coefficienti applicati devono essere motivate nella nota integrativa.”.
La svalutazione delle immobilizzazioni
Qualora il valore che si può realizzare dalla vendita sul mercato dell’immobilizzazione sarà più basso del
valore iscritto in bilancio si dovrà rilevare una perdita, tramite la svalutazione, da far incidere come costo sul
reddito.
La svalutazione può essere rilevata:
con il metodo in conto (la svalutazione registrata in contabilità rettifica direttamente il conto acceso
all’immobilizzazione da svalutare);
con (la svalutazione viene registrata attraverso l’ausilio di un apposito fondo
il metodo fuori conto il valore all’immobilizzazione da svalutare).
svalutazione, che rettifica indirettamente
La svalutazione effettuata non è un atto irreversibile. Infatti, qualora vengono meno i motivi che hanno
generato la svalutazione, si dovrà effettuare un ripristino di valore.
La dismissione delle immobilizzazioni
La dismissione di una immobilizzazione può avvenire nei seguenti modi:
vendita (si cede a terzi);
eliminazione dal processo produttivo;
permuta (si cede l’immobilizzazione posseduta in un’operazione di acquisto di un nuovo cespite).
Sia la vendita che la permuta possono dar vita a o minusvalenza da alienazione.
–
La plusvalenza si ha quando il valore netto contabile del cespite (costo storico fondo ammortamento ) è
minore rispetto al valore di cessione. –
La minusvalenza si ha quando il valore netto contabile del cespite (costo storico fondo di ammortamento) è
maggiore del valore di cessione.
I L
L EASING
Il leasing è un’operazione attraverso la quale l’azienda ha la disponibilità di un bene senza acquistarlo in
proprietà.
La formula contrattuale del leasing prevede un rapporto tra due soggetti:
l’azienda locataria, che acquisisce il bene;
- l’azienda conduttrice, che è anche locatrice.
-
Tipicamente l’operazione di leasing può distinguersi in tre principali tipologie:
A. leasing operativo;
B. leasing finanziario;
C. lease back.
Il leasing operativo
Con il leasing operativo, è lo stesso produttore del bene che lo concede in locazione all’azienda a fronte del
pagamento di un canone periodico.
I principali elementi distintivi di tale tipologia contrattuale possono essere così sintetizzati:
• la durata del contratto è in funzione delle esigenze d’impiego del bene e non è soggetta a vincoli di durata
minima;
• in genere non è previsto, per l’azienda utilizzatrice, il diritto di riscatto;
• in alcuni casi, in funzione delle esigenze del cliente, i beni possono essere anche sostituiti durante il
periodo del contratto;
• l'utilizzo del bene può essere assistito da servizi di manutenzione e assistenza da parte dell’azienda
produttrice.
Il leasing finanziario
Lo schema dell’operazione di leasing finanziario prevede la partecipazione di tre soggetti ed è così
strutturato:
il locatore (in genere un intermediario, come una banca) acquista da un fornitore beni strumentali, per poi
all’azienda
concederli in uso (locazione finanziaria) conduttrice per un periodo di tempo e a fronte del
pagamento di un canone periodico.
I principali elementi distintivi di tale tipologia contrattuale possono essere così sintetizzati:
attraverso il leasing finanziario, l’azienda conduttrice può migliorare la sua struttura produttiva
-
ammodernando gli impianti, senza avere l’immediata disponibilità di ingenti capitali propri;
non incide in maniera significativa sull’indebitamento finanziario dell’impresa;
-
- vi sono diversi vantaggi fiscali;
alla scadenza l’azienda può decidere se rilevare il bene e acquisirne la proprietà.
-
Per la contabilizzazione dell’operazione di leasing finanziario la prassi identifica due distinti criteri di
contabilizzazione:
A. il metodo patrimoniale (il contratto di leasing finanziario è assimilato ad un contratto di locazione);
locatario contabilizza l’operazione di leasing come se avesse finanziato,
B. il metodo finanziario (il
di leasing, l’acquisto del bene).
attraverso il contratto
Il Lease back
L’operazione di sale and lease back è normalmente posta in essere da aziende che, possedendo dei beni di
valore rilevante, generalmente immobili, hanno necessità di reperire risorse finanziare per molteplici ragioni.
Concretamente l’azienda vende ad una società di leasing (in genere un intermediario finanziario) la proprietà
di alcuni beni posseduti e contemporaneamente la società di leasing (il nuovo proprietario) concede gli stessi
beni all’azienda mediante un contratto di locazione finanziaria.
I FINANZIAMENTI A BREVE TERMINE
Per coprire momentanee esigenze di cassa, le aziende possono ricorrere a differenti tipologie di fonti di
finanziamento di breve durata. l’apertura di credito di in conto corrente,
Sono tipiche operazioni di finanziamento a breve termine
l’anticipazione su fatture e lo sconto di cambiali commerciali attive.
In quest’ultimo caso, le aziende, che si trovano in possesso di cambiali attive ricevute dal cliente, possono
ad un incasso anticipato, tramite l’ausilio l’operazione di sconto e l’intervento della banca.
procedere
L’operazione di cessione dei crediti può, essenzialmente, realizzarsi in due modi:
– pro-solvendo. In tal caso, se alla scadenza il credito non è pagato dal debitore, la banca si rivale
sull’azienda e riaddebita l’importo in precedenza erogato. In sostanza, se il debitore non paga il rischio
rimane a carico dell’azienda, che cede i crediti alla banca.
– pro-soluto. In tal caso, se alla scadenza il credito non è pagato dal debitore, la banca non si rivale
sull’azienda che lo ha ceduto, ma si accolla il rischio totale d’insolvenza.
L’apertura di credito in conto corrente
Questa forma di finanziamento si realizza mediante un contratto, nel quale la banca mette a disposizione
dell’azienda, a tempo determinato o indeterminato, una somma di denaro da impiegarsi secondo necessità.
Tuttavia, in ogni momento la banca può revocare tale forma di finanziamento.
L’operazione di finanziamento risulta, sostanzialmente, caratterizzata da una significativa elasticità di
utilizzazione, che consente all’azienda di prelevare nella misura voluta (entro i termini stabiliti dal contratto)
e versare con estrema facilità.
L’anticipo su fatture i crediti commerciali è rappresentato dall’operazione di
Un altro modo molto diffuso per smobilizzare
anticipo su fatture.
Si tratta di un’operazione di finanziamento a breve termine, in genere con clausola (salvo buon fine), che
consente all’azienda di smobilizzare i propri crediti cedendoli alla banca che eroga, in anticipo, una
percentuale tra il 70% e il 90 % del totale delle fatture cedute.
I soggetti coinvolti nell’operazione di anticipo sono la banca che eroga il finanziamento, il debitore indicato
sulla fattura e l’azienda che richiede l’anticipo.
L’operazione comporta il pagamento di commissioni di incasso, fatture e interessi passivi, che vengono
direttamente addebitati sul conto corrente dell’azienda.
Lo sconto di cambiali
L’operazione di sconto cambiario consente di ottenere un finanziamento prima della scadenza della cambiale
e di delegare alla banca l’incasso.
Tale operazione deriva da un contratto con il quale la banca, dedotti interessi e oneri, anticipa all’azienda
l’importo della cambiale presentate allo sconto.
In tale tipologia di operazione rientrano essenzialmente tre soggetti:
l’azienda che presenta le cambiali all’incasso;
il cliente debitore;
l’intermediario finanziario, che in molti casi è una banca.
L’operazione di sconto cambiario si realizza tenendo in considerazione due elementi:
che rappresenta il limite massimo di credito concedibile all’azienda;
il castelletto di sconto,
la bancabilità dei titoli, che è riconducibile ad alcune caratteristiche delle cambiali, in termini di
quantità e qualità dei firmatari, scadenza della cambiale, presenza di garanzie, luogo di pagamento,
ecc.
Si possono verificare due situazioni.
a) Nel caso in cui il debitore alla scadenza paga le cambiali non si procede a rilevare alcuna scrittura in
contabilità.
b) Nel caso in cui il debitore alla scadenza non paga le cambiali si rileva il protesto. In tal caso le cambiali si
trasformano in cambiali o effetti insoluti e protestati.
Il protesto è un atto di natura pubblica redatto generalmente da un notaio o un pubblico ufficiale, necessario
per rivalersi sul debitore e incassare il credito.
I FINANZIAMENTI A LUNGO TERMINE
Per le aziende le dimensioni dl fabbisogno finanziario sono essenzialmente due:
1. quantitativa (entità del finanziamento);
2. temporale (durata del finanziamento)
I mutui passivi .
Il mutuo passivo viene erogato all’azienda, dopo un’attenta istruttoria, dalle banche o intermediari
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
Per termini, condizioni e privacy, visita la relativa pagina.