Come si costruisce un differenziale semantico?
- Si selezionano degli aggettivi che specificano degli attributi relativi all'oggetto (ma possono anche essere del tutto scorrelati dall'oggetto specifico) e nel trovare i rispettivi opposti;
- Si dispongono gli attributi e le polarità opposte, coi relativi aggettivi, in una lista composta da non più di 20 items, in modo tale che le polarità negative e positive compaiano a volte a dx, a volte sx;
- I due aggettivi vengono indicati con dei tratteggi, in genere senza etichette;
- L'intervistato appone una crocetta in corrispondenza della posizione che corrisponde al proprio grado di percezione dell'oggetto tra i due aggettivi del continuum;
- Ogni coppia di aggettivi diventerà una variabile nella matrice dei dati.
Limiti del differenziale semantico
- Difficoltà di identificare coppie di aggettivi completamente bipolari dal punto di vista semantico, come bello/brutto, efficiente/inefficiente;
- Vi è il...
problema di avere lo stesso orizzonte semantico, ovvero degli aggettivi che abbiano lo stesso significato per il ricercatore e per l'intervistato. Accorgimenti che vengono usati per ovviare a questi limiti:
- usare coppie di aggettivi che apparentemente sono estranei al tema in esame.
- le risposte vanno date, non dopo una ponderata riflessione ma quasi istintivamente: infatti l'obbiettivo della scala è suscitare una reazione emozionale nei rispondenti.
- proporre in modo casuale la polarità delle coppie di aggettivi alternandone le direzioni.
Questo tipo di accorgimenti permette di arrivare a uno strumento di rilevazione degli atteggiamenti di grande utilità e grande interesse perché non attiene soltanto a una dimensione, ma ingloba e accoglie informazioni anche sulle dimensioni diverse del concetto.
CAP. 8 - LE FONTI STATISTICHE UFFICIALI (pp. 283-315)
INTRODUZIONE
Le fonti statistiche ufficiali/pubbliche costituiscono una base empirica molto
importanti della statistica sono legati alla raccolta dei dati e alla loro interpretazione. È fondamentale che i dati siano raccolti in modo accurato e rappresentativi della popolazione di riferimento. Inoltre, l'interpretazione dei dati può essere influenzata da variabili esterne e da errori di campionamento. La statistica è una disciplina molto utilizzata in diversi settori, come l'economia, la sociologia, la medicina e la psicologia. Grazie alla statistica è possibile analizzare i dati, individuare tendenze, fare previsioni e prendere decisioni informate. In conclusione, la statistica è uno strumento fondamentale per comprendere e interpretare i fenomeni collettivi e di massa, ma è importante utilizzarla con cautela e consapevolezza dei suoi limiti.grossi sono: a) si servono di dati già esistenti, raccolti con finalità differenti da quelle del ricercatore; b) sono limitate a comportamenti e non consentono di esplorare atteggiamenti, opinioni, ecc.; c) problema della fallacia ecologica (una correlazione a livello territoriale non garantisce una correlazione a livello individuale). Un esempio classico risale allo studio di Emile Durkheim (1897) sul suicidio: notò che nei paesi in cui era più alta la percentuale di protestanti era anche più alta la percentuale di suicidi e quindi concluse che l'essere protestante aumentava il rischio di suicidio. Questo non è necessariamente vero, anzi potrebbe essere vero anche il contrario cioè che nei paesi protestanti potrebbero essere i cattolici che si sentono discriminati e propensi al suicidio. Quindi la relazione ecologica può suggerire un'ipotesi che però va verificata a livello individuale. Spesso, gli studi ecologicitraggono in inganno perché evidenziano relazioni che in realtà sono spurie (non autentiche). Sarà compito del ricercatore individuare le connessioni di senso tra i risultati, formulando opportune ipotesi sulla base delle informazioni rilevate ai diversi livelli di analisi (individuale e territoriale).
OGGETTO DELLA RICERCA E UNITÀ DI ANALISI
Gli oggetti del discorso scientifico sono i soggetti sociali della ricerca cui le proprietà che studiamo si riferiscono. Se l'obiettivo è quello di studiare, per esempio, le caratteristiche dal punto di vista demografico di una popolazione, è evidente che l'oggetto delle scienze sociali in questo ambito potranno essere gli individui, e sono quelli ai quali si riferisce la proprietà di condizione demografica.
L'unità di analisi è un termine che specifica i tipi di oggetto di cui una ricerca scientifica si occupa.
Le statistiche ufficiali si distinguono dalle indagini
campionarie per il fatto che l'unità di analisi non è costituita dall'individuo, ma generalmente da un territorio (sezioni elettorali, comuni, province, regioni, nazioni), anche se all'origine l'informazione è stata raccolta su individui (unità di rilevamento). Si parla in questo caso di dati aggregati. Le elaborazioni effettuabili su dati aggregati sono 2: a) Analisi diacronica - Analisi dell'andamento di un fenomeno nel tempo, ottenuta attraverso la rilevazione periodica e con continuità. Consente lo studio del cambiamento sociale; b) Analisi sincronica - Fenomeno studiato nelle diverse unità territoriali nello stesso tempo. ANALISI TERRITORIALE = tipo di analisi che si concentra più sulla dimensione territoriale che sull'individuo. Il tipo di unità di analisi varia con il variare della ricerca. Nel caso delle unità di analisi di tipo territoriale, parliamo sempre di un aggregato, cheperò è riferito ad un ambito specifico definito da confini fisici e che prende il nome, nell'ambito degli studi sociali, di unità ecologica. Vantaggi dei dati ecologici:- Consentono lo studio della dimensione macro (il contesto);
- Si riferiscono alla totalità della popolazione;
- Consentono analisi longitudinali;
- Sono economici, perché utilizzano dati già disponibili.
- Non consentono inferenze a livello individuale (micro);
- Possono riferirsi a unità di analisi non rilevanti per il ricercatore;
- Unità di analisi e indicatori possono cambiare nel tempo;
- Variabili e indicatori non sono progettati dal ricercatore;
- Fallacia ecologica.
L'unità di rilevazione, ovvero quella sulla quale concretamente realizzo la raccolta dei dati, ma può anche non essere coincidente. Se l'unità di analisi è l'individuo, unità di analisi e rilevazione coincidono. Nel caso delle unità territoriali, l'unità di analisi e l'unità di rilevazione normalmente non coincidono perché le proprietà rilevate sono riferite ad un livello inferiore: si parla di dati aggregati perché derivano da dati di livello inferiore aggregati fra loro. Es. censimento unità di rilevazione è la famiglia, unità di analisi è il comune.
TIPI DI AGGREGATI TERRITORIALI
Gli aggregati territoriali possono essere di tipo amministrativo e non amministrativo. Tra quelli AMMINISTRATIVI ci sono: stato, regione, provincia, città metropolitane, comune, municipi, quartieri ecc. A mano a mano che scendiamo di livello (da macro a micro), la
La disponibilità di dati utilizzabili e disponibili decresce enormemente. Esistono una serie numerosa di altri enti che hanno funzioni specifiche che nascono da provvedimenti nazionali (es. ministeri, unità giudiziarie, ASL, distretti scolastici ecc.). Esiste una serie numerosa di dati che NON PROVENGONO DALLE AMMINISTRAZIONI, ma dal privato come parrocchie, industrie ecc.
LE FONTI DI DATI: DEFINIZIONE
In termini generali la fonte rappresenta un qualunque tipo di documento, che consenta di acquisire notizie, informazioni o dati su fenomeni, gruppi sociali, avvenimenti all'interno di un particolare contesto e in uno specifico momento temporale. Il contenuto di questi dati può essere variabile (dati in forma numerica, notizie, immagini), così come variabile può essere l'oggetto della ricerca; l'importante è che l'insieme dei dati sia specificatamente riferito ad un particolare contesto geografico e ad un particolare contesto temporale.
linea di massima il ricercatore sociale utilizza due tipologie di fonti: le fonti orali e le fonti scritte. Le fonti orali sono tutte quelle informazioni che emergono da interviste, incontri, osservazioni ecc. Le fonti scritte sono i documenti scritti che possono avere una forma narrativa, ma anche di natura statistica. I possibili criteri di classificazione delle fonti statistiche sono molteplici, grazie alle recenti tecnologie e alla digitalizzazione. Due fattori importanti che ci consentono di distinguere fra le diverse fonti statistiche sono quelli relativi alla natura dell'ente produttore (ente che produce il dato) e lo scopo per cui il dato viene raccolto. FONTE STATISTICA-NATURA DELL'ENTE PRODUTTORE: FONTI ISTITUZIONALI Chiamiamo istituzionali quelle fonti che raccolgono informazioni statistiche in base a normative. Qui il collegamento immediato che ci viene da fare è con l'ISTAT (Istituto nazionale di Statistica), istituita con legge nel 1929 e ha il compito...specifico di provvedere alla compilazione, illustrazione e pubblicazione delle statistiche generali e speciali disposte dal governo. Un passo avanti venne fatto nel 1989: da allora iniziò un processo che si sta ancora adesso completando, di creazione di un Sistema Statistico Nazionale (SISTAN) che includa l'ISTAT, con un forte ruolo di indirizzo, coordinamento, assistenza tecnica e formazione all'interno di questo sistema, ma che comprenda tutti gli enti pubblici potenzialmente fonti di dati. Il fine è razionalizzare la produzione e la diffusione delle informazioni e ottimizzare le risorse destinate alla statistica ufficiale del nostro paese.
FONTE STATISTICA-NATURA DELL'ENTE PRODUTTORE: FONTI PRIVATE/ SCIENTIFICHE
La categoria delle fonti private è costituita da informazioni provenienti da società e strutture private: associazioni, consorzi, organizzazioni sindacali di lavoratori dipendenti e dei datori di lavoro, uffici e studi di aziende private.
Le fonti scientifiche ci sono quelle dell'università. Alcune di queste fonti scientifiche sono riconosciute.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
-
Riassunto esame metodologia della ricerca sociale, Prof Nobile, Prof Fasanella, libro consigliato Il disegno della …
-
Riassunto esame Metodologia della ricerca sociale, prof. Nobile, Fasanella, libro consigliato Metodologia e tecnich…
-
Riassunto esame Metodologia e tecniche della ricerca sociale, prof. Moretti, libro consigliato Metodologia e tecnic…
-
Riassunto esame metodologia della ricerca politica e sociale, prof. Prandini, libri consigliati: Metodologia della …