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L’efficienza in forma forte implica che non esista qualsiasi tipologia di
rispetto a quello equilibrio.
informazione, pubblica o riservata, che consenta all’investitotre di realizzare un rendimento
maggiore rispetto a quello di equilibrio richiesto dal mercato.
2) EFFICIENZA ALLOCATIVA:
Si dice che il Mercato Finanziario è efficiente dal punto di vista allocativo quando i prezzi che
esprime sono adeguati per indirizzare gli impieghi verso gli usi ritenuti maggiormente desiderabili
dalla collettività. Per efficienza allocativa si intende la possibilità di effettuare investimenti
maggiormente redditizi e di ottenere maggior capitali necessari.
Esempio: se la collettività necessita di maggior investimenti in infrastrutture, allora il suo
rendimento aumenterà e sarò necessario lpaumento del rendimento per attrarre risorse verso gli
investimenti.
3) EFFICIENZA TECNICO-OPERATIVA.:
E’ efficace un sistema finanziario in termini tecnici operativi quando è più basso il costo in base
all’output prodotto. Quindi si avranno costi di funzionamento minimi (che sono quei costi relativi
allo scambio degli strumenti finanziari). I costi di funzionamento fanno riferimento alle dimensioni
del mercato, ampiezza, spessore ed elasticità. Un mercato è:
- Spesso: sussitìstono ordini di acquisto e vendita a prezzi prossimi di equilibri, ossia che il prezzo di
acquisto è quasi vicino a quello di vendita.
- Ampio: se i prezzi degli ordini di acquisto e vendita sono piuttosto elevati
- Elastico: quando a una piccola variazione di prezzo di equilibrio, giungono nuovi ordini che
determinano un nuovo equilibrio.
Gli Intermediari Finanziari (IF) hanno il compito principale di raccogliere e incanalare i fondi a cooro che ne
hanno di più (soggetti in surplus) a coloro che non ne hanno abbastanza per svolgere la loro attività
economica (soggetti in deficit).
I principali tipi di Intermediari Finanziari sono:
Banche Commerciali: sono istituti di deposito la cui attività si caraterizza per i prestiti e delle
passività per i depositi.
Compagnie di Asccicurazione: svolgono attività di preoteggere gli individui e le imprese dagli eventi
sfavorevoli.
Società di Intermediazione mobiliare e banche di Investimento: operano in proprio o per conto di
terzi nella compravendita dei titoli mobiliari e nella vendita delle nuove emissioni.
Società Finanziarie: svolgono attività di intermediazione di credito, sia ai singolo che alle imprese.
Società di gestione del risparmio: raccolgono risorse dei risparmiatori per investirle in portafogli di
attività attraverso la promozione dei fondi comuni di investimento, o SICAV.
Un sistema finanziario è composto da soggetti economici: soggetti dotati di propria contabilità e di un certo
grado di autonomia decisionale nelle scelte di risparmio e di investimento. Nel Sistema Economico
individuiamo:
- Famiglie: soggetti consumatori;
- Settore Pubblico: soggetti che producono beni/servizi non destinati alla vendita;
- Imprese Non Finanziarie: beni/servizi prodotti per scopi di lucro;
- Imprese Finanziarie: soddisfano i fabbisogni di pagamento , investimento o finanziamento
- Resto del Mondo: tutti i soggetti non residenti con i quali i residenti effettuano transazioni
commerciali.
Ogni soggetti economico presenta, in un dato intervallo di tempo, un equilibrio economico espresso dalla
differenza tra Ricavi determinati dalle entrate, e i Costi, determinati dalle uscite. Se la differenza tra Ricavi e
Costi è > di 0, allora risulterà per il soggetto economico un risparmio. La situazione patrimoniale è composta
da Impieghi e da Fonti, dove gli Impieghi sono costituiti da Attività Finanziarie e da Attività Reali, mentre le
Fonti sono costituiti da Passività Finanziarie e da Mezzi Propri.
IMPIEGHI FONTI
Attività Finanziarie Passività Finanziarie
Attività Reali Mezzi Propri
Tali grandezze le consideriamo in un determinato tempo iniziale t .
0
La situazione patrimoniale in t , con t > t , è determinata dalla variazione degli impieghi e delle fonti
1 1 0
finanziarie avute da t a t .
0 1 + ∆AF + ∆AR
TA (Totale Attività) = TA
1 0 + ∆PF +∆PAT
mentre il Totale delle Passività: PA = TP
1 0 delle attività totali di cui si dispone all’istante
Ciò significa che il Totale delle Attività è il risultato
precedente t nonché dei nuovi investimenti in attività finanziarie e attività reali o eventuali disinvestimenti.
0
Stessa cosa vale per il Totale delle Passività in t è il risultato delle passività precedenti al tempo t con
1 0
aggiunta di indebitamenti o rimborsi di passività e da un flusso di patrimonio di nome risparmio (s).
Rispettando il Vincolo di Bilancio abbiamo che TA = TP avremo:
1 1
∆AF = ∆PF + s
+ I AR
∆AF + ∆PF
I = s -
AR
Significa che gli investimenti in Attività Reali sono il risultato del risparmio (s) meno la liquidazione degli
investimenti che determinano le entrate più l’aumento dei debiti.
Dall’equazione che segue:
∆AF ∆PF = s
- - I AR
Possiamo dire che: la differenza tra la variazione delle attività finanziarie e la variazione delle passività
finanziarie è uguale alla differenza tra il risparmio e gli investimenti in attività reali. Entrambe le differenze,
determinano il Saldo Finanziario
Come detto prima, i soggetti caratterizzati da S > I sono soggetti in surplus, mentre caso contrario, se
AR
presentano S < I allora sono i soggetti in deficit.
AR
La differenza tra Attività Reali e Attività Finanziarie è:
1) Le Attività Reali sono beni aventi un valore intrinseco in quanto possono produrre utilità reali e
immediata per il possessore (esempio: immobili ecc.).
2) Le Attività Finanziarie non hanno valore intrinseco, ma generano redditi per il possessore.
prendono parte a un’operazione finanziaria sono l’investitore –
Le parti che (che è il soggetto in surplus che
è colui che ha il risparmio maggiore all’investimento, cioè che spendono sui beni di consumo e di
–
investimento solo una parte del loro reddito) e il prenditore di fondi (che è il soggetto in deficit che è
colui che ha un risparmio inferiore agli investimenti, cioè che hanno una spesa sui beni di consumo e di
investimento maggiore rispetto alle loro entrate). per prendere parte a un’operazione finanziaria.
Entrambi i soggetti sono spinti da determinate scelte
Da parte dell’Investitore, le scelte di voler investire sono spinte dal Rendimento e dal Rischio:
è la redditività dell’operazione finanziaria. Per redditività si intende il risultato
Rendimento:
economico. Gli elementi che concorrono a determinare il risultato economico sono il prezzo
d’acquisto dell’attività finanziaria, i redditi che genera, il valore di rimborso se in caso di cessione di
Tramite il rendimento, l’investitore riesce a
liquidazione, gli oneri fiscali, i costi di transazione.
confrontare varie attività finanziarie e ritenere quale sia più vantaggiosa;
l’attività finanziaria è esposta a dei rischi che possono essere:
Rischio:
- Rischio di controparte: il prenditore di fondo non rimborsi puntualmente e integralmente il proprio
debito;
- Rischio di interesse: soggetto alle operazioni finanziarie con tassi di interesse
- Rischio di mercato: sempre soggetto alla variazione di interesse, ma diretto sul valore di mercato
dell’operazione di mercato;
- Rischio di cambio: andamento del tasso di cambio tra due valute;
potere d’acquisto della moneta sull’attività finanziaria;
- Rischio di inflazione:
idoneità dell’attività finanziaria di essere convertita in moneta.
- Rischio di liquidità:
In poche parole:
l’investitore è disposto ad accettare un livello di rischio superiore, se ad esso corrisponde un
- maggior rendimento.
- Tra due attività finanziarie, un investitore è portato a scegliere quella con minor rischio;
- A parità di rischio, sceglierà quella più redditizia;
Dall’altra parte, invece, per il prenditore di fondi la scelta è determinata dal costo e dal rischio.
Costo: è il costo dell’operazione di finanziamento, che deriva da:
- Importo del finanziamento;
- Oneri periodici;
- Valore del rimborso (valore finale)
Effetti dell’imposizione fiscale;
-
- Costi di transazione* in considerazione l’imposizione fiscale che
Possiamo distinguere due tipi di costi: costo effettivo (prende
grava sul tipo di finanziamento, ne i costi transazione ecc.) e il costo nominale (che è il valore teorico del
bene, distinguendosi dal valore reale, che tiene conto della domanda e offerta di mercato).
di un prenditore di fondi, c’è il
Oltre al costo, come variabile che va ad influenzare le scelte rischio:
- Rischio di Insolvenza
- Rischio di interesse
- Rischio instabilità fonti di finanziamento
- Rischio di cambio
Rischio di condizionamento dell’attività d’impresa da parte dell’azionista
-
L’obiettivo del prenditore di fondi è, come l’investitore ha degli obiettivi, la combinazione di minimizzare i
costi e aumentare la stabilità delle fonti di finanziamento.
Immaginando un sistema finanziario senza gli Intermediari Finanziari, avremo i fornitori di fondi, cioè le
famiglie, soggetti in surplus poiché accumulano risorse in eccesso rispetto alla necessità di investimento,
sceglierebbero di mantenere i flussi di cassa infruttiferi, in attesa di un loro impiego o investirli in titoli
emessi dagli utilizzatori di fondi (che sono le imprese). Gli utilizzatori di fondi emettono titoli per ottenere
ulteriori fondi (moneta) per finanziarie il saldo negativo generato tra spese per investimenti e risorse generato
all’interno. Senza Intermediari Finanziari avverrebbe lo Scambio Diretto, dove avviene il trasferimento
dagli utilizzatori di fondi ai fornitori di fondi.
Trasferimento di fondi in titoli
Utilizzatori di fondi Fornitori di fondi
Liquidità dei fondi
Ma non è realistico un sistema finanziario senza Intermediari Finanziari, poiché i fornitori di fondi dovranno
continuamente monitorare l’utilizzo effettivo e a quali rendimenti: comporterebbe maggior costi di controllo
derivanti da un’attività di controllo. Ancor di più, i fornitori di fondi non sarebbero incentivati a investire in
strumenti finanziari emessi dagli utilizzatori di fondi che sta in base alla preferenza della scadenza delle