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LA GRANDE IMRESA IN GERMANIA

Un ruolo fondamentale è stato svolto dalle banche: fanno incontrare investitore e chi

ha bisogno di finanziamenti.

Le imprese tedesche sono distribuite su tutto il territorio tedesco dal nord al sud (non

solo nella Rour), non come l’Italia, basti pensare che la Baviera è un polo trainante.

La grande impresa tedesca è quella più prossima a quella nord-americana nonostante

sia completamente diverso il mercato di riferimento, l’impianto normativo e la cultura

d’impresa; tuttavia anche qui abbiamo un riscontro di fondamentale rilievo circa

l’importanza del triplice investimento: qui il management assume un ruolo ancora

maggiore nella formazione e consolidamento dell’impresa tedesca, infatti gli staff

manageriali che riscontriamo non trovano pari in nessun’altra parte del mondo.

Un altro elemento importante che questo diversifica l’impresa tedesca da quella

statunitense: il take off dell’impresa americana è stata l’esplosione dei mezzi di

comunicazione a livello nazionale, mentre se l’impresa tedesca se vuole esplodere

deve far riferimento ad un mercato più ampio, almeno europee.

Aprirsi ad un mercato estero è molto più complicato, soprattutto da un punto di vista

legislativo, ma l’impresa tedesca riescono a farlo bene.

La grande impresa tedesca riesce ad essere l’impresa pilota in Europa durante la

seconda rivoluzione industriale, cioè a svolgere quel ruolo svolto nel primo processo

d’industrializzazione dalla Gran Bretagna (il sorpasso avviene durante la Belle

Epoque): nel 1900 l’impresa siderurgica tedesca ha già superato quella della Gran

Bretagna e il divario è aumentato sempre di più.

Per quanto riguarda la siderurgia si ha avuto lo sviluppo più simile a quanto avvenuto

nello stesso settore negli USA: si creano delle unità produttive in cui si svolgono tutte

le funzioni dell’attività siderurgica dall’estrazione ai laminatoi (per il trasporto si

sfruttano i porti fluviali sul Reno).

Però ci sono altri due settori che forse più delle siderurgia e della meccanica

rappresentano l’emblema della crescita della grande impresa tedesca: impresa

elettrotecnica (si contende il primato con General Electrics e Westellhouse) e settore

chimico (primato mondiale irraggiungibile).

Poi sono importanti anche le imprese dell’ottica e della meccanica di precisione.

Quanto successo in Germania è stato un modello preso a riferimento per quanto

avverrà nelle altre aree d’Europa anche se i francesi non lo ammetteranno mai.

La Germania tuttavia non partiva da una posizione di forza perché Deutchland significa

“paese dei tedeschi” e questo rispecchia il fatto che non esisteva un’unità nazionale

fine al 1870 perché prima era un insieme di Staterelli (314) che non hanno permesso

lo sviluppo di un’economia forte.

Per rendere possibile il take off del processo di industrializzazione c’è bisogno

dell’unione doganale che avviene nel 1834 e che crea un mercato tedesco: dal 1834

inizia una collaborazione doganale tra gli Stati tedeschi che rende possibile la

moderato protezionismo

creazione di un mercato interno con un all’ingresso di merci

straniere; tutto questo è reso possibile da una fitta e funzionante rete ferroviaria per lo

scambio tra staterelli.

Solo nel 1870 si avrà un’unificazione vera e propria.

La Germania era vista come punto di congiunzione tra Europa latina ed Europa slava

che all’interno di questo paese hanno potuto dialogare.

Il passaggio da un insieme di stati a una potenza economica si è avuto grazie a 3

fattori principali:

1) Investimenti in formazione del capitale umano : gli staff manageriali svolgono un

ruolo fondamentale e sono il frutto di una serie d’investimenti in capitale umano che

sono durati molti secoli; c’è una grande cultura universitaria: alcuni ricchi pagavano

un’università per permettere inizialmente lo studio della teologia, per poi passare a

matematica, fisica, chimica…per questo ancora oggi ci sono molte piccole università

storiche; successivamente si svilupperanno anche i politecnici legati alle conoscenze

di ordine tecnologico; inoltre c’era una alto tasso d’alfabetizzazione grazie alla riforma

luterana; inoltre alla scuola elementare tedesca si accompagnava la “formazione

professionale”, in modo che uscissero persone efficienti per il modo del lavoro.

“Movimento dei cartelli”:

2) c’è un differenza tra il sistema del cartello tedesco e del

“trust” anglosassone perché all’interno del trust c’è una verticizzazione delle

collaborazioni orizzontali, mentre nel cartello tedesco c’è una compartecipazione che

si basa su una compartecipazione scelta di tutti i partner; l’altra differenza

fondamentale sta nel fatto che mentre la legislazione statunitense opera in funzione

antitrust (vede nel trust una tipologia di collaborazione che potrebbe portare ad un

monopolio nel mercato), mentre la legislazione tedesca li incoraggia proprio perché la

formazione dei cartelli viene incontro a uno di quei problemi che devono essere

fronteggiati dall’industria tedesca che non può basare la sua produzione

esclusivamente sul mercato interno, ma deve essere competitiva sul mercato estero

(per essere competitive nel mercato estero le imprese tedesche devono poter agire

insieme e non da sole); questo sistema ha contemplato strategie che prevedono i dazi,

mal vista a livello internazionale.

Ruolo del sistema finanziario:

3) questo non pone la centralità delle transazioni di

natura finanziaria el sistema borsistico, ma fa assumere un ruolo di assoluto rilievo al

settore bancario; c’è da premettere che il fatto che la Germania parte tardi rispetto ai

competitori rende necessario l’intervento del sistema bancario nell’abbattimento delle

asimmetrie informative tra investitore e capitalista: questo vuol dire che sullo scenario

tedesco, proprio a causa della frammentazione, era necessario un intermediario tra

investitore e chi cerca capitali, questo ruolo è stato svolto dal sistema bancario

(Universalbank); questa tipologia di banca che si va a formare dal 1870 vede la

presenza attiva dei banchieri nel sistema industriale, la banca interagisce in maniera

strettissima con l’impresa; dunque se negli USA è la borsa ad abbattere le asimmetrie

informative dando tutte le informazioni necessarie all’investitore per decidere se è

d’accordo con strategie, piani d’investimento…nel sistema tedesco il depositario delle

conoscenze non è il sistema borsistico, ma la banca che si fa trasmettitrice e garante

di una serie di conoscenze in funzione della crescita dell’impresa; si passa da una

funzione di intermediazione creditizia (la banca fa operazione di credito a breve

(credito ordinario) in prima persona alle imprese che necessitano di denaro, in modo

da avere meno rischio) ad una funzione di creditrice a lungo, sotto forma di rinnovo

dei prestiti a breve al momento della scadenza, ma per farlo vuole conoscere nei

minimi dettagli l’impresa e quindi pretende di partecipare al controllo dell’impresa

inserendo nei consigli di sorveglianza dei suoi rappresentanti, a questo punto se

ritiene la banca meritevole di credito glielo elargisce, ma non solo, una volta che ha

si fa carico della

preso coscienza della salute e delle strategie dell’impresa,

distribuzione dei titoli che l’impresa emette, ma non è tutto utilizzando il capitale

proprio opera acquisti di questi titoli obbligazionari e azionari di questi titoli: in questi

casi il ruolo dei propri rappresentanti nei consigli di sorveglianza svolgono un ruolo

attivo; sistema

questo sistema prende il nome di banca mista a cui si ispirerà il

italiano.

Vediamo i settori di rilievo nella grande impresa tedesca:

(siderurgia)

* settore dell’acciaio già visto

settore delle meccanica:

* il motore a scoppio è stato inventato da un tedesca, ma

allora come mai l’industria meccanica tedesca non è nemmeno paragonabile a quella

degli USA e inferiore anche a quella francese? Perché il mercato di riferimento della

Germania non è in grado di assorbire la produzione di auto a livello del mercato

americano e soprattutto perché produce auto da esposizione/gara che vincono dei

trofei, ma possono essere acquistabili solo dagli aristocratici.

settore dell’elettrotecnica:

* nascono due imprese che subiscono uno sviluppo molto

simile a quelle americane in questo campo: Siemens e AEG; queste due hanno il

primato a livello europeo e contendono il primato mondiale a General Electrics; vale il

solito discorso fatto per l’america: bisognava fornire tutto il necessario per un mercato

sconosciuto e per questo è servito un management molto capace perché altrimenti il

mercato non avrebbe saputo cogliere questa potenzialità innovativa; queste imprese

producono tutto dai cavi, alle turbine, alle lampadine, formano gli elettricisti…; anche

in questo caso la differenza con l’USA è che si affacciano sul mercato esterno e non

esclusivamente sul mercato nazionale; lavorano sia in ambito idroelettrico che

termoelettrico; in questi anni si pongono le basi dell’industria elettromeccanica come

Bosch.

settore chimico:

* settore in cui la grande impresa tedesca detiene il primato

mondiale; Chandler individua le big three che sono tutte e tre tedesche: Bayer, BASF,

Hoechst; Bayer ha come sottotitolo nella ragione sociale “fabbrica di coloranti” e

infatti inizia producendo coloranti; le imprese in questo ambito hanno sfruttato le

economie di scala e si sono poi concentrate sull’ambito farmaceutico; il prodotto più

famoso è certamente l’aspirina

Tutto questo avviene durante la Belle Epoque, successivamente c’è la sconfitta della

Germania nella prima guerra mondiale che comporta un’iperinflazione: il cambio era 5

miliardi di marchi per un dollaro.

La situazione in cui si trova è tremenda e quindi il periodo infrabellico è drammatico

per la Germania e quelle che erano leader mondiali perdono questo posto perché i

concorrenti gli “rubano” i tecnici e di conseguenza le conoscenze.

Si prova a rispondere a questa crisi attraverso non una semplice cartellizzazione, ma

una fusione vera e propria: le Big 3 si fondono e formano la IG Farben e anche le

imprese siderurgiche si uniscono formando la Vereinigte Stahlwerke.

Queste riescono a superare questo momento in modo discreto, ma le cose cambiano

radicalmente dopo il 1933 (apice della grande depressione) con l’avvento di Hitler:

Goring, esponente del regi

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
39 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CD94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'impresa e del management e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trento o del prof Leonardi Andrea.