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Discorso di ricostruzione linguistica è anche di ricostruzione culturale
Fonosimbolismo: parte dal presupposto che i suoni siano portatori di valenza semantica (cosa sbagliata secondo al linguistica moderna).
Duale espresso: il greco e tante lingue semitiche utilizzano ancora un duale espresso, cioè la forma specifica per le cose che vanno in coppia (singolare e plurale?).
Noi a differenza di altre speci, attraverso la lingua possiamo parlare di cose che non ci sono, che non esistono e siamo in grado di creare scenari -> unicorno.
Lingua -> cultura quindi indoeuropeo -> cultura indoeuropea? Come si fa a recuperare la cultura di una lingua non attestata?
Possono avvenire due macrofenomeni:
- parole condivise nella maggior parte delle lingue indoeuropee
- parole che di condivisione non ne hanno mezza: la parola mare nelle varie lingue indoeuropee non ha la stessa radice -> forse presa in prestito -> il mare forse non era presente nella cultura indoeuropea?
mutabilità/immutabilità- convenzionalità
1- LINEARITÀ
Il segno è una realtà fisica —> lingua astratta nel contenuto ma concreta nella sua forma, grazie al fatto di essere prodotto come materia fonica. Difficile per chi impara una lingua capire dove “spezzettare” i segni. Non abbiamo un sistema deputato alla parola, usiamo in maniera di sussidiarietà altri sistemi —> parola nasce dall’utilizzo secondario del sistema respiratorio e digestivo.
2- ARBITRARIETÀ
Concetto chiave della teoria Saussuriana —> rapporto tra parola e cosa (concetto antico) —> parole per natura o convenzione. Significato: significante: concetto di cavallo + la parola che uso per dire cavallo + referente: oggetto a cui il significante rimanda e che sia portatore del significato materia fonica. Il pensiero è il concetto e la è l’immagine acustica —> concetto che non piace a De Saussure —>
creazione microlingue —> specializza il significato e il significante (termini già esistenti) come termini della microlingua
Rapporto tra significante e significato? —> legame totalmente arbitrario scelto dalla comunità parlante —> rapporto non ha natura ontologica —> altrimenti non si spiegherebbe il cambiare dei significanti —> convenzionalità del segno che è insieme mutabile e immutabile
Onomatopea? Usata contro De Saussure —> lui afferma che anche l'onomatopea passa dall'interpretazione del parlante (Italia: bau, Germania wau, Francia ouaf) -> si può discutere di un grado diverso totale o meno di arbitrarietà del segno
Esempio psicolinguistico: una delle figure si chiama Maluma e l'altra Takete. Quasi tutti associano Maluma alla prima —> suoni liquidi o nasali sono percepiti come rotondi e altri come appuntiti —> fonosimbolismo —> discorso che rientra
nella linguisticageneraleLa linguistica saussuriana si gioca su opposizioni:- Sincronia diacroniavs- Langue parolevs- interna esternaLinguistica vs linguistica- sintagmatici associativiRapporti vs rapporti- valoreConcetto diSincronia vs Diacronia: due termini della microlingua creati da De SaussureSincronico: diacronicolinguista che studia la lingua nel qui ed ora; approccio Ellinguista che studia la lingua attraverso il tempoLinguistica generale vicina al concetto di sincronia (lingua come struttura in cuilinguistica dell'800tutto si tiene), più nell'ottica della diacronia (analisiricostruttiva)Entrambi gli aspetti sono fondamentali per la comprensione di una lingua ->metafora degli scacchi (c'è sempre omeostasi) e dell'albero (tagli orizzontali sonofotografia del momento quindi sincronia, ma se voglia studiare la pianta e il suosviluppo dobbiamo analizzarla tutta insieme)Mutabilità del segno: ogni cambiamento inizia a livelloindividuale e diventa strutturale nel momento in cui una massa lo prende come proprio
Langue vs parole: non sono termini della microlingua ma lo diventano. Lingua contemporaneamente oggetto sociale e individuale. Ciascuno di noi utilizza questa competenza collettiva e la concretizza in parole.
un atto di Chomsky: cosa dovrebbe fare un marziano per portarsi a casa la lingua italiana? Nessuno di noi può credere di essere l'unico possessore, perché noi di questa langue che condividiamo con gli altri, ne facciamo un uso comunicativo declinandola in quello che è il nostro atto concreto. Finchè non prodigo un atto di parole quella competenza è soltanto potenziale. La langue esiste solo se c'è qualcuno che la rende atto di parole.
Linguistica interna vs linguistica esterna: Interna -> meramente laboratoriale, ambito in cui si studia la lingua come struttura astratta, studio la lingua le quello che è al di là del suo essere messa in
vitaEsterna —> tutto ciò che attiene alla lingua quando va in tangenza con altri ambiti, interdisciplinari (sociolinguistica e quella che De Saussure chiama linguisticageografica). Linguistica geografica: studia la presenza, vara e ricchezza, diversità delle lingue. “La causa delle differenze delle nello spazio è il tempo.” —> quello che comporta ilmutamento è il fenomeno del passare del tempo. Dalle lingue alle langue —> approccio saussuriano Prima attività del linguista —> studiare le lingue dal punto di vista delle loromanifestazione e attestazione del dato linguistico. Dopo si può tirare fuori unastruttura linguistica Rapporti sintagmatici vs rapporti associativi: quando usiamo un termine, loincaselliamo nella mente processandolo su due binari (in presenza e in assenza)(controllare) Concetto di valore: il valore viene dato dal contesto, rapporto e differenza Bloomfield: figura principale delcomportamentismo. Linguistica americana diversa da quella europea perché cambiano i contesti e le esigenze (non ci sono lingue attestate in maniera così antica, quindi non possono linguistiche studiarle dal punto di vista genomico) —> nasce il concetto di
Lo studio della linguistica dopo l'800 si sposta in America perché in Europa ci sono i conflitti.
Ipotesi Sapir-Whorf: ciascuna lingua funziona per il parlante che la utilizza come una sorta di prisma deformante della realtà. Ogni lingua funziona come degli occhiali che hanno una lieve coloritura diversa dagli altri —> oggi rientra nell'approccio sociolinguistico —> lingue come strumenti identitari che fanno da filtro nell'interpretazione del mondo modello cibe