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5.4 POTERI DEL PDR RISPETTO ALLA MAGISTRATURA

nomina dei magistrati ordinari, amministrativi e militari

 presidenza del consiglio superiore della magistratura : organo a cui

spettano le funzioni relative all’esercizio, dei poteri inerenti alla carriera

dei magistrati, …

5.5 POTERI RISPETTO ALLA CORTE COSTIRUZIONALE

nomina 5 giudici della Corte Costituzionale

CAPITOLO IX: IL GOVERNO

1. RUOLO E FUNZIONI

È l’organo al vertice del potere esecutivo riferito allo Stato (non alle regioni) Ha

una funzione primaria che non assorbe tutte le funzioni del potere esecutivo.

Viene chiamato Governo della Repubblica perché non si occupa soltanto del

potere esecutivo, ma anche di organizzazioni internazionali, tutela del buon

funzionamento delle istituzioni pubbliche e garanzia del corretto sviluppo delle

relazioni tra gruppi sociali

Dal 1861 al 1900: RE a capo dell’esercito (Costituzione limita i poteri)

Dal 1900 al 1915: governo autonomo (Consiglio dei Ministri come organo

centrale)

Dal 1922 al 1943: fascismo e dittatura

2. FORMAZIONE DEL GOVERNO

consultazioni,

PdR inizia con le che servono a individuare il Presidente del

Consiglio a cui dare l’incarico per la formazione del governo. Le consultazioni

non hanno regolamentazioni precise. Quando viene scelto, il PDC accetta con

riserva il compito di formare un nuovo governo. Il PDC sceglie una QUADRA

ovvero la squadra del governo, il PDC scioglie la riserva e forma il governo. Se

non riesce a trovare la QUADRA il potere passa ancora nelle mani del PDR che

nomina un altro PDC. Il PDR nomina il PDC e ministri che vengono controfirmati

dal PDC. In seguito, avviene il giuramento del governo. Prima della fiducia il

governo è formato, ma nell’ottica della continuità, può esercitare tutti i poteri,

ma deve autolimitarsi (diniego di fiducia)

3. COMPOSIZIONE DEL GOVERNO

È un organo complesso, formato da diversi organi:

PDC

 Ministri

 Vicepresidente del Consiglio: supporta il PDC e lo sostituisce in alcune

 occasioni.

Sottosegretari: figure politiche nominate con decreto approvato dal

 Consiglio dei Ministri e hanno la funzione di coadiuvare i ministri.

Segretario generale: dirigente a cui fanno capo le funzioni di

 coordinamento del governo

4. PERMANENZA

Dura fino alla fine della legislatura. Tranne in caso di:

Dimissioni o morte del PDC.

 Mozione di sfiducia: revoca della fiducia mediante mozione motivata,

 formata da almeno 1/10 della Camera. Viene votata per appello

nominale, a maggioranza semplice. Deve essere messa in discussione

non prima di tre giorni dalla presentazione

Questione di fiducia: il governo presenta un disegno di legge così

 rilevante da fare in modo che il PDR lo accetti, altrimenti arriva ad una

dimissione volontaria

5. QUESTIONI RELATIVE ALLA PERMANENZA IN CARICA DEI SINGOLI MINISTRI

Si sviluppa quando un singolo ministro non risponde alle responsabilità

politiche individuali. Può avvenire:

una sfiducia individuale con nomina di un nuovo ministro

 Ministro ad interim: caratterizzato da una non definitività. Per un tot di

 tempo la funzione del ministro viene sfiduciata e viene svolta da un altro

ministro

Ministro a rimpasto: scambio del ministro tra ministeri in modo da

 garantire un miglior equilibrio

Il Ministro deve avere la cittadinanza, la capacità di agire e condizioni di

alfabetismo, deve svolgere funzioni compatibili, altrimenti si sviluppano conflitti

di interessi

6. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Dirige la politica del Governo e ne è responsabile. Mantiene anche l’unità

dell’indirizzo politico e amministrativo, promuovendo e coordinando l’attività

dei ministri.

Poteri:

esternazione (manifestare la volontà del governo)

 rappresentanza

 direzione degli organi collegiali

 promozione e coordinamento dell’attività dei ministri

7. CONSIGLIO DEI MINISTRI

È formato da ministri con e senza portafoglio e il PDC.

Funzioni: quelle attribuite dalla Costituzione e leggi costituzionali al governo;

atti di indirizzo politico; atti normativi, atti in materia regionale; atti relativi agli

organi ausiliari; atti di tutela della costituzionalità e della legalità.

8. I MINISTRI

si dividono in:

Ministri con portafoglio: sono i ministri a capo di un Dicastero (ministero).

 Sono un numero definito dalla legge e si occupano della conduzione

durante l’attuazione della legge. Partecipano anche alla formazione

dell’indirizzo politico per cui il ministro risponde agli atti del Dicastero

Ministri senza portafoglio: non hanno nessun ministero da dirigere e

 svolgono le funzioni affidate dal PDC

9. ALTRI ORGANI INDIVIDUALI

Vicepresidente del Consiglio

 Alti Commissari: responsabilità di particolari settori amministrativi,

 estranei alle attribuzioni ministeriali

Commissario Straordinario: commissario che svolge funzioni

 straordinarie, istituite per legge.

Sottosegretari: sono collaboratori dei ministri e del PDC ed esercitano i

 compiti ad essi delegati con decreto ministeriale sulla Gazzetta ufficiale.

10. LE NORME SPECIALI IN TEMA DI REATI MINISTERIALI

Sono reati compiuti durante l’esecuzione di attività ministeriali norme che

hanno la funzione di tutelare la persona :

accertamento che il reato sia fondato per cui l’istituto centrale deve autorizzare

a procedere. Se il ministro proviene dalle Camere, allora l’autorizzazione viene

data dalla Camera d’appartenenza, attraverso la Giunta per le autorizzazioni.

Se il Ministro non è un parlamentare, allora serve l’autorizzazione del

Parlamento in generale. Per poter perseguire un ministro serve un particolare

collegio con particolari qualifiche dei magistrati

12. DECRETI LEGISLATIVI

È una funzione normativa del governo.

ART: 76 individua ipotesi in cui il Parlamento delega il governo della funzione

 (legge delega decreto legge

legislativa per il Parlamento e per il Governo):

leggi che riguardano il recepimento delle leggi comunitarie (tanti decreti

 quanti le direttive comunitarie)

materie molto tecniche

La legge delega funge da norma interposta ovvero norma che fa da parametro

nel giudizio di costituzionalità. Ha un contenuto necessario ovvero oggetto

della delega, termine dell’esercizio e principi e criteri direttivi. La Delega deve

essere determinata e precisa, legata ad oggetti determinati con tempi definiti e

spazi limitati. In caso non rispettasse il contenuto necessario, potrebbe essere

considerata incostituzionale.

Art. 77

Secondo la Costituzione, il Governo può emanare in caso di straordinaria

necessità e urgenza dei decreti legge (non influiscono sulla divisione dei poteri,

ma il Parlamento delega il Governo).

È la forma più immediata per risolvere casi di straordinaria urgenza. Presentano

il decreto alle Camere che lo devono convertire in legge entro 60 gg dalla

pubblicazione. Se non viene convertito perde la sua efficacia fin dall’inizio. È

imputabile di fronte alla corte costituzionale e c’è un divieto di criterio

OMNIBUS per cui non si possono unire diverse tematiche in un decreto, perché

viene definito anticostituzionale. Non è una legge che può colmare le

mancanze.

13. REGOLAMENTI

Espressione del potere normativo proprio del governo e sono fonti secondarie.

REGOLAMENTI MINISTERIALI :

Fanno a capo dei singoli ministeri o ministri

Il Ministro formula il Regolamento :

inizialmente avviene la comunicazione al PDC con previo parere del Consiglio di

Stato, successivamente viene emanato con Decreto Ministeriale per poi essere

registrato dalla Corte dei Conti ed essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

REGOLAMENTI DI DELEGIFICAZIONE :

inizialmente vengono determinate leggi di autorizzazione ovvero norme

generali regolatrici della materia e dei criteri che devono seguire. Quando

viene emanato un nuovo regolamento (determinato dalla legge di

autorizzazione) viene abrogata la legge precedente. Non è il regolamento che

abroga ma è lo strumento attraverso il quale la legge di autorizzazione abroga

le leggi precedenti

Esistono diverse tipologie in base al confronto con la legge ovvero lo spazio che

la legge lascia al regolamento :

esecuzione : spazio nullo ovvero regolamenti di materie che possono

 essere stabilite solo da legge

attuazione : spazio di decisione proprio

 indipendenti : spazio di decisione massimo

CAPITOLO X: L’ORGANIZZAZIONE DEGLI APPARATI

AMMINISTRATIVI STATALI

1. I PRINCIPI COSTITUZIONALI IN TEMA DI P.A. : COSTITUZIONE E

AMMINISTRAZIONE

Figure di amministrazioni pubbliche :

Apparati statali (Ministeri modello principale)

 

Comuni

 Enti pubblici (INPS, INAIL, Ordine dei Commercialisti, Università, Scuole,

 ASL, Poste, alcune Federazioni Sportive, …)

SONO PERSONE GIURIDICHE PUBBLICHE

Nell’ambito delle persone giuridiche :

private

 pubbliche sono come le persone giuridiche private (stessa capacità di

 

stipulare contratti, …, come la privata) ma hanno in più una capacità

pubblicistica, cioè solo le persone giuridiche pubbliche sono titolari per

legge di alcuni poteri autoritativi (ovvero provvedimenti unilaterali :

produce effetti sul destinatario a prescindere dal suo consenso) per

tutelare l’interesse pubblico che è a loro affidato dalla legge stesse 

nasce per legge, per tutelare interessi pubblici e per far ciò è dotata di

poteri amministrativi (poteri il cui esercizio non richiede il consenso del

destinatario).

Ad oggi allargamento sfera dell’autorità dell’amministrativo che non è più

autoritativo ma ad un concetto più ampio di funzione attività rivolta alla cura

di un interesse pubblico che non è un interesse proprio ma della comunità per

cui possono essere o meno dotati di poteri autoritativi ma devono sempre agire

direttamente alla realizzazione dell’interesse della comunità.

2. I PRINCIPI IN TEMA DI ORGANIZZAZIONE DELLA P.A. : I PRINCIPI

COSTITUZIONALI

Come soggetto che è interessato alla cura dell’interesse pubblico di chi porta

avanti l’amministrazione sono interessato alla sua organizzazione per sapere in

che modo porta avanti l’interesse della comunità

Art. 95, 97 e 98 sono i fondamentali delle P.A.

DERIVAZIONE POLITICA OGNI AMMINISTRAZIONE DEVE AVERE AL

 

PROPRIO VERTICE UN ORGANO POLITICO

Art. 95 : Ministri che compongono il Governo e rispondono in merito

all’attività dell’amministrazione Minis

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A.A. 2018-2019
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SSD Scienze giuridiche IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elly123 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Benedetti Auretta.